E li firmiamo Lennon/McCartney

Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart

Rispondi
Avatar utente
twoofus
Vintage Rocker
Vintage Rocker
Messaggi: 2504
Iscritto il: 19/06/2015, 13:29

E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da twoofus »

aorlansky60 ha scritto: 14/08/2020, 14:59 se "Revolution #9" ...... (il buffo della faccenda è che McCartney non aveva nulla a che fare con quella "boiata"; il fatto è che, purtroppo per lui, per ottemperare a termini contrattuali sottoscritti, tutte le composizioni nate da Lennon o da Mccartney, anche singolarmente, specie come lo furono nell'ultimo periodo della band, dovevano necessariamente essere pubblicate come "Lennon&McCartney"...)
Non c'era nessun termine contrattuale, ma era un accordo che presero verbalmente quando avevano 18 anni e iniziarono a comporre: da allora in avanti qualunque cosa composta a quattro mani o singolarmente avrebbe portato il marchio di fabbrica. Pauli "furbamente" e con nonchalance si mise davanti, e nel primo album c'era McCartney-Lennon. Dal secondo in poi John, che aveva creato il tutto, mise le cose... in ordine. Anche alfabetico.
Negli anni 70 e anche più avanti, McCartney cercò ripetutamente di invertire l'ordine, almeno nelle sue canzoni personali, ma fu inutile e rimediò solo critiche. Si pensi che Give peace a chance, primo singolo di Lennon e scritto e inciso durante i celebri Bed-in, porta ancora la firma Lennon-McCartney
You and I have memories longer than the road that stretches out ahead.
Avatar utente
aorlansky60
Vintage Rocker
Vintage Rocker
Messaggi: 3108
Iscritto il: 09/07/2018, 12:09

E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da aorlansky60 »

Non metto in discussione ciò che hai scritto, che corrisponde a verità, soprattutto come descritto da un [SUPER] esperto in materia come te, Vincenzo, [happy] non ci sarebbe da dubitare, ma una cosa sono gli accordi "giovanili" quando ancora si vive nel "mondo dei sogni" con i "castelli in aria" da costruire, tutt'altra cosa sono gli accordi economico/commerciali che si firmano di fronte ai notai, quando si entra a contatto con lo "Show-Bizz" quando ci sono di mezzo soldi (molti soldi...) come anche John e Paul dovettero sottostare, secondo le normative del tempo che regolamentavano il business del mondo musicale in UK...

Come di certo saprai, nel 1963 era stata costituita -per tutelare i loro diritti- la "Northern Song Ltd" che serviva anche e soprattutto per "veicolare" -con tanto di copyright- tutte le loro pubblicazioni da un certo punto della storia in poi, e tutte queste, per contratto firmato, dovevano sottostare con la firma "Lennon & McCartney". La firma doveva essere quella tutte le volte che le canzoni dei Beatles passavano attraverso la loro società editrice per essere pubblicate.

Questo darà enorme fastidio soprattutto a Lennon nel corso dell'ultimo periodo della band, perchè egli avrebbe ben voluto evitare che "certe canzoni per nonnine" come le definiva lui [smile] del collega Paul, uscissero forzatamente a firma di entrambi... naturalmente anche lo stesso valeva per Paul quando si parla di "Revolution #9"...

Infatti hai giustamente citato "Give Peace a Chance" scritta dal solo John (con Yoko) che egli sarebbe stato ben contento di pubblicare a suo nome (solo suo nome)... salvo che ufficialmente i Beatles non erano ancora sciolti (anche se di fatto lo erano già...) e di conseguenza a livello contrattuale, Lennon aveva ancora a che fare con la Northern Song Ltd, con tutto ciò che comportava...
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
Avatar utente
Lorenzo Mentasti
Grande Rocker
Grande Rocker
Messaggi: 683
Iscritto il: 11/11/2019, 16:14

Re: E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Però adesso chi pubblica le riedizioni non potrebbe scrivere sotto alle singole canzoni solo l'autore cui spetta la paternità o totale o quasi del pezzo?
"Mother, didn't need to be so high."
Avatar utente
twoofus
Vintage Rocker
Vintage Rocker
Messaggi: 2504
Iscritto il: 19/06/2015, 13:29

Re: E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da twoofus »

La storia dei crediti Lennon-McCartney è più lunga e variegata di quanto possa sembrare, ma di contratti firmati da John e Paul per i crediti comuni non ho mai letto. Cerchiamo di fare chiarezza in sintesi, ammesso che sia possibile.
A differenza di altre collaborazioni che comprendono un paroliere e un compositore separati, come ad esempio Jerry Leiber e Mike Stoller, Rodgers e Hammerstein, Carole King e Gerry Goffin, Hal David e Burt Bacharach o Elton John e Bernie Taupin, Lennon e McCartney scrivevano parole e musica e, soprattutto all'inizio, collaboravano ampiamente lavorando faccia a faccia o “con gli occhi negli occhi”, come diceva Lennon. Successivamente invece (specialmente dal White Album in avanti, ma già in Revolver e Pepper), uno dei due scriveva tutta o la maggior parte di una canzone con un input piuttosto limitato dall'altro.
Agli inizi però, con un accordo stipulato ben prima che i Beatles diventassero famosi, Lennon e McCartney decisero autonomamente di firmare insieme e di essere accreditati allo stesso modo in tutte le canzoni, anche in quelle scritte da uno soltanto dei due.
Infatti, quando si conobbero iniziarono fin da adolescenti a scrivere canzoni insieme e convennnero che tutte le canzoni scritte da loro (individualmente o insieme) dovessero essere accreditate a entrambi. La data precisa dell'accordo è sconosciuta; tuttavia, in una delle interviste rilasciate nel 1980, Lennon parlò di un accordo informale tra lui e McCartney fatto "quando avevamo quindici o sedici anni".
Nei primissimi anni, due canzoni scritte principalmente da Lennon nel 1957, "Hello Little Girl" e "One After 909", furono accreditate alla partnership perfino quando furono pubblicate negli anni Novanta in Anthology. La prima registrazione dei Beatles accreditata a Lennon – McCartney, che è stata pubblicata ufficialmente solo in Anthology, pare sia "You’ll Be Mine", registrata in casa nel 1960 e inclusa in Anthology 35 anni dopo.

Alcune altre composizioni dei primi anni della band invece non sono accreditate alla partnership: "In Spite of All the Danger", è una composizione del 1958 che la band (allora erano ancora i Quarrymen) pagò per registrare su disco, è attribuita a McCartney e George Harrison: era il lato B di That’ll be the day, cover di Buddy Holly, e il disco, una lacca che si deteriorava ad ogni ascolto, fu registrato il giorno prima della morte della madre di Lennon, 14 luglio 1958 a Liverpool, nello studio casalingo di Percy Phillips per un prezzo di circa 17 scellini, e girò per le mani dei componenti del gruppo. I Quarrymen avevano deciso che ogni componente avrebbe tenuto il 78 giri per una settimana, ma, quando giunse il turno di John "Duff" Lowe, questi lo tenne per 23 anni, fino a quando, nel 1981, non lo vendette a Paul McCartney per una cifra mai resa nota, ma molto sostanziosa. Entrambe le canzoni sono state incluse in Anthology.


Tornando ai primi brani, c’era "Cayenne", registrata contemporaneamente a "You’ll Be Mine", è una composizione solista di McCartney ma sempre accreditata ai due. Invece "Cry for a Shadow", registrata durante le sessioni dei Tony Sheridan nel giugno 1961, fu scritta e accreditata a Lennon e Harrison.

Nel 1962 quindi, l’accordo dei crediti congiunti quindi era già in vigore. Dal momento della prima audizione per la Decca del 1° gennaio di quell'anno, fino alla volontà di Lennon nel settembre 1969 di lasciare la band, e fino all’annuncio ufficiale di scioglimento dell’aprile 1970, tutte le canzoni di Lennon e/o McCartney furono pubblicate con crediti comuni, compresa Give Peace A Chance, pubblicata dal solo Lennon. Le uniche eccezioni furono alcune composizioni di McCartney pubblicate da altri musicisti (vale a dire "Woman" data a Peter e Gordon nel 1966 e firmata con lo pseudonimo Bernard Webb, "Cat Call" data a Chris Barber nel 1967 e "Penina" per Carlos Mendes nel 1969).

La Northern Songs Enterprises fu fondata nel febbraio 1963 con i direttori Brian Epstein e Dick James, l’editore proprietario dei diritti sulle pubblicazioni delle canzoni dei Beatles. Il capitale sociale iniziale era diviso in azioni "A" con il 49% di proprietà di James e azioni "B", che comprendevano il 20% di proprietà di Lennon, 20 di McCartney e il 10% della NEMS Enterprises Ltd, la società di Epstein. Nel febbraio 1965 la società fu ristrutturata e le quota cambiate: tra gli altri furono inclusi anche George e Ringo che si dividevano l'1,6% tra di loro. Gli accordi contrattuali vincolavano John e Paul alla Northern Songs fino al 1973. Quando iniziò a scrivere con più frequenza, Harrison poi fondò la Harrisong Music.

ll denaro guadagnato con la Northern Songs fu “incanalato” in una seconda società, la Lenmac Enterprises, di proprietà di Lennon e McCartney (40% ciascuno) e della NEMS di Epstein (North End Music Stores) al 20%. La società pubblicava la musica di Lennon e McCartney solo nel Regno Unito, mentre fu creata un'altra compagnia, la Maclen Music, che pubblicava negli Stati Uniti; il tutto era sempre controllato anche dalla Northern Songs.
Poi ci fu l’avvento della Apple, poi arrivò Allen Klein, poi furono firmati gli atti per lo scioglimento ufficiale delle società, poi negli anni 80 arrivò Michael Jackson che rilevò i diritti (attenzione, solo per la pubblicazione della gran parte del catalogo, ma non di tutto: da qualche parte ho l’elenco delle canzoni comprese nell’acquisto). Jackson aveva chiesto consigli su come investire il denaro proprio a Paul durante buna delle loro (terribili...) collaborazioni, il quale gli consigliò di investire sui diritti musicali: lui aveva già comprato quelli di Buddy Holly e molti altri e faceva soldi a palate, ma aveva rifiutato di comprare i Beatles perché, disse, gli sembrava un’idiozia sborsare oltre 40 milioni di dollari per le sue canzoni… Jackson gli telefonò dopo un mese e disse “Paul, comprerò i tuoi...”. Paul pensò a uno scherzo.
Poi la storia prosegue con la vendita alla Sony, ed infine tornò la Apple, che oggi è una società florida e produttiva: solo con i diritti, le ristampe, le riedizioni, le Anthology, i box eccetera incassa soldi a fiumi, senza contare le tre cause vinte con la Apple Computer di Steve Jobs che aveva utilizzato il marchio Apple.… ma ci vorrebbe un libro.
Ultima modifica di twoofus il 24/08/2020, 13:00, modificato 1 volta in totale.
You and I have memories longer than the road that stretches out ahead.
Avatar utente
Lorenzo Mentasti
Grande Rocker
Grande Rocker
Messaggi: 683
Iscritto il: 11/11/2019, 16:14

Re: E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

twoofus ha scritto: 24/08/2020, 9:38 ma ci vorrebbe un libro.
Perfetto, ti sei impegnato per scrivere qualcosa nei prossimi anni. ;-)
"Mother, didn't need to be so high."
Avatar utente
aorlansky60
Vintage Rocker
Vintage Rocker
Messaggi: 3108
Iscritto il: 09/07/2018, 12:09

Re: E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da aorlansky60 »

Perfetto, Twoofus [happy]

A un certo punto della vicenda, si può dire con buona ragione che era stato creato "un MOSTRO"... chi era questo mostro ?

La micidiale "macchina" o come la si voglia definire -fatta di regolamentazioni con tanto di firme societarie a vincolare gli impegni presi e sottoscritti di fronte a pubblico ufficiale- che di fatto "controllavano" Lennon & McCartney... Naturalmente un grosso peso nella vicenda la ebbe la Apple, male gestita fin dall'inizio che costituì un grosso peso -a livello di preoccupazioni sfociati poi in dissapori- ai quattro Beatles...
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
Avatar utente
Lorenzo Mentasti
Grande Rocker
Grande Rocker
Messaggi: 683
Iscritto il: 11/11/2019, 16:14

Re: E li firmiamo Lennon/McCartney

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

aorlansky60 ha scritto: 24/08/2020, 13:51 Naturalmente un grosso peso nella vicenda la ebbe la Apple, male gestita fin dall'inizio che costituì un grosso peso -a livello di preoccupazioni sfociati poi in dissapori- ai quattro Beatles...
Infatti nulla mi toglie dalla testa che se i 4 fossero rimasti sotto l'egida Parlophone senza imbarcarsi in quel progetto sangue e lacrime Apple (leggi: etichetta, promozione di presunti "geni" in tutti i campi dell'Arte, negozio di abbigliamento), forse avrebbero potuto superare meglio certe ripicche e veleni e restare insieme...
"Mother, didn't need to be so high."
Rispondi