Progknight94 ha scritto:
Ascoltare e lasciarsi trasportare...
.... in branda, al terzo minuto ho preso sonno!
certa psichedelia a me piace, però ci deve essere qualcosa.....naturalmente andrebbe riascoltata più volte per apprezzare le sfumature, ma per me questi sono 8 minuti di nulla. Voto 5 di stima.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Ho provato a lasciarmi andare e ad ascoltare...ma con tutta la buona intenzione non è che mi abbia impressionata molto questo brano. Senza le chitarre esasperate finali lo avrei trovato interessante e d'atmosfera, quindi per me è riuscito a metà.
VOTO: 7
Io avrei messo i Faust...
Comunque pur avendo una certa idiosincrasia per il post-rock mi sono fidato del consiglio di Prog e mi sono sorbito l'ascolto di questo pappone micidiale.
Voto: 4
Otto minuti con due accordi in sequenza ciclica è dura. Speravo in una sterzata a tre quarti che non c'è stata.
Non è il mio genere.
Voto 5 per simpatia.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
Steven Wilson - No Twilight within the Courts of the Sun
Ho amato molte cose dei Porcupine Tree ma Wilson solista mi è ostico, al limite lo preferisco come produttore.
Peraltro ho questo lavoro e pur avendolo ascoltato diverse volte, così come il pezzo in questione, mi ha sempre lasciato piuttosto indifferente.
Direi un 6 di stima
Robert Wyatt - The Sea Song
Vabbè Wyatt è di sicuro uno degli artisti più complessi della storia del rock, il suo disco d'esordio non sono mai riuscito a portarlo alla fine ma Rock Bottom è splendido e Sea Song la perla più lucente. 8 tutta la vita
Neil Young - Like a Hurricane
Adoro moltissime cose di Neil Young, diciamo che questo brano non è proprio in cima alle mie preferenze.
Ho ascoltato la versione live contenuta in Live Rust, bella niente da dire ma certe sue "distorsioni" chitarristiche non sempre sono alla mia portata.
Ad ogni modo 7
Mogway - Superheroes Of Bmx
Mi spiace ma il post rock proprio non lo concepisco tuttavia se c'è una band che salvo sono assolutamente i Mogway.
Diciamo che con loro riesco ad arrivare alla fine di una canzone senza cadere in una sorta di sonno letargico (come ad esempio con i Balmorhea). 6,5
Triggerare vuol dire usare suoni non naturali, fatti al computer. In studio ormai tutti modificano (chi più chi meno) i suoni della batteria, per dare allo strumento più botta, più corpo. Poi ci sono gli scarsoni alla Joy Jordison che suonano live con la batteria triggerata.
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
VAN DER GRAAF GENERATOR - STILL LIFE (STILL LIFE, 1976)
Ho deciso di "condensare" in una posizione sola la mia adorazione sia per i VDGG che per la carriera solista di Peter.
Questo brano mi dà i brividi ogni volta... Intenso, esasperato, disperato...
Progknight94 ha scritto:... Intenso, esasperato, disperato...
Anche un po' troppo, per i miei gusti. I VDGG che preferisco sono quelli del primo periodo, specie in The least.... e in Pawn hearts. Questi di God bluff/Still life/World record (potrebbe essere un unico triplo album) mi piacciono meno. Voto 6,5.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
VDGG "Still Life" voto: 8
semplicemente toccante, un asciuttissimo emo-prog
sono sempre più dell'idea che questo gruppo ha parecchio del sound wyattiano Canterbury-style