Vent'anni fa.....

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Hairless Heart
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Vent'anni fa.....

Messaggio da Hairless Heart »

.....la morte di Frank Zappa.

Vent'anni fa, il 4 dicembre 1993, moriva Frank Zappa, ucciso da un cancro pochi giorni prima del suo 53/o compleanno, che sarebbe caduto il 21 dicembre. L'Italia celebra il genio di un artista impossibile da racchiudere in una definizione: a Bologna c'è già stato un omaggio a lui e a Captain Beefheart, folle vocalist e creatore di musica nonché compagno di alcune delle più celebri avventure zappiane, a Mestre il 6 e il 7 dicembre si svolgerà una kermesse organizzata dalla storica fanzine Debra Kadabra, il 18 a Milano ci sarà una maratona che culminerà in un concerto dell'Orchestra Verdi, seguito dagli Ossi Duri, band che da vent'anni porta avanti la musica di Zappa: sul palco anche Elio.

Frank Vincent Zappa era nato a Baltimora, nel Maryland, il padre era un emigrato siciliano. La sua vicenda è uno straordinario mix di cultura, umorismo, furia iconoclasta, maniacale precisione (i suoi vertiginosi unisono erano un incubo per i musicisti), virtuosismo strumentale, genio compositivo, fiuto infallibile nello scegliere i componenti della sua band: storicamente aver fatto parte del gruppo di Zappa era una garanzia di virtuosismo, specialmente per quel che riguarda i batteristi (Vinnie Colaiuta, Chester Thompson, Terry Bozzio, Chad Wackerman ), ma anche chitarristi come Steve Vai e Adrian Belew si sono fatti le ossa con lui. L'elenco dei grandi solisti che hanno militato nelle Mothers of Invention è comunque lunghissimo. Aveva una memoria e un orecchio prodigiosi: a fine concerto convocava la band e faceva notare ai musicisti, uno per uno, ogni singolo errore commesso in concerti complicatissimi costruiti su partiture di migliaia di note (la più celebre partitura di batteria si chiama "Black Pages", perché le note sono talmente tante da rendere lo spartito nero). Un genio che ha attraversato i generi musicali con una disinvoltura impressionante, seguendo un tragitto che ingloba tutto ciò che passa tra il rock delle origini fino alla musica contemporanea di Edgar Varese, una vocazione, per dir così, accademica (termine che gli avrebbe scatenato un attacco allergico), rappresentata dalla composizione "Yellow Shark". Un vero individualista, anti apparato, caustico, nemico dei luoghi comuni, dei moralismi, delle lobby culturali, terrore dei comitati dei genitori che consideravano i suoi testi una sorta di prodotto del demonio, vittima di censura, protagonista di epici scontri con le major discografiche. Ha pagato con il carcere la sua indipendenza. Un trasgressivo (il poster con la sua foto seduto sul water era un must della controcultura) che non aveva niente a che fare con i soliti eccessi ma che utilizzava la musica, il sesso e le parole per esprimere un pensiero non allineato. Era un compositore compulsivo che conservava con ordine maniacale migliaia di ore di musica registrate su nastro. Aveva iniziato come batterista, era passato attraverso provocazioni dadaiste e anche come chitarrista è stato unico, inconfondibile e, come sempre, molto consapevole del suo talento: basta pensare al cofanetto dedicato alla sua arte chitarristica e intitolato, in puro stile zappiano, "Shut Up And Play Yer Guitar" (sta zitto e suona la tua chitarra). Al di là di capolavori come "Freak Out", "Hot Rats", "The Grand Wazoo" (il più bel disco per big band non squisitamente jazzistico mai registrato), "Over Night Sensation", "Sheik Yerbouti", Frank Zappa aveva concepito uno strano universo parallelo dove con un rigore geometrico veniva creato un mondo all'apparenza folle (anche attraverso avventure cinematografiche ai limiti del comprensibile tipo "200 Hundred Motels" o "Baby Snakes") che continua a rappresentare un ineguagliabile monumento all'intelligenza creatrice.


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-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
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theNemesis
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Re: Vent'anni fa.....

Messaggio da theNemesis »

Un genio poliedrico e, spesso, incompreso...
Grande Frank [suddito]
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reallytongues
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Re: Vent'anni fa.....

Messaggio da reallytongues »

Per alcuni il capolavoro è "Uncle Meat", quello con "King Kong".
Zappa fin da quando facevo liceo mi ha accompagnato con la sua pazza e positiva creatività. Rispetto ad altri amati musicisti Zappa mi ha sempre suscitato una costruttiva voglia di vivere e di apprezzare l'arte, sempre con attenzione alla libertà di espressione, ma mai con retrogusti negativi e nichilisti: insomma un cinismo beffardo con il sorriso sulle labbra.
"Hot Rats" è sempre stato il mio album preferito, gli assoli di "Mr. Green Geens" mi hanno sempre fatto entusiasmare, negli ultimi anni ho invece apprezzato lo Zappa delle "stupid song" che a loro modo rimangono dei capolavori di orchestrazione e composizione (soprattutto in "Freak Out").
Conosco davvero poco della sua sterminata discografia, ma cercherò di rimediare. GRANDE FRANK.
nel continente nero paraponzi ponzi bo
roberto63
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Re: Vent'anni fa.....

Messaggio da roberto63 »

Anchio faccio parte della schiera di chi conosce solo marginalmente l'arte di Frank Zappa.
Ha lasciato una discografia copiosa, proteiforme il cui minimo comune denominatore è la sua straordinaria capacità di essere se stesso fino in fondo, senza compromessi, travalicando mode, convenzioni, conformismi.

Ho molte lacune, ma sono felice di avere alcune sue perle fra cui mi viene in mente in questo momento una sua collaborazione con il violinista jazz e non solo Jean Luc Ponty, album in vinile che amo particolarmente:
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Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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MrMuschiato
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Re: Vent'anni fa.....

Messaggio da MrMuschiato »

Un genio.
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
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aorlansky60
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Re: Vent'anni fa.....

Messaggio da aorlansky60 »

Scrivo anche qui quello che ho già detto altrove :

Nella mia vita di appassionato melomane (o musicofilo che dir si voglia) ho accumulato (e ascoltato) vagonate e vagonate di dischi dei generi più disparati, dal pop fino all'ambient e alla new-age passando per tutto quello che ci stà in mezzo (CLASSICA e JAZZ compresi)

In base alla mia esperienza di ascolti, se devo indicare CHI ha avuto più importanza in quanto a sviluppo e contributo alla musica moderna della seconda metà del XXmo secolo, mi vengono in mente due soli nomi, prima degli altri :

MILES DAVIS e FRANK ZAPPA
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
Carlo Maria
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Re: Vent'anni fa.....

Messaggio da Carlo Maria »

Per i miei gusti, varierei la tua accoppiata in Charles Mingus e Frank Zappa.
Frankie è stato un dio, un assoluto innovatore e un artista così poliedrico da risultare disarmante. Famoso aldilà della fama dei suoi dischi e delle vendite che ne ha tratto, è stato contemporaneamente artista geniale e personaggio brillante e originalissimo.
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