Ten Years After …quarant’anni dopo.
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Ten Years After …quarant’anni dopo.
La band il cui leader e front man era il chitarrista e cantante Alvin Lee fu un gruppo che riempì per parecchio tempo i miei ascolti.
Alvin Lee era un chitarrista che faceva della velocità di diteggiatura uno dei suoi punti di forza a tal punto che molte sue esecuzioni, specialmente live, risultavano particolarmente sporche e poco precise. Ciò nonostante piaceva, almeno a me, soprattutto per il suo stile schietto tra il blues ed il rock’n’roll.
Da ascoltare l’omonimo Ten Years After del 1967 (ho il vinile in MONO ), il live Undead che contiene la famosa Summertime di G. Gershwin in una versione particolarmente originale, + il loro cavallo di battaglia I’m Going Home. Imprescindibile il secondo album in studio Stonedhenge per me il loro capolavoro.
Dal 1969 con l’album Ssssh i TYA si spostano verso un genere meno blues e più rock (e da qui arriva il loro successo) riuscendo comunque a dimostrare di essere una band affiatata che aveva ancora molte cose da dire. I seguenti Cricklewood Green e Watt seguono a breve distanza (1970) il filone musicale da loro intrapreso.
Mi fermo qui perché non conosco la loro produzione successiva.
Alvin Lee era un chitarrista che faceva della velocità di diteggiatura uno dei suoi punti di forza a tal punto che molte sue esecuzioni, specialmente live, risultavano particolarmente sporche e poco precise. Ciò nonostante piaceva, almeno a me, soprattutto per il suo stile schietto tra il blues ed il rock’n’roll.
Da ascoltare l’omonimo Ten Years After del 1967 (ho il vinile in MONO ), il live Undead che contiene la famosa Summertime di G. Gershwin in una versione particolarmente originale, + il loro cavallo di battaglia I’m Going Home. Imprescindibile il secondo album in studio Stonedhenge per me il loro capolavoro.
Dal 1969 con l’album Ssssh i TYA si spostano verso un genere meno blues e più rock (e da qui arriva il loro successo) riuscendo comunque a dimostrare di essere una band affiatata che aveva ancora molte cose da dire. I seguenti Cricklewood Green e Watt seguono a breve distanza (1970) il filone musicale da loro intrapreso.
Mi fermo qui perché non conosco la loro produzione successiva.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
- Harold Barrel
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Paolo, i miei sinceri complimenti per una tale conoscenza del Blues! Ascolterò di sicuro i dischi in questione
Due mie curiosità: i Ten Years After perché hanno questo nome? E nelle loro sessioni avevano anche gli ottoni?
Due mie curiosità: i Ten Years After perché hanno questo nome? E nelle loro sessioni avevano anche gli ottoni?
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »
Ettore Petrolini
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Harold Barrel ha scritto:
Paolo, i miei sinceri complimenti per una tale conoscenza del Blues!
Mica tanto, eh … comunque grazie.
Pensavo li conoscessi i TYA. Dovevi nascere dieci anni prima altro che dieci anni dopo.
Dell’origine del nome non ne ho la minima idea e per quanto riguarda trombe e trombette assolutamente no, almeno fino agli album che ho nominato. Era, ed è, una formazione classica blues rock: chitarra-basso-batteria con l’aggiunta delle tastiere.
Cercando qualcosa che riguardasse l’origine del nome (e che per adesso non ho trovato) ho scoperto invece che il gruppo si è riformato pochi anni fa senza però l’ex leader Alvin Lee e con un abbastanza giovane chitarrista di nome Joe Gooch.
Ho scoperto inoltre che qui in Italia c’è addirittura una cover band dal fantasioso nome “Dieci anni dopo”. Mi sembrano bravi e preparati; la voce meno grintosa rispetto a quella di Alvin Lee comunque.
http://www.dieciannidopo.it/wli/main/app.index
Non sarebbe male riuscire a mettersi in contatto, e magari qualcuno di loro potrebbe anche raccontarci qualcosa.
Prima bisogna ascoltarli, almeno gli originali, e farci trovare un po’ preparati.
Paolo, i miei sinceri complimenti per una tale conoscenza del Blues!
Mica tanto, eh … comunque grazie.
Pensavo li conoscessi i TYA. Dovevi nascere dieci anni prima altro che dieci anni dopo.
Dell’origine del nome non ne ho la minima idea e per quanto riguarda trombe e trombette assolutamente no, almeno fino agli album che ho nominato. Era, ed è, una formazione classica blues rock: chitarra-basso-batteria con l’aggiunta delle tastiere.
Cercando qualcosa che riguardasse l’origine del nome (e che per adesso non ho trovato) ho scoperto invece che il gruppo si è riformato pochi anni fa senza però l’ex leader Alvin Lee e con un abbastanza giovane chitarrista di nome Joe Gooch.
Ho scoperto inoltre che qui in Italia c’è addirittura una cover band dal fantasioso nome “Dieci anni dopo”. Mi sembrano bravi e preparati; la voce meno grintosa rispetto a quella di Alvin Lee comunque.
http://www.dieciannidopo.it/wli/main/app.index
Non sarebbe male riuscire a mettersi in contatto, e magari qualcuno di loro potrebbe anche raccontarci qualcosa.
Prima bisogna ascoltarli, almeno gli originali, e farci trovare un po’ preparati.
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Grandissimi, i Ten Years After.
Fra l'altro scelsero un nome che non invecchia mai
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Ultima modifica di prog91 il 01/08/2011, 20:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
I’m Going Home non tramonta mai! Gran pezzo!
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
mi piacciono parecchio loro e Alvin Lee.... mmmm quasi quasi mi compro qualcosa di loro originale che non ho niente, ho tanti mp3 sul pc...
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
che album mi consigliate?
Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Un po’ come ho detto nel post di apertura. Stonedhenge è quello che preferisco. Se ti piacciono i lunghi assoli alla Alvin Lee ti consiglio il live Undead. Un rock più hard-rock ce l’hai con Ssssh, il migliore di questo genere.
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
ieri il 6 febbraio 2013 è morto Alvin Lee..
nel continente nero paraponzi ponzi bo
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Che brutta notizia. Povero Alvin.
Sei sempre stato e sarai sempre un mio mito.
Ti ricorderò sempre così.
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Scopro dal web che Lee ha avuto più volte come ospite nelle sue incisioni George Harrison. Come in questa cover di I want you (she's so heavy), che così omaggiamo ulteriormente dopo la top10 di Watcher.
http://www.flickr.com/photos/the_first_rays/4101300475/
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
Che cover!
Non c'è niente da fare, se una canzone è bella ...
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Re: Ten Years After …quarant’anni dopo.
fantastica
la voglio fare anche io !!!
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