Massimo Urbani

Una sezione dedicata a tutti gli appassionati del Jazz, nato nei primissimi anni del '900 negli Stati Uniti ma che influenza tutt'ora i più grandi musicisti.

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roberto63
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Massimo Urbani

Messaggio da roberto63 »

Vent'anni or sono, il 24 giugno 1993 moriva, a soli 36 anni, Massimo Urbani uno dei musicisti jazz italiani più talentuosi della nostra scena jazzistica e, probabilmente il più grande solista di sax contralto del jazz italiano.
Ho avuto la fortuna e il piacere di vederlo in azione nel 1984 a Genova Jazz. Quella sera diede dimostrazione della sua indomita verve improvvisativa ben incardinata nel bebop parkeriano e irrobustita dai linguaggi modali e avanguardistici germinati negli anni '60.

Questa sera Radiotre RAI lo celebra con quattro formazioni che si esibiranno in diretta: in una vi compare fra gli altri il fratello Maurizio, solista di sax tenore.

http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/conc ... ba472.html

Lo voglio ricordare così con la sua esuberanza che spesso nascondeva fragilità e tormenti esistenziali che lo condussero alla morte così prematura:

Ultima modifica di roberto63 il 25/06/2013, 11:17, modificato 1 volta in totale.
Teorema di Stockmayer:
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Watcher
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da Watcher »

Lo sentii dalle mie parti in concerto con Enrico Rava e mi sembra Franco D'Andrea verso la fine degli anni settanta.
Un talento, senza dubbio il miglior contraltista italiano.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
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hiroshi976
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da hiroshi976 »

volevo ringraziarvi per questa discussione......cosa mi ero perso....da ignorantone non conoscevo questo *mostro* del sax italiano!!! Livelli altissimi......
Grazie davvero....... ;)
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Progknight94
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da Progknight94 »

UN pezzo magnifico!! da che album partire?
roberto63
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da roberto63 »

Grazie agli amici che hanno espresso entusiasmo per questo artista!

@Progknight94

Non saprei come cominciare. Non ho suoi album per quanto mi piaccia pazzescamente.
D'altra parte se dovessi collezionare tutti i dischi che apprezzo, dovrei arredare uno studio di 300 metri quadri e andare a vivere altrove! :D (Non me lo posso permettere) . ;)
Ad ogni modo Red Records che è un vanto della discografia nazionale nel jazz ha saputo valorizzarlo con alcune importanti registrazioni:
360° Aeutopia (1979); Dedications to A.A.&J.C.-Max's mood (1980); Easy to love (1987).
Ci sono tante altre cose belle con Giorgio Gaslini, Mike Melillo ecc... perché è vero che Urbani ci ha lasciati troppo presto come il suo idolo Charlie Parker, ma la sua arte è fluita rigogliosamente in una quindicina d'anni.

Piuttosto, trovarli non è semplice. Red Records che ha un bellissimo sito non ha più in catalogo i suoi album.
Su youtube c'è il videodocumentario della fabbrica abbandonata in quattro parti: una piccola autobiografia di se stesso come artista e come uomo.
Ultima modifica di roberto63 il 02/10/2013, 13:23, modificato 2 volte in totale.
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da roberto63 »

Sempre da 360° Aeutopia una travolgente Cherokee a tempo impossibile con una ritmica superlativa: :)

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Re: Massimo Urbani

Messaggio da hiroshi976 »

Pensare che in questa intepretazione aveva solo 22anni!! [suddito]
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tommy63
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da tommy63 »

Grazie Roberto63 per averci ricordato di questo genio!!
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da hiroshi976 »



Everything happens to me......interpretata da Massimo Urbani è poesia allo stato puro!!!!
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da hiroshi976 »

dimenticavo....ho fatto una ricerca
la red records ha in catalogo i suoi dischi...

360° aeutopia
http://www.redrecords.it/item.aspx?id=2 ... s&lang=ITA

the blessing
http://www.redrecords.it/item.aspx?id=2 ... s&lang=ITA

easy to love
http://www.redrecords.it/item.aspx?id=2 ... s&lang=ITA

o piu' semplicemente
http://www.redrecords.it/catalogo.aspx? ... tore&case=

anzi per questo magnifico artista la red records vende tutti gli album che ha con uno sconticino....
recita questo...

MASSIMO URBANI SPECIAL EDITION

5 CD A 60 EURO PIù SPESE DI SPEDIZIONE

257 THE BLESSING

208 EASY TO LOVE with LUCA FLORES

196 VIA GT - GIOVANNI TOMMASO with MASSIMO URBANI

160 DEDICATION TO ALBERT AYLER & JOHN COLTRANE *

146 360° AEUTOPIA *

penso basti mandare un email.....
io me li regalo!! [hearts]
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da roberto63 »

@hiroshi976

Sei stato molto più sveglio di me! :D

Quando ho fatto la ricerca dei dischi di Massimo Urbani mi ha dato risposta negativa...chissà cosa ho combinato... :mrgreen:
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da hiroshi976 »

Sicuramente non funzionava correttamente il sito quando hai fatto la ricerca.........

Cmq ancora grazie!
roberto63
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da roberto63 »

Ho trovato questo video del trio di Franco D'Andrea negli anni '80 con Massimo Urbani al sax alto.
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da hiroshi976 »

spettacolo!!

certo che fa' un po' triste vedere il logo della rai in queste perle musicali.
Oggi non si trasmette piu' nulla di valido in tv....o almeno nelle tv nazionali! [wall]
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da roberto63 »

hiroshi976 ha scritto:spettacolo!!

certo che fa' un po' triste vedere il logo della rai in queste perle musicali.
Oggi non si trasmette piu' nulla di valido in tv....o almeno nelle tv nazionali! [wall]
L'emittenza pubblica attraverso Rai5 e Raitre di tanto in tanto trasmette della buona musica soprattutto classica sinfonica e operistica. Però il jazz è purtroppo molto trascurato con l'eccezione di Bollani che, essendo un istrione di indole, ha la capacità di intrattenere il pubblico andando al di là del mero aspetto musicale.

Certo è che se chi fa la tv ragiona in termini di ascolti e di introiti pubblicitari, difficilmente il jazz, largamente minoritario, può trovare spazio nei palinsesti.
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da conte_mascetti »

con massimo urbani si cade sempre bene, non c'è album che non meriti, il problema è la loro reperibilità.

Secondo me il miglior jazzista italiano di sempre ed aggiungo che se avesse avuto un nome esotico lo si troverebbe in qualsiasi enciclopedia o classifica mondiale.

A volte ascolto Sonny Stitt (per dirne uno), è un grande artista, rinomato ecc ecc ma Urbani è di un altro pianeta per intensità e ed empatia totale con il propri strumento. e questo non riguarda solo Stitt....
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da baldo48 »

Ho letto il tuo intervento su Massimo Urbani,e concordo con te sulla grande perdita che è stata per il Jazz di casa
nostra.
Certo,se fosse stato americano o di un'altro paese importante,sarebbe stato celebrato come un grande musicista ed
il suo nome comparirebbe tra i grandi del Jazz.

Ti indico alcuni altosax che conosco bene e che meriterebbero, come Urbani, di essere conosciuti più a fondo :

Gigi Gryce (grande arrangiatore dei 50 e 60,sulla linea Tadd Dameron, Quincy Jones,Benny Golson. Ha collaborato con Art Farmer, i Jazz Messengers di Art Blakey e Dizzy Gillespie.La sua composizione più celebre è "Social call".
Poi inspiegabilmente nei 60 ha abbandonato il mondo del Jazz)

Jacques Pelzer (musicista belga,è stato un importante partner di Chet Baker nei suoi soggiorni europei.
Io ho un suo disco molto bello "Never let me go" 1990 (Igloo),con Eric Legnini e Michel Graillier al piano.
Eseguono i cavalli di battaglia di Baker ,come "White Blues,For minors only e Tidal Breeze.
In alcuni brani si aggiunge il tenorsax franco-americano Barney Wilen)

Non ho nominato altri importanti altosax,come Lee Konitz,Paul Desmond,Phil Woods e Art Pepper perchè credo che
abbiano una maggiore notorietà tra gli appassionati di Jazz.

Mi farebbe piacere una tua risposta sugli altosax che preferisci.

ciao
conte_mascetti
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da conte_mascetti »

baldo48 ha scritto:Ho letto il tuo intervento su Massimo Urbani,e concordo con te sulla grande perdita che è stata per il Jazz di casa
nostra.
Certo,se fosse stato americano o di un'altro paese importante,sarebbe stato celebrato come un grande musicista ed
il suo nome comparirebbe tra i grandi del Jazz.

Ti indico alcuni altosax che conosco bene e che meriterebbero, come Urbani, di essere conosciuti più a fondo :

Gigi Gryce (grande arrangiatore dei 50 e 60,sulla linea Tadd Dameron, Quincy Jones,Benny Golson. Ha collaborato con Art Farmer, i Jazz Messengers di Art Blakey e Dizzy Gillespie.La sua composizione più celebre è "Social call".
Poi inspiegabilmente nei 60 ha abbandonato il mondo del Jazz)

Jacques Pelzer (musicista belga,è stato un importante partner di Chet Baker nei suoi soggiorni europei.
Io ho un suo disco molto bello "Never let me go" 1990 (Igloo),con Eric Legnini e Michel Graillier al piano.
Eseguono i cavalli di battaglia di Baker ,come "White Blues,For minors only e Tidal Breeze.
In alcuni brani si aggiunge il tenorsax franco-americano Barney Wilen)

Non ho nominato altri importanti altosax,come Lee Konitz,Paul Desmond,Phil Woods e Art Pepper perchè credo che
abbiano una maggiore notorietà tra gli appassionati di Jazz.

Mi farebbe piacere una tua risposta sugli altosax che preferisci.

ciao

non so se ti riferivi a me, comunque dando per buona questa ipotesi quelli da te citati sono tutti ottimi contraltisti (di Pelzer non posso dire niente che non lo conosco) tecnicamente parlando, solo che tendo a giudicare la loro padronanza sullo strumento in merito al tipo di jazz che proponevano, e qui vi nascono le differenze e le preferenze.

Urbani come già detto è il mio preferito in assoluto per la sua ferocia, mentre Parker fa categoria ha se, lui è sopra a tutti per l'impennata che ha dato al jazz in generale grazie alla nascita del bebop.
Pepper con Chet Baker era un binomio perfetto, Lee Konitz (peraltro uno dei vecchi leoni ancora vivi) è un altro che ammiro per le sue contaminazioni classiche europee, Desmond scivola sulle note con leggerezza, ma il Dave Brubeck quartetto non mi ha mai fatto impazzire, troppo rileccato, formale e accademico, mentre il jazz lo voglio "sudato".
Phil Woods è secondo me ancora un po' sottovalutato dagli amanti jazz, eppure ha continuato a fare buone cose anche in tarda età.

C'è Poi Cannonball Adderly, quello di a kind of blue e di almeno 3 dischi solisti in cui si rasenta la bellezza del capolavoro di davis, e poi non è da tutti duellare con Coltrane senza uscirne annichiliti, Adderly invece semplicemente riusci' ad andare oltre se stesso il quella collaborazione.
Poi mi viene in mente Paquito D'Rivera, per le contaminazioni sudamericane, l'Ornette Coleman in particolare nei lavori con Don Cherry, il Benny Golson che hai citato anche tu, è musicista talmente completo che definirlo solo sassofonista è riduttivo eppura sullo strumento è uno dei piu' funambolici, il Johnny Hodges alla corte del Duca, che fosse solo per quel celebre "assolo" a Newport del 56 dove praticamente è....volato direttamente in paradiso!

Eric Dolphy.......un genio. Sullo strumento, sulla composizione, ogni suo album è un crack che apre nuovi orizzonti anche ora a distanza di decenni, forse non totalmente compreso perchè troppo avanti.

Altri nomi...il Lou Donaldson con il suo jazz che affondava nel blues e si venava di soul, un po' "semplicetto", ma accattivante, Charlie Mariano, per le sue escursioni anche in chiave "rock europeo", Jackie Mclean un altro gigante dello strumento e con all'attivo tanti superbi lavori con la blue note, Benny Carter, il canterburyano Elton Dean, il più moderno e discontinuo Sonny Fortune.........insomma i nomi sono tanti, e tutti meritevoli.
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da baldo48 »

Si,nella mia risposta mi riferivo a te,e sono contento di aver fatto la tua conoscenza.
Di grandi appassionati ed intenditori di Jazz se ne trovano veramente pochi,come certamente sai.

Tra gli altosax delle ultime generazioni ho apprezzato molto Bobby Watson per il suo lavoro con i Jazz Messengers negli 80,e per i suoi dischi Red Records.
Il suo gruppo Horizon però non mi era piaciuto molto.

Seguivo anche Vincent Herring,che avevo ascoltato nella mia città all' inizio dei 90 nel quintetto di Nat Adderley, e nel
quartetto di Cedar Walton,e mi aveva davvero impressionato per la sua irruenza (un pò come Urbani).
Non conosco però la sua produzione da solista.

Di altosax interessanti ce ne sono davvero molto,alcuni scomparsi ancora giovani (come Urbani),vorrei ricordare Ernie Henry grande promessa degli anni 50 che ci ha lasciato solo dopo un paio di dischi da leader.

Ma ce ne sarebbero ancora tanti altri da ricordare.

ciao
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Re: Massimo Urbani

Messaggio da conte_mascetti »

Piacere Mio Baldo, e complimenti a te per la bella conoscenza in materia che hai.

Vedere chi come tu che mi rispondi citando Cedar Walton, Bobby Watson o altro è sempre un godimento credimi.
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