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Betelgeuse
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Messaggio da Betelgeuse »

Estate 1986. Ricordo che la critica, specializzata e non, espresse degli "ooohhhh" di meraviglia, gridando al miracolo.
Era (ma credo sia ancora in attività) un gruppo di glam/punk, che sparava una proposta di elettronica esasperata, fatta di campionamenti pervicaci e scientifici, che però, ebbero l'onore di passare tra le mani nientemeno che di Giorgio Moroder.
La loro musica esprimeva un parallelismo dimensionale con il mondo dei videogiochi e dei manga giapponesi, ed era quindi adatta a un pubblico di giovanissimi.
I video, dalla effettistica fragorosa, furono giudicati tra il migliori di quegli anni.
La loro fama, in Italia, deriva soprattutto da un album, " Flaunt It" (con la novità, ma pensando a Beatles e Pink Floyd, mica tanto), di spot e messaggi vari tra un brano e l'altro, e da due singoli, "21st Century Boy" e soprattutto "Love Missile F1-11".
Passata quella stagione, che fece drizzare, evidentemente invano, le orecchie a manager e addetti ai lavori, il gruppo ebbe un calo di popolarità, complice anche il cambio dei tempi.
Qualcuno se li ricorda? Secondo voi l'entusiasmo, durato comunque poco, della critica e della stampa specializzata era giustificato?
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aorlansky60
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Re: Sigue Sigue Sputnik

Messaggio da aorlansky60 »

io me li ricordo eccome! [smile] ma più che altro come ciarpame musicale e/o fenomeno di costume 'alla moda' del momento (a parte che non inventavano niente di nuovo, arrivavano con oltre 10anni di ritardo rispetto al fenomeno del GLAM ROCK di Bowie e Bolan in UK, ci aggiungevano solamente tanta elettronica visuale che nei primi anni 70 ancora non esisteva a livello di massa)... me li ricordo presenti al FestivalBar (che negli anni 80 puntualmente faceva il suo arrivo con l'estate e veniva regolarmente trasmesso in tv) e francamente mi diedero una impressione pessima (per uno come me che ha sempre badato al sodo in MUSICA, cioè una originale elegante progressione armonica di NOTE, non condita con trovate superficiali 'di immagine' come questi e diversi altri del periodo)... mi parvero più che altro come 'fenomeno da baraccone' (anche se alla fine, sono proprio questi fenomeni che riescono a catturare l'attenzione della gran massa di pubblico) e francamente l'entusiasmo da parte della critica -che ora non ricordo tale- nei loro confronti mi sembra un tantino esagerata... anche se proprio i critici musicali (uniti alla cosiddetta 'stampa specializzata') fanno parte del 'gioco', ovvero dell'ingranaggio dello "Show-Bizz", appena essi fiutano che 'un qualcosa' o 'un qualcuno' appena arrivato sulla scena può riuscire a vendere bene, loro hanno tutti gli interessi per amplificare quell'eco verso il mondo di consumatori musicali... vi è anche da dire che in quel decennio, c'è anche chi si affacciò alla scena come nuovo arrivato, facendolo però con molta più dignità ed originalità (puntando esclusivamente sulla bontà della proposta musicale) rispetto a questi 'sig-sig' e diversi altri sul genere...
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