Eccomi! Oggi ristorato e rigenerato posso introdurvi al secondo pezzo. L'altra volta mi ero soffermato più sul lato ebbro di astrattismo e di colori, che questo disco ci puo effetivamente trasmettere. Bene, in questa take preferirei inoltrarmi sull'aspetto tecnico e strumentale sia del super trio di fiati a cui sottoponiamo le nostre preziose orecchie, sia del disco in se come bellezza immancabile. Partiamo subito dal dire che l'idea di sassofono come strumento raffinato e importante è stata delineata da
John Coltrane, un pilastro della musica del ventesimo secolo che ci arriva per forza di cose anche nel ventunesimo e arriverà oltre. La sua bravura è riconosciuta per essersi creato uno stile che ogni sassofonista ritiene come il massimo della superbia, che fu poi è il precursore di una moltitudine indefinita di Jazzisti. Ciò che faceva Coltrane col sax era visionario e fuori norma. E ciò attirava. E attira tuttora. La stessa cosa vale per
Davis che va a collocarsi a pari passo come trombettista migliore del mondo. Se John è il sassofono Miles è la tromba non c'è niente da dire. Sopratutto in questo disco, che porta il suo nome, è una tromba sentita, ferrosa, sibilante che trapassa il nostro petto con toni acuti e sublimi. Conviene poi soffermarsi su
Julian adderley detto
"Cannonball" , palla di cannone, per la sua stazza rilevante e esagerata. Le sue prestazioni, seppur inferiori a quelle di Coltrane, sono davvero belle e impegnate. Si sente che senza di lui mancherebbe dello spazio da riempire.
Passiamo all'album. Il Prossimo pezzo è
Freddie Freeloader che è dai toni simili e dissimili al primo So What. Ad esempio il chorus è essenziale, come nel precedente, ma la linea di piano è più libera e l'ordine degli assoli cambia. Ascoltarlo è come prendere a pieni polmoni una boccata d'aria fresca magari ad occhi chiusi. Una curiosità. Vi siete mai chiesti perchè nel Jazz, specialmente nel Cool jazz, si usino solo le note medio alte del piano forte? Perchè il compito delle note più basse e gravi è dato al contrabbasso. Ascoltate anche i chorus. Sono dei semplici accordi o note trovati nella sequenza giusta, ma immaginateli con in aggiunta gli accordi bassi, magari per tenere il tempo. Non funzionerebbero bene come prima! Infatti, il piano pur, possedendo dei bassi, andrebbe a coprire quelli del contrabasso che ha il preciso dovere di tenere il tempo. Per farvi un esempio pratico, nelle vecchie registrazioni quando improvvisa il piano si sente bene ma quando improvvisa il contrabasso si alza obbligatoriamente il volume.
http://www.youtube.com/watch?v=RPfFhfSuUZ4