Electric Prunes

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reallytongues
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Electric Prunes

Messaggio da reallytongues »

Band abbastanza conosciuta per l'hit e classico della beat-psichedelia "I Had Too Much To Dream (Last Night)" e per il loro eccentrico nome, le prugne elettriche sono state una piacevolissima realtà americana dell'anno di grazia 1967. Nel 1967 infatti usciranno i loro due album che li imporranno soprattutto dal vivo, minore il successo in classifica a parte 2 singoli.
Il primo album che porta semplicemente il loro nome è davvero un grande album psichedelico. Il suono è ancora beat e garage, ma le composizioni sono fortemente psichedeliche, piene di fascino e fantasia.
Molto vicini al sound grezzo dei Seeds e tra i famosi un poco Doors, un poco Floyd, un poco Stones e parecchia propria personalità anche perchè sono tra i primi ad usare effetti elettronici con suoni di chitarra riverberatissimi
Tutti i brani sono di buon livello.
Il loro classico "I Had Too Much To Dream (Last Night)"

ma andiamo alla seconda canzone del disco per capire che oltre il singolo che apre il disco c'è molto altro:
https://www.youtube.com/watch?v=PwbWemqEoJ4

Dopo un bel singolo selvaggio di buon successo ("Get Me to the World On Time" https://www.youtube.com/watch?v=m-OasgfSzNE) le prugne incidono il secondo album "Underground" che vede levigare il loro stile con dosi del pop dei Beach Boys più psichedelico
non male il risultato per un sound che ancora può ricordare alcune band della nuova psichedelia del nuovo millennio



Le prugne ormai mature ambiscono al grande salto e con un nuovo elemento scrivono la prima messa rock con il concept album "Mass in F Minor".
Molto differente dai precedenti anche perchè qui siamo praticamente nel primo progressive ancora intriso di psichedelia, ma con un balzo davvero importante dal punto di vista stilistico.
Basta ascoltare Gloria per capire e sorprendersi ascoltando cantare in latino sti ragazzotti ribelli.
Notevoli le parti assolistiche di chitarra (tra le mie preferite di quel periodo), la musica attinge parecchio dai Floyd più space, ma particolari sono anche gli arrangiamenti come in un brano davvero alieno come "Credo" dove si crea davvero qualcosa di mai sentito con tutti quei passagi strumentali molto epici e fantasiosi.

Notevole anche il "Kyrie Eleison" che fu utilizzato per la colonna sonora di "Easy Rider"e per questo brano abbastanza famoso. Memorabile il crescendo pinkfloydiano che ogni volta mi fa venire i brividi.


Ancora ignorati dal pubblico il gruppo si scioglie dopo un album sottotono.
nel continente nero paraponzi ponzi bo
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Scardy in Exile
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Re: Electric Prunes

Messaggio da Scardy in Exile »

Li ho riascoltati proprio l'altro giorno. Fra i rappresentanti della psichedelia west-coast anni 60, per me non raggiungono il livello di band come i Doors e i Love, ma senz'altro hanno fatto la loro parte del traghettare il garage-rock di metà decennio verso sonorità più lisergiche (un po' come i Seeds).

Se non ricordo male, la Messa in Fa minore è stata registrata dal produttore con altri musicisti, mentre la vera band era in tournee! :lol: Me lo confermi?

Comunque il pezzo loro che preferisco è forse questo, un po' kitsch, ma con una strofa che ti si inchioda in testa:

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