Renaissance - Ashes Are Burning

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massy64
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Renaissance - Ashes Are Burning

Messaggio da massy64 »

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E’ possibile considerare pietra miliare del progressive rock Ashes Are Burning dei Renaissance?
Ma soprattutto i Renaissance possono esser inseriti a pieno titolo nel grande calderone del progressive?
Se per il primo quesito siamo ovviamente nella sfera del gusto personale alla seconda domanda è davvero difficile dare una risposta.
I Renaissance di certo non nascono come una prog band ed è oggettivamente arduo definirli tali anche nel periodo più fulgido del loro percorso musicale.
Diciamo che il loro “progressive” si fregia di una componente folk molto marcata e soprattutto di una voce che sarebbe oltremodo riduttivo “confinare” in un ambito esclusivamente prog.
Annie Haslam è stata a mio modo di vedere una delle più grandi cantanti della sua generazione (anche di quelle successive direi) non tanto per la sua estensione vocale notevolissima (in fondo ce ne sarebbero così tante altre come lei) quanto per l’armonia, la soavità, la leggiadria che sembravano librarsi nell’aria ogni qual volta una singola nota fluiva da quella voce melodiosa.

Ashes Are Burning si apre con un pezzo leggendario come Can You Understand, i tre minuti dell’intro già da soli varrebbero l’acquisto ma echi di cori lontani introducono l’ascoltatore ad una performance vocale di dolcezza per certi versi spropositata e quasi al limite dell’insultante…in due parole Annie Haslam.
Can You Understand in ogni caso mantiene picchi elevatissimi d’intensità per tutti i dieci minuti della sua durata e le parti strumentali sono quasi pienamente all’altezza del cantato sublime.
Let It Grow è altro brano fatto apposta per esaltare la voce melodiosa e angelica della Haslam, tutto quello che le ruota attorno spesso appare come un condimento pur se di gran classe.
On The Frontier è brano più corale, certamente non di quelli che fanno passare una band alla storia ma gradevole pur senza strafare e con in più il merito d’introdurre un altro colosso.
Carpet Of The Sun è una delle composizioni dei Renaissance che meglio hanno resistito all’usura del tempo, la voce melodiosa della Haslam s’insinua ancora mirabilmente nell’orecchio dell’ascoltatore e i risultati sono ai limiti del celestiale, un pezzo stupendo.
At The Harbour è un brano che potremmo definire di raccordo, ancora un lungo intro strumentale preparatorio dell’entrata in scena della Haslam che stavolta sembra voler quasi mantenere un profilo più basso…in attesa della sontuosa title track.
Ashes Are Burning il brano che dà il titolo all’album è probabilmente l’apice dei Renaissance in ambito prog sinfonico.
Minisuite con intro stavolta più leggero che ad un tempo introduce e fa da tappeto sonoro ad una Haslam ancora una volta inarrivabile.
Per chi ama questa voce soave e celestiale i primi tre minuti e mezzo sarebbero da ascoltare in ginocchio ma non è assolutamente finita.
Bella parte centrale strumentale e breve ritorno della Haslam che introduce mirabilmente la chicca del disco ovvero l’intervento chitarristico di Andy Powell dei Wishbone Ash…in definitiva undici incantevoli minuti a chiudere un lavoro dal mio punto di vista indimenticabile.


A seguire il mio pezzo preferito del disco:
Can You Understand


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Progknight94
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Re: Renaissance - Ashes Are Burning

Messaggio da Progknight94 »

Mi sembra decisamente dell'OTTIMO prog. Me lo procuro.
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Harold Barrel
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Re: Renaissance - Ashes Are Burning

Messaggio da Harold Barrel »

I Renaissance sono generalmente considerati una band Progressive a tutti gli effetti: i forti influssi Folk non sono certamente un criterio per escluderli da un genere a cui sono stati circoscritti anche i Jethro Tull (pure loro con sonorità Folk e non solo). La loro musica comunque presenta a mio modo di vedere delle peculiarità rispetto alla scena prog: innanzitutto la voce della Haslam - perfetta nel contesto delle scelte musicali del gruppo - aggiunge un grande valore alla loro produzione. In secondo luogo sono estremamente romantici, a volte anche sublimi.
Erano formidabili anche dal vivo. Consiglio l'ascolto del "Live at Carnegie Hall".
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Ettore Petrolini
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reallytongues
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Re: Renaissance - Ashes Are Burning

Messaggio da reallytongues »

Bella proposta questa Massy!! Ti chiederei solo di aggiungere l'anno in cui è uscito il disco, per il resto hai fatto un ottimo lavoro...
nel continente nero paraponzi ponzi bo
massy64
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Re: Renaissance - Ashes Are Burning

Messaggio da massy64 »

L'anno è il 1973 e concordo sulla bellezza del Live at Carnegie Hall, basterebbe solo la bellezza senza pari di Carpet of the sun in vesione live in cui la voce della Haslam fa rabbrividire, per consigliarne l'ascolto.
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Il mago di Floz
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Re: Renaissance - Ashes Are Burning

Messaggio da Il mago di Floz »

Io risponderei ad entrambe le domande, senza esitazione. Peraltro non si tratta di un episodio isolato, visto che il livello è altissimo anche per Turn of the cards, Scheherazade and other stories e - un gradino sotto - Prologue. Questo è però il loro capolavoro: adoro in particolare l'incredibile title-track e le vette altissime di Carpet of the sun.
Aggiungerei che il tema per pianoforte di The harbour è tratto da La cattedrale sommersa di Debussy, come ho scoperto a posteriori - peraltro la stessa cosa m'è successa anni fa per l'Adagio di Giazotto/Albinoni, che ho saputo solo parecchio dopo essere alla base della splendida Cold is being, tratta da Turn of the cards.
I can't bring you, 'cause it's just too cold; and while I'm out here digging alone, well: I'll bring you home gold nuggets in the spring.
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