Imagine - da 50 anni

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Lorenzo Mentasti
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Imagine - da 50 anni

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

50 anni fa in data odierna usciva "Imagine" di John Lennon:

"Mother, didn't need to be so high."
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Humdrum
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Re: John Lennon

Messaggio da Humdrum »

Un bel articolo sul disco, uscito nei negozi USA proprio il 9 settembre 1971:
https://www.rockol.it/news-724734/album ... ohn-lennon
"Mi piacevano molto i Genesis con Peter Gabriel.Quando Peter ha lasciato il gruppo, ho smesso di seguirli." RICK WRIGHT(Pink Floyd)
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Lamia
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Re: John Lennon

Messaggio da Lamia »

Il mondo e’ cambiato, l’arrivo dei social e molto altro, ma noi continuiamo a sognare…

Grazie John [hearts]
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aorlansky60
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Re: John Lennon

Messaggio da aorlansky60 »

Lode ed Onore ad una delle più celebri canzoni pop di ogni tempo.
Dal testo così candidamente "naif" (come a prima vista potrebbe sembrare, giudicandolo superficialmente) ma allo stesso tempo così profondamente sincero e veritiero come pochissime altre, tanto da colpire nel segno e rimanere memorabile. L'avrebbe potuta scrivere solo John Lennon, come in effetti è stato.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
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twoofus
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Re: John Lennon

Messaggio da twoofus »

E per celebrare Imagine, un taglia e incolla drettamente dal libro (mio e di Russino) uscito un anno fa per Diarkos/Rusconi:

«Il sogno è finito» aveva cantato Lennon in God di Plastic Ono Band. Sono passati poco più di otto mesi e John torna a essere un sognatore con una ballata al piano dalla semplicità rassicurante. Lennon esprime le proprie speranze con un testo immediato, quasi didascalico, è come se sussurrasse il sogno nel quale spera di coinvolgere più persone possibili: «Immagina che tutta la gente / Viva la vita in pace». Per riuscirci bisogna immaginare che «non vi siano Paesi» così non ci sarà «niente per cui uccidere o morire». E lo stesso vale per la religione e la proprietà. Questi concetti rimandano a God, in cui Lennon affermava di non credere, tra le altre cose, nella Bibbia, in Gesù e in Hitler. Impossibile non coglierne il richiamo, che conferisce omogeneità all’opera di Lennon, in modo particolare al suo modo di affrontare queste tematiche. «Siamo un solo mondo, siamo un solo popolo», aveva spiegato John.


- "È allo stesso tempo una dichiarazione e un desiderio, una speranza. Siamo un solo mondo, che ci piaccia o meno. Possiamo anche fingere di essere divisi in razze e Paesi, e possiamo continuare a fingere finché un giorno non smetteremo di farlo. Prima di tutto, bisogna assimilare l’idea di «niente nazioni, niente passaporti». Se non hai una nazione da difendere, non hai motivi per cui combattere".

Imagine there’s no heaven,
lt’s easy if you try,
No hell below us,
Above us only sky,

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace

Immaginate che non esista il Paradiso,
È facile se ci provate,
Nessun inferno sotto di noi,
E sopra solo il cielo

Immagina che non vi siano Paesi
Non è poi così difficile
Che non vi sia niente per cui uccidere o morire
E che non vi siano neanche le religioni
Immagina che tutta la gente
Viva la vita in pace


Fino a questo punto Lennon canta quello che si augura e che reputa fondamentale per vivere in un mondo pacifico. È comunque conscio di essere considerato un pazzo, un sognatore, quindi lancia il proprio invito a chi lo ascolta: «Spero che un giorno ti unirai a noi». Esiste già un “noi” che immagina che tutta la gente viva in pace e se tutti quelli che non ne fanno ancora parte vi si uniranno allora «il mondo sarà una cosa sola» e così il sogno di Imagine sarà realizzato. Il concetto fondamentale è che se tutti immaginano un futuro migliore sarà più facile raggiungerlo. Nel 1980, parlando della canzone, Lennon dirà: «Prima di tutto bisogna pensare a volare, poi si vola. Concepire l’idea è la prima mossa».
I versi che spronano a immaginare un mondo senza religioni spingono molte persone a credere che Lennon fosse ateo. Ecco al proposito che cosa aveva detto:

"La gente ha l’immagine di me come se fossi anticristo o antireligioso. Non lo sono per nulla. Sono un tipo molto religioso, religioso nel senso che capisco che c’è qualcosa in più di quello che si vede. Certamente non sono ateo […]. Non chiedevo di immaginare un mondo senza religioni, ma un mondo senza la grande questione che divide le religioni: «Il mio dio è più grande del tuo dio» […]. Il Consiglio ecumenico delle Chiese una volta mi ha chiesto: «Possiamo usare le parole di Imagine e farci un piccolo cambiamento? “Immagina che ci sia una sola religione”». Questa domanda dimostrava che non avevano capito nulla e con quella variazione avrebbero distrutto l’intera idea della canzone".

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one

Puoi dire che sono un sognatore
Ma non sono l’unico
Spero che un giorno ti unirai a noi
E che il mondo sarà una cosa sola


In chiusura, il verso «immagina che non vi siano proprietà» espone Lennon, un uomo molto ricco, a inevitabili critiche. Lennon avrebbe risposto così:

"In Inghilterra fondamentalmente puoi essere solo due cose: o sei del partito dei lavoratori o per quello capitalista: o diventi uno di destra se sei della classe a cui appartengo io adesso, o diventi un socialista istintivo, come lo ero io. Io penso che le persone debbano avere l’assistenza garantita per i loro problemi ai denti e per la salute, ma a parte questo io lavoravo per i soldi e volevo essere ricco. E quindi? Se questo è un paradosso, allora non sono un socialista. Che diavolo! Ma io sono qualsiasi cosa. Istintivamente stavo dalla parte dei lavoratori perché erano le persone con cui vivevo, anche se poi molti lavoratori sono di destra. Per questo mi sentivo in colpa riguardo ai soldi e ne ho persi molti, sia regalandoli sia facendomi fregare dai manager. Mi sentivo in colpa perché pensavo che i soldi fossero il peccato. Ora ho superato questa sensazione".

E poi, parlando di politica, avrebbe detto: «Non è che io sia sopra la politica, ma è che la politica è qualcosa che non faccio. La politica è separata dalla società, mentre io no. […] Non ho mai votato per nessuno, mai».
Interessante, infine, leggere come Lennon presenta Imagine nelle note di copertina che aveva scritto ma che poi non aveva usato:

"Imagine è una canzone nata nella mia testa senza melodia. La prima strofa mi è venuta facile, come una filastrocca da bambini: da da da da dadee dee da dee da ee a eeeh. L’intro di piano ce l’avevo in testa da anni e gli accordi e la melodia l’hanno seguito in modo naturale. […] Penso che sia un brano che funzioni […]. È una canzone per bambini".

Quella che Lennon considera “una canzone per bambini” realizza il suo obiettivo: «Il mio più grande piacere è scrivere una canzone, parole e musica, che duri più di un paio di anni. Canzoni che ognuno possa cantare. Canzoni che mi sopravvivano». Imagine è, ormai da anni, un’opera tra le più celebri di tutti i tempi. E, per dimostrare questa affermazione, facciamo un salto in avanti fino al 9 ottobre 1985, giorno nel quale John avrebbe compiuto quarantacinque anni. Ecco, quel giorno Yoko Ono ha inaugurato a New York un’area di circa diecimila metri quadrati a Central Park. L’ingresso è all’altezza del Dakota, il palazzo dei Lennon. Strawberry Fields, così viene chiamata. è composta da piante, fiori, arbusti e cespugli provenienti da centoventuno Paesi: l’Italia è presente in maniera rilevante. La zona, progettata dall’architetto Bruce Kelly, all’epoca direttore del Central Park Conservancy, ha al suo centro un elegante mosaico circolare donato dal comune di Napoli e realizzato sulla falsariga di un celebre mosaico pompeiano conservato nel Museo Archeologico Nazionale della città campana. Al centro campeggia la scritta «Imagine»: chiara dimostrazione di come questa canzone sia diventata la più celebre di John Lennon.
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aorlansky60
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Re: John Lennon

Messaggio da aorlansky60 »

complimenti Vincenzo, gran bel saggio. [happy]

"Il mio più grande piacere è scrivere una canzone, parole e musica, che duri più di un paio di anni..."

nessun dubbio: direi che è riuscito in pieno nell'intento... [smile] Se fosse ancora di questo mondo avrebbe l'occasione di essere giustamente orgoglioso di quello che ha composto con questo brano; in un "altra dimensione", magari lo è ugualmente. [happy]

..........................................................................................

"Per riuscirci bisogna immaginare che «non vi siano Paesi» così non ci sarà «niente per cui uccidere o morire». E lo stesso vale per la religione e la proprietà."

Qui c'è il punto di partenza e la base per aprire a dibattiti senza fine...

Con poche parole, Lennon "mette a fuoco" il problema e centra il punto :

il perchè di doversi dibattere in una competizione senza fine tra i propri simili : per il successo? per la ricchezza? per il possesso?... tutti concetti altamente materiali, tipicamente "umani"...

In una società come quella civile dei consumi del XXmo secolo, il "pensare di potere riuscire a fare a meno della proprietà e del possesso" è un concetto davvero difficile da comprendere per un essere umano della classe media, che fin dalla nascita viene educato con il concetto di "competizione" e di "successo" da seguire e perseguire, per il fine di "elevarsi" dai propri simili... In questo ultimo punto, oltre a "Imagine", è illuminante il testo di "Working Class Hero" col quale Lennon dimostra che aveva compreso per davvero "i veri problemi" della società moderna e opulenta.

Alla "fine del giorno", tuttavia, quando si è consapevoli che manca davvero poco tempo (e a questo punto ci arrivano tutti, nessuno escluso, chi ha occhi intenda...), quando è giunta l'ora di "tirare le somme" della propria vita, sarebbe importante chiedersi :

è valso a qualcosa tutta la mia fatica per "accumulare" e "possedere" ? o non era meglio forse, amare incondizionatamente, in misura maggiore di quanto io non abbia fatto?...
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theNemesis
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Re: John Lennon

Messaggio da theNemesis »

Io non penso che tutti "nasciamo" col gene della competizione.
Spesso ci viene inculcato da una situazione sociale che ci costringe "a imbracciare il fucile" e a farci strada senza guardare in faccia a nessuno.
Personalmente non sono mai stato assetato di potere ed ho sempre pensato che il denaro fosse un "mezzo" e non il "fine", un mezzo per poter vivere serenamente e con un minimo di confort la vita.
D'altro canto, "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti" (cit. Paolo Conte - Boogie) [smile]
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aorlansky60
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Re: John Lennon

Messaggio da aorlansky60 »

Credo che JOHN, più degli altri tre amici colleghi di band (e di moltissimi altri esseri umani, necessariamente non solo rock stars, vip e appartenenti allo star system) ad un certo punto della sua esistenza abbia iniziato a riflettere a fondo e a guardarsi attorno con "nuovi occhi", fino a concludere quanto fosse incoerente e paradossale il "sistema" in cui egli stesso viveva e di cui faceva parte, e questo si è riflesso in una personale profonda inquietudine, insofferenza e rassegnazione (in questo, forse solo George pur senza raggiungerne la percezione, stava arrivando alle sue stesse conclusioni) oltre alla disillusione verso quello stesso sistema che l'aveva innalzato ad "idolo" negli anni 60... Non tutti (per la verità quasi nessuno) di quelli appartenenti come lui allo "star system" sono arrivati a questa consapevolezza (il profumo dei "soldi" è un nettare molto dolce e convincente, che ti fa dimenticare tutto...) nel modo -non solo attraverso semplici "canzoni"- con cui ha cercato di descriverlo e denunciarlo agli occhi dell'opinione pubblica e degli ascoltatori...
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