...And Then There Were Three...
Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart
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...And Then There Were Three...
L'unica cosa che non mi piace di quest'album è che nella copertina venga "riciclato" il font di The Lamb.
Devo dire che mi piace molto: l'unica canzone radiofonica del disco si trova confinata come ultimo brano, dura solo quei 4 minuti e non è odiosa come "Your Own Special Way", posta nel bel mezzo di Wind and Wuthering, e perdipiù lunga, bruttissima, odiosa, e con Phil Collins che canta in falsetto quel ritornello orripilante.
Non credo che si possa mettere una marcatissima linea divisoria tra Wind and Wuthering e And Then There Were Three. La fuoriuscita di Steve Hackett comporta un piccolo vuoto nella sezione chitarre, che però viene abbastanza colmato dalle tastiere di Tony, che ancora non abbandona la centralità dell'Hammond (cosa che negli album successivi sarà inevitabile - perdipiù l'effetto che ci mette su è lo stesso dell'album inciso ancora con Steve Hackett) e da un sound più duro e prima inaudito della chitarra elettrica di Mike Rutherford;
Per quanto riguarda gli altri brani, non vedo ancora una svolta verso il pop (cosa che avviene in modo molto marcato don Duke), o almeno non più di quanto ci si era avvinicinati con l'album precedente. Rimangono sempre complessi e con testi abbastanza lunghetti e sensati.
E voi che ne pensate?
Devo dire che mi piace molto: l'unica canzone radiofonica del disco si trova confinata come ultimo brano, dura solo quei 4 minuti e non è odiosa come "Your Own Special Way", posta nel bel mezzo di Wind and Wuthering, e perdipiù lunga, bruttissima, odiosa, e con Phil Collins che canta in falsetto quel ritornello orripilante.
Non credo che si possa mettere una marcatissima linea divisoria tra Wind and Wuthering e And Then There Were Three. La fuoriuscita di Steve Hackett comporta un piccolo vuoto nella sezione chitarre, che però viene abbastanza colmato dalle tastiere di Tony, che ancora non abbandona la centralità dell'Hammond (cosa che negli album successivi sarà inevitabile - perdipiù l'effetto che ci mette su è lo stesso dell'album inciso ancora con Steve Hackett) e da un sound più duro e prima inaudito della chitarra elettrica di Mike Rutherford;
Per quanto riguarda gli altri brani, non vedo ancora una svolta verso il pop (cosa che avviene in modo molto marcato don Duke), o almeno non più di quanto ci si era avvinicinati con l'album precedente. Rimangono sempre complessi e con testi abbastanza lunghetti e sensati.
E voi che ne pensate?
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »
Ettore Petrolini
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Re: ...And Then There Were Three...
penso che se mi riuscisse di parlare ancora dei genesis riempirei pagine e pagine di parole su questo disco.
disco pieno di perle nascoste che fatico a capire come faccia poi ad apparire così dimesso ed incompiuto una volta che lo si guarda nel suo insieme.
le interpretazioni di collins su say it's all'right joe e undertow sono estremamente convincenti: sono picchi emozionali che io mi sarei aspettato una volta letto il nome del gruppo in copertina.
burning rope mi fa addirittura pensare a foxtrot: non che sia a quel livello, e ci mancherebbe.
ma per quel che mi riguarda, il gruppo che ha inciso foxtrot inciderebbe burning rope, non certo domino.
disco pieno di perle nascoste che fatico a capire come faccia poi ad apparire così dimesso ed incompiuto una volta che lo si guarda nel suo insieme.
le interpretazioni di collins su say it's all'right joe e undertow sono estremamente convincenti: sono picchi emozionali che io mi sarei aspettato una volta letto il nome del gruppo in copertina.
burning rope mi fa addirittura pensare a foxtrot: non che sia a quel livello, e ci mancherebbe.
ma per quel che mi riguarda, il gruppo che ha inciso foxtrot inciderebbe burning rope, non certo domino.
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Re: ...And Then There Were Three...
E' vero, Burning Rope è davvero una canzone bellissima. L'unica cosa che non mi convince moltissimo è il suono della chitarra di Mike, forse un po' troppo banale, mentre la chitarra di Steve era sempre così pulita... Forse è solo una mia impressione.TRE ha scritto:burning rope mi fa addirittura pensare a foxtrot: non che sia a quel livello, e ci mancherebbe.
ma per quel che mi riguarda, il gruppo che ha inciso foxtrot inciderebbe burning rope, non certo domino.
Tra Burning Rope e Domino lo stacco è molto grosso... Forse si potrebbe affiancarla a Dodo/Lurker, ma mi sembrerebbe comunque forzato, il sound è completamente diverso
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Re: ...And Then There Were Three...
Sì, effettivamente è difficile capire cosa non va. L'unica cosa che so è che da questo album i Genesis hanno cominciato a piacermi di meno.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
Re: ...And Then There Were Three...
di quest'album butto via solo la sigla di pomeriggio 5
il resto è bellissimo...molto emozionale e sentito, una bellissima sorpresa da un album che avevo messo da parte poichè un po' diffidente dopo che molti dicono spesso i genesis finiscono nel 77, o 76, 75...
beh per me i genesis finiscono nel 1980 e and then there were three è davvero un bell'album...
anche se la copertina non si capisce assolutamente...o sono io ritardato, probabile
il resto è bellissimo...molto emozionale e sentito, una bellissima sorpresa da un album che avevo messo da parte poichè un po' diffidente dopo che molti dicono spesso i genesis finiscono nel 77, o 76, 75...
beh per me i genesis finiscono nel 1980 e and then there were three è davvero un bell'album...
anche se la copertina non si capisce assolutamente...o sono io ritardato, probabile
Re: ...And Then There Were Three...
Eh già!!! Proprio quello che mi è successo a me, sono cominciati a piacermi MOLTO meno.Watcher ha scritto:Sì, effettivamente è difficile capire cosa non va. L'unica cosa che so è che da questo album i Genesis hanno cominciato a piacermi di meno.
E' che questo non è un LP come quello ai quali ci avevano abituato i Genesis. E' un accozzaglia di canzoni, alcune peraltro anche belle. La già citata "Burning rope" è quella che più ricorda il genere progressive, ma ce ne sono altre, come ad esempio "Many, too many" che è una bella canzone e che se fosse stata incisa da "Filippo e i suoi intrepidi" avrebbe avuto il mio apprezzamento.
Na non è tanto quello che c'è che non va bene. E' quello che manca. Un bel brano strumentale o dagli sviluppi coinvolgenti come (senza tornare neanche tanto indietro) ancora erano presenti in "Wind & wuthering", una tastiera bilanciata da una chitarra con i suoni che solo Hackett sapeva cavare fuori o altre mille sfaccettature che erano poi i particolari che ce li facevano amare.
Anche i testi sono cambiati, non più storie fantastiche sospese nel tempo nei quali, anche se non ci capivo niente, rimanevo sempre avviluppato.
Mi ripeto. Per me sono deceduti in un tragico incidente dopo le registrazioni di "Seconds out"....
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Re: ...And Then There Were Three...
Quoto tutti quelli che hanno parlato di strana sensazione all'ascolto. Penso al brano che apre il disco, un pezzo ambizioso, con un tempo particolarissimo, con un assolo incredibile (li sapeva, o meglio li VOLEVA ancora fare!) di Tonino Banchetti. Eppure non riesce a passare per un capolavoro all'altezza del passato, boh.... forse manca un po' di "cuore". Il mio pezzo preferito, The lady lies, dal ritornello stupendo che vorresti non finisse mai, ha per contro un'introduzione assolutamente pacchiana, quasi inascoltabile. Non sono un fanatico di Burning rope (l'amico che ne porta il nome mi scuserà ), anche se ha un bel passaggio di accordi verso la fine. Al contrario non mi dispiace del tutto Follow you follow me, una cosetta leggerina ci può stare, tutto sommato come finale di album la preferisco a quella montagna di miele che è la canzone che chiude il disco precedente. Ed anche Many to many ha il suo perchè.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
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Re: ...And Then There Were Three...
Ho cominciato ad ascoltare i Genesis nel 1981, non ho avuto modo di sentirmi deluso da questo disco, perchè non l'ho atteso con trepidazione, l'ho semplicemete ascoltato come ultimo della serie disponibile allora, dopo i postumi duke e abacab.
Se l'avessi potuto ascoltare appena scartato dalla confezione, terminata Down and Out avrei pensato "però, ci sono ancora 'sti tre!!"
Il resto del disco lascia il tempo che trova.
Anche se The lady lies non è male.
Anche se l'apertura al pop, all'orecchiabile, che mi infastidisce, mi irrita addirittura, in many too many e in follow you follow me, mi smuove qualche emozione in Undertow.
Anche se avrei reagito con entusiasmo all'apertura di un concerto del duke tour alle prime note di Deep in the motherlode.
I Genesis, alla musica dei quali sono fortemente legato da 30 anni, sono ben altro.
Se l'avessi potuto ascoltare appena scartato dalla confezione, terminata Down and Out avrei pensato "però, ci sono ancora 'sti tre!!"
Il resto del disco lascia il tempo che trova.
Anche se The lady lies non è male.
Anche se l'apertura al pop, all'orecchiabile, che mi infastidisce, mi irrita addirittura, in many too many e in follow you follow me, mi smuove qualche emozione in Undertow.
Anche se avrei reagito con entusiasmo all'apertura di un concerto del duke tour alle prime note di Deep in the motherlode.
I Genesis, alla musica dei quali sono fortemente legato da 30 anni, sono ben altro.
Re: ...And Then There Were Three...
Sono d'accordo con voi. In sé le composizioni del disco sono di ottima qualità, ma manca un collante!
La mia canzone preferita dell'album è The Lady Lies. Bellissima.
La mia canzone preferita dell'album è The Lady Lies. Bellissima.
Re: ...And Then There Were Three...
Watcher ha scritto:Sì, effettivamente è difficile capire cosa non va. L'unica cosa che so è che da questo album i Genesis hanno cominciato a piacermi di meno.
sottoscrivo
The frog was a prince, the prince was a brick, the brick was an egg, the egg was a bird... (Fly away you sweet little thing, they're hard on your tail)
Re: ...And Then There Were Three...
io trovo fastidiosissimi l'entrata del synth in many too many
The frog was a prince, the prince was a brick, the brick was an egg, the egg was a bird... (Fly away you sweet little thing, they're hard on your tail)
Re: ...And Then There Were Three...
Pure a me dà un pò fastidio; la cosa e secondo me compensata dal fatto che Follow You Follow Me sia caratterizzata da un sound molto gradevole. Non come Your Own, che come Harold considero abbastanza odiosa...Itsacon ha scritto:io trovo fastidiosissimi l'entrata del synth in many too many
Re: ...And Then There Were Three...
bella many too many, l unico suo problema è che dura troppo poco
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Re: ...And Then There Were Three...
Tanta roba inutile, da sfrondare, in quel disco. Tipo Snowman, deep in the motherlode... potrebbe essere un EP da 4/5... invece è un LP da 2.5/5
Re: ...And Then There Were Three...
snowbound è troppo mielosa e noiosa
deep in the motherlode è una delle mie preferite dell'album , con the lady lies e burning rope.
down and out un bel brano potente,con una parte di batteria davvero bella ma difficile...
say it's alright joe pure è una bella canzone, mi piace meno ballad of big e scenes from a night's dream...carine ma niente di che.
bella undertow, follow you pessima, se non sbaglio l'unica firmata da tutto il gruppo...bruttissimo segno..
deep in the motherlode è una delle mie preferite dell'album , con the lady lies e burning rope.
down and out un bel brano potente,con una parte di batteria davvero bella ma difficile...
say it's alright joe pure è una bella canzone, mi piace meno ballad of big e scenes from a night's dream...carine ma niente di che.
bella undertow, follow you pessima, se non sbaglio l'unica firmata da tutto il gruppo...bruttissimo segno..
Re: ...And Then There Were Three...
trovo che molte canzoni del disco siano liquidate molto in fretta.
anche la stessa follow you follow me viene un pochino presa come "progenitrice" della svolta commerciale dei genesis prendendo un abbaglio grandioso.
in follow you follow me c'è un arrangiamento originalissimo e soprattutto un assolo di banks stratosferico-
magari fosse stata quella la svolta pop.
invece ci troviamo con tonightx3 e il famoso TUTU.
poi ancora: date un po' più di attenzione ai testi e vedrete che the ballad of big o deep in the motherlode assumono una valenza molto maggiore.
cercate su internet una traduzione di say's all right joe e seguitela con la musica. capirete perché io considero questo il vero grande capolavoro contenuto nell'album.
dentro ci sono i genesis, quelli capaci di raccontare una storia emozionandoci e facendola apparire vera attraverso splendide pagine musicali.
anche la stessa follow you follow me viene un pochino presa come "progenitrice" della svolta commerciale dei genesis prendendo un abbaglio grandioso.
in follow you follow me c'è un arrangiamento originalissimo e soprattutto un assolo di banks stratosferico-
magari fosse stata quella la svolta pop.
invece ci troviamo con tonightx3 e il famoso TUTU.
poi ancora: date un po' più di attenzione ai testi e vedrete che the ballad of big o deep in the motherlode assumono una valenza molto maggiore.
cercate su internet una traduzione di say's all right joe e seguitela con la musica. capirete perché io considero questo il vero grande capolavoro contenuto nell'album.
dentro ci sono i genesis, quelli capaci di raccontare una storia emozionandoci e facendola apparire vera attraverso splendide pagine musicali.
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Re: ...And Then There Were Three...
Addirittura! Secondo me, se ti ci metti di impegno, riesci ad eseguirlo pure tu.....follow you follow me c'è ....un assolo di banks stratosferico
Down and out, quella si ha un assolo incredibile.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
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Re: ...And Then There Were Three...
cacchio si l'assolo di down and out è assurdo
follow you avrà anche il giro originale ma è una palla da radio assurda.... naa na na naa na, naa na na naa na...maronn maronn
follow you avrà anche il giro originale ma è una palla da radio assurda.... naa na na naa na, naa na na naa na...maronn maronn
Re: ...And Then There Were Three...
Io due paroline le direi anche sul testo. Mi è sempre sembrato un po' assurdo (uso questo termine perchè al momento non ne ho di migliori a disposizione)...drumboy95 ha scritto:bella many too many, l unico suo problema è che dura troppo poco
Undertow sì che è meravigliosa. Il suo ritornello...non smetterei mai di ascoltarlo...
Secondo di New York: lasso di tempo che intercorre tra quando scatta il verde e il tassista dietro di voi comincia a suonarvi il clacson
La vita è uno stato mentale
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Re: ...And Then There Were Three...
non faccio molto caso al testo, se la musica mi soddisfa . poi essendo la canzone corta non saprei quanto potrebbe essere interessante il testo, magari dice due cose banali su un qualcosa.
con peter non erano mai banali, senza di lui ci stà roba banale quindi non ci faccio molto caso ai testi, trane nelle canzoni lunghe dove ci stà la storia dietro, però il testo influisce meno il mio giudizio, la cosa principale è la musica
con peter non erano mai banali, senza di lui ci stà roba banale quindi non ci faccio molto caso ai testi, trane nelle canzoni lunghe dove ci stà la storia dietro, però il testo influisce meno il mio giudizio, la cosa principale è la musica