Ma George Harrison, che chitarrista era?
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Ma George Harrison, che chitarrista era?
Spesso snobbato dai critici più affermati, considerato un chitarrista poco più che sufficiente ma secondo me perfetto per i Beatles. Non aveva certo le capacità tecniche dei chitarristi dell’epoca quali i Clapton o gli Hendrix ma aveva un gran gusto e lo dimostrò in capolavori quali Something. Riascoltiamoci quei quindici secondi di solo (questo era lo spazio che gli aveva concesso il Macca) in Fixing a Hole, nessuno avrebbe potuto fare di meglio in questo breve tempo. Harrison riusciva ad emozionare e continua a farlo tuttora.
«Non sono uno dei tanti che sa suonare la chitarra. So scrivere un po’. Non credo di saper fare nulla particolarmente bene ma credo che, in un certo senso, sia necessario che io sia esattamente così.»
(George Harrison)
«Non sono uno dei tanti che sa suonare la chitarra. So scrivere un po’. Non credo di saper fare nulla particolarmente bene ma credo che, in un certo senso, sia necessario che io sia esattamente così.»
(George Harrison)
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Mah, per me, tra i Beatles, era quello con le capacità tecniche più evidenti. Il suo tocco era particolare e lo faceva riconoscere subito.
Chiaramente il genere dei Beatles si prestava meno ai soli bruciacorde dei vari maestri dell'epoca che hai citato.
A proposito della critica ricordo che veniva affermato che la chitarra solista di "While my guitar..." era, in verità, di Clapton. Forse in qualche esibizione (data anche l'amicizia fra i due) può anche essere accaduto, ma pensare che sia stata anche incisa dal buon Eric.....?!?
Chiaramente il genere dei Beatles si prestava meno ai soli bruciacorde dei vari maestri dell'epoca che hai citato.
A proposito della critica ricordo che veniva affermato che la chitarra solista di "While my guitar..." era, in verità, di Clapton. Forse in qualche esibizione (data anche l'amicizia fra i due) può anche essere accaduto, ma pensare che sia stata anche incisa dal buon Eric.....?!?
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Già uno che parla così, con tale modestia, dopo aver suonato per anni nel gruppo Rock più famoso della storia, merita tutta la nostra stima.Watcher ha scritto:«Non sono uno dei tanti che sa suonare la chitarra. So scrivere un po’. Non credo di saper fare nulla particolarmente bene ma credo che, in un certo senso, sia necessario che io sia esattamente così.»
(George Harrison)
E' vero, Harrison non ha mai potuto competere con molti altri famosi chitarristi in quanto a tecnica. Ma d'altronde mi ricordo di aver letto che si era avvicinato alla chitarra quando aveva più di 12 anni, ed ebbe la sua prima chitarra elettrica all'età di 13/14 anni, tra l'altro senza amplificatore.
Gli altri Beatles non avevano una grandissima stima di George in quanto compositore: e tra l'altro era il più giovane di tuttti. Però, anni dopo, fu lo stesso McCartney a dichiarare che dalla metà della produzione dei Beatles in poi le composizioni di Harrison erano da lui e da John considerate alla pari delle loro. Tra le principali mi vengono in mente My Sweet Lord, Something, e molte altre, composte principalmente a parte dagli anni 68/69.
Ottimo topic, Watcher, e pieno di spunti; dedicato a un grandissimo chitarrista, forse il più sottovalutato di tutti. Non faceva assoli spaventosi, e non sarebbe nemmeno stato nel suo stile. Però il suo posto di grande di rilievo nella storia del Rock se l'è meritato appieno.
Grande George
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
E' impossibile, secondo me... E' come dire che Peter registrò le parole "You better watch out, you better watch out" nella canzone Squonk durante le sessions di A Trick of the TailSH61 ha scritto:A proposito della critica ricordo che veniva affermato che la chitarra solista di "While my guitar..." era, in verità, di Clapton. Forse in qualche esibizione (data anche l'amicizia fra i due) può anche essere accaduto, ma pensare che sia stata anche incisa dal buon Eric.....?!?
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Vediamo di chiarire.
Da: BEATLES – Otto anni a Abbey Road di Mark Lewisohn
Venerdì 6 settembre 1968
Forse l’esempio più famoso di partecipazione d’un musicista esterno a una delle imprese in studio dei Beatles è l’eccezionale prestazione di Eric Clapton in While My Guitar Gently Weeps, registrata in questo giorno come sovraincisione. George suggerì ad Eric che avrebbe potuto partecipare soltanto poche ore prima, mentre Eric gli stava dando un passaggio nel Surrey […]
I chitarristi, in special modo i solisti, notoriamente tendono a fraternizzare tra loro. Clapton e Harrison erano amici fin dal lontano 1964, quando gli Yardbirds, dei quali Clapton era uno dei membri più stimati, avevano suonato come gruppo di spalla in una serie di spettacoli natalizi dei Beatles […]
“Eric mostrò un perfetto comportamento da musicista di mestiere,” sostiene Brian Gibson, “molto tranquillo, arrivò e suonò. Tutto lì, non c’era teatralità o voglia di far scena. Ricordo che Eric spiegò a George che il metodo dei Cream era provare, provare, provare, passando in studio pochissimo tempo, mentre gli pareva che il metodo dei Beatles fosse registrare, registrare, registrare, fino a trovare la versione giusta. Le sedute erano le loro prove.”
Il superbo assolo di Clapton, suonato alla sua chitarra Les Paul, fu solo una delle tante sovraincisioni della serata, che portarono a compimento While My Guitar Gently Weeps. […]
Mi sembra che abbiamo tolto tutti i dubbi.
Da: BEATLES – Otto anni a Abbey Road di Mark Lewisohn
Venerdì 6 settembre 1968
Forse l’esempio più famoso di partecipazione d’un musicista esterno a una delle imprese in studio dei Beatles è l’eccezionale prestazione di Eric Clapton in While My Guitar Gently Weeps, registrata in questo giorno come sovraincisione. George suggerì ad Eric che avrebbe potuto partecipare soltanto poche ore prima, mentre Eric gli stava dando un passaggio nel Surrey […]
I chitarristi, in special modo i solisti, notoriamente tendono a fraternizzare tra loro. Clapton e Harrison erano amici fin dal lontano 1964, quando gli Yardbirds, dei quali Clapton era uno dei membri più stimati, avevano suonato come gruppo di spalla in una serie di spettacoli natalizi dei Beatles […]
“Eric mostrò un perfetto comportamento da musicista di mestiere,” sostiene Brian Gibson, “molto tranquillo, arrivò e suonò. Tutto lì, non c’era teatralità o voglia di far scena. Ricordo che Eric spiegò a George che il metodo dei Cream era provare, provare, provare, passando in studio pochissimo tempo, mentre gli pareva che il metodo dei Beatles fosse registrare, registrare, registrare, fino a trovare la versione giusta. Le sedute erano le loro prove.”
Il superbo assolo di Clapton, suonato alla sua chitarra Les Paul, fu solo una delle tante sovraincisioni della serata, che portarono a compimento While My Guitar Gently Weeps. […]
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Watcher ma quanti libri fighi hai!?
Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Beatles - Otto anni ad Abbey Road è un must della bibiografia sui Beatles. Racconta giorno per giorno tutte le sedute di registrazione, da Besame Mucho a The Long and Winding Road.
Libro indispensabile per coloro a cui piacciono i Beatles.
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Bel topic, Watcher, e... bella domanda: che chitarrista era? Certo non un virtuoso dello strumento, ma uno che ha saputo creare un proprio stile, che è sempre una caratteristica dei grandi. Non saprei se era il più dotato del gruppo, addirittura ho dei dubbi se all'elettrica McCartney non gli fosse almeno all'altezza. Era esattamente il tipo di musicista che serviva ai Beatles, come peraltro Starr alla batteria. Le canzoni dei fabs non abbisognavano di assoli alla Blackmore, ma di assoli alla... Harrison, "semplici" da eseguire, se vogliamo, non certo da creare.
L'episodio che riguarda Clapton ha un antefatto ed una motivazione. Era un periodo (quello delle registrazioni dell' Album bianco) dove in studio erano continue urla e arrabbiature reciproche. Fino ad arrivare alla fuga di Ringo Starr, per un paio di settimane, il 22 agosto '68. Harrison sperava che la presenza di un "estraneo" costringesse la band ad una tregua.
L'episodio che riguarda Clapton ha un antefatto ed una motivazione. Era un periodo (quello delle registrazioni dell' Album bianco) dove in studio erano continue urla e arrabbiature reciproche. Fino ad arrivare alla fuga di Ringo Starr, per un paio di settimane, il 22 agosto '68. Harrison sperava che la presenza di un "estraneo" costringesse la band ad una tregua.
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Bene, vedo le mie supposizioni erano completamente sbagliate
Ma com'è possibile che sul White Album non ci sia nemmeno una mezza riga di ringraziamento nei confronti di Eric Clapton?
Ma com'è possibile che sul White Album non ci sia nemmeno una mezza riga di ringraziamento nei confronti di Eric Clapton?
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
A quei tempi non si usava, oggi si ringrazia anche l'elettricista.
Penso comunque che i Beatles lo avranno ringraziato per$onalmente con un fuori busta.
Penso comunque che i Beatles lo avranno ringraziato per$onalmente con un fuori busta.
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
McCartney era il più dotato sia alla chitarra che alla batteria. Ai tempi dei Quarrymen e dei Silver Beetles era lui il chitarrista, il basso non lo voleva suonare nessuno perchè era uno strumento considerato di secondo piano. Paul si sacrificò prendendo il posto di quel lavativo di Stuart Sutcliffe e questa fu la scelta più importante di tutta la storia della musica moderna per quello che poi successe.Hairless Heart ha scritto: Non saprei se era il più dotato del gruppo, addirittura ho dei dubbi se all'elettrica McCartney non gli fosse almeno all'altezza.
Anche alla batteria era superiore a Ringo. Ringo non è mai stato un fenomeno ma sapeva tenere il tempo molto bene ed è quello che volevano Paul&John.
Pensate che il provino per assumere Ringo si svolse così. Gli chiesero: "A te piacciono gli assoli di batteria?" "No" - rispose. "Ok, allora sei assunto."
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Premesso che è sempre molto difficile accertare quale tra 2 musicisti sia il più bravo senza metterli a confronto su identici brani di vario genere e con medesima attrezatura; ricordo però di aver letto molti anni fa che fu Paul a presentare George a John proprio perchè colpito dalla bravura del più giovane nel rifare alla chitarra alcuni difficili brani in voga allora.Watcher ha scritto:McCartney era il più dotato sia alla chitarra che alla batteria. Ai tempi dei Quarrymen e dei Silver Beetles era lui il chitarrista, il basso non lo voleva suonare nessuno perchè era uno strumento considerato di secondo piano.
Volendo approfondire bisognerebbe capire anche il significato di "più bravo", comunque trovo strano che il passaggio di Paul al basso possa essere avvenuto se davvero dei tre era il più dotato alla chitarra. All'epoca il basso era realmente considerato un strumento "facile", da far suonare al meno bravo (come appunto era Sutcliffe che, vergognandosene un po' usava suonarlo con le spalle al pubblico).
Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Questa non la sapevo...SH61 ha scritto: All'epoca il basso era realmente considerato un strumento "facile", da far suonare al meno bravo (come appunto era Sutcliffe che, vergognandosene un po' usava suonarlo con le spalle al pubblico).
Ma forse quella di passare al basso è stata una scelta consapevole... Forse era per lasciare più spazio a George?
Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
un chitarrista che ha imparate alcune importanti tecniche solo dopo lo scioglimento dei Beatles, e questo e' un gran peccato.
Per dare un idea di come sapeva ormai fare bene cose con lo slide, ecco un pezzo dall'album Brainwashed
http://www.youtube.com/watch?v=u4I4KvFu9_I
tra l'altro molto innovativo secondo me inserire una chitarra suonata in questo modo all'interno di un ambiente molto spirituale
Per dare un idea di come sapeva ormai fare bene cose con lo slide, ecco un pezzo dall'album Brainwashed
http://www.youtube.com/watch?v=u4I4KvFu9_I
tra l'altro molto innovativo secondo me inserire una chitarra suonata in questo modo all'interno di un ambiente molto spirituale
Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
riascoltando bene all things must pass oltre alle bellissime canzoni devo dire che harrison come chitarrista lo trovo molto bravo,certo non è un virtuoso ma ha un tocco personalissimo e un gusto veramente ottimo. E' quel genere di chitarrista che quando lo senti non ti lascia indifferente e lo posso tranquillamente mettere tra i "grandi" della chitarra. Di quest'album ho la versione de luxe e ci sono dei pezzi blues fatti con clapton e harrison,anche se meno tecnico,non sfigura affatto
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Scusa, Elio, quale versione deluxe? Quella uscita in questo periodo? Io ne una in doppio cd confezione cartonata, dovrebbe essere del 2000 circa.
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
non ricordo l'anno ma è cartonata e contiene 2 cd con un libretto,i blues con clapton sono alla fine del secondo cd
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Ah ok, dunque sono le ultime cinque canzoni che costituivano il terzo disco del triplone vinilico originale.
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
Rispolvero il thread con quest'altra stupenda composizione di Harrison, la bellissima "It's all too much", inserita nella compilation Yellow Submarine.
Che dire? che , come sempre, anche in questo pezzo apparentemente 'minore' si trovano i germi della musica che verra' nel futuro, gia' dalle primissime note di chitarra. . . poi che dire della voce di Harrison? per me bellissima e piacevole da ascoltare, morbida, sinuosa. Grande!
Che dire? che , come sempre, anche in questo pezzo apparentemente 'minore' si trovano i germi della musica che verra' nel futuro, gia' dalle primissime note di chitarra. . . poi che dire della voce di Harrison? per me bellissima e piacevole da ascoltare, morbida, sinuosa. Grande!
- reallytongues
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Re: Ma George Harrison, che chitarrista era?
che bella!
ottima produzione del suono
e lui ha una voce che farebbe gola a tanti gruppi odierni hipster
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nel continente nero paraponzi ponzi bo