Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da rim67 »

rim67 ha scritto: 29/01/2019, 10:38 Cosi avrò l'occasione di vederti :)
Volevo dire "ascoltarti", nella fretta avevo capito che eri in TV :oops:
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da Hairless Heart »

In attesa dell'inizio della trasmissione, questo il podcast di Radio Base:

https://www.radiobase.fm/beatles-50-ann ... lla-apple/
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

E' appena terminata la puntata Rock City Nights che registrammo l'altra sera con Donato Zoppo (un nome conosciutissimo per gli amanti del prog):
http://www.donatozoppo.it/news/rock-cit ... xQ1VeBJH10
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

capitan-trip ha scritto: 30/01/2019, 12:07 ..finalmente esce!!!!

https://www.thebeatles.com/
Le ultime notizie parlano di un documentario tratto dalle ore di filmati disponibili e, forse, di una riedizione del film originale... forse.
Speriamo non facciano un pastrocchio di interviste e innocui spezzoni.
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da capitan-trip »

Penso sia un lavoro ben fatto, a me basta tengono il film originale come prima cosa.

Poi se aggiungono ben venga.
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

"La puntata di oggi di QUI COMINCIA, in onda su RADIO RAI 3, condotta da ARTURO STALTERI dei Pierrot Lunaire, è interamente dedicata al libro 'BEATLES - LET IT BE Il concerto sul tetto e le sessioni della discordia', di Vincenzo Oliva, pubblicato da Tempesta Editore".

Però va in onda alle 6 del mattino... mi accontenterò del Podcast. :lol:
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da Hairless Heart »

Arturo Stalteri è conduttore rinomato.
Complimenti davvero!
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da Hairless Heart »

Hairless Heart ha scritto: 30/01/2019, 19:00 questo il podcast di Radio Base:
George Harrison:
-Non avrei mai pensato di suonare per dei comignoli.....
:lol:
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da aorlansky60 »

Il sabato e la domenica mattina di solito accendo radio RAI3 (l'unica emittente radio che ormai valga la pena ascoltare per i contenuti che trasmette), ma alle 06:00 anche sapendolo sarebbe stato improponibile la levataccia, peccato averlo perso (e per il podcast, niet niet niet, soliti problems) comunque i miei complimenti a twoofus Vincenzo Oliva [happy] sembra che la sua ultima fatica abbia un ottimo riscontro.
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da aorlansky60 »

Hairless Heart ha scritto: 03/02/2019, 18:10
Hairless Heart ha scritto: 30/01/2019, 19:00 questo il podcast di Radio Base:
George Harrison:
-Non avrei mai pensato di suonare per dei comignoli.....
:lol:
Anche in questo caso George si dimostrò il più pratico -direi pragmatico- dei 4 (facciamo 3, togliendo Ringo che non disponeva di molto peso decisionale all'interno del sodalizio), fu quello a porre deciso veto su proposte faraoniche di Paul (concerto in un anfiteatro tunisino) o stralunate (concerto su una piattaforma galleggiante) alla fine la soluzione adottata -i tetti di Savile Row- è stata la più pratica, la meno onerosa e anche la più spettacolare, considerata la reazione che non si aspettavano (il trambusto giù in basso nelle vie limitrofe) che hanno scaturito poco dopo l'inizio della loro performance... [smile]
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

aorlansky60 ha scritto: 04/02/2019, 14:01 Il sabato e la domenica mattina di solito accendo radio RAI3 (l'unica emittente radio che ormai valga la pena ascoltare per i contenuti che trasmette), ma alle 06:00 anche sapendolo sarebbe stato improponibile la levataccia, peccato averlo perso (e per il podcast, niet niet niet, soliti problems) comunque i miei complimenti a twoofus Vincenzo Oliva [happy] sembra che la sua ultima fatica abbia un ottimo riscontro.
Grazie Aorl.
Il file l'ho scaricato facilmente; se qualcuno lo vuole è inviabile per email tramite Wetransfer.
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da aorlansky60 »

@ Twoofus Vincenzo Oliva [happy]

ho appena ordinato la tua pubblicazione in oggetto, che andrà ad aggiungersi al cospicuo tonnellaggio di materiale [smile] già in mio possesso (in fatto di bibliografia) in tema BEATLES.

Mi interessano particolarmente quanti più dettagli su questo famigerato mese di GEN 69 (famigerato per quanto riguarda strettamente The Beatles ovviamente) e credo di poterli trovare nella tua pubblicazione; correggimi se sbaglio ma nessuno oltre Te prima d'ora aveva preso in considerazione (a livello bibliografico e di analisi) strettamente solo ed esclusivamente quelle sessions... ancora complimenti da parte mia per l'impegno e il lavoro svolto. [happy]
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

Grazie aorl, spero ti piaccia.
Sì, in effetti pare sia il primo libro italiano dedicato a questo argomento specifico. Che poi, da lì si arriva fino allo scioglimento, essendo le cose strettamente correlate tra loro.
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da Hairless Heart »

Aor, quando avrai terminato la lettura, e avrai finito di leccarti i baffi, ti consiglio assolutissimamente di passare a questo.

http://vintagerockforum.altervista.org/ ... 379#p13130
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da aorlansky60 »

Libro arrivato (venerdi sul posto di lavoro, con i tipici tempi di amazon, vale a dire : alla velocità della luce o quasi, peccato solo che venerdi non c'ero e quindi l'ho trovato sulla scrivania solo lunedi...);

ieri sera a casa ne ho "divorato" [smile] le prime 69 pag, terminando [per il momento] ad uno dei punti "clou" ovvero il fatidico 6 GEN, il giorno del noto "bisticcio" tra Paul e George; sono rimasto assolutamente sorpreso [positivamente] dalla trascrizione meticolosa degli scambi verbali avvenuti tra i tre (di Ringo praticamente non si sente presenza; di Lennon estemporaneamente; i primi "attori" sono decisamente Paul e George) cosa di cui non ho memoria da altre pubblicazioni in mio possesso, come per es.

The Complete Beatles Chronicles - Mark Lewisohn
(che dell'intero mese di GEN 69 è decisamente più vago, al confronto)

e di

The Beatles Recorded Legacy vol. two - 66-70 - John Winn
decisamente più meticoloso del precedente, analizza e riporta quasi ossessivamente il "day by day" della band (dal 62 al 70, infatti non gli è bastato un solo tomo), del 6 GEN riporta le varie songs provate (le stesse citate in Let It Be. Il concerto sul tetto e le sessioni della discordia), compresa la lite verbale tra Paul e George senza però scendere microscopicamente nei particolari come ho letto dalla pubblicazione di Vincenzo Oliva al quale devo gentilmente chiedere -anche per semplice curiosità- l'origine della fonte che gli ha permesso una simile mirabile precisione di trascrizione [bop] ; attenzione, non stò mettendo in dubbio la tua buonafede, intendo solo consolidare ulteriormente il pregio del tuo lavoro che mi sembra, fin dalle prime pagine, davvero sontuoso, solido e ben fatto, con una ottima padronanza della lingua -il che non nuoce perchè facilita la lettura- che rende il racconto molto scorrevole oltre che decisamente piacevole; e come già detto, con una meticolosa dovizia di particolari citati che non ritrovo -a mia memoria- tra tutte le pubblicazioni in materia in mio possesso.

altro piccolo dubbio personale : ero sempre stato convinto (dai diversi supporti in mio possesso che ritraggono la scena della "lite" - una copia DVD non ufficiale di "Let it Be" che praticamente è il film fedele come quello trasmesso nelle sale cinematografiche nei primi anni 70, nonchè il film documentario di M.Scorsese "Living in the material world" nel quale il regista americano decise di proporre la stessa celebre scena) che fosse GEORGE quello in difficoltà tecnica nei confronti dell'amico Paul, lamentandosi che "è complicata..." e che fosse Paul a dire "non è complicata! se vuoi ti suono gli accordi..."(come ci si poteva aspettare da McCartney, con la sua tipica propensione "a dirigere" e a fare "il maestrino" agli altri); invece dalla lettura degli scambi verbali [nella pubblicazione che stò leggendo] sembra che le parti siano invertite... (è George a dire "Non è complicata." e "...se vuoi ti suono gli accordi..." a Paul...)

- to be continued -
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

Grazie per i complimenti aor.
Le fonti mi chiedevi: innanzi tutto quasi 50 anni di ascolti e letture di libri e riviste di ogni genere; poi le mie centinaia di bootleg in vinile e CD con le registrazioni integrali di musica e dialoghi, che ho cercato di decifrare con cura; poi i libri in genere che cito in appendice e in particolare quelli di Doug Sulpy e Mark Lewishon; poi i DVD con le outakes... e tanta passione!
Quanto a George e Paul, non si trattava di difficoltà tecnica, ci mancherebbe, ma di come, dove e quando inserire gli assoli: in particolare su I got a feeling Paul chiedeva di fare il break di chitarra con maggior passione, cosa che a George in quel periodo mancava in particolare sui (tanti) pezzi di Paul: It's coming down too fast the notes, esclama a un certo punto il Macca. Le canzoni non erano complicate da suonare, ma da montare e arricchire: differenza di vedute. Uno diceva facciamole, suoniamo e vediamo cosa ne esce senza perdere giorni interi a costruirle, dato che i tempi erano stretti; l'altro diceva no, dobbiamo prima suonarle, poi semplificarle e poi ricomplicarle nei punti necessari...
Comunque mi fa piacere che ti stia piacendo: buon proseguimento!
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da aorlansky60 »

@ Twoofus

mi sono bastate le prime 69 pag per ricavare un impressione PIU' CHE POSITIVA dell'opera, fino al punto di consigliarla senza riserve. Di sicuro l'impressione verrà ulteriormente rinforzata con il proseguo della lettura fino alla fine. Emerge anche la tua indiscutibile passione per l'argomento, che alla fine tra gli uomini (intesi come specie, non distinzione maschi-femmine), è quella che davvero "muove le cose" e riesce a fare "grandi cose", indipendentemente dall'argomento o dalla materia trattata. [happy]

..............................................................................................................................................
EDIT:

Piuttosto, sempre in merito alla pubblicazione in oggetto, le uniche "pecche" e critiche che mi vengono in mente non riguardano da vicino l'autore, ma precise scelte editoriali indipendenti dalle sue scelte :

1) la copertina è veramente "ai minimi salariali"; [spock] quando penso che 30 o anche 20 anni fa (quando cioè i tempi erano economicamente migliori di oggi) veniva concesso l'onore di una copertina in cartoncino pieno e rigido a qualsiasi [anche banale] pubblicazione editoriale, questa meritava almeno simile trattamento rispetto alla misera che hanno scelto di adottare in sede di stampa, ma ripeto i tempi attuali sono quello che sono, purtroppo, :| e il "saving" è una priorità dominante, anche nel settore editoriale evidentemente;

2) la scelta dell'illustrazione di copertina che non incontra appieno i miei gusti; intendiamoci: è bella, e di buon gusto, ma non così attinente al tema trattato, avrei preferito una foto dei "quattro" (magari in bianco e nero, e perchè no, un clichè che li immortalava sul tetto dell'edificio di Savile Row sede del celebre concerto) ma si tratta di sottigliezze e di semplici gusti personali (i miei) che poco nulla tolgono al valore finale dell'opera.
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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da aorlansky60 »

...prosegue la mia lettura dell'opera in oggetto;

credo che l'autore abbia centrato perfettamente la descrizione degli stati d'animo dei tre primi attori protogonisti del progetto (con il buon Ringo in posizione defilata e neutrale), quando ad un certo punto cita :

l'apatia di JOHN
la pedanteria di PAUL (qualcun altro aveva usato in passato, in altre pubblicazioni, il termine "petulante")
l'idiosincrasia di GEORGE

questi termini esprimono esattamente cosa era diventato quel progetto : uno scontro tra EGO fortissimi ed una situazione insostenibile, anche per il più paziente e morigerato carattere in puro stile "British" di cui in fondo i tre appartenevano per stile ed educazione ricevuta (non a caso l'autore segnala che tutti i vari scambi, anche quelli reciprocamente polemici quando non "attacchi al vetriolo", sono sempre condotti "a voce bassa" e normalissima; i British a differenza dei Mediterranei sono sempre molto controllati e flemmatici anche quando devono sostenere situazioni critiche e difficili; se i Beatles fossero stati Italiani o Spagnoli, le telecamere avrebbero documentato braccia gesticolanti e voci alte, prima di passare alle vie di fatto, atteggiamento tipico di popoli "melodrammatici" come sono quest'ultimi...)

altra cosa che non sapevo : che Bill Wyman detestasse Allen Klein allo stesso livello di Paul McCartney, evidentemente il business-man newyorkese non aveva successo con i "bassisti"... [smile] :lol:

toccante anche la testimonianza di Mal Evans, un uomo buono e gentile (forse troppo buono) nonostante la stazza che possedeva (cosa che lo fece assumere fin dai primi tempi per il ruolo più adatto a lui ovvero quello di roadie e successivamente uomo "tuttofare" della band)

Non sapevo nemmeno dello "scherzetto" combinato da Paul a John circa la faccenda delle azioni della Northern Songs (cioè : sapevo -da altre pubblicazioni- che i due si erano particolarmente adirati verso Dick James quando questi vendette le sue quote di azioni della società alla ATV senza dire nulla a Lennon e McCartney -perchè ovviamente le volevano acquistate loro due-, ma non sapevo di questo dettaglio che in un qualche modo, considerati come erano precipitati i rapporti in quel periodo tra i due, sa quasi di "pugnalata alla schiena" che Lennon non si aspettava, e come di "punto di non ritorno" per i rapporti personali tra di loro...

E davvero comica la situazione di quel manager della APPLE che si gioca (o meno) il posto tramite una partita a tennis con Allen Klein... :D

nota ulteriore : l'apatia di JOHN prima descritta nascondeva ben altro, in realtà Lennon dentro di se era FURENTE per il modo con cui veniva trattata Yoko Ono dall'entourage più intimo dei Beatles, altro aspetto giustamente messo in evidenza dall'autore.


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Re: Let it be - Il concerto sul tetto e... (Vincenzo Oliva)

Messaggio da twoofus »

aorlansky60 ha scritto: 05/03/2019, 10:54 ...la scelta dell'illustrazione di copertina...
Avevo proposto una delle composizioni con i miei dischi di Let It be, compreso il box con il libro, ma hanno preferito affidare il tutto al grafico e poi mi hanno inviato la copertina finita. In effetti hanno scelto gli strumenti utilizzati sul tetto, l'Hofner di Paul, l'Epiphone di John, la Fender di George e la Ludvig di Ringo, che scendono dal cielo, credo prendendo spunto dal capitolo intitolato "E LA MUSICA SCENDEVA COME PIOGGIA DAL CIELO GRIGIO".
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