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aorlansky60 ha scritto: ↑29/04/2019, 14:57
Ci terrei anche a sgombrare ogni dubbio su un passaggio che Lamia ha trovato "Sconcertante" :
"Infine: la domanda “a chi è rivolto questo disco?” La trovo sconcertante."
Volevo semplicemente indicare, senza per questo usare termini dipregiativi nei loro confronti, il "range" di persone e pubblico al quale possa piacere e ai quali è direttamente indicata una proposta del genere, senza alcun sottinteso di fondo, ammettendo come "del tutto verosimile" che un album come "From Genesis to Revelation", anche per alcune sue proposte che io trovo discutibili, possa invece piacere, e anche molto! Capirai, il mondo annovera un buon numero di estimatori di Pupo, Toto Cutugno, Peppino di Capri, Mino Reitano, Claudio Villa, e simili cantanti del genere "melodico",
Peccato; Ti sei perso una delle più belle canzoni dei GENESIS di sempre (al di là del concetto "con" o "senza" Gabriel) ovvero BLOOD ON THE ROOFTOPS, ma sei sempre in tempo per riparare...
molto tempo fa (primi anni 70) li trovavo "accettabili" - canzoni come RUN TO ME o MY WORLD avevano acceso in qualche modo il mio interesse, ma poi evolvendo (nei miei gusti) li trovo insopportabili anche quelli, troppo, eccessivamente "melodici"...
capitan-trip ha scritto: ↑19/06/2019, 11:18Sono nate con Gabriel e moriranno cosi'.
Esattamente!![]()
Ad ogni modo, ho sempre apprezzato il coraggio di cantanti che si cimentano con quei pezzi, non li biasimo , anzi, quando ho visto qualche tribute band ho sempre applaudito , grazie a loro se si possono assistere a spettacoli che si avvicinano a quelli dei Genesis. A volte le mie orecchie hanno sofferto un pochetto , ma insomma .. stringendo i denti. . .![]()
“Musicalmente è identico e Gabriel centra poco in questo.”
RIgurardo l’esecuzione in “Second’s Out”, certo , Gabriel non c’era! .NON nella composizione pero’ ( mi riferisco ai pezzi era/Gabriel )
E qui passo e chiudo, vado pure io a trovarmi un posto in un’isola sperduta, prima che arrivi uno tsunami. .![]()
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È l'impressione che ho ricavato soprattutto in siti esteri di appassionati della band, nei quali ho spesso visto chiamata in causa "TIME TABLE" come "uno dei momenti più bassi" dell' ERA GABRIEL; credo invece -sempre per esperienze lette su forum italiani - che questa canzone sia assai più reputata dagli italiani. Personalmente ne ho un elevata considerazione, un perfetto connubio dei due MASTER della band, ovvero la voce di Peter Gabriel sul sottofondo di accompagnamento delle tastiere di Tony Banks.