Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

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Humdrum
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Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

Con questo thread non avrei assolutamente l'intenzione di abbassare gli entusiasmi di generazioni di tastieristi che si sono approcciati al "capolavoro" di Tony Banks,ma spiegare solo che il parto di Firth of Fifth non fu così semplice e naturale come descrivono le fonti "incontrovertibili" (Giammetti, l'unico che sa sempre tutto sui Genesis, tranne che su Peter Gabriel, mai intervistato su qualsivoglia argomento riguardante la sua vecchia band).
Altri testi (reali) la raccontano così: non arrivò Tony con spartito già pronto e assegnato la parte ad ogni componente dei Genesis, pronti a dire di sì al capriccioso genio e ad ogni suo volere.
Lo stesso Banks la racconta così: "avevo composto a casa tre sezioni di pianoforte per ricavarci qualche brano da inserire in Selling, le portai in studio e le feci ascoltare a Mike: il quale non ne fu affatto entusiasta. Ma ebbe un'idea geniale: provai a suonarle una di seguito all'altra e funzionò! Poi dissi a Peter di seguirmi sulla linea melodica col flauto e il brano si rafforzò,prendendo sempre più corpo!".
Phil alla sezione ritmica e Steve con la sua stupenda chitarra diedero il tocco finale e nacque il piccolo grande capolavoro...
Questo per dire che ,al di là dei fatti reali e incontrovertibili, Firth of Fifth fu frutto dello sforzo di tutti, partendo dalla genialata di Rutherford che ebbe l'idea di far suonare i tre pezzi tutti insieme.Per questo trovo giusto e sacrosanto che tutti i brani fossero firmati "Genesis" , perchè ogni brano aveva l'apporto di tutti, mica solo l'intuizione di uno.
Ultima postilla sul testo: Tony insiste nel dichiarare che fu scritto in collaborazione con Mike.... sarebbe interessante sapere anche cosa ne pensasse Peter, perchè , vi giuro, ma purtroppo dopo cinquant'anni non ricordo la fonte giornalistica su cui lo lessi all'epoca , alla domanda dell'intervistatore su chi avesse scritto il testo di Firth of Fifth,Gabriel rispose letteralmente: "L'abbiamo composta io e Tony perchè amiamo la mitologia provenendo entrambi da studi classici".
Mi pongo infine alcune domande:
Perchè Giammetti ,eminente Genesisologo, non ha mai intervistato Peter Gabriel? mentre le interviste per esempio su Hackett e Phillips sono ormai centinaia?
Ognuno ovviamente porta l'acqua al proprio mulino (e si loda e si imbroda), di Peter invece non sapremo mai l'effettivo apporto strumentale all'interno del gruppo: a denti stretti siamo riusciti a strappargli qualche parola.Lui si occupava di testi, melodie ( e continuo a ripeterlo allo sfinimento: le melodie si compongo al pianoforte!!!!!) e arraggiamenti (oltre che ovviamente dell'aspetto visuale: costumi ,scenografie,etc.)
Un giorno Mario Giammetti ci dovrà spiegare perchè non è mai riuscito a parlare con Peter ,mentre praticamente è di casa con tutti gli altri componenti della band.E lo stesso Peter, che invecchia male secondo me, sempre più acido sul suo glorioso passato, ci dovrebbe dire perchè non ama più quel periodo prog che tanta notorietà gli ha dato!
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theNemesis
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da theNemesis »

Sulla genesi ( :D ) di FoF anch'io ho letto le stesse cose che riporta Humdrum. Non ho mai pensato che il brano scaturisse tutto dalle dita di Banks, anche perchè, e parlo da tastierista hobbista, certe parti non si riescono a comporre con il piano, o comunque con la "testa" del pianista.
Si fa fatica a immedesimarsi in un altro strumento che non sia il proprio, anche se Banks suona la chitarra ma non è certo un chitarrista completo.
Quindi anche secondo me il merito della grandezza di questo brano è un po' di tutti.

Riguardo a Peter, sono d'accordo... sta invecchiando male ed è un vero dispiacere :cry:
E' scomparso dalle scene da un bel po' di tempo, rifiuta le interviste e i contatti con i fans, non scrive più nulla. Io non penso che questo sia dovuto a mancanza di idee, ma forse ha solo voglia di godersi la pensione... [fisc]
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

@ Humdrum

"Perchè Giammetti , eminente Genesisologo, non ha mai intervistato Peter Gabriel? mentre le interviste per esempio su Hackett e Phillips sono ormai centinaia?"

...chiediglielo... [smile]
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

@ TheNemesis

"Riguardo a Peter, sono d'accordo... sta invecchiando male ed è un vero dispiacere :cry:
E' scomparso dalle scene da un bel po' di tempo, rifiuta le interviste e i contatti con i fans, non scrive più nulla. Io non penso che questo sia dovuto a mancanza di idee, ma forse ha solo voglia di godersi la pensione...
"

potrebbe in effetti essere così, cosa c'è di male a 70 anni ?... Ognuno di noi è fatto a modo suo e anche nel novero delle "rock star" c'è chi si sente di continuare imperterrito (come Jagger e McCartney) nel lavoro intrapreso 60anni fa, e chi magari la pensa diversamente, magari Peter Gabriel in questo momento della sua vita stà coltivando nuovi interessi, forse molto personali, di cui non si sente di far partecipi altri... di sicuro la vera ragione la sa solo lui.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

aorlansky60 ha scritto: 28/06/2021, 17:35 @ Humdrum

"Perchè Giammetti , eminente Genesisologo, non ha mai intervistato Peter Gabriel? mentre le interviste per esempio su Hackett e Phillips sono ormai centinaia?"

...chiediglielo... [smile]
Detto ,fatto:
glielo chiesi proprio anni fa ad una Convention sui Genesis ad Orvieto. Risposta: Peter Gabriel si rifiuta di incontrarmi ! devo passare attraverso la segretaria, che mi impone domande scritte prestabilite con risposte via fax.
Certo non il modo migliore per intrattenere un colloquio tranquillo, ne converrai caro Aor, creando in Giammetti un sicuro livore.
In tutti questi anni ho dovuto sopportare libri su libri sui Genesis (con i noti fatti incontrovertibili,come sostieni tu) che incensano tutti ( e sottolineo tutti) i componenti del gruppo (Tony ha scritto questo,Mike ha composto quest'altro, Steve ci ha ricamato) tranne ovviamente Gabriel , che ritengo ormai per antipatia personale, non ha mai fatto nulla di produttivo nel suo gruppo originario,creando così l'idea nei lettori ( te compreso credo) che i deus ex machina dei Genesis fossero il mitico quartetto e il cantante attore (essì ,faceva solo quello ,no?) era solo una fastidiosa appendice, che per fortuna nel 1975 ha deciso di togliere il disturbo ,così che finalmente nelle canzoni abbiamo capito chi componeva (Tony Banks sugli scudi,ovviamente!) e chi batteva la fiacca ( Steve Hackett se ne è dovuto andare per la disperazione!).
Pensiero finale: se non si era ancora capito, come diceva il grande Richard Wright, ho amato i Genesis perchè c'era Peter Gabriel .Se non ci fosse stato, non li avrei mai conosciuti.Andato via lui ho smesso di amarli,ma non certo di seguirli,ma con uno spirito più critico.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

@ Humdrum

...come mai questa tua improvvisa "levata di scudi" a favore di Peter Gabriel, e contro Mario Giammetti ?...
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Lamia »

Riguardo il tema del thread, concordo con Humdrum e The Nemesis, l’ho sempre sostenuto in questo forum che nella parola “Genesis” a firma di tutti i pezzi fino al 75, c’e’ il frutto dell’unione di tutti e cinque i nostri fantastici 8-) .

Il mio pensiero , invece, su Peter si allinea un po’ a quello di Aor: pure per me ognuno segue un po’ il proprio istinto, a seconda anche delle condizioni di salute, di entusiasmo, di come ognuno sente dentro di se la propria arte.

Aggiungo che ho notato, ma e’ un mio pensiero magari sbaglio, che i compositori e anche musicisti , cioe’ coloro che sono specializzati in uno o più’ strumenti musicali, sono piu’ attivi, e continuano ( condizioni personali e di salute permettendo .. ) a suonare , a voler stare sul palco, perche’ si divertono di più’. Faccio qualche nome: B.B.King, Neil Young ( dagli una chitarra e ti suona pure in mezzo ad una festa di paese!), Paul Mc.Cartney, Van Morrison ( appena uscito con un altro disco), molti chitarristi di band famose ( e anche bassisti), suonano spesso in molte session , o band varie. .
Peter Gabriel non e’ un virtuoso di uno strumento musicale particolare, lui e’ un visionario della musica, che e’ un’estensione della sua criptica personalita’, un concettuale, un intellettuale. La musica e’ una parte di lui, ma non e’ tutto, dunque il suo approccio, a mio avviso, e’ differente rispetto agli altri artisti, e forse e’ giusto cosi, non si e’ tutti uguali [happy]
Oggi, piu’ che mai, il suo interesse e’ rivolto ad altro, vedi festiva Womad, The Elders, e , forse, non ha piu’ tanta voglia di fare sforzi per il palco.

L’unica cosa che vorrei dirgli e’ che , in gioventu’, ha fatto pochi dischi solisti, cioe’ poteva regalarci qualche disco in piu’, pero’ sai com’è’, lui e’ un perfezionista. . :roll:
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

Se non ricordo male se n'era trattato un paio di anni fa (anche con un certo livore)... poi, questo improvviso "ritorno" di Humdrum in argomento non può fare a meno di farmi approfondire ulteriormente il tema...

Se non si fosse ancora capito, nei miei interventi (qui e in altri forums, su argomenti di mio interesse) mi piace spesso documentare affermazioni personali con il supporto di dichiarazioni da parte di coloro che hanno vissuto da vicino certi fatti (i diretti protagonisti); queste dichiarazioni sono contenute in varie pubblicazioni (prevalentemente libri usciti nel corso del tempo); il motivo è ovvio: chi meglio dei protagonisti -o di chi era davvero vicino a questi- è in grado di sapere e testimoniare come "davvero andarono le cose" per coloro interessati a saperlo?...

Per quanto riguarda i Genesis e più specificatamente le origini di FIRTH OF FIFTH, l'autorevole Mario Giammetti (autorevole perchè "studioso" zelante della rock band di cui è appassionato, ha riscosso nel tempo la fiducia di Mike Rutherford, Anthony Banks, Anthony Phillips, Steve Hackett, Phil Collins traendo da loro preziose interviste, informazioni e dichiarazioni in merito al periodo che li ha visti insieme all'opera; tra questi non rientra Peter Gabriel, ma per me "5 su 6" depongono democraticamente a favore di Giammetti...) dicevo M.Giammetti non ti deve essere molto simpatico, caro Humdrum, e questo lo si è capito palesemente da certe tue affermazioni; invece il sottoscritto lo ritiene un valido osservatore e un prezioso raccoglitore di informazioni sulla rock band GENESIS, che egli ha reso disponibili pubblicando diversi testi a suo nome nel corso degli anni.

Detto questo,
quando Mario Giammetti scrive, a pag 169 del suo testo "GENESIS gli anni prog" (2013 - Giunti Editore), indicando Phil COLLINS autore della seguende dichiarazione :
"Abbiamo macinato FIRTH OF FIFTH come un rullo compressore ma ha funzionato... Era quella l'abilità di Tony ed è così ancora oggi... lui ci portò questa cosa pienamente composta che realizzammo così come egli l'aveva scritta..."

per me è sufficiente a titolo di prova, circa le origini del brano in oggetto;

altrimenti bisogna mettere in dubbio la buona fede e la figura professionale di Mario Giammetti (in poche parole: che egli mente) o peggio ancora quella di Phil COLLINS (che pure lui abbia mentito in proposito di FIRTH OF FIFTH) cosa che personalmente non credo. Perchè mai avrebbe dovuto farlo?... Cosa ne ricavava?...

Ancora M.Giammetti, su un altro suo testo (MUSICAL BOX Le canzoni dei Genesis dalla A alla Z - 2010 Arcana Edizioni) relativamente alla scheda su FIRTH OF FIFTH a pag 124 scrive una dichiarazione di Tony BANKS : "Avevo proposto parte di questa canzone all'epoca di FOXTROT, ma Phil trovò difficile suonarci su. Ne sono felice perche così abbiamo titato fuori qualcosa di meglio. Avevo iniziato con la parte di flauto, io e Peter la suonavamo con flauto e piano per divertirci. In tutto c'erano tre sezioni, fu un idea di Mike provare a metterle insieme. La provammo con batteria, mellotron e chitarra solista e il suono diventò grandioso. Non potevamo ignorarla anche se suonava un pò troppo alla King Crimson. Da solo non ci sarei mai riuscito, avevo bisogno di tutto il gruppo. "

A parte che non capisco cosa ci sia di male se un brano "suona un pò troppo alla King Crimson" (ma Banks è diventato famoso nel tempo anche per certe sue dichiarazioni...), questa dichiarazione sembra far luce su due punti importanti :

1) le tre sezioni base che legano il brano erano state composte in origine da Anthony Banks .
2) la rifinitura finale che avrebbe dato vita al brano nella sua stesura definitiva, per come esso è conosciuto su disco, fu un lavoro di gruppo.

Questo dovrebbe mettere [finalmente] d'accordo tutti.

Rimane il dubbio sui crediti del testo, cioè su "chi" della band ne abbia maggiormente contribuito. A questo proposito, devo citare l'opera di un altro zelante appassionato della band, che forse più di M.Giammetti nel corso degli anni ha prodotto uno studio "vivisezionante" l'intera carriera della band: dagli album ai singoli, dalle date dei tours ad ogni singolo relativo concerto(!), la relativa strumentazione adottata da ogni membro della band, sia in studio che on stage, per tutti i vari eventi che ha visto impegnati i Genesis negli anni esaminati (1967-1996), insomma un lavoro a dir poco "certosino" :

Scott MacMahan - THE GENESIS DISCOGRAPHY “The scattered pages of a book by the sea…” 1967-1996 - 1998 Edition

...il quale, quando si arriva alla scheda dedicata a SELLING ENGLAND BY THE POUND, relativamente a FIRTH OF FIFTH, a differenza di tutti gli altri brani lasciati con commento a vuoto (supposti quindi genericamente a firma "Genesis"), ne indica firma "(MR, TB)" (ovvia abbreviazione per "Mike Rutherford, Tony Banks" )...

ma è il testo ciò che importa ora, e a proposito MacMahan riporta, nella sezione List Of Who Wrote Which Lyrics :
"For albums credited to "Genesis", both the earliest and most modern, individual members have usually always written lyrics. The lyricist is known in a lot of cases through third party sources like interviews, articles, and others. " (lo stesso concetto che esprimevo prima, a livello d'importanza delle testimonianze per contributo informativo da parte dei membri o di chi fu vicino alla band);

elencando i vari brani dalla A alla Z, arrivando alla lettera F e a... FIRTH OF FIFTH, egli la dichiara a firma [solo] "Tony Banks".

Ma più avanti, in una sezione interamente dedicata al brano in oggetto, McMahan riporta una dichiarazione di Anthony Banks :

" Mike and I started off writing a very simply about a river, then the river became a bit more, a river of life. You know, it's quite allegorical, and I don't think it's our most successful lyric. I've always been a bit disappointed with the lyric on that.""

continuando, MacMahan scrive : Tony, in The Book of Genesis, said "In fact the lyrics on Firth of Fifth... is one of the worst set of lyrics I've been involved with. It's not just a question of being obscure, I really don't think it has anything going for it."

Il che porta a concludere che, per quanto riguarda la stesura del testo di FIRTH OF FIFTH , Peter Gabriel non c'entri molto (per niente), ma invece riguardi una collaborazione "fifty fifty" "Mike & Tony"... il fatto che lo stesso Banks lo ritenga "uno dei testi peggiori da lui scritti" depone a favore di Peter Gabriel : se si guarda attentamente ai tre testi scritti -da solo- dal cantante per l'album in oggetto (DANCING WITH THE MOOLIT KNIGHT, I KNOW WHAT I LIKE e THE BATTLE OF EPPING FOREST) non si potrà fare a meno di notare quanto siano forbiti questi tre, rispetto alla puerilità (banalità?) del testo di FIRTH OF FIFTH (anche Rutherford ammise quanto dichiarato da Banks, circa la poca riuscita del testo)... musicalmente Banks & Rutherford insieme erano due ottimi compositori (con qualche eccezione negativa, per Rutherford "More fool me" parla in tutta la sua evidenza...), ma per quanto riguarda la prosa erano spesso surclassati da Gabriel, e questo è uno di quei casi.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

Tutto nasce da Youtube : questi video in cui un personaggio ascolta per la prima volta vecchi brani rock (ma dove sono stati finora ,sulla Luna?) e ne studiano le reazioni. Un tizio , credo musicista di musica classica ascolta per la prima volta Firth of Fifth .Ebbene, sembra che abbia ascoltato il capolavoro del secolo! (per me falso nelle reazioni, tutto a favore di telecamere) .Voglio dire, un musicista esperto di musica classica,che avrà ascoltato centinaia (e ripeto,centinaia!) di capolavori di autori classici in circolazione si spertica in lodi ad un bel(lo ammetto) brano prog del 1973?????
E tutti gli utenti allora a correre alla divinizzazione di Tony Banks! quando invece pur partendo dall'idea primigenia del tastierista non sarebbe mai stata completata sempre con l'apporto di tutti.
Per il grande autore genio del progressive degli anni'70 adorato da tutti i fan dei Genesis parla la sua carriera solista: il nulla assoluto!!!!!.
Aor, puoi citare ad uno ad uno tutti i libri di Giammetti ,pagina per pagina, li ho anch'io, purtroppo,ma non mi convincerai mai.
Trovo l'autore prevenuto, simpatizza spudoratamente come un tifoso di calcio per la sua squadra preferita , il quartetto più Phillips, tralasciando invece uno dei motori "veri" dei Genesis , cioè Peter, che chiaramente gli sta antipatico.Sia in politica che nel giornalismo, non dirmi Aor che non è vero, se tifi qualcuno lo porti alle stelle, se ti sta sull'anima , lo affondi.
Cosa vuol dire poi che 4 testimonianze superano quella di uno (che peraltro non c'è)? Alla dipartita di Gabriel se ne sono dette di tutti i colori ( vedi Solsbury Hill) , certo che parlo bene di me del gruppo di cui ancora faccio parte e sputo in faccia a quello che se ne è andato, sminuendolo al massimo!
Sul testo infine di Firth resterà purtroppo valida solo la fonte Banksiana riportata da tutti gli autori di libri sui Genesis. Nessuno andrà mai a Bath a chiedere a Peter cosa in realtà è successo col testo.Vi sbatterà la porta in faccia.
Ho finito, e chiudiamola qui. [stop]





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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

"Ho finito, e chiudiamola qui."

Veramente, l'hai iniziata tu questa "crociata" [smile] (perchè poi?)
quindi mi sia permesso il diritto di replica.

Humdrum ha scritto :

" In tutti questi anni ho dovuto sopportare libri su libri sui Genesis che incensano tutti, creando così l'idea nei lettori che i "deus ex machina" dei Genesis " (Banks&Rutherford ndr) "fossero il mitico quartetto e il cantante attore (essì, faceva solo quello, no?) era solo una fastidiosa appendice... "



Appena dopo l'ufficializzazione -Agosto 1975- dell'abbandono di Peter Gabriel dai Genesis, Armando Gallo andò a Londra dove intervistò Phil Collins (l'articolo fu pubblicato su un numero di Agosto 75 di CIAO2001 che entrambi "Humdrum e aor" hanno letto in tempo reale, credo); il batterista si dimostrò alquanto "freddo" nei confronti di Gabriel sotto l'incalzare delle domande del giornalista italiano, ma quello che più risalta in quell'articolo -per analisi del batterista circa la situazione della band- è una dichiarazione dello stesso COLLINS avvenuta pochi mesi prima :

" Le cose vanno bene e finalmente siano su ottimi livelli, anche se ci sono problemi e frustrazioni. Siamo tutti intenzionati a portare avanti il discorso dell'arte visiva e di una scenografia studiata, ma mano mano che andiamo avanti il pubblico è sempre più attratto dall'aspetto visivo piuttosto che da quello musicale e questo inizia ad essere una noia. E quando dico noia intendo per tutti noi. Non è gelosia, altrimenti dovrei essere geloso di Peter, cosa assolutamente falsa. Infatti è una noia per lui come per il resto di noi. Sarebbe molto bello che finalmente uscissero fuori Mike(Rutherford) e Tony(Banks), in fin dei conti sono loro che hanno creato il gruppo e che ne hanno espresso la musica, invece ne tirano fuori ben poco..."

(questo articolo è ovviamente documentato e documentabile, e ne posseggo una copia).

[chin] ...Cosa abbiamo qui ?

Non un giornalista, non un addetto ai lavori, non un membro dello staff della band e nemmeno del management della Charisma Records,
ma un membro effettivo della band (quindi quanto di più vicino ci possa essere agli "umori" della band stessa, ai suoi rapporti personali interni e non solo, anche in fatto di composizione dei brani durante il lento processo creativo nelle jams in studio di registrazione) che afferma : "Rutherford e Banks esprimono la musica del gruppo..."

Singolare, no?... [spock]

Che Collins ce l'avesse con Gabriel?... E per quale motivo?... io credo semplicemente che Phil Collins abbia riportato quanto ebbe modo di vedere e udire, con i propri occhi ed orecchie, quanto avvenuto all'interno di quella band da quando vi giunse (agosto 1970) come membro ufficiale.

Sempre da Collins (chissà perchè sempre e solo da lui le frecciate più critiche nei confronti di Gabriel...) ricordo un affermazione nei riguardi del cantante - alcuni mesi dopo che Gabriel aveva lasciato i Genesis- non propriamente amichevole :

"...in fondo, sapeva solo suonare il flauto e basta..." (non ne ricordo la fonte perchè persa tra tutte le varie tonnellate di bibliografia in mio possesso della band, ma ce l'ho stampata negli occhi e nella mente da quando la lessi... singolare anche questa...).


Mi rendo conto che queste affermazioni potrebbero rivelarsi deleterie per coloro che, essendo vissuti sotto l'alone mitico di Gabriel all'interno dei Genesis, ne vedono ridurre la figura, ma... non lo dice "aor"... e nemmeno M.Giammetti...
lo dice (anzi lo disse, visto il tempo trascorso) Phil Collins.

Di mio aggiungo solo una cosa: anche solo per avere composto l'intro assolutamente memorabile di grand piano per FIRTH OF FIFTH, Anthony Banks merita non dico di essere divinizzato, ma un monumento in sua perenne memoria di sicuro... in fondo, se hanno eretto momumenti per Rory Gallagher e per Phil Linnot in UK, che per profilo musicale sono certamente minori di Anthony Banks, questi lo meriterebbe almeno al pari di questi due.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

In interviste post -Genesis subito dopo la sua dipartita Peter Gabriel ha spesso dichiarato che Phil Collins all'interno del gruppo era proprio un bel volta gabbana! Quando dovevano prendere decisioni importanti e si metteva ai voti, faceva finta di essere dalla parte di Peter invece faceva il contrario! Delle dichiarazioni di un "giuda" di questa fattispecie non so che farmene.
Ti ripeto : sono rimasto nel gruppo (Collins, intendo),sono solo il batterista ( e infatti per frustrazione cercava di suonare in altre band) porto l'acqua al mio mulino, certo che incenso i due capi rimasti: Banks &Rutherford. Poi la storia ci insegna che negli anni '80 ha fatto successo ,fama e soldi , e il capetto è diventato lui.
Intro di Firth of Fifth? 5 minuti di gloria e 9 album solistici di assoluta monotonia con vendite prossime allo zero....cosa mettiamo sulla bilancia? [smile]
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

@ Humdrum

...ti faccio notare che la dichiarazione di Collins che ho riportato -tratta da CIAO2001- era di alcuni mesi prima di Ago75 , assai probabilmente antecedente l'annuncio di Gabriel rivolto ai soli membri della band circa la sua decisione di volere lasciare i Genesis... [smile]

evidentemente oltre a M.Giammetti hai in forte antipatia anche il "giuda" Phil Collins, [smile]
visto quanto ebbe a dichiarare "contro" il cantante dei Genesis... [smile]

Il fatto che -come hai detto- Collins cercò di suonare "anche" con altri depone a suo favore, perchè nell'ambiente musicale del tempo tutti ne conoscevano le forti capacità strumentali e tutti cercavano di chiamarlo a collaborare anche solo in qualità di session-man... non solo BRAND X in qualità di membro ufficiale, ma se uno si prende la briga di fare una ricerca a tal proposito, rimarrà sbalordito circa il numero di altri artisti (nei più svariati generi musicali) che lo chiamarono a suonare e/o a collaborare per una serie numerosissima di albums dagli anni 70 agli anni 90... sarà stato anche "un giuda", ma cribbio se sapeva suonare... [smile] ...forse "l'arcangelo" fu chiamato a collaborare [da altri] allo stesso livello di Collins e per un numero di albums così elevato cui partecipò Collins al di fuori dei Genesis?... non credo... :D

...ma poi: perchè mai dovrei credere a Gabriel che indica Collins un "voltagabbana"? perchè lo dice Gabriel? (e quindi sarebbe vero?), mentre quanto dichiarato da Collins (nei confronti di Gabriel) sarebbero solo falsità?... mah...
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Lamia »

" Le cose vanno bene e finalmente siano su ottimi livelli, anche se ci sono problemi e frustrazioni. Siamo tutti intenzionati a portare avanti il discorso dell'arte visiva e di una scenografia studiata, ma mano mano che andiamo avanti il pubblico è sempre più attratto dall'aspetto visivo piuttosto che da quello musicale e questo inizia ad essere una noia. E quando dico noia intendo per tutti noi. Non è gelosia, altrimenti dovrei essere geloso di Peter, cosa assolutamente falsa. Infatti è una noia per lui come per il resto di noi. Sarebbe molto bello che finalmente uscissero fuori Mike(Rutherford) e Tony(Banks), in fin dei conti sono loro che hanno creato il gruppo e che ne hanno espresso la musica, invece ne tirano fuori ben poco..."
(Phil Collins)



Riprendo le dichiarazione che fece Collins nel 1975, perche’ invece io ci leggo livore, frustrazione e molta gelosia nei confronti di Peter Gabriel, esattamente il contrario di quel che lui vuol far credere, anche perche’ si contraddice da solo!
“Non e’ gelosia, altrimenti dovrei essere geloso di Peter, cosa assolutamente non vera”
(Excusatio non petita, accusatio manifesta)

Fino al 75 Peter Gabriel era la star dei Genesis, giusto o sbagliato, piaccia o no, ma era lui, e comprendo il senso di frustrazione di Collins ( l’ambizione e la voglia di emergere appartiene a tutti, soprattutto in quegli anni di cambiamenti), che, tra l’altro, parla di “arte visiva”, cosa a lui sconosciuta ,perche’ era Peter il visionario , fin dalle prime intuizioni sui costumi, trucco etc ..
Ed e’ pure un po’ falso, perche’ il gruppo e’ stato creato da Banks, Rutherford e Peter Gabriel :evil:

Evitare di dire questo vuol dire essere in mala fede. E poi lui che ne sapeva?? Neanche c’era! Fu scelto da Peter Gabriel alle audizioni, a gruppo gia’ formato, il quale dichiaro’ : “Appena Phil Collins si sedette sulla sedia della batteria capii subito che sarebbe stato lui il nostro nuovo batterista” dichiarazioni sincere di Gabriel!

Durante la sua carriera con i Genesis e solista, Phil Collins si e’ ammorbidito, ha sempre espresso amicizia e ammirazione per Peter Gabriel, beh . . E’ diventato lui stesso una star, anche piu’ ricca e famosa di Gabriel, dunque il senso di frustrazione ha lasciato spazio a pensieri di generosità’ e di perbenismo di facciata.

Nulla toglie a Collins le sue indiscutibili qualita’ di batterista e compositore di canzoni, ma certo questo suo modo di essere ambiguo non e’ mai sfuggito ai fan piu’ attenti.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

Aor, ma davvero stai parlando di Phil Collins, conosciuto nell'ambiente (scusa la parola un pò forte) come la "puttana" del rock? Certo che un tizio alla batteria serve sempre in una band od ad un artista solista, anche Peter lo ha utilizzato in PG III! Gabriel collaborazioni ? se ti facessi l'elenco ne resteresti stupito!
Comunque sullo sfondo resta la nostra divisiva visione dei Genesis : l'ho capito fin dal primo momento quando descrivevi il retro di copertina di Selling:
mentre io, i miei compagni di scuola, i miei amici eravamo letteralmente impazziti dalla visione di quel pazzo con la testa di volpe e il vestito rosso da donna ,caso unico nel rock dell'epoca, tu rimani colpito da due semplici chitarristi che suonano???? :o A quell'epoca c'erano centinaia, ripeto centinaia, non decine, di chitarristi che suonavano in un qualsiasi gruppo rock in quel modo.Fossi stato chitarrista anche tu ,capirei.. ma così...
Incredibile......Solo tu all'epoca sei rimasto immune al fascino di Peter Gabriel : caso più unico che raro!Noi Gabrielliani ce ne faremo una ragione ,non preoccuparti..... [happy]
E la richiudo qui perchè mi sarei anche stufato di repliche su repliche.
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aorlansky60
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

@ Lamia & Humdrum

...e come affermò Phil Collins in quell'articolo di CIAO2001 dell'ormai lontano Ago 1975 :

"...nel mondo c'è posto sia per Genesis che per Peter Gabriel..."

Amen.

...caro Humdrum, dal tuo ultimo intervento noto ulteriormente quanto Phil Collins ti stia "over the balls" [smile] ma devi fartene una ragione, del fatto che per le sue abilità e capacità tecnica alla batteria, è storicamente reputato (nell'ambiente musicale tra gli addetti ai lavori, e dal pubblico) quale uno dei migliori drummer che si sia espresso nel rock, e questo è indiscutibile. Oltre ad avere riscosso un successo indiscutibile come song-writer a partire dal 1981 quando iniziò la sua carriera solista con "Face Value"; potrà piacere o meno, potrà essere tacciato di essersi rivelato molto o perfino troppo "commerciale", ma così è. Credo che fosse un predestinato al successo, come si è rivelato. E per me non l'ha fatto in modo spudorato -come molti altri negli anni 80- ma con un certo buon gusto. I suoi primi due album (soprattutto il secondo "Hello I must be going") parlano chiaramente di questo suo buon gusto.

D'accordo con Te quando affermi che la carriera solista di Banks è stato un vuoto assoluto, come effettivamente è stato. Secondo me, sia lui che Rutherford sono rimasti un pò spiazzati dall'enorme successo ottenuto da Collins con la pubblicazione di "Face Value" nel 1981... a quel punto, il rischio che hanno pensato di correre loro due, è che i Genesis potessero diventare "la band di supporto" di Phil Collins e in virtù di questo si sono dovuti adeguare (i successivi due album dei Genesis dal 1983 al 1986 parlano chiaramente di questo).

Dicevo della fallimentare carriera solista di Banks : indiscutibile. Ad una più che incoraggiante partenza nel 1979 con la pubblicazione di "A curious feeling", non seguirono le premesse di questo tutto sommato bell'album. Ma per quanto mi riguarda, per ciò che ha fatto e creato nel decennio 70, egli merita di essere ricordato come uno dei principali musicisti compositori di quel decennio, il che mi basta ad elevarlo a quel rango che personalmente gli riconosco.

Hai ricordato bene circa il retro copertina di SELLING ENGLAND, l'ho scritto spesso (qui e da altre parti) che l'immagine di due musicisti rock (Rutherford e Hackett) seduti sul proprio sgabello on stage, chini e impegnatissimi sui rispettivi strumenti mentre suonano la propria partitura, quasi fossero più musicisti di musica colta, a me ha dato un impressione del tutto particolare su quella rock band che ancora non conoscevo; mi è bastato mettere la puntina del giradischi sul vinile per trovare conferma che quella musica era "celestiale" (per un kid di 14 anni quale ancora ero quando feci la conoscenza della loro musica) e in questo, lo ammetto e lo confermo, più delle "maschere" e della voce di Gabriel, a me stupirono e meravigliarono quelle incredibili STRAORDINARIE progressioni armoniche (tipiche di Banks-Rutherford) e quel finissimo lavoro di cesello costituito da vari strumenti incastonati tra loro a formare una sinfonia moderna grazie anche all'apporto di Collins e soprattutto di Hackett, udibili nelle parti strumentali di quel favoloso album, soprattutto da brani quali DANCING WITH THE MOONLIT KNIGHT, FIRTH OF FIFTH, AFTER THE ORDEAL, THE CINEMA SHOW... sotto questo punto di vista, riconosco di essere un fan atipico della band, visto che Gabriel non ha catturato il mio interesse come invece lo fu per Te e la maggioranza di fans italiani della ns generazione... lo ripeto e lo confermo: più dei testi, più della voce e della presenza carismatica di un "front-man", a me ha sempre interessato e colpito di più LA MUSICA, e con i GENESIS ho trovato "il mio pane" (almeno fino ad un certo punto della loro storia).

Steve Hackett... proprio quest'ultimo secondo me, più della dipartita di Gabriel, si è rivelata una grave perdita per la band, anche per colpa del carattere accentratore di Banks; rimarrò sempre convinto che la formazione G4 non aveva nulla da invidiare a quella con Gabriel nella band (anzi, A TRICK OF THE TAIL li vide in una forma strepitosa e formidabile dal punto di vista tecnico/creativo)... se Banks avesse concesso qualche chance in più ad Hackett dal punto di vista compositivo, aprendo un ponte tra lui e il chitarrista facendolo entrare maggiormente nel processo di composizione (cosa con cui si trovava a meraviglia con Rutherford), magari avremmo assistito ad altri albums dello spessore di A TRICK OF THE TAIL, purtroppo con i "se" e con i "ma" non si fa la storia...

Per quanto mi riguarda, posso mettere la parola "fine" dei miei post a questo thread;
le chiacchiere (mie, tue caro Humdrum e di altri...) vanno vengono e si dissolvono...
i fatti rimangono: FIRTH OF FIFTH (che Tu ti sforzi ammettere essere :roll: "un bel brano", letto da un tuo precedente intervento...) è e rimarrà un capolavoro inventivo di pura MUSICA.

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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

Aor,
non so quanti utenti di questo forum possono vantare il fatto di aver ascoltato Nursery Cryme e Foxtrot praticamente alla loro uscita.Mi considero un grande fan e conoscitore del gruppo , uno dei migliori usciti dalla galassia del Prog.Con King Crimson e Yes siamo a livelli celestiali.
Ma li ho sempre pensati come un"collettivo" eccezionale, con la genialità esuberante di un Peter Gabriel sopra tutto e tutti (anche la voce è uno strumento,dopotutto,no? e quella di Peter è (era) fenomenale). Sono bel altri secondo me ovviamente le vere star del Prog: Steve Howe e Robert Fripp alla chitarra, Keith Emerson ( impazzivo per lui fin da quando ascoltavo i Nice), Chris Squire e John Wetton al basso e Mike Giles e Bill Bruford alla batteria.Ho tifato i Genesis come gruppo , mai per i singoli (Gabriel a parte chiaramente) e mai e poi mai mi è venuto in mente di criticarli prima (la formazione storica ).
Ma poi arrivano i famigerati anni '90 e nascono come funghi i forum su questo o quel gruppo, i Nostri compresi ovviamente.Non ci crederai Aor ,ma resto basito: gli utenti nati negli anni fine '70 o primi anni 80, quelli cresciuti a Phil Collins e Invisible Touch e influenzati dalla letteratura Giammettiana (figlio delle stelle pure lui :lol: ),cominciano a demolire il mio eroe, sminuendolo,insultandolo, smembrando e sezionando ogni nota di ogni canzone! questo ha fatto questo, quello ha scritto quest'altro, il Gabriel era solo un'orpello....me ne sono andato schifato da tanto obbrobrio, stufo di litigare con Collinsiani talebani (loro sì fanatici).
Mi dispiace Aor che tu segua questo andazzo, perchè essendo un mio quasi coetaneo , pensavo non seguissi questa moda di sminuire un'artista per esaltarne un'altro. Ti ripeto: per me i Genesis erano un collettivo di una forza incredibile , separati sono il nulla.
Postilla su Phil Collins: come batterista niente da dire , era uno dei migliori, ma appunto, come cantante , parere personale, non mi piace per niente.
Firth of Fifth ? prodotto finale opera di tutti e 5 i Genesis, chi più ,chi meno , ma opera di TUTTI.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Lamia »

Personalmente mi son fatta un’idea della “questione Genesis”, dopo un po’ di anni che li ascolto, che leggo articoli dell’epoca e mi documento.

Per la generazione di Humdrum, i Genesis rappresentano il sogno, la visionarieta’, la poesia, Gabriel e compagni hanno preso per mano questi ragazzi e li hanno trasportanti in un mondo onirico, fatto di poesia, di musica , di sogno verso una direzione lontana, che , evidentemente, questi giovani sentivano anche propria, si sentivano parte di questo grande , incredibile mondo fantastico!
Gli stessi giornalisti che, per inciso, scrivevano in un italiano impeccabile, era pervasi dalla stessa gioia ( basta leggere i bellissimi articoli del tempo) , cito Armando Gallo, che li adorava, Carlo Massarini, nel suo bel libro “Mr.Fantasy” descrive i Genesis in maniera commovente! Chi non poteva permettersi un concerto, si affidava alle copertine dei dischi, alle traduzioni dei testi, agli articoli descrittivi, ricchi di particolari accompagnati dalle foto, delle riviste dell’epoca.

Arrivano gli anni 80, come sapete meglio di me, la musica perde molto in fascino, ci sono i videoclip, la musica inizia ad essere programmata a tavolino per vendere, le generazioni arrivate dopo non possono aver respirato la stessa aria sognante delle precedenti.
Iniziano le “etichette” : chiamiamolo rock sinfonico, no, e’ progressive rock, poi c’è’ il punk etc. . Secondo me gia’ questo toglie valore all’arte che i Genesis e tutti i ragazzi delle altre band , avevano lasciato.

La visione si fa piu’ cinica, passatemi il termine, ed ecco spuntare tesi e controtesi su “chi ha fatto cosa”, tirando in ballo le famigerate percentuali, cosa che continuo a trovare aberrante! Per non parlare della musica che viene “sezionata” , sotto una lente di ingrandimento assurda, per me.

Ovviamente questo non fa altro che creare confusione, fazioni, litigi, divisioni e via discorrendo ..e l’arte, la Bellezza di quel mondo si sgretola, lasciando spazio a sterili polemiche , a cerebrali e aride teorie .. . Ma non e’ questo che i Genesis ci avevano regalato!

La sottoscritta, manco a dirlo, e’ piu’ in linea con “i vecchi fans! [smile] , anche perche’ io stessa fui ammaliata, mi permetto di dire allo stesso modo delle generazioni anni 70, nel lontano mi pare 2006, cioe’ rimasi cosi affascinata da amarli immediatamente, dunque la mia visione continuera’ ad essere romanticissima! [hearts]

Per me i Genesis sono ancora oggi tutti fantastici, adoro il loro genio, la bravura di tutti: Banks e le sue suonate meravigliose, Steve e la sua chitarra mai invadente, la finezza di Phil, la classe di Anthony, i passaggi di Mike, e poi, ok saro’ di parte perche’ mi piaceva l’artista anche prima di conoscere i Genesis, l’ammaliatore Peter!
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da Humdrum »

[exc] [exc] [exc] [exc] [hearts]
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

va beh,

avevo scritto che non era più il caso di scrivere -da par mio- altri interventi su questo thread, però quando ci sono sollecitazioni da utenti educati e preparati come Humdrum, sarebbe scortese non rispondere.

Andiamo per ordine sul suo ultimo intervento.

Non posso che essere d'accordo sulle straordinarie capacità vocali di Peter; non solo, anche quelle interpretative.

Hai citato "la crema" del progressive "degli anni d'oro" (permettimi però di aggiungere GENTLE GIANT... questi si, erano "siderali", per tecnica esecutiva e coesione di gruppo),
nulla da discutere in merito, ma permettimi di aggiungere che :

STEVE HACKETT non lo trovo affatto inferiore a STEVE HOWE per capacità tecniche, nel periodo d'oro del prog anni 70 (e in seguito, STEVE HACKETT non ha fatto altro che seguire "il buon vino" : la sua tecnica, già ottima negli anni 70, si è accresciuta col passare del tempo, e con essa anche le sue capacità compositive); il problema di STEVE, nei GENESIS, passo a spiegarlo più giù (*) ... :roll:

PHIL COLLINS [secondo me] non era per nulla inferiore tecnicamente a BILL BRUFORD.

Proprio ieri sera mi sono ascoltato tutto il "THE LAMB Live" at the Shrine Auditorium del 24 Jan 1975... ebbene le performances dei due attori che ho appena citato su sono state per l'occasione semplicemente "stellari": quella di PHIL lungo tutto l'arco del concerto; per quanto riguarda il chitarrista, purtroppo sappiamo che nonostante le sue indiscusse capacità tecniche e la sua già buona predisposizione alla composizione, (*) nei Genesis STEVE HACKETT era poco utilizzato [spock] invece di come avrebbe dovuto esserlo, ma alcune sue parti in quel concerto, in particolare l'assolo di THE LAMIA sono eseguiti a livello tecnico altissimo quasi impareggiabile (l'ho già detto e lo ribadisco: Genesis = "Keyboard oriented band" anche per volere di un carattere forte e fortemente accentratore di chi sappiamo, che era si capace di comporre partiture ECCELSE -in proposito, Ant Phillips ebbe a dichiarare, non a caso, che "lavorare con Tony era bellissimo ed un incubo al tempo stesso, perchè lui ci portava delle cose meravigliose già composte e questo faceva si che dovevamo spremerci al massimo per stare al suo livello..."- ma anche di diventare un detestabile "testone" autoritario agli occhi degli altri della band) . :roll:

Attenzione poi a considerare MIKE RUTHERFORD un bassista solo "passabile" (è un punto di vista che ho notato emergere troppo spesso) scaricandolo rispetto ad altri apparentemente più blasonati bassisti della scena progressive ... secondo me non è affatto così.
Ecco perchè a me piace, quando ascolto musica, specie quella delle mie prog band preferite (genere dove le composizioni sono più complesse) "vivisezionare" con l'orecchio ciò che fa il batterista, ciò che fa il bassista, il tastierista, il chitarrista etc ...ebbene, il lavoro che compie MIKE RUTHERFORD in SELLING ENGLAND e in THE LAMB è qualcosa di colossale per quantità di note e per come lui le esegue... non solo, egli era anche un ottimo chitarrista ritmico (Mike nasce musicalmente chitarrista, come sappiamo; alla CharterHouse strinse sodalizio ed amicizia con Ant Phillips), ha continuato ad esserlo anche quando ha scelto il BASSO, quindi era un musicista molto duttile per la band.

Paradossalmente, il meno "tecnico" della band era Tony Banks... insieme a Peter Gabriel... il primo sopperì con un gusto per la composizione impareggiabili (lo considero, per capacità e puro gusto di composizione, uno dei massimi esempi emersi nella scena progressive del periodo; non possedeva la tecnica di Kerry Minear, di Keith Emerson, nemmeno quella di Rick Wakeman, ma sopperiva con un personale gusto ed inventiva per la composizione -compresa la scelta dei suoni con cui programmava il mellotron- che gli altri tre spesso non avevano nei suoi confronti.) Peter Gabriel... beh a lui si deve se i Genesis divennero, nei loro anni d'oro, la progressive band di certo più originale tra quelle del panorama del tempo, mi riferisco ovviamente alla sua trovata geniale di avere portato l'arte visiva e la teatralità nel rock, rendendo i live act dei Genesis qualcosa di unico (che mi rincresce fortemente non aver avuto occasione di assistere... )

CHE COSA VOGLIO DIRE ALLA FINE? Che i Genesis erano [forse] si, inferiori alle tre progressive band "tecniche" per definizione (come hanno dimostrato di essere) ovvero GENTLE GIANT, YES, ELP a scelta nell'ordine, ma che non erano poi nemmeno troppo lontani da esse (mi basta ascoltare la parte strumentale centrale di DANCING WITH THE MOONLIT KNIGHT, dove STEVE PHIL e MIKE quasi gareggiano tra loro "a chi è più bravo", per averne la prova)...

Capisco, caro Humdrum, la tua perplessità nel vedere il tentativo di revisione storica e di ridimensionamento della figura di Peter Gabriel avvenuta nel corso degli ultimi decenni, ma sbagli quando affermi che "io seguirei quella corrente", non è affatto così. Ho forse dato l'idea di essere sbilanciato verso Banks, ma è solo per attribuirgli alcuni meriti che egli possiede e che non gli possono essere disconosciuti, per ciò che è stato il suo indiscutibile apporto compositivo; sarà stato autoritario e prepotente nel cercare di imporre le sue idee (a questo proposito, Mike Rutherford diceva che "lottavamo sempre tra di noi, per la musica..." il che rende l'idea che quella non era una rock band normale, era uno scontro e una continua lotta di cervelli, ognuno per cercare di imporre le proprie idee...), però il tastierista, per ciò che è stato capace di comporre e di portare al resto della band affinchè questa ci lavorasse, non può che essere giustamente lodato. Per me, parlano di lui anche le sole intro inventate per WATCHER OF THE SKIES e FIRTH OF FIFTH, entrambe geniali e bellissime, prima ancora di considerare molte altre cose sue che portò ai Genesis...

Epilogo: ieri sera mentre ascoltavo musica mi sono messo tra le mani il libro di A.GALLO "Genesis - evoluzione di una rock band"... ho letto una cosa che non ricordavo, parole di Peter Gabriel, che negli anni di collegio alla CharterHouse quando si conobbero, amavano giocare a tennis e a squash organizzando sfide tra compagni... anche lì emerse il carattere di Banks... [fisc] era bravo e pare che non gli piacesse per niente perdere... [smile] ...le rare volte che accadeva, occorreva restargli lontano per un pò... :D ...non c'è niente da fare: era uno predestinato a comandare...)
Ultima modifica di aorlansky60 il 01/07/2021, 12:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Firth of Fifth e la divinizzazione di Tony Banks

Messaggio da aorlansky60 »

@ Lamia

le "etichette" date al rock iniziano di fatto già negli anni 70, visto che ai giornalisti musicali specializzati piaceva farlo... ricordo che i Genesis, già allora, furono definiti "rock sinfonico- impressionista"... non male come definizione, mi piaceva...
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