the cure
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the cure
Questo complesso l'ho scoperto grazie ad una cover band con una cantante femminile parecchi anni fa e da quel momento l'ho sempre ascoltato moltissimo. I Cure a parte alcuni cambiamenti nella band sono rappresentati dal cantante,chitarrista e compositore Robert Smith. Sono un gruppo inglese che è partito facendo New wave fino ad arrivare a musiche abbastanza commerciali ma sempre ben fatte con un'influenza particolarmente dark che non hanno mai abbandonato del tutto. Volevo cominciare a parlare di questo bravissimo gruppo partendo dal loro album di debutto del 1979,Three immaginary boys. Smith alla voce,Dempsey al basso e Tolhurst alla batteria,il disco è decisamente new wave con atmosfere che accennano allo stile dark che abbracceranno da li a qualche anno. Da notare la bravura e la classe di Smith come cantante.
Fire in cairo
Three imaginary boys
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- Mick Channon
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Re: the cure
Sono stati tra i primi eroi adolescenziali,"Pornography" e "Kiss me kiss me kiss me" i miei album preferiti.Poi "Wish" del 92 sono particolarmente legato,ha fatto da colonna sonora,con altri dischi ,all'anno di servizio militare
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Re: the cure
Ottima, Elio!
Mi hai anticipato, avrebbe potuto essere oggetto di una mia (oscena) monografia.
Notare che Robertina Smith, mentre pubblicava il primo album con i Cure che diverranno la band capofila del dark, continuava ad essere chitarrista per Siouxsie and the Banshees.....
I miei preferiti sono proprio i primi due dischi: Three Imaginary Boys (ma preferisco la versione americana, intitolata Boys Don't Cry) e Seventeen Seconds.
Boys Don't Cry
Mi hai anticipato, avrebbe potuto essere oggetto di una mia (oscena) monografia.
Notare che Robertina Smith, mentre pubblicava il primo album con i Cure che diverranno la band capofila del dark, continuava ad essere chitarrista per Siouxsie and the Banshees.....
I miei preferiti sono proprio i primi due dischi: Three Imaginary Boys (ma preferisco la versione americana, intitolata Boys Don't Cry) e Seventeen Seconds.
Boys Don't Cry
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Re: the cure
non li ho mai filati, ma li conosco pure io per tanti brani che ho ascoltato in radio, discoteca, amici ecc...
mi ha sempre colpito la capcità di Smith di scrivere tante canzoni evergreen, ma pure la sua voce particolare, pure la sua buona verve chitarristica
anche la fase più pop è interessante
mi ha sempre colpito la capcità di Smith di scrivere tante canzoni evergreen, ma pure la sua voce particolare, pure la sua buona verve chitarristica
anche la fase più pop è interessante
nel continente nero paraponzi ponzi bo
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Re: the cure
Disintegration è il primo CD che ho comprato in assoluto e rimane il mio preferito. Per gli anni '80 e per il Goth Rock è un album monumentale, con un uso dei sinth fantastico.
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire "But don't you think that I know that walking on the water, Won't make me a miracle man?"
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Re: the cure
Un gruppo fondamentale del filone dark-wave inglese. Hanno avuto almeno un paio di svolte importanti nella loro carriera. Agli esordi ("Three imaginary boys", 1979) erano un umile ma geniale trio che faceva una musica che 15 anni dopo avrebbero ribattezzato "lo-fi pop", ossia: musica orecchiabile ma minimale negli arrangiamenti e grezza nelle sonorità, intrisa di spleen adolescenziale.
10:15 Saturday Night
Poi hanno virato verso atmosfere più marcatamente claustrofobiche e angoscianti, incorniciate da arrangiamenti più curati, in una fase culminata con "Pornography" (1982).
One Hundred Years
E poi ancora hanno mescolato la vena pop con quella dark nella seconda metà degli anni 80, rilasciando quel gioiellino di melanconia chiamato "Disintegration" (1989).
Lullaby
In assoluto, preferisco i Cure del primo album, che erano i più creativi e ispirati. In generale, non li ascolto spesso, perchè mi intristiscono e mi ricordano troppe cose.
10:15 Saturday Night
Poi hanno virato verso atmosfere più marcatamente claustrofobiche e angoscianti, incorniciate da arrangiamenti più curati, in una fase culminata con "Pornography" (1982).
One Hundred Years
E poi ancora hanno mescolato la vena pop con quella dark nella seconda metà degli anni 80, rilasciando quel gioiellino di melanconia chiamato "Disintegration" (1989).
Lullaby
In assoluto, preferisco i Cure del primo album, che erano i più creativi e ispirati. In generale, non li ascolto spesso, perchè mi intristiscono e mi ricordano troppe cose.
Ultima modifica di Scardy in Exile il 28/06/2015, 23:01, modificato 1 volta in totale.
Re: the cure
comunque gia dal secondo album,seventeen second del 1980 e faith del 1981 cominciano ad avere atmosfere un po' cupe.
A forest da seventeen second:
other voices da faith
con pornography dell'82 poi,come avete gia detto,si tocca il culmine dark
a strange day
da notare l'accoppiate basso-batteria che accompagna quasi tutto l'album è stupenda,e qui Smith comincia a sfruttare meglio la sua voce.
A forest da seventeen second:
other voices da faith
con pornography dell'82 poi,come avete gia detto,si tocca il culmine dark
a strange day
da notare l'accoppiate basso-batteria che accompagna quasi tutto l'album è stupenda,e qui Smith comincia a sfruttare meglio la sua voce.
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Re: the cure
Scardy, se vuoi sostituire Fire in Cairo, già postata in precedenza da Elio.....
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Re: the cure
Fatto! No me n'ero accorto.Hairless Heart ha scritto:Scardy, se vuoi sostituire Fire in Cairo, già postata in precedenza da Elio.....
Ho messo l'opener del disco, canzone ansiogena come poche altre.
Re: the cure
nell'84 dopo un album come pornography diventare più dark credo significasse sorpassare un punto di non ritorno e così,non so se intenzionalmente o no hanno fatto un passo verso la musica commerciale anche se di gran classe.
The caterpillar
dressing up
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Re: the cure
In precedenza, il mini-lp Japanese Whispers, contenente le canzoni di 3 singoli del periodo, era ancora più leggero e easy, in netto contrasto col periodo precedente. Di questo disco sono l'ottima The Walk, e la celebre Lovecats, che abbiamo sentito di recente in uno spot pubblicitario. Pare sia stata ispirata dal cartone animato Gli Aristogatti.
Lovecats
@ Scardy:
10:15 Saturday Night è da urlo! nella mia personale top5 senz'altro.
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Re: the cure
Del periodo più commerciale e più allegro sicuramente gli album " The Head on the door" del 85 e " Kiss me Kiss me Kiss me " del 87
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Re: the cure
Album bellissimi,commerciale fa fatto benissimo,pensò a close to me e i can t to be with you
Re: the cure
Grandi The Cure, originalissimi!
Un pezzo d'amore che non t'aspetteresti , ma che ti cattura , pur senza essere melenso, bravissimi! "PIctures of You"
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Re: the cure
Probabilmente intendevi Why Can't I Be You?....elio77 ha scritto:i can t to be with you
Tornando al terzo album, il tetro Faith, il mio pezzo preferito è All cats are grey. Obbligatorio l'ascolto in cuffia, a luci spente. Mi piace particolarmente il suono del basso e delle tastiere.
In quello stesso anno uscì su singolo la famosa Charlotte sometimes.
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Re: the cure
Charlotte sometimes é un capolavoro.gli ho seguiti fino a wish con la bella letter to elise anche se l abum non mi ha convinto poi ho smesso di seguirli
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Re: the cure
Wish del 1992 ,penso sia stato il loro ultimo grande lavoro.Diversi i brani notevoli,il mio preferito e facente parte della mia top 10 Cure ,è From the edge of the deep green sea.
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Re: the cure
Tornando a The Head on the Door del 1985, è senz'altro l'album che ha aperto le porte dei Cure al successo globale. Grazie in primis a Close to me, canzoncina dallla ritmica che verrà poi scopiazzata nientepopodimeno che da George Michael per la celeberrima Faith. E grazie anche a In Between Days, decisamente meglio.
Altri brani significativi sono: la chitarristica Push, e direi A Night Like This.
A me piace particolarmente la spagnoleggiante The Blood.
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