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da aorlansky60 » 09/07/2018, 15:30
1) CLOSE TO THE EDGE - per quanto mi riguarda "La" suite del PROG + altri 2 episodi magistrali nella side B; un album GRANDIOSO dall'inizio alla fine, per me rappresenta la piena maturazione tecnico/creativa del periodo prog della band.
2) FRAGILE (l'arrivo di un GRANDE esecutore alla tastiere non guasta, qui è completata la formazione AUREA della band, gli anni 71-72 si riveleranno i più ispirati per la band)
3) THE YES ALBUM (qui viene in qualche modo definito lo "YES sound" grazie all'arrivo di STEVE HOWE = prendi un drummer dalle capacità e dal gusto STRAORDINARI come BILL BRUFORD, un bassista dalle stesse caratteristiche del primo, E GIÀ HAI UN MOTORE RITMICO ECCEZIONALE, sia PER POTENZA che per IMMAGINAZIONE CREATIVA, e ci aggiungi UN VIRTUOSO della electric guitar come STEVE HOWE, beh, sei arrivato all'apogeo, difficile pensare di avere a disposizione di meglio in quanto a risorse umane rivolte a fare musica, alla fine poco importa se le tue songs parleranno nei testi di Topolino o di Gatto Silvestro o di Nonna Papera, perchè MUSICALMENTE ci sono LE BASI per creare qualcosa di grande ed irripetibile, come almeno TRE ALBUMS sapranno dimostrare)
NON per caso, la Atlantic deciderà di pubblicare un triplo dal vivo [YESSONGS ndr] dove trovano posto al suo interno praticamente TUTTE LE SONGS dei TRE ALBUMS che ho collocato ai primi 3 posti.
4) RELAYER (anche se dal minuto 8 la suite del lato A diventa per me INASCOLTABILE per pressione di decibel e fatica sonora - la parte conclusiva "SOON" riporta finalmente la pace; discrete le altre due songs della side B, ancora ad un certo livello come ce lo si può attendere da una band chiamata YES)
5) TALES FROM TOPOGRAFIC OCEANS (l'ho sempre ritenuto eccessivamente AUTO CELEBRATIVO e MOLTO AUTO INDULGENTE, come se si fossero montati la testa in conseguenza delle loro INDUBBIE DOTI TECNICO CREATIVE per le quali erano [giustamente] celebrati da fans, ambiente e stampa del tempo; album troppo dilatato e dispersivo anche se non mancano momenti di ALTO LIVELLO; sono sempre stato convinto, E NESSUNO MI DISTOGLIERA' DALL'IDEA, che se avessero condensato le migliori idee per UN UNICO ALBUM, sarebbe venuto fuori UN ALBUM STREPITOSO del livello di CLOSE TO THE EDGE, considerando il periodo che li vedeva in splendida ispirazione creativa)
6) GOING FOR THE ONE
7) YES - un ottimo esordio (1969 ndr) un album che si ascolta sempre con piacere (l'ho sempre preferito al secondo in ord di pubblicazione "Times and a word") ma è certo che non illustra nemmeno lontanamente cosa sarà in grado di fare da lì a pochi anni(2) questa band, POSITIVAMENTE parlando = qui ancora manca quel terzo elemento decisivo -STEVE HOWE- che saprà dare -insieme a CHRIS SQUIRE- quel sound così caratteristico con quel tappeto musicale arzigogolato di note sapientemente miscelato tra i due strumenti BASS and GUITAR (sentire per questo YOURS IS NO DISGRACE che esemplifica bene il concetto) a fornire quella base praticamente UNICA nel panorama PROG, sulla quale Jon "angel voice" ANDERSON potrà librarsi in volo (e insieme a lui a fare volare in estasi le orecchie di coloro che ascoltano).
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.