Un concerto da dimenticare

Spazio di riflessione dedicato a discussioni meta-musicali o che toccano diversi generi musicali contemporaneamente.

Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart

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leoravera
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Un concerto da dimenticare

Messaggio da leoravera »

Ho pubblicato una breve riflessione sull'ascolto della musica, ringrazio in anticipo chi vorrà leggere e commentare:

http://www.leoravera.it/2013/10/18/un-c ... menticare/

Leo Ravera

http://www.leoravera.it
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reallytongues
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Re: Un concerto da dimenticare

Messaggio da reallytongues »

divertente! ho iniziato a leggere dalla metà credendo che fosse una tua esperienza live finita male e mi sono scompisciato dal ridere...
si comunque hai ragione l'ascolto della musica ovunque non rende certo giustizia al suo aspetto artistico
più che sulla qualità stessa della musica infatti io starei più attento alla qualità dell'ascolto della musica
l'orgia continua dalla tv ai centri commerciali fino alle stazioni dei treni di questi tappeti sonori mi infastidisce sempre
nel continente nero paraponzi ponzi bo
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twoofus
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Re: Un concerto da dimenticare

Messaggio da twoofus »

Purtroppo la tendenza di oggi è questa. E aggiungerei che in genere una canzone viene ascoltata sul cellulare o su youtube e non supera lo scoglio dei primi 50 secondi, poi si passa ad altro. Una pena.
Eh, quei bei concept da 22 minuti a facciata e guai a chi ti interrompeva...
You and I have memories longer than the road that stretches out ahead.
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Lamia
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Re: Un concerto da dimenticare

Messaggio da Lamia »

Ha ha ha carino l’aritcolo, ironico! :D


Aor, urge un tuo pensiero. . [bye]
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aorlansky60
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Re: Un concerto da dimenticare

Messaggio da aorlansky60 »

@ twoofus

"quei bei concept da 22 minuti a facciata e guai a chi ti interrompeva."

.....

Il fatto è che col passare del tempo (decenni, dagli anni 60 ad oggi) è drammaticamente cambiato l'approccio dell'ascoltatore o in genere dell'appassionato di musica verso quest'ultima; in questo gioca un ruolo fondamentale l'evoluzione tecnologica (sia dei riproduttori che dei supporti in grado di veicolare la proposta musicale), ma non solo :

fino a 50 o 40 anni fa, prima della rivoluzione digitale di inizio anni 80 e chi è della mia generazione mi comprenderà certamente per ciò che vado a dire, chi si ritrovava "teenager" e quindi non disponeva di un budget faraonico per l'acquisto di dischi VINILE (al tempo degli anni 60-70 l'unico supporto mediante il quale era veicolata una proposta musicale, fosse essa pop classica o jazz) doveva centellinare le sue scelte nell'acquisto; quando si portava a casa un album LP (e solo UNO acquistato per volta, data la mia condizione di studente dipendente economicamente dai miei genitori; solo alla mia prima occupazione passai ad acquisto onnivoro, appassionato di rock com'ero al tempo, di 3, 4 anche 5 album al singolo colpo), aveva realmente la consapevolezza di ritrovarsi una specie di "piccolo tesoro" e lo trattava di conseguenza : girava e rigirava la copertina in tutte le angolazioni prima ancora di ascoltare l'album, ne leggeva i testi se stampati in essa (ricordo ancora quando mi ritrovai al cospetto di SELLING ENGLAND BY THE POUND, uno dei primi LP che acquistai da ragazzo) e successivamente quando calava la puntina sul bordo iniziale del supporto, ascoltava l'album DALL'INIZIO ALLA FINE in religiosa sequenza come giusto ossequio all'opera proposta;

oggi giorno temo che questa prassi sia andata perduta.

Colpevoli sia il tempo che manca sempre e non basta mai per tutti gli impegni che si devono seguire, ma diamine quando si è giovani non si ha la mente oppressa da mille problemi come gli adulti, infatti in realtà c'è ben altro :

da quasi due decenni (dal 2000 in poi) la tecnologia ha messo a disposizione di un giovane un catalogo GIGANTESCO ed ILLIMITATO a costo zero, basta solo disporre di un p.c. e di una connessione internet, ed il web permette di avere a costo gratis qualsiasi file musicale in formato multimediale pronto allo scarico, anche di artisti sconosciuti che avranno venduto si e no 500 copie 40anni fa e poi spariti nel nulla;

con un offerta così facile ed immediata (e a costo zero non dimentichiamolo) è assai probabile che un giovane ascoltatore dei tempi attuali passi distrattamente da un brano all'altro in pochi minuti stile "zapping", grazie alla tecnologia che glielo permette (un riproduttore SW multimediale facilita enormemente questa prassi, a differenza di un lettore analogico -IL GIRADISCHI- con il quale dovevi alzare il braccio e centrare il minuscolo separatore tra un brano e l'altro, se volevi seguire questa modalità) in pratica negando il concetto primario che stà alla base di un opera musicale se ancora inteso nei vecchi canoni di UN ALBUM di canzoni, ovvero il suo ascolto totale, in sequenza dal primo all'ultimo brano dell'opera che un artista voleva proporre.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
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