The Lamb vs. The Wall

Spazio di riflessione dedicato a discussioni meta-musicali o che toccano diversi generi musicali contemporaneamente.

Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart

Avatar utente
Lamia
Vintage Rocker
Vintage Rocker
Messaggi: 2643
Iscritto il: 11/01/2014, 14:55

Re: The Lamb vs. The Wall

Messaggio da Lamia »

Molto interessante Aor! [happy]

Condivido, aggiungerei , secondo il mio parere , che la storia di Rael si basa sul concetto di ricerca personale, cioè la storia verte su se stesso , sul mondo interiore di Rael,( storia raccontata anche con un pizzico di ironia ), mentre in Pink troviamo un’accusa verso l’esterno , dove viene messo in discussione ciò che circonda Pink : la madre , la moglie , il sistema discografico , la gente etc ..
Avatar utente
aorlansky60
Vintage Rocker
Vintage Rocker
Messaggi: 3108
Iscritto il: 09/07/2018, 12:09

Re: The Lamb vs. The Wall

Messaggio da aorlansky60 »

Trovo molto interessante [ed originale] il soggetto pensato e proposto da Peter per "The Lamb lies down on Broadway" : in un mondo dominato (economicamente di sicuro) dall'egemonia anglosassone (finanza e multinazionali) come lo era negli anni 60 e 70 (lo stesso che non ha mutato fino a giungere ai giorni attuali...) e non dimenticando la grande tradizione letteraria inglese e mitteleuropea in genere, in base a quest'ultima egli avrebbe potuto immaginare e scegliere un soggetto al centro della sua storia tipicamente "british" (perchè no? visto che lui stesso è Inglese) o comunque europeo; e invece cosa ti va a immaginare Peter? un giovane ed umile esponente della comunità ispanica (proveniente dall'america latina ovvero la parte più povera del continente Americano) trapiantato a NYC! ...davvero non male. Questo lascia pensare che già da giovane a quell'età (quando sviluppò il concetto "RAEL", Peter aveva 24anni...) Peter Gabriel avesse in qualche modo "a cuore" il malessere e il disagio delle comunità più povere ed emarginate del pianeta e che in un qualche modo ne fosse consapevole ed anche turbato; una coscienza niente male per uno come lui che proveniva da famiglia piuttosto abbiente; ed il proseguo della sua carriera solista fortemente caratterizzata verso la conoscenza di musiche etniche dagli angoli più remoti [e poveri] del pianeta in qualche modo sembra confermare questa sua propensione [ed interesse] verso la conoscenza dei più umili, che non per questo devono essere dimenticati e lasciati da parte, ma dispongono di una cultura e di una dignità pari.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
Rispondi