...e non abbiam bisogno di parole
Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Infatti è più simile alla cattiveria di Red (ed infatti preferisco così).
Ma fai conto che ci sono tante canzoni bellissime brevi che spaziano tanti generi, inventandone pure alcuni (sembra una album dei 90 in molti episodi). Consiglio spassionato: fallo diventare tuo!
Ma fai conto che ci sono tante canzoni bellissime brevi che spaziano tanti generi, inventandone pure alcuni (sembra una album dei 90 in molti episodi). Consiglio spassionato: fallo diventare tuo!
nel continente nero paraponzi ponzi bo
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Uno dei miei pezzi strumentali preferiti è sicuramente After the Ordeal dei Genesis. Molto discusso già dai membri del gruppo, che non lo eseguirono mai dal vivo... Ma a me piace
Aggiungerei anche il già citato "Peter Gunn", già citato da RTongues, che si inserisce non alla perfezione, ma di più, nel film dei Blues Brothers.
E, per ultimo, un brano abbastanza famoso di "Booker T and the MGs": Green Onions. Utilizzato come colonna sonora in "American Graffiti" e in molti altri film.
PS. Vedo che lo fate quasi tutti, ma per sicurezza lo dico: inserite sempre i titoli dei brani, perchè i video di youtube vanno e vengono, grazie.
Aggiungerei anche il già citato "Peter Gunn", già citato da RTongues, che si inserisce non alla perfezione, ma di più, nel film dei Blues Brothers.
E, per ultimo, un brano abbastanza famoso di "Booker T and the MGs": Green Onions. Utilizzato come colonna sonora in "American Graffiti" e in molti altri film.
PS. Vedo che lo fate quasi tutti, ma per sicurezza lo dico: inserite sempre i titoli dei brani, perchè i video di youtube vanno e vengono, grazie.
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Riguardo ai Booker T. & MGs due considerazioni:
prima ricordo il loro album solo strumentale che riprende per intero Abbey Roads dei Beatles
dal titolo McLemore Avenue del 1970;
secondo che il chitarrista Steve Cropper e il bassista Donald Dunn diventarono membri dei Blues Brothers
da wiki:
Nel 1969, Duck Dunn e, specialmente, Booker T. Jones, furono colpiti dalla musica dei The Beatles, in particolar modo dell'album Abbey Road. Il riconoscimento era reciproco tanto che i Beatles si ispirarono parecchio al lavoro dei Booker T. & MG's, i quali venivano chiamati affettuosamente da John Lennon (grande fan della Stax) Book a Table and the Maitre D's..
Sui rapporti tra MG's e Beatles si narra una leggenda secondo la quale dopo essersi chiusi nel Memphis Studio quando la band iniziò il tour del 1967 Hit the Road, Stax i Beatles mandarono una limousine all'aeroporto per baciare l'anello di Steve Cropper. Prima di allora gli MG's non avevano avuto idea dell'influsso che avevano su tanti musicisti in tutto il mondo.
prima ricordo il loro album solo strumentale che riprende per intero Abbey Roads dei Beatles
dal titolo McLemore Avenue del 1970;
secondo che il chitarrista Steve Cropper e il bassista Donald Dunn diventarono membri dei Blues Brothers
da wiki:
Nel 1969, Duck Dunn e, specialmente, Booker T. Jones, furono colpiti dalla musica dei The Beatles, in particolar modo dell'album Abbey Road. Il riconoscimento era reciproco tanto che i Beatles si ispirarono parecchio al lavoro dei Booker T. & MG's, i quali venivano chiamati affettuosamente da John Lennon (grande fan della Stax) Book a Table and the Maitre D's..
Sui rapporti tra MG's e Beatles si narra una leggenda secondo la quale dopo essersi chiusi nel Memphis Studio quando la band iniziò il tour del 1967 Hit the Road, Stax i Beatles mandarono una limousine all'aeroporto per baciare l'anello di Steve Cropper. Prima di allora gli MG's non avevano avuto idea dell'influsso che avevano su tanti musicisti in tutto il mondo.
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Fatto!reallytongues ha scritto:(Exposure) Consiglio spassionato: fallo diventare tuo!
Manca forse di compattezza, ma è un gran bel dischetto. E Here comes the flood e la title-track sono sempre due gran bei pezzi.
Le note del disco specificano che, come avevo letto su MAT2020 (la rivista on-line), si tratta in pratica della 3° parte della trilogia MOR, dopo Sacred songs di Daryl Hall e dopo Peter Gabriel 2, entrambi prodotti dallo stesso Fripp.
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Otitmi brani quelli che avete elencato, alcuni non li conoscevo, di altri mi ero un po' dimenticato ed è stato bello riascoltarli.
Qualche altro:
Dick Dale e la celeberrima Misirlou, brano inciso nel 1960, ma che ha vissuto di seconda e vastissima popolarità in quanto inserito nel soundtrack di Pulp Fiction
Sempre Pulp Fiction mi fa veinre in mente un altro bel pezzo, quello che di fatto chiudeva il film, altro capolavoro,
The Lively Ones, Surf Rider
Come già ebbi modo di dire diverso tempo fa, con tre amici abbiamo una "quasi" band, siamo io alla chitarra, poi basso, batteria e sax, non abbiamo il cantante, quindi brani come questi due qui sopra sono ad esempio due che che facciamo spesso, malissimo ovviamente.
Qualche altro:
Dick Dale e la celeberrima Misirlou, brano inciso nel 1960, ma che ha vissuto di seconda e vastissima popolarità in quanto inserito nel soundtrack di Pulp Fiction
Sempre Pulp Fiction mi fa veinre in mente un altro bel pezzo, quello che di fatto chiudeva il film, altro capolavoro,
The Lively Ones, Surf Rider
Come già ebbi modo di dire diverso tempo fa, con tre amici abbiamo una "quasi" band, siamo io alla chitarra, poi basso, batteria e sax, non abbiamo il cantante, quindi brani come questi due qui sopra sono ad esempio due che che facciamo spesso, malissimo ovviamente.
Ultima modifica di mimmo il meccanico il 06/03/2013, 17:48, modificato 1 volta in totale.
ok e adesso?
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Bene! Ora so di chi è, Mimmo! (intendo la prima delle due).
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Grandiosi i pezzi di Mimmo! Ho più volte immaginato dove Syd Barrett avesse preso ispirazione per gli incubi chitarristici di Interstellar Overdrive e Astronmy Domine:
secondo me da brani come Misirlou !!
Dick Dale è un mito, Leo Fender gli consegnò la prima Stratocaster che costruì...ciòè non so se mi spiego!
Edit: metto un strumentale del gruppo dove suono
https://soundcloud.com/#la-colpa/drugamata
secondo me da brani come Misirlou !!
Dick Dale è un mito, Leo Fender gli consegnò la prima Stratocaster che costruì...ciòè non so se mi spiego!
Edit: metto un strumentale del gruppo dove suono
https://soundcloud.com/#la-colpa/drugamata
nel continente nero paraponzi ponzi bo
Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Dal primo album di Santana, quello con il leone ruggente in copertina, con Gregg Rolie in spolvero:
Treat ~ Santana
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Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Il primo disco degli Iron Maiden è forse il loro album migliore, capolavoro assoluto la mitica Phantom Of The Opera, ma tutto il disco si mantiene sempre su livelli altissimi. Qui lo strumentale Transylvania
ok e adesso?
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Phantom of the Opera e Transylvania sono due perle, grandissimi pezzi.
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Alex Lifeson è veramente un chitarrista incredibile, a volte direi perfino sottovalutato, ha una tecnica che rasenta la perfezione, ma non è quasi mai "sborone", come invece tanti chitarristi virtuosi che spesso si lasciano andare a eccessivi personalismi.
"La Villa Strangiato", strumentale tratto dal sesto album dei Rush, Hemispheres, è uno di quei brani in cui da veramente il meglio. Il pezzo è diviso in più sezioni, con passaggi eleganti e suggestivi, e altri più tipicamente heavy; ha uno sviluppo apparentemente un po' intricato, ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Ovviamente ottime anche le prestazioni di Neil Peart e Geddy Lee, ma qui è Lifeson che fa la parte del leone.
"La Villa Strangiato", strumentale tratto dal sesto album dei Rush, Hemispheres, è uno di quei brani in cui da veramente il meglio. Il pezzo è diviso in più sezioni, con passaggi eleganti e suggestivi, e altri più tipicamente heavy; ha uno sviluppo apparentemente un po' intricato, ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Ovviamente ottime anche le prestazioni di Neil Peart e Geddy Lee, ma qui è Lifeson che fa la parte del leone.
ok e adesso?
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
che ne dite di questa?
Pink Floyd - A Saucerful Of Secrets
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Orgoglio italiano:
Le Orme - Ritorno al nulla
Concerto grosso per i New Trolls: 1º tempo: Allegro
Due canzoni bellissime, soprattutto il pezzo delle orme che adoro!
Le Orme - Ritorno al nulla
Concerto grosso per i New Trolls: 1º tempo: Allegro
Due canzoni bellissime, soprattutto il pezzo delle orme che adoro!
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
Re: ...e non abbiam bisogno di parole
io adoro concerto grosso dei new trolls, ma non capisco come abbiano fatto a diventare, dopo questo ottimo lavoro prog, i bee gees italiani!
Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Stupenda:
Steve Howe - Mood for a Day
Steve Howe - Mood for a Day
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Applausi!
E' talmente bella che alcuni passaggi (tipo quello interlocutorio a 1.25) li scopiazzerà per riproporli sotto altre forme in Tales from topographic oceans e in Relayer.
E' talmente bella che alcuni passaggi (tipo quello interlocutorio a 1.25) li scopiazzerà per riproporli sotto altre forme in Tales from topographic oceans e in Relayer.
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
non ho visto il brano più ovvio
Eruption Guitar Solo--Eddie Van Halen
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Perchè più ovvio?
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Re: ...e non abbiam bisogno di parole
Jeff Beck "Led Boots" 1976
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