Stavolta, mettiamola in chiaro, non me ne frega niente di essere OT, perché quando si discute di qualsiasi cosa, ci si sposta spessissimo da un argomento all'altro (chiedete al mio prof di geografia, a inizio ora si parlava dei pinguini e a fine ora eravamo ai cinesi che mangiano i cani al ristorante

...quindi...).
Ascolta, Machine, la tua opinione è rispettabilissima, com' è giusto che sia così. Tutt'al più, concordo con te nel dire che di musica interessante (e intelligente) ce n'è a bizzeffe nel mondo: chissà quante terre inesplorate nel campo del rock sperimentale, del jazz improvvisato, anche dell'elettronica se vogliamo. Oggigiorno chiunque è libero (e bene o male in grado) di comporre canzoni da casa, non servono manco gli strumenti e le partiture scritte. E hai pure ragione nel dire che è tempo sprecato accontentarsi dell'ascolto di una Pop Star del momento, quando là fuori dalla finestra ci sono (o c'erano, nel passato) geni sconosciuti ma dalle qualità straordinarie.
Crescendo, però, sono giunto alla conclusione che la prospettiva vincente, quella proprio efficace, è di compensare i generi e ABITUARSI (questa parola la dipingerei a caratteri cubitali sul muro di casa) ad ascoltare di tutto. ADATTARSI agli stili. ASSORBIRE qualunque proposta. Solo così avrai voce in capitolo su quell'artista: anch'io sono caduto parecchie volte nel pregiudizio di disprezzare un artista per il suo modo di vestire, di atteggiarsi, di cantare l'ultimo singolo. Ma se ascolto un intero album della sua carriera, del suo percorso, potrò dire di più su di lui. Alla peggio, il disco potrà non piacermi, ma quale soddisfazione più grande di dire:
Mo' ho ascoltato tutto il disco, 'na vera schifezza, soprattutto il primo, il quarto, il sesto brano...ect. anzichè dire:
Mah, quell'artista non mi piace proprio, cacofonia pura! Come scusa? Ah no, conosco solo l'ultima hit, il resto neanche mi interessa...
Questo è il mio punto di vista, anche se non molti potrebbero condividerlo.
Tornando IT, senza voler essere maschilista, credo che la musica colta, ossia di un certo stampo compositivo, sia più apprezzabile e comprensibile dal genere maschile, che dalla donna. Non so, si vede che è una caratteristica innata, insita nell'origine dell'uomo. Lo spiegava bene qualcuno nel forum, forse TRE: le donne sono più portate a ballare. Pensate a quante donne suonano strumenti: una sciocchezza, in confronto ai maschi. Quante pianiste classiche dei secoli scorsi conoscete? Quante leader di una band? Quante chitarriste virtuose odierne? E aggiungerei una cosa: le donne, generalmente, sono più portate a ballare...e a CANTARE. Quante cantanti conoscete? Qui la risposta sarà più consistente...