Il 12 gennaio del 1969 usciva negli Stati Uniti il primo album della band di Robert Plant e Jimmy Page
Repubblica rievoca i fatti che portarono all'uscita di quell'album in un interessantissimo articolo
https://www.repubblica.it/spettacoli/mu ... 25-S1.4-T1
Led Zeppelin I compie cinquant'anni
Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart
- Littlewing
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Led Zeppelin I compie cinquant'anni
''Jimi Hendrix is not dead...God just wants guitar lessons''
Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
Lato A
- Good Times, Bad Times
- Babe I'm Gonna Leave You
- You Shook Me
- Dazed and Confused
Lato B
- Your Time Is Gonna Come
- Black Mountain Side
- Communication Breakdown
- I Can't Quit You Baby
- How Many More Times
Tutte canzoni da hit. Un album fondamentale.
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Lato B
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Tutte canzoni da hit. Un album fondamentale.
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
Scorrendo i titoli direi che lo preferisco a tutti gli altri.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
D'accordissimo Watcher
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
- theNemesis
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Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
Album fenomenale soprattutto se si considera che è stato l'album di debutto!
Dancing on time way...
- Mick Channon
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Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
La rivista Rolling Stone definì l'album una brutta copia di quello di Jeff Beck(tra l'altro grande album anche quello)....
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
Interessante l’articolo e la spiegazione nel video di Repubblica, grazie Littlewing
Auguri intanto per questo album, che , come i grandi classici, continuerà a “parlare” a tutte le generazioni di ogni epoca !
Per quanto mi riguarda, invece, preferisco il Terzo e il Quarto album, perche’ si sente il suono Zep molto coeso, deciso, che porta con se una forza distruttrice di un uragano!
Auguri intanto per questo album, che , come i grandi classici, continuerà a “parlare” a tutte le generazioni di ogni epoca !
Per quanto mi riguarda, invece, preferisco il Terzo e il Quarto album, perche’ si sente il suono Zep molto coeso, deciso, che porta con se una forza distruttrice di un uragano!
- aorlansky60
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Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
UN ALBUM STORICO
Nessuno come i LED ZEPPELIN (ad eccezione di THE JEFF BECK GROUP nello stesso periodo, solo che il carattere di Jeff insieme a quello degli altri nella band farà naufragare il progetto dopo due soli albums) seppe proporre, con quella maestria tipica e praticamente unica, la rilettura del BLUES in chiave HEAVY, cosa che farà letteralmente impazzire il pubblico americano (non a caso data la provenienza storica del genere BLUES) che ne decreterà un successo planetario, per la grande gioia di Peter "general" Grant (manager della band) e degli stessi ZEPPELIN, visto che quello era il mercato discografico num.1 al mondo, quello in grado di cambiare realmente, facendolo decollare in orbita nelle stelle, lo status di un musicista professionista in campo pop rock.
Basta solo ricordare GOOD TIMES BAD TIMES (un brano che adoro, come tutti gli altri dell'album in oggetto) : quale migliore intro per presentare le credenziali, fin dalle prime note cadenzate del brano, di una band destinata ad entrare nella Storia.
Nessuno come i LED ZEPPELIN (ad eccezione di THE JEFF BECK GROUP nello stesso periodo, solo che il carattere di Jeff insieme a quello degli altri nella band farà naufragare il progetto dopo due soli albums) seppe proporre, con quella maestria tipica e praticamente unica, la rilettura del BLUES in chiave HEAVY, cosa che farà letteralmente impazzire il pubblico americano (non a caso data la provenienza storica del genere BLUES) che ne decreterà un successo planetario, per la grande gioia di Peter "general" Grant (manager della band) e degli stessi ZEPPELIN, visto che quello era il mercato discografico num.1 al mondo, quello in grado di cambiare realmente, facendolo decollare in orbita nelle stelle, lo status di un musicista professionista in campo pop rock.
Basta solo ricordare GOOD TIMES BAD TIMES (un brano che adoro, come tutti gli altri dell'album in oggetto) : quale migliore intro per presentare le credenziali, fin dalle prime note cadenzate del brano, di una band destinata ad entrare nella Storia.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
- Betelgeuse
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- Iscritto il: 27/05/2023, 15:14
Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
A mio avviso, il secondo e il quarto gli sono superiori.
Semmai, a favore dell'album d'esordio, gioca il fattore "novità": la voce titanica di Plant, il drummer portentoso di Bonham, e questo nuovo talentuoso chitarrista, cioè Page, fanno strabuzzare gli occhi (e le orecchie).
Non c'è il brano mitico, forse "Dazed And Confused" può concorrere al ruolo, ma è un pezzo fin troppo complesso e impegnativo per un neonato gruppo. I miei pezzi preferiti dell'album sono due: un fenomenale blues (una cover di Willie Dixon), dal titolo "You Shook Me", e l'adrenalinico "How Many More Times", ma riconosco che tutti i brani sono di buon livello.
Ma, ripeto, con quest'album, gli Zep stanno ancora scaldando i motori, e si trovano sulla base di lancio.
Semmai, a favore dell'album d'esordio, gioca il fattore "novità": la voce titanica di Plant, il drummer portentoso di Bonham, e questo nuovo talentuoso chitarrista, cioè Page, fanno strabuzzare gli occhi (e le orecchie).
Non c'è il brano mitico, forse "Dazed And Confused" può concorrere al ruolo, ma è un pezzo fin troppo complesso e impegnativo per un neonato gruppo. I miei pezzi preferiti dell'album sono due: un fenomenale blues (una cover di Willie Dixon), dal titolo "You Shook Me", e l'adrenalinico "How Many More Times", ma riconosco che tutti i brani sono di buon livello.
Ma, ripeto, con quest'album, gli Zep stanno ancora scaldando i motori, e si trovano sulla base di lancio.
- aorlansky60
- Vintage Rocker
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- Iscritto il: 09/07/2018, 12:09
Re: Led Zeppelin I compie cinquant'anni
caro Betel,
come molti osservatori, sei anche tu abbagliato dalle 'luci' più appariscenti della band, quando ne elenchi gli attori " la voce titanica di Plant, il drummer portentoso di Bonham, e questo nuovo talentuoso chitarrista, cioè Page", dettagli peraltro tutti centrati, ma a mio avviso in quella band c'era anche un altra LUCE assai possente anche se magari più discreta :
il BASSO (e le tastiere) di John Paul JONES.
Insieme a John Bonham, ha costituito uno dei motori ritmici più possenti della storia del Rock, ma a parte questo (che è già 'tanta roba') c'è da osservare che JONES si rivelò essere un fine bassista fin dai tempi dei suoi esordi nel mondo professionale, quando già giovanissimo si era fatto conoscere nell'ambiente per le sue doti allo strumento, cosa che lo fece diventare un richiestissimo session-man nel circuito pop rock londinese fin dai primi anni 60 (nonostante la giovanissima età, è davvero impressionante l'alto numero di sessions alle quali JONES prese parte, per tutti i nomi di spicco del pop rock del tempo; durante questo periodo, egli ne approfittò per affinare le sue doti già notevoli, cosa che lo porterà nel corso del tempo a diventare anche un fine orchestratore ed arrangiatore, di cui gli stessi ZEPPELIN beneficeranno ben presto)... fu in quell'ambiente che incontrò un certo Jimmy PAGE, altro anonimo musicista professionista, ma anch'egli ben noto nell'ambiente per le sue doti tecniche strumentali, infatti i due si incontrarono più volte come 'turnisti' in svariate sedute di registrazioni per 'altri'... quando PAGE qualche anno più tardi (svanito il tentativo di tenere in sesto gli Yardbirds di cui faceva parte) incontrerà Robert PLANT e i due decideranno di formare una rock band, il chitarrista si ricorderà immediatamente delle pregevoli doti di 'quel' bassista, che ben conosceva, e lo chiamerà a far parte della band... il resto è STORIA.
come molti osservatori, sei anche tu abbagliato dalle 'luci' più appariscenti della band, quando ne elenchi gli attori " la voce titanica di Plant, il drummer portentoso di Bonham, e questo nuovo talentuoso chitarrista, cioè Page", dettagli peraltro tutti centrati, ma a mio avviso in quella band c'era anche un altra LUCE assai possente anche se magari più discreta :
il BASSO (e le tastiere) di John Paul JONES.
Insieme a John Bonham, ha costituito uno dei motori ritmici più possenti della storia del Rock, ma a parte questo (che è già 'tanta roba') c'è da osservare che JONES si rivelò essere un fine bassista fin dai tempi dei suoi esordi nel mondo professionale, quando già giovanissimo si era fatto conoscere nell'ambiente per le sue doti allo strumento, cosa che lo fece diventare un richiestissimo session-man nel circuito pop rock londinese fin dai primi anni 60 (nonostante la giovanissima età, è davvero impressionante l'alto numero di sessions alle quali JONES prese parte, per tutti i nomi di spicco del pop rock del tempo; durante questo periodo, egli ne approfittò per affinare le sue doti già notevoli, cosa che lo porterà nel corso del tempo a diventare anche un fine orchestratore ed arrangiatore, di cui gli stessi ZEPPELIN beneficeranno ben presto)... fu in quell'ambiente che incontrò un certo Jimmy PAGE, altro anonimo musicista professionista, ma anch'egli ben noto nell'ambiente per le sue doti tecniche strumentali, infatti i due si incontrarono più volte come 'turnisti' in svariate sedute di registrazioni per 'altri'... quando PAGE qualche anno più tardi (svanito il tentativo di tenere in sesto gli Yardbirds di cui faceva parte) incontrerà Robert PLANT e i due decideranno di formare una rock band, il chitarrista si ricorderà immediatamente delle pregevoli doti di 'quel' bassista, che ben conosceva, e lo chiamerà a far parte della band... il resto è STORIA.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.