Cambi di formazione delle band

Spazio di riflessione dedicato a discussioni meta-musicali o che toccano diversi generi musicali contemporaneamente.

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Lamia
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Cambi di formazione delle band

Messaggio da Lamia »

I cambi di formazione delle band sono una costante del rock e non solo, la domanda e’:

Quando ritenete che un cambio di formazione abbia giovato alla musica ed al percorso artistico di una band e quando invece pensate sia stato un fallimento , oppure sia finito in un “rimpasto” raffazzonato di ciò’ che la band aveva rappresentato nel passato?


Faccio un esempio, che però’ corrisponde al mio pensiero : secondo me i Pink Floyd ci hanno guadagnato ( non solo in termini monetari [smile] ), nella loro musica dopo la “perdita” di Syd Barrett, perche’ penso che con Syd erano troppo sperimentali e immaturi, mentre lo sviluppo delle loro composizioni, nel tempo, abbia preso una forma piu’ armoniosa, pur continuando a sperimentare.
Ovviamente non si ha la controprova, cioe’ non sappiamo se Syd , se fosse rimasto sano di mente, avrebbe anche lui avuto un’evoluzione in tal senso, molto probabilmente si, ma , basandomi sui fatti realmente accaduti, credo questo, e infatti ascolto piu’ volentieri i dischi del periodo dopo-Syd. [happy]
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aorlansky60
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Re: Cambi di formazione delle band

Messaggio da aorlansky60 »

Esempi di successo :


YES

l'arrivo di Steve Howe nel 1971 (senza volerne al suo predecessore) ha conseguito un immenso e decisivo "passo avanti" tecnico per la band; si è così costituito quel famoso "tappeto armonico" tra il chitarrista e il bassista (Chris Squire), un notevole lavoro arzigogolato condotto in molte occasioni (sentire per averne evidenza "Yours is no disgrace" come valido esempio) che di fatto ha fornito "il sound" definitivo agli YES; l'arrivo due anni dopo di Rick Wakeman è stata "la ciliegina sulla torta" e il completamento di una formazione "stellare", certo, ma l'arrivo di Howe è stato più importante, direi determinante.


Rolling Stones

Qui mi attirerò di certo le ire dei fans di Brian Jones e dei "primi Stones", ma la sua estromissione dalla band (avvenuta con molta mancanza di stile e cattivo gusto da parte di Mick Jagger) permise l'arrivo di un certo Mick Taylor, virtuoso della chitarra elettrica con background "blues"; tra lui e Richards si stabilirà un rapporto professionale ed artistico molto fruttuoso che darà vita ad alcuni albums immortali del Rock (Let it Bleed, Sticky Fingers, Exile on Main Street) nei quali i due chitarristi sono semplicemente spettacolari insieme.


King Crimson

dopo i primi due albums caratterizzati da una formazione regolare, il sempre irrequieto Bob Fripp alla costante ricerca del "Graal" (vale a dire: la perfezione in musica) rivoluzionerà ad ogni album successivo la formazione, finchè con l'arrivo di due elementi davvero notevoli (John Wetton e Bill Bruford) troverà finalmente "la quadra" che ricercava e una certa stabilità; questa formazione produrrà tre albums uno più bello dell'altro ("Larks tongues in aspic", "Starless and Bible black" e "Red") dei quali il primo della lista ho sempre considerato essere uno dei migliori albums del genere Progressive di sempre, ed anche l'ultimo dei tre non scherza per niente, in questo...




Esempi negativi :


Deep Purple

Non sono mai stato un super fan della band e per questo non conosco le dinamiche interne che portarono all'estromissione di Ian Gillan e di Roger Glover, sostituiti da Glenn Hughes(basso) e David Coverdale(lead vocal) nel 1973, ma l'arrivo di quest'ultimi due coincise con la parabola discendente della band che si sciolse due anni dopo... (con tre albums all'attivo, dei quali non si può dire che fossero scadenti di per se, ma il confronto con alcuni albums precedenti della formazione "markII" li rendeva tali, di fatto...)


Genesis :

beh, qui è come "sparare sulla croce rossa" tanto è evidente la metamorfosi involutiva di questa band, coincidente con la perdita di alcuni elementi : formazione davvero completa a cinque elementi a partire dal 1971, da quando arrivarono prima Phil Collins e subito dopo Steve Hackett, il suo problema maggiore fu che in essa confluirono troppi cervelli ad alto livello per capacità creativa, da cui conseguente inevitabili attriti e frustrazioni interne... non poteva durare (infatti non durò molto, giusto il tempo di consegnare alla storia alcuni degli albums più belli e memorabili di sempre) : prima se ne andò Peter Gabriel, perdita notevolissima non solo perchè era il "front man" della band ma anche elemento creativo di primo livello insieme agli altri tre (al momento Phil Collins non era ancora coinvolto alla composizione, a differenza di come lo sarà qualche anno dopo); la band reagisce a questa situazione come sappiamo, consegnando ai posteri ancora due albums di alto livello, ma poi se ne và anche Steve Hackett (per motivi ultra sviscerati che non è il caso di ribadire) e questo a mio avviso è un "terremoto" dalle conseguenze anche maggiori del precedente; il successivo album "And Then there where three" mostrerà in tutta la sua drammaticità cosa significò il venir meno di un chitarrista dalle capacità tecniche e creative, come lo era Steve Hackett...



Crosby Stills & Nash ( & Young...)

Il trio -come nacque- era una band che il destino aveva fatto per essere perfetta: Stills era un musicista ecclettico con ottima padronanza tecnica della chitarra, sia acustica che elettrica; David Crosby era un portentoso formidabile "visionario creativo", molto al di fuori dagli schemi convenzionali (talmente fuori che finì col litigare col più conservatore Roger McGuinn che lo estromise dai Byrds); Graham Nash era l'affascinante "tombeur de femme" inglese (per il suo aspetto e per la sua posizione da uomo di successo in campo musicale, grazie agli Hollies, band di cui faceva parte) che aveva deciso ad un certo punto della sua vita di stabilirsi in California, terra di Sole costante e buona musica (la "Frisco" effervescente di metà-fine anni 60); non era solo "belloccio" ma era dotato di una bella voce; il destino lo fece incontrare con David Crosby e i due quasi per caso scoprirono che insieme, cantando, le due tonalità vocali si fondevano fino a far scoccare "la magia" vera e propria per chi era lì ad ascoltare... Decisero quindi di mettersi insieme; realizzarono il loro storico primo album omonimo che ottenne [giustamente perche davvero bellissimo] un grande successo. Poi la mania di grandezza si impadronì di Stills, che pensava di dover "rafforzare" la band con un altro elemento aggiuntivo, una band che di fatto non ne aveva bisogno... parlandone con il boss della Atlantic (la casa discografica che aveva stampato il loto primo album) Ahmet Ertegun, questi convenne con Stills che colui del quale avevano bisogno era... Neil Young (vecchia conoscenza di Stills nei Buffalo Springfield). Neil Young era/è un grandissimo artista, uno dei principali artisti che ha fatto la storia del rock, però con un carattere fortemente solitario ed egoista; non legò mai con gli altri tre; al punto che i suoi brani forniti all'album successivo "Deja Vu" furono da lui creati, composti e registrati "in solitaria" assoluta, con una sua band di accompagnamento; solo successivamente egli ne permise l'aggiunta delle parti vocali a Crosby e Nash in sala di registrazione... La band a 4 durò lo spazio di un anno per poi sciogliersi. Nel corso degli anni seguenti si riunirono brevemente "a quattro" più volte (e più volte si risciolsero). Non erano fatti per durare insieme "in quattro". Al contrario della prima versione "a tre", i cui personaggi si compendiavano molto di più a livello caratteriale.




Esempi fortuiti :

questa sembra quasi una favola; c'era una volta un ragazzino di Liverpool della classe popolare degli anni 40 al quale la fortuna fin dai suoi primi anni di vita non aveva mai arriso; era infatti assai gracile e cagionevole di salute, e per questo saltava spesso le lezioni scolastiche; fu perfino ricoverato in ospedale alcune volte; nonostante queste avversità era un ragazzino dal carattere allegro e ottimista e non mollò mai; a metà anni 50 quando la moda del rock'n'roll e della nuova musica giovanile esplosa in USA attraversò l'Atlantico fino ad arrivare a Liverpool (un porto molto importante affacciato sul Canale di S.Giorgio, uno dei primi porti marittimi del vecchio continente ai quali facevano scalo le navi mercantili provenienti dagli USA) anche lui come tutti quelli della sua generazione non potè resistere... si accese in lui la passione per la batteria e decise di diventare un batterista; e diventò anche bravo, al punto che le nuove bands di Liverpool misero gli occhi su di lui; la prima ad ingaggiarlo stabilmente fu quella di Rory Storm con i suoi Hurricanes; finalmente la fortuna sembrava aver girato dalla sua parte, era felice di aver trovato la sua dimensione ed era sempre ben voluto da tutti quelli che si ritrovava intorno, che erano in tanti, sia per le sue capacità tecniche ma soprattutto per il suo carattere... ma ancora non poteva immaginare ciò che il destino aveva in serbo per lui, qualcosa di assolutamente inimmaginabile anche per il più ottimista dei sognatori... quando a Rory Storm viene offerto un ingaggio per esibirsi come rock band nei locali notturni di Amburgo, naturalmente anche Richard "the drummer" è della partita... caso vuole che ad Amburgo incontra tre giovani "teddy boys" che amavano vestirsi con giacche e pantaloni in pelle nera, anch'essi provenienti da Liverpool, di trasferta in Germania per lo stesso motivo (ingaggiati come rock band da locali notturni, per una paga misera; in Germania in quei primi anni 60 erano molto ricercate le rock bands inglesi, a quanto pare); quei tre "ragazzi terribili" ne fanno la conoscenza, lo frequentano nelle ore libere in giro per Amburgo, imparano a conoscerne il carattere fortemente gioviale e simpatico, al punto di rammaricarsi di ritrovarsi nella propria band un drummer dal carattere "ombroso" (quasi scontroso), taciturno, che preferisce andare per conto suo da solo, nelle ore libere dagli impegni professionali... Quando solo un anno dopo "scoccò l'ora del destino", quei "tre ragazzi terribili" si ricordarono di Richard Starkey...
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Re: Cambi di formazione delle band

Messaggio da twoofus »

aorlansky60 ha scritto: 22/09/2021, 17:56 Esempi di successo :
Rolling Stones

Qui mi attirerò di certo le ire dei fans di Brian Jones e dei "primi Stones", ma la sua estromissione dalla band (avvenuta con molta mancanza di stile e cattivo gusto da parte di Mick Jagger) permise l'arrivo di un certo Mick Taylor, virtuoso della chitarra elettrica con background "blues"; tra lui e Richards si stabilirà un rapporto professionale ed artistico molto fruttuoso che darà vita ad alcuni albums immortali del Rock (Let it Bleed, Sticky Fingers, Exile on Main Street) nei quali i due chitarristi sono semplicemente spettacolari insieme.
E i troppo spesso sottovalutati It's only Rock'n'Roll e Goat's Head Soup... Gli Stones dei 60 sono inarrivabili, ma i capolavori immortali forse sono proprio quelli con Taylor.
aorlansky60 ha scritto: 22/09/2021, 17:56 Esempi negativi :
Crosby Stills & Nash ( & Young...)

Il trio -come nacque- era una band che il destino aveva fatto per essere perfetta: Stills era un musicista ecclettico con ottima padronanza tecnica della chitarra, sia acustica che elettrica; David Crosby era un portentoso formidabile "visionario creativo", molto al di fuori dagli schemi convenzionali (talmente fuori che finì col litigare col più conservatore Roger McGuinn che lo estromise dai Byrds); Graham Nash era l'affascinante "tombeur de femme" inglese (per il suo aspetto e per la sua posizione da uomo di successo in campo musicale, grazie agli Hollies, band di cui faceva parte) che aveva deciso ad un certo punto della sua vita di stabilirsi in California, terra di Sole costante e buona musica (la "Frisco" effervescente di metà-fine anni 60); non era solo "belloccio" ma era dotato di una bella voce; il destino lo fece incontrare con David Crosby e i due quasi per caso scoprirono che insieme, cantando, le due tonalità vocali si fondevano fino a far scoccare "la magia" vera e propria per chi era lì ad ascoltare... Decisero quindi di mettersi insieme; realizzarono il loro storico primo album omonimo che ottenne [giustamente perche davvero bellissimo] un grande successo. Poi la mania di grandezza si impadronì di Stills, che pensava di dover "rafforzare" la band con un altro elemento aggiuntivo, una band che di fatto non ne aveva bisogno... parlandone con il boss della Atlantic (la casa discografica che aveva stampato il loto primo album) Ahmet Ertegun, questi convenne con Stills che colui del quale avevano bisogno era... Neil Young (vecchia conoscenza di Stills nei Buffalo Springfield). Neil Young era/è un grandissimo artista, uno dei principali artisti che ha fatto la storia del rock, però con un carattere fortemente solitario ed egoista; non legò mai con gli altri tre; al punto che i suoi brani forniti all'album successivo "Deja Vu" furono da lui creati, composti e registrati "in solitaria" assoluta, con una sua band di accompagnamento; solo successivamente egli ne permise l'aggiunta delle parti vocali a Crosby e Nash in sala di registrazione... La band a 4 durò lo spazio di un anno per poi sciogliersi. Nel corso degli anni seguenti si riunirono brevemente "a quattro" più volte (e più volte si risciolsero). Non erano fatti per durare insieme "in quattro". Al contrario della prima versione "a tre", i cui personaggi si compendiavano molto di più a livello caratteriale.
Vero per quanto riguarda i caratteri, peraltro tutti molto particolari. Ma Deja vu senza Helpless... No.
Viva Neil Young, che i capolavori li ha fatti da solo.
aorlansky60 ha scritto: 22/09/2021, 17:56 Esempi fortuiti :

questa sembra quasi una favola; c'era una volta un ragazzino di Liverpool della classe popolare degli anni 40 al quale la fortuna fin dai suoi primi anni di vita non aveva mai arriso; era infatti assai gracile e cagionevole di salute, e per questo saltava spesso le lezioni scolastiche; fu perfino ricoverato in ospedale alcune volte; nonostante queste avversità era un ragazzino dal carattere allegro e ottimista e non mollò mai; a metà anni 50 quando la moda del rock'n'roll e della nuova musica giovanile esplosa in USA attraversò l'Atlantico fino ad arrivare a Liverpool (un porto molto importante affacciato sul Canale di S.Giorgio, uno dei primi porti marittimi del vecchio continente ai quali facevano scalo le navi mercantili provenienti dagli USA) anche lui come tutti quelli della sua generazione non potè resistere... si accese in lui la passione per la batteria e decise di diventare un batterista; e diventò anche bravo, al punto che le nuove bands di Liverpool misero gli occhi su di lui; la prima ad ingaggiarlo stabilmente fu quella di Rory Storm con i suoi Hurricanes; finalmente la fortuna sembrava aver girato dalla sua parte, era felice di aver trovato la sua dimensione ed era sempre ben voluto da tutti quelli che si ritrovava intorno, che erano in tanti, sia per le sue capacità tecniche ma soprattutto per il suo carattere... ma ancora non poteva immaginare ciò che il destino aveva in serbo per lui, qualcosa di assolutamente inimmaginabile anche per il più ottimista dei sognatori... quando a Rory Storm viene offerto un ingaggio per esibirsi come rock band nei locali notturni di Amburgo, naturalmente anche Richard "the drummer" è della partita... caso vuole che ad Amburgo incontra tre giovani "teddy boys" che amavano vestirsi con giacche e pantaloni in pelle nera, anch'essi provenienti da Liverpool, di trasferta in Germania per lo stesso motivo (ingaggiati come rock band da locali notturni, per una paga misera; in Germania in quei primi anni 60 erano molto ricercate le rock bands inglesi, a quanto pare); quei tre "ragazzi terribili" ne fanno la conoscenza, lo frequentano nelle ore libere in giro per Amburgo, imparano a conoscerne il carattere fortemente gioviale e simpatico, al punto di rammaricarsi di ritrovarsi nella propria band un drummer dal carattere "ombroso" (quasi scontroso), taciturno, che preferisce andare per conto suo da solo, nelle ore libere dagli impegni professionali... Quando solo un anno dopo "scoccò l'ora del destino", quei "tre ragazzi terribili" si ricordarono di Richard Starkey...
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Re: Cambi di formazione delle band

Messaggio da aorlansky60 »

@ Twoofus

"...e i troppo spesso sottovalutati It's only Rock'n'Roll e Goat's Head Soup..."

Hai ragione nel ricordare e sottolineare questo...


Per quanto riguarda "Deja Vu" mi citi "Helpless"... vero, hai una certa ragione anche qui (a parte che ho sempre considerato il più grande gioiello dell'album l'altra canzone di Young, "Country Girl"...) ma tu prova a togliere i cori di Crosby&Nash nei ritornelli del brano, e ci accorgiamo tutti che musicalmente il brano perde gran parte del suo fascino...

In questo album è stranamente in ombra Stills ("Carry on" è davvero bellissima ma è l'unica in grado di competere con quelle degli altri due "mostri creativi", perchè Nash... beh quelle di Nash sono "carine" ma nulla di più... invece le due che Crosby ha fornito all'album sono a dir poco STRAORDINARIE, soprattutto la "title-track" "Deja Vu" con quel suo andamento armonico [a volte] quasi jazzato, che per quanto mi riguarda è l'unica a potersela giocare con quella già ricordata di Young, per stabilire la migliore assoluta di quel disco leggendario. )
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Re: Cambi di formazione delle band

Messaggio da Humdrum »

Un cambio di formazione che per me ha abbassato la mia stima personale nella band in cui credevo è avvenuto nel lontano 1976.
Parlo degli Eagles : l'abbandono del "duro e puro" Bernie Leadon, mago del banjo elettrico, con l'acquisizione del talentuoso Joe Walsh producendo però un disco commerciale come Hotel California .mi fece allontanare dalla band.
"Mi piacevano molto i Genesis con Peter Gabriel.Quando Peter ha lasciato il gruppo, ho smesso di seguirli." RICK WRIGHT(Pink Floyd)
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Re: Cambi di formazione delle band

Messaggio da aorlansky60 »

@ Humdrum

"Parlo degli Eagles : l'abbandono del "duro e puro" Bernie Leadon, mago del banjo elettrico..."

Assolutamente vero, quoto al 100%; tuttavia c'è da dire che anche prima del suo abbandono dalla band, qualche traccia di concessione alla "commercialità" [fisc] gli Eagles ce l'avevano eccome (conosco bene l'epopea di questa band avendone acquistato tutti i dischi) infatti era proprio Bernie Leadon che con il suo contributo compositivo "cercava" di allontanare la band da un tipo di musica eccessivamente "easy" che invece cercavano di imporre Henley e Frey... questo è un altro classico esempio di "controversia" interna ad un rock band: Bernie Leadon messo in condizione di "uno contro due" (uno contro tre, perchè nel frattempo era arrivato anche Don Felder che di certo parteggiava per gli altri due...) circa la direzione artistica da dare agli Eagles, consapevole di ritrovarsi in minoranza alla fine decise di lasciare il gruppo.
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