Le canzoni del Paul post-Beatles.

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Dead
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Le canzoni del Paul post-Beatles.

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Come da oggetto.
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

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Osservazioni non rilette su un pezzo da Red Rose Speedway del 1973, a nome Paul McCartney & Wings - che trovo abbia più sfumature e idee di quanto usualmente gli si conceda.

get on the right thing
due giri della struttura d'accordi delle strofe, con accordi alti di piano lasciati cadere su uno sfondo di due note basse di piano, ricalcate dal basso, che ondeggiano/pulsano – ogni accordo è sottolineato da un colpo di piatti con grancassa - breve rullata per introdurre il secondo giro.
a ogni accordo di piano rispondono brevi fraseggi di chitarra elettrica solista – la prima volta più schive, nel secondo giro più brillanti e melodiche – un attimo di permanenza sul LA, e qualche rullatina di suspance – e parte di nuovo la struttura, ma stavolta cantata – stavolta, durante gli accordi di piano e le note di chitarra sono sincronizzate, per non disturbare la parte vocale, immagino. con l'inizio della voce inizia l'accompagnamento di batteria vero e proprio, con hi-hat, rullante e grancassa.
a 43/44 secondi subentra una nuova porzione di musica e cantato – il RE / SOL7, con tanto di alti cori wingsiani [uuuuuuuh – right right?] - il piano diventa più honky tonk ed è continuo, e il fraseggio di chitarra più blues, è una specie di versione pop bianco di una messa gospel ad harlem, il tutto sostenuto da buone ruzzolate di grancassa e/o tom, un po' tribali, nuova differenziazione musicale, sospesa [believe me it's true...], ottenuto con accordi di piano ancora lasciati cadere, mentre il passo della batteria si normalizza, basta mitragliatine di grancassa/tom tom e ritorno dell'hi-hat,
mentre il basso e una nota di piano si ricalcano nuovamente con un continuo: suspence. ascoltare bene i cori in questo punto, che, sul secondo accordo, si arrichiscono di un movimento ondeggiante aggiuntivo, tra due note – che mischiano incanto alla sospensione – che sembra aspettare qualcosa. Ma in realtà si ritorna alla strofa: questa volta alla voce di paul risponde ogni volta un coro “right”, che ricorda ancora modalità vagamente gospel, poi si va di nuovo alla porzione due, e alla porzione tre – che stavolta sfocia nel vero e proprio ritornello a un minuto e quaranta [try a little love you can't go wrong] – con clamore di piatti uniti ai soliti tom tom e alla grancassa, mentre i cori si fanno ancora più marcatamente blues/gospel, e il basso si muove lungo le scale del boogie.
finisce a due minuti e cinque secondi, e di nuovo si torna agli accordi della strofa – con charleston, una specie di malinconica nota di armonica lunga, e suoni di chitarre rovesciate che frizzano e si intrecciano [o anche l'armonica in realtà potrebbe esserlo] e poi l'arrivo sul LA viene marcato a lungo da batteria e piano, con i cori che vanno da “ooooo” ad “aaaaa” - per giungere di nuovo alla strofa cantata, forse suonata più velocemente, e con il basso che pulsa su unica nota dando più tensione, prima di tornare all'oscillazione tra due, supportata da batteria più decisa che marca ogni quarto con il charleston, poi ci sono le solite porzioni DUE e TRE, la terza stavolta lasciata quasi senza batteria a 2:57 altro ritornello, con batteria che si disarticola scientificamente – finisce il ritornello a 3:20 ancora STROFA STRUMENTALE, con bella sequenza di note [di chitarra], poco appariscente, a portare di nuovo al marcare la cima d'arrivo della struttura verticale di note – pausina con chitarra rovesciata che si fa eco, e si riparte con un ritornello ad libitum, con piatti marcanti ogni mezza battuta e mitragliata di tom tom, e coro e vocalizzi, a sfumare.
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Hairless Heart
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Hairless Heart »

Cominciamo col postarla, questa canzone, a beneficio di chi non la conosce.



Personalmente ho sempre avuto una certa repulsione per il periodo Wings, e saltavo dai Beatles alla carriera solista. Solo da poco ho parzialmente recuperato con l'ottimo Band on the run e con le due compilation che si trovano in commercio. Questa Get on the right thing, giustamente definita "gospel", non la conoscevo, e sinceramente non mi ha preso molto, pur riconoscendo il fatto che è molto elaborata.
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Dead »

Curiosità:

Paul intendeva chiamare Jimi Hendrix a suonare la chitarra in questa Get On The Right Thing, ma all'improvviso è diventato poco reperibile [ma alquanto deperibile].

Nota: la canzone, pur pubblicata in un album del '73, era stata registrata tra il '70 e il '71.
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Watcher
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Watcher »

Non so il Jimi cosa avrebbe fatto di più di quello che c'è già a sufficienza.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da twoofus »

Quando si dice una analisi approfondita. Wow!
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da elio77 »

di mc carteny ho solo flowers in the dirt e tripping the live fantastic,un triplo live. canzoni carine ma nulla più,forse di proprio belle un paio. Questa qui postata con i cori la trovo bella,forse superiore alla sua media
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reallytongues
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da reallytongues »

ho visto Paul in un video su youtube voce e chitarra acustica/classica rifare qualche brano vecchio, anche dei Beatles (tipo la bella Blackbird):
non mi ha convinto
secondo me con la chitarra non ci sa molto fare...
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Hairless Heart
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Hairless Heart »

Paul non è Ian Anderson, certo. Ma suonare Blackbird (che è un po' il Beyer dei chitarristi) e cantarci pure sopra non è la cosa più facile del mondo.
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Dead »

reallytongues ha scritto:ho visto Paul in un video su youtube voce e chitarra acustica/classica rifare qualche brano vecchio, anche dei Beatles (tipo la bella Blackbird):
non mi ha convinto
secondo me con la chitarra non ci sa molto fare...
E potrebbe migliorare il suo inglese.
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Lorenzo Mentasti
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Chiedo scusa, non so se questo è il topic giusto: qualcuno ha mai sentito e sa dove siano reperibili le musiche che Paul aveva scritto nel 1966-67 per "The family way" e "Carnival of light"? Chi le ha sentite sa dirmi se meritano? Grazie.
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twoofus
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da twoofus »

Carnival of lights è inedita, mai pubblicata se non in "veste fake", per cui è inutile perdere tempo a cercarla sul web.
Qualcuno che l'ha ascoltata all'epoca ne ha parlato come di un guazzabuglio psichedelico privo di melodia con suoni casuali, che fu escluso perfino da Anthology nel 1996 personalmente da George che si oppose decisamente a Paul che voleva pubblicarla (oggi la possiede lui).
Tra i pochi che l'hanno ascoltata c'è Mark Lewisohn, che ha curato per anni l'archivio dei Beatles (autore dell'imperdibile OTTO ANNI AD ABBEY ROAD, per molti il miglior libro sui Beatles, a parte i miei... [smile] ), prima di essere allontanato, pare per la fuoriuscita di notizie top secret ai tempi dei remasters del 2009.
Dalla sua descrizione si può evincere questo:
All'inizio di gennaio 1967, McCartney preparò un bizzarro insieme di nastri contenenti rumori elettronici, durante una pausa delle registrazioni di Penny Lane. Era intesa come colonna sonora di un evento chiamato "The Million Volt Light and Sound Rave", in programma al Roundhouse Theatre di Londra.
Si trattava di una base registrata a priori con numerose sovraincisioni successive. La primatraccia consisteva di un'ipnotica base ritmica composta da batteria e organo, la seconda traccia ha effetti psichedelici e una chitarra distorta, la terza traccia ha un organo da chiesa, un gargarismo e John e Paul che urlano "Barcellona" e "Are you all right?". La quarta traccia ha tamburello, effetti sonori con discorsi, vociare di Indiani nativi americani, il tutto con un forte eco, mentre John urla "Electricity!", e Paul alla fine chiede: "Can we hear it back now?"

Discorso diverso per The family way: è la colonna sonora (strumentale) composta e incisa da Paul in collaborazione con George Martin nel 1967 per il film omonimo, in italiano Questo difficile amore, pubblicato regolarmente su LP e ristampato su CD. Esiste addirittura un 45 giri con il tema principale, Love in the Open Air, eseguito dalla George Martin Orchestra.
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Lorenzo Mentasti
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Grazie twoofus
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Interessante teoria:

https://www.google.com/amp/s/www.billbo ... 37706/amp/

Che ne pensate?
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Lamia
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Lamia »

Bello questo thread , molte info che non conosco !

Riguardo l’articolo postato e la teoria della disco dance , se i Beatles fossero rimasti insieme , chi può saperlo ? Forse avrebbero colto degli spunti , o forse avrebbero scritto , anche solo per divertimento, un pezzo in stile disco anni ‘70, chissà...
L’arrivo dell’elettronica, la dance , il punk, sonorità che mutavano etc , secondo me ogni artista non rimane ancorato al passato , la sua sensibilità filtra e assorbe il nuovo , come dice Peter Gabriel :” un artista è come un cane che entra in un parco e comincia ad annusare tutto ciò che trova , curiosando e scoprendo cose nuove...” [happy]
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Hairless Heart »

Che si potessero dare pienamente alla disco-music, mi sento di escluderlo. Anche da solisti, hanno pur sempre prodotto dei dischi, e quel genere l'ha bazzicato (mi sembra) il solo Macca.
Una spruzzatina qua e là probabilmente, come peraltro hanno fatto gli stessi Stones.
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Sì, può essere, anche altri rockettari hanno flirtato con la disco music (Rolling Stones, ELO, Elton John, David Bowie, Queen, Kiss, Sir Paul stesso) ma gli unici che si sono convertiti al Philly Sound tout-court sono stati forse i soli Bee Gees.
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da aorlansky60 »

Davvero molto interessante la recensione [del 25/09/2014] in stile "vivisezione" del brano "Get On the right Thing" da RED ROSE SPEEDWAY; di tutta la raccolta, a me è sempre apparso come "il pezzo forte" dell'album (a contenderle questo primato vedo solo "Little Lamb Dragonfly"... al netto di "My Love" per altri aspetti puramente commerciali, essendo stata la "hit" dell'album). Dopo un avvio stentato come solista, dall'ingombrante passato che si portava sulla spalle, McCartney continuava ad essere McCartney per come il mondo lo aveva conosciuto, ovvero un raffinato autore di canzoni pop/rock ben al di sopra della media, ed in RED ROSE SPEEDWAY [secondo me] ce ne sono alcune altre oltre a questa citata che meritano particolare attenzione. Da notare anche che da questo album l'aspetto "produzione" per quanto riguarda il prodotto finale da dare agli ascoltatori (il disco Lp) è particolarmente curato in ogni suo aspetto (secondo me più dei precedenti 3 albums pubblicati da solista) ed i seguenti "BAND ON THE RUN" e "VENUS and MARS" non saranno da meno, anzi andranno anche oltre.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
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Re: Le canzoni del Paul post-Beatles.

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

aorlansky60 ha scritto: 10/09/2020, 8:49 Dopo un avvio stentato come solista, dall'ingombrante passato che si portava sulla spalle, McCartney continuava ad essere McCartney per come il mondo lo aveva conosciuto, ovvero un raffinato autore di canzoni pop/rock ben al di sopra della media, ed in RED ROSE SPEEDWAY [secondo me] ce ne sono alcune altre oltre a questa citata che meritano particolare attenzione. Da notare anche che da questo album l'aspetto "produzione" per quanto riguarda il prodotto finale da dare agli ascoltatori (il disco Lp) è particolarmente curato in ogni suo aspetto (secondo me più dei precedenti 3 albums pubblicati da solista) ed i seguenti "BAND ON THE RUN" e "VENUS and MARS" non saranno da meno, anzi andranno anche oltre.
Se non ricordo male, è anche il primo album ufficialmente a nome The Wings perché il primo era a nome suo, "Ram" a nome Paul & Linda Mc Cartney (anche se la band di studio erano già i Wings), quasi a voler imitare John Lennon & Yoko Ono, e "Wild life" a nome Paul Mc Cartney & The Wings.
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