Dagli anni 80 in poi...

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Harold Barrel
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da Harold Barrel »

Musical Box_93 ha scritto: Genesis,Invisible touch e Calling All Stations non pervenuti.
Genesis e Invisible Touch suonano come album solisti di Phil: pop puro. Con ciò intendo dire che anche la presenza di Mike e Tony è praticamente inifluente, chiunque potrebbe suonare le loro parti e non farebbe nessuna differenza.
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SH61
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

Harold Barrel ha scritto:
Musical Box_93 ha scritto: Genesis,Invisible touch e Calling All Stations non pervenuti.
Genesis e Invisible Touch suonano come album solisti di Phil: pop puro.
Hai centrato il punto. Non a caso quando li definisco uso chiamarli "Phil e i suoi" (intendo i "falsi" Genesis).

Credo abbiano dato carta bianca a Collins vedendolo (giustamente) come colui che avrebbe potuto moltiplicare i loro guadagni. Collins avrebbe potuto anche soltanto contunuare con la carriera solista, che si stava rivelando di gran successo, ma così avrebbe potuto sommare ai suoi nuovi estimatori anche un certo travaso dei fan dei vecchi Genesis. Molti infatti hanno continuato ad acquistare di dischi con quel "logo" nella speranza di trovare qualcosa dei vecchi fasti (sono quelli che esaltano "Domino", ad esempio).
Come intuito commerciale tanto di cappello....
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Musical Box_93
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da Musical Box_93 »

Come dignità però zero [gg]
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theNemesis
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da theNemesis »

Phil intelligentemente ha fatto la virata pop perchè era cosciente che rimpiazzare Steve sarebbe stato impossibile e che l'assenza di Steve non poteva essere colmata dagli altri due.
Chiaro che ha scelto una virata "conveniente" dal punto di vista economico... già che c'era...
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SH61
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

theNemesis ha scritto:rimpiazzare Steve sarebbe stato impossibile ...
Mah.... da un punto di vista compositivo Banks e Rutherford erano più che in grado di partorire altri capolavori; Hackett, nell'economia generale del gruppo, non era certo il più prolifico.
Tecnicamente sarebbe stato possibile trovare un grande chitarrista per sostituirlo; semplicemente non era conveniente assumere un compontente in pianta stabile, più economico trovare un session man.

No, la scelta pop non è stata conseguenza dell'abandono di Hackett; forse parte della causa.
Ultima modifica di SH61 il 30/09/2013, 12:49, modificato 1 volta in totale.
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theNemesis
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da theNemesis »

[/quote]

Mah.... da un punto di vista compositivo Banks e Rutherford erano più che in grado di partorire altri capolavori; Hackett, nell'economia generale del gruppo, non era certo il più proficuo.
[/quote]

Hackett non era prolifico come Banks e Rutherford, ma fungeva da "filtro" e da "moderatore". Inoltre, la sua capacità di arrangiamento e di esplorazione di nuovi suoni e tecniche, aiutava tutti ad ottenere brani equilibrati e non banali
Uscito lui, la forte personalità di Collins è andata a braccetto con la voglia di diventare una band planetaria (come vendite) degli altri due e le fondamentali funzioni di Hackett sono mancate clamorosamente. Risultato: se avessero cercato di comporre brani "seri" non ci sarebbero granchè riusciti perchè se manca una gamba a un tavolo a 4 gambe non sta in piedi. Basta provare a pensare ai lavori solisti: Collins poppettaro di classe ha fatto sfracelli, Rutherford e Banks che hanno cercato di fare musica non POP hanno sfornato dischi dimenticabili...
Al contrario Hackett ha mantenuto un livello elevato e un buon successo di pubblico.
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SH61
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

Giusto per evitare fraintendimenti.
Io sono un grande estimatore di Hackett, come musicista e come persona, al punto che ho sempre voluto credere che l'imminente svolta pop dei Genesis sia stata (come sopra detto) una concausa del suo abbandono.
Però la vera causa dell'abiura dei nostri 3 eroi (?) non è stata certo la mancanza di talento e capacità compositiva.
Poi magari singolarmente Banks e Rutherford potevano avere pecche che però insieme venivano tranquillamente bypassate, come ci hanno dimostrato tanti brani memorabili di cui sono stati autori.

Continuo a pensare che dietro a tutto ci sia semplicemente la voglia di diventare una band dalla risonanza planetaria, con conseguenti incassi e fama.

Una volta si sarebbe detto : si sono commercializzati.

Questo me li rende, se possibile, ancora più invisi. Avrebbero potuto fare ancora grandi cose, semplicemente non hanno voluto.
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theNemesis
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da theNemesis »

SH61 ha scritto: Poi magari singolarmente Banks e Rutherford potevano avere pecche che però insieme venivano tranquillamente bypassate, come ci hanno dimostrato tanti brani memorabili di cui sono stati autori.
Ehm SH61, stiamo praticamente dicendo la stessa cosa...
Solo mi permetto di sottolineare che, i brani memorabili scritti da Tony e Mike sono tutti dell'epoca d'oro, ovvero di quando c'era anche Steve (e Peter).
Salvo solo qualcosa di Duke che non mi dispiace come album. Ma non è certo all'altezza dei predecessori in formazione a 4 o a 5.
Dopo quello, solo tastiere tastiere tastiere... pesanti e manieristiche, oltre che lo zampino di Phil che ha reso il sound commerciale e snaturando la loro vera natura.
Ecco perchè credo che, anche se non avessero voluto commercializzarsi così tanto, senza l'apporto artistico, geniale e mediatore di Steve, non sarebbero comunque riusciti a fare ancora bella musica come prima...
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

theNemesis ha scritto:Ehm SH61, stiamo praticamente dicendo la stessa cosa...
Solo mi permetto di sottolineare che, i brani memorabili scritti da Tony e Mike sono tutti dell'epoca d'oro, ..
Certamente sul discorso di fondo siamo d'accordo, anzi, per me non esiste neanche "Duke"...
E sono anche più duro nel giudizio perchè, a differenza di te, ritengo che avrebbero potuto fare di ben meglio, pure in assenza di Hackett, che certo nell'equilibrio stumentale delle composizioni era fondamentale.

Questa sostanzialmente è la differenza di quanto andiamo scrivendo.

Sottigliezze ovviamente, resta il fatto che dopo "Wind" i Genesis sono scomparsi. E su questo mi pare sia amche tu d'accordo.
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theNemesis
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da theNemesis »

Assolutamente d'accordo... W&W è l'ultimo "vero" loro album
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da gavo »

Personalmente rispetto ai Genesis anni '80 preferisco di gran lunga le prove soliste di Phil Collins, che mi è molto molto simpatico come persona. Ascolto con più soddisfazione "Easy lover" piuttosto che i vocalizzi soul fuori posto di Collins sulle versioni di Seconds out.
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reallytongues
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da reallytongues »

gran pezzo "Easy Lover" con quel bravo Philip Bailey dei Earth Wind and Fire di cui la sezione fiati suonò nei primi album di Collins
nel continente nero paraponzi ponzi bo
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

gavo ha scritto: Ascolto con più soddisfazione "Easy lover" piuttosto che i vocalizzi soul fuori posto di Collins sulle versioni di Seconds out.
Anche a me piace "Easy lover", ma certo non arrivo a paragonarla a nessuno dei brani di "Seconds out".....
Quel doppio LP ha posto il punto di chiusura su un'epopea musicale insuperabile (aggiungo un "per me").

Poi non mi state a ricordare gli Earth, wind & fire, che mi torna in mente, spietatamente, "Paperlate" con tutti quei fiati assolutamente insopportabili, forse il punto più basso della carriera dei Genesis.
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da gavo »

Intendiamoci: sono cresciuto a pane dischi vecchi dei Genesis nell'adolescenza e forse appunto per questo preferisco sentire Collins nella sua carriera solista in cui era libero di fare quel che voleva, piuttosto che sentire le sue code vocali nell'interpretazione dei brani del periodo d'oro, che vanno cantate in maniera più essenziale.
Trovo bellissima la sua voce finché in quei brani si limita a dargli quel calore in più che lui può dargli, ecco.
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da Lamia »

Ah, pure per me, Collins assolutamente i-n-a-s-c-o-l-t-a-b-i-l-e nei pezzi era-Gabriel, pare lui non comprenda cio' che canta, e poi ha questa capacita' tutta sua di render il tutto stile-musical-cabaret-. . [prrr]
"Second's Out" l'ho ascoltato una sola volta nella vita e mai piu'.

Ritornando al tema, sinceramente ancora oggi fatico a individuare se un pezzo di Collins degli anni 80 sia suo o dei Genesis anni 80. Fermo restando che i primi suoi due album solisti mi piacciono, che apprezzo molto Duke, mi piaciucchia Abacab, ma poi e' tutto un susseguirsi di spunti, riprese, melodie, testi , urletti, fiati che , davvero, si fa fatica a capire a chi appartengano, a lui o alla band?
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

Lamia ha scritto:"Second's Out" l'ho ascoltato una sola volta nella vita e mai piu'.

Capisco la tua posizione di "orfana" di Gabriel, ma dal mio punto di vista non posso che ricordare che, di li a poco, sarebbe uscito "And the there were three..." [wall]
Ascoltati "Los endos".....


.... si fa fatica a capire a chi appartengano, a lui o alla band?

Ma è così importante ? .... comunque anche io peferisco il Collins solista ai Genesis dell'epoca corrispondente, ma forse sono accecato dall'odio...
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da theNemesis »

Lamia ha scritto:Ah, pure per me, Collins assolutamente i-n-a-s-c-o-l-t-a-b-i-l-e nei pezzi era-Gabriel, pare lui non comprenda cio' che canta, e poi ha questa capacita' tutta sua di render il tutto stile-musical-cabaret-. . [prrr]
Non sono del tutto d'accordo.
Trovo Second's out l'ultimo album ancora Genesis, non fosse per la presenza di Hackett e per quella voglia di fare i pezzi dell'era d'oro che non si riscontrerà mai più nel futuro "a tre".
E non mi dispiace neanche l'interpretazione di Phil dei pezzi Gabrieliani. Certo, il pathos di Gabriel è ben diverso, ma anche Phil, donando del suo all'interpretazione, non è sgradevole, anzi certe volte "scalda" ciò che Gabriel raffreddava con la sua presenza teatrale.
Nell'era Gabriel i Genesis facevano teatro, nell'era Collins hanno iniziato a fare concerti, con Phil che era un gigione, un personaggio lui stesso, nel bene e nel male ovviamente...
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da Lamia »

" .. donando del suo all'interpretazione", appunto :roll: "

" and the Laaaaaammb lies down . . down down down" .grrrrrrrrr UNA volta l'ho sentito e l'incubo di quei maledetti ritornelli da lui aggiunti che sbrodolano tutto in salsa pop , quei "down down down" , mi e' ancora rimasto, tutto terribile [prrr]

". . .six six six is no longer aloooooonngg -
..............in your back booooooooooone
...............sweet rock and rooooooooooool
................inside your sooooooooooulllllll"

.. . .pop, salsa pop, nulla di tutto cio' e' nelle sue corde , e ho messo solo qualche piccolo esempio di quel che le mie povere orecchie ricordano, Phil ha miliardi di altre qualita', gliele riconosco, ma nei pezzi era Gabriel non c'entra una benamata cippa . Lui canta pop, infatti col pop e' diventato una star, e' bravissimo , a me emoziona per dire "Against all Odds" e mi piace solo cantata da lui e ok. Ma non ha spessore in queste tracce, il risultato che ne esce sono pezzi come delle lattine vuote, senza carisma, sviliti, mi metton tristezza, infatti mai piu' ascoltati.

RIiguardo gli altri nulla da dire, sono i Genesis e suonano magnificamente, ma , per me , non c'e' Hackett che tenga, sorry ma il cantante e' importante tanto - se non di piu' - quanto un musicista. Riguardo "Los Endos" e gli altri pezzi era-Collins (chiamiamola cosi) nulla da dire.
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da SH61 »

Lamia ha scritto:" Riguardo "Los Endos" ......
La mia era una battuta, in quanto Los Endos è strumentale.... [smile]

Poi sicuramente siamo tutti d'accordo che le canzoni scritte da Gabriel perdono molto nell'esecuzione di Collins; il quale (da parte sua) ho trovato ancora ineguagliato nell'esecuzione di brani più suoi, come ad esempio "Blood on the rooftops", riproposta da Hackett nel suo rivisited, che lascia però un po' di amaro in bocca.
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Re: Dagli anni 80 in poi...

Messaggio da aorlansky60 »

Hanno semplicemente deciso di monetizzare per garantirsi la pensione. Ed in questo non posso contestargli nulla.

Se un vecchio fan (come lo potrei esserei io) va a contestare a Anthony Banks il fatto che "SELLING ENGLAND BY THE POUND" è assai più dignitoso -sotto il profilo ARTISTICO- di "Invisible touch", lui risponderà prima con una risata, poi farà notare che "si, forse... ma il secondo ha venduto 1000 volte di più di quanto abbia fatto il primo."

Il concetto dovrebbe essere chiaro.

I tre Genesis rimasti hanno cambiato genere per dare al pubblico [anni 80] ciò che il pubblico [anni 80] desiderava, e dal pubblico ne sono stati ripagati.

Faccio altresì notare che ciò che sembra "un disastro" (come ha commentato Harold the Barrell di "Invisible Touch", e in fondo per quanto penso anch'io di quest'album) è invece piaciuto tantissimo in UK (secondo mercato discografico mondiale del periodo) in Germania (terzo mercato) ma soprattutto negli USA (primo mercato assoluto del periodo) che ne hanno decretato lo status di album dei Genesis num.1 di ogni tempo per vendite.

Per quanto mi riguarda :

DUKE : tutto sommato un ottimo album, sicuramente più SINCERO e CORAGGIOSO -per ciò che voleva stabilire- rispetto al timido ed impacciato "And then there were Three" di due anni prima, ancora legato alla loro vecchia tradizione prog. Lo ascolto sempre volentieri.

Abacab : sebbene contenga alcuni brani ORRIPILANTI ("Who dunnit?" su tutti) che mai ti saresti aspettato provenire da quella band chiamata GENESIS, ne contiene alcuni interessanti; non è più prog, inutile dirlo, ma un brano come ME AND SARAH JANE non può e non deve essere dimenticato.

Genesis 83, Invisible Touch : non rientrano più nei miei criteri di valutazione, nel senso che albums come questi per me non meritano esborso di denaro per essere acquistati (secondo il vecchio modo di pensare di 30anni fa, a differenza di oggi dove con spesa ZERO grazie al web trovi tutto e di più).

We Can't Dance : disco crepuscolare; contiene delle ottime cose nelle intenzioni, poi naufragate in sede di esecuzione e di produzione, per ciò che valutano le mie orecchie sul prodotto finale, ma aihmè i tempi erano quelli, e per un musicista professionista erano quei tempi a dettare le leggi. Gli va comunque concesso "l'onore delle armi" come si suol dire.
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
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