Moody Blues - Procol Harum

Sezione dedicata a tutti i gruppi Progressive Rock.

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reallytongues
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Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da reallytongues »

Ho deciso di approfondire queste due importanti band inglesi che furono tra le più importanti nell'evoluzione del pop verso la musica progressiva.
Non ho ancora nessun disco di queste due band, ma ho sentito parecchio su internet.
Li accosto insieme perchè è simile la storia:
iniziano negli stessi anni come gruppi blues-r&b, hanno successo con singoli romantici-classicheggianti e innovatori, continuarono con album sempre più sofisticati che furono da esempio per il prog degli anni futuri nella ricerca di una produzione sempre più sofisticata e complessa.

Questi i loro primi fondamentali singoli.
Moody Blues "Nights in White Satin"1967:
una struggente melodia e un mood classico sinfonico dettato dall'orchestra (o dal mellotron dipende dalle versioni) che non può non rimandare alla storica "Epitaph" dei King Crimson


Procol Harum "Homburg" 1967
qui siamo ancora legati al pop-beat ma c'è una grande propensione al calssicismo e a sonorità epiche e sognanti.
:roll:
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da Hairless Heart »

Ottimo proposito. [approve]
In effetti sono due gruppi che anch'io (colpevolmente) non ho mai approfondito, magari questa è l'occasione giusta.
Due gruppi che sono stati assolutamente fondamentali per la nascita del rock sinfonico, o progressive, come l'avremmo chiamato più tardi; questo è chiaramente espresso anche dalle interviste ai vari King Crimson, Genesis, e via dicendo.
I due pezzi postati, qui in Italia li conosciamo sotto altre forme......
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da SH61 »

Hairless Heart ha scritto:I due pezzi postati, qui in Italia li conosciamo sotto altre forme......

E sotto altri nomi....

Ricordavo in un'altra discussione come, in quegli anni, il maggior sforzo dei nostri musicisti era orientato a coverizzare brani stranieri di successo, traducendoli in Italiano, data la nostra poca attitudine dell'epoca con la lingua inglese.
E ovviamente diventavano successi...
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Hairless Heart
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da Hairless Heart »

Vero! :P
Ma la curiosità sta in un particolare: la musica pop non aveva tutti i veicoli di propaganda che esistono adesso, in particolare in Italia si ascoltavano le nuove proposte (soprattutto inglesi) attraverso le trasmissioni in onde corte di Radio Luxembourg; a volte il segnale percepito era davvero fievole, la canzone si intuiva più che ascoltare. Poi scattava la gara a chi per primo realizzava un testo in italiano e conseguentemente registrava il pezzo. E' per questo che, in alcuni casi, esistono anche due versioni in italiano della stessa canzone.

Scusate l'OT...
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da Progknight94 »

Allora...
I Moody Blues sono un gruppo davvero coi controcaxxi, tutta gente preparatissima e dalla penna fantastica.
Tongues, secondo me ti piaceranno tantissimo, sono proprio nei tuoi gusti!
Ti consiglio il secondo Days of Future Passed (da cui è estratto quel singolo), il successivo In the Search of the Last Chord e A Question of Balance anche quest'ultimo estremamente buono come songwriting.
Dei procol l'album che mi è piaciuto di più è grand Hotel, ma è del 74, se nn sbaglio. Molto "pianistico"
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reallytongues
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da reallytongues »

Grazie Prog, ma dopo un ascolto attento intanto penso che prenderò questo dei M.B subitissimo:

On the Thresold of A Dream

dei Procol Harum penso A Salty Dog



vi piacciono?

nei brani di "A Salty Dog" mi sembra di ascoltare i Genesis cavolino! Anche la voce ricorda un pochino Gabriel
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Progknight94
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da Progknight94 »

Anche A Salty Dog è bello:)

On the Treshold.. è un pò più beattoso, forse si ti piacerà anche quello. Io lo trovo meno sviluppato rispetto a loro altri :)
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reallytongues
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da reallytongues »

Ho cercato qlache brano più hard con Trower in evidenza e in "Home" sembra un bel connubio tra vari generi:
prog, hard, r&b
Bello.
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Salve, recupero questo vecchio topic essendo l'unico che ho trovato su uno dei miei gruppi preferiti, i PROCOL HARUM, autori di una musica elegante, raffinata, spesso emozionante con testi tutt'altro che banali.
I loro album degli anni '60 (da"A Whiter Shade of Pale" a "A Salty Dog") Vengono spesso citati fra i precursori del prog, come correttamente ha scritto Hairless Heart , ma io penso che anche la loro produzione dei '70 meriti (più di un) ascolto a partire da "Home" citato da reallytongues. Per parte mia allora aggiungo:

Broken Barricades

Con Trower in plancia di comando e l’hammond accantonato un pò, è un album (registrato con feeling e tempi da live in studio) bipolarmente diviso fra hard rock (l’implacabile riff di Simple Sister con un B.J. Wilson a dir poco maestoso, l’abrasiva Poor Mohammed, l’old school boogie Memorial Drive) e ballads (l’ambigua nanna Luskus Delph, la perversa Playmate Of The Mouth con ballroom piano e marchin’ band, la title track). Commovente anche Song For A Dreamer commosso omaggio di Trower al suo maestro.




Live: In Concert With the Edmonton Symphony Orchestra

Secondo me uno dei (non molti) esempi felici del connubio grande orchestra-rock ensemble. Solo cinque brani arrangiati con gusto (ovviamente sacrificando un po’ l’hammond) ma abbastanza fedeli alle versioni in studio. Fa eccezione la nuova spagnoleggiante “Conquistador” con un brillante assolo distorto di Dave Ball. Purtoppo scomparsi gli effetti quadrifonici (pare strabilianti su “A Salty Dog”).



Grand Hotel

Non fatevi ingannare dalla lussuosa (e forse un po kitch) copertina con i musicisti in smoking davanti al Grand Hotel, perchè sull’onda lunga del Concerto sinfonico, i PH coniugano la ritrovata classicità con un spirito decadente fin de siècle a volte nostalgico altre sarcastico. In più il nuovo arrivato Mick Grabham non fa rimpiangere Trower più di tanto. Highlights tra le tante: la superba Grand Hotel, Toujours L'Amour e Fires (con Christianne Legrand ed il suo raffinato fraseggio)




Exotic Birds and Fruit

Con "Shine on Brightly" è il mio preferito. Dopo l’algido “Grand Hotel” segna un ritorno ad un rock più energico e diretto con un album molto vario e consistente. Solare e ritmata è Nothing But The Truth. Beyond The Pale ha echi Kletzmer anche se ispirata al folklore nordico. As Strong As Samson è una delle più belle ballads della coppia Brooker-Reid. The Idol recupera il loro lato solenne per un’acuta riflessione sulle trappole dell’idolatria. Buone anche il folle vaudeville Monsieur R. Monde e la dissonante The Thin End Of The Wedge.




Procol's Ninth

Qualche gradino sotto. Alla prova del nove dopo 8 lp, tutti di un certo livello, il giocattolo comincia a rompersi. Solo l’ultimo classico, la latineggiante Pandora’s Box, e la malinconica Fool’s good sono all’altezza del passato. Il resto è per lo più un onesto R&B senza infamia e con qualche lode. Producono i mitici Lieber & Stollen (Stand By me, Hound dog, ecc.) che però, secondo me, snaturano un pò il classico PH sound, inserendo fiati e percussioni nella funky The Unquiet Zone e contribuendo con il soul di I Keep Forgetting. Assai meno riuscita la cover dei Beatles. Nel complesso è comunque una bella risposta a chi li ritiene un gruppo poco eclettico.




Something Magic

Chiusura in minore dei '70: purtroppo non tanto Magic ma di certo non così Tragic come scrisse qualche critico, questo perchè la premiata ditta Brooker-Reid raramente ha deluso a livello di Songwriting. E allora, nonostante il sinth Yamaha GX-1 al posto dell’Hammond si digerisca poco, vanno assolutamente recuperati: il delicato valzer Skating On Thin Ice, degno di “Grand Hotel”; la fumosa Strangers in Space, languido e rarefatto blues; The Mark of the Claw, decente rock a tinte fosche di Grabham. For fans only il recital orchestrale The Worm and the Tree.

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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da theNemesis »

IN alcune occasioni somigliano ai Supertramp di Even in the quitest moment e successivi...
IN altre sono deludenti brutte copie di altri (vedi Deep e Led).
Salvo Salty Dog e poco altro.
Ovviamente mia opinione personale.
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

"Even in the Quietest Moments" è uscito nell’aprile del 1977, "Something magic" (l’ultimo album dei PH dei ’70) è uscito nel marzo dello stesso anno. ERGO semmai sono i Supertramp a somigliare ai Procol Harum –
E’ vero che “Broken Barricades” fu largamente influenzato dai Deep Purple MK II e dai Led Zeppelin (per la cronaca i PH erano uno dei gruppi preferiti di Jimmy Page tanto che scelse B.J Wilson inizialmente come batterista per gli Zep) ma che siano stati “deludenti brutte copie” di questi è perlomeno discutibile. Trower, come chitarrista, non aveva niente da invidiare né a Page né a Blackmore (la versione in studio di “Simple Sisters” contiene due suoi magnifici riff, uno allo Les Paul e l’altro alla Stratocaster).
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da theNemesis »

La somiglianza non aveva carattere "temporale"... non volevo dire chi aveva citato un altro...
Riconosco di essere stato tranchant... ma proprio i Moody non mi piacciono....
E poi, non riesco proprio a paragonare Trower né a Blackmore né a Page. Non tanto per la tecnica, sulla quale non essendo un chitarrista non mi pronuncio, ma sulle atmosfere e sulle capacità di "incantare" con sonorità e note incisive.
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da reallytongues »

2Old2Rock2Young2Die ha scritto:"Even in the Quietest Moments" è uscito nell’aprile del 1977, "Something magic" (l’ultimo album dei PH dei ’70) è uscito nel marzo dello stesso anno. ERGO semmai sono i Supertramp a somigliare ai Procol Harum –
E’ vero che “Broken Barricades” fu largamente influenzato dai Deep Purple MK II e dai Led Zeppelin (per la cronaca i PH erano uno dei gruppi preferiti di Jimmy Page tanto che scelse B.J Wilson inizialmente come batterista per gli Zep) ma che siano stati “deludenti brutte copie” di questi è perlomeno discutibile. Trower, come chitarrista, non aveva niente da invidiare né a Page né a Blackmore (la versione in studio di “Simple Sisters” contiene due suoi magnifici riff, uno allo Les Paul e l’altro alla Stratocaster).
quoto
non conosco bene tutti i dischi dei Procol Harum, ma i brani più hard sono eccellenti da quanto ho ascoltato e Trower si sa che è un grandissmo. Stiamo parlando però di un hard più legato alla forma melodica tipica dei Procol e per questo molto interessante. Non c'è dubbio che i P.H. sono uno dei gruppi più influenti e importanti del rock inglese tutto.

PS. grazie 2Old per il contributo che hai dato sulla discografia del gruppo [hearts]
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Ma grazie a te reallytongues [happy]
Mi piacerebbe scrivere qualcosa di più esteso su "Shine on Brightly", che è il mio preferito; magari te lo invio per la sezione PIETRE MILIARI.
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da reallytongues »

certo fai pure!
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da elio77 »

every good moy deserves favour dei moody blues,a parte la bellissima copertina,è il disco della band che preferisco,rispetto ai precedenti non ha qui pezzi parlati e le canzoni le trovo più mature e più legate le une alle altre. I moody blues li conosco molto,purtroppo invece dei procol harum ho solo qualche 45 giri ma credo approfondirò
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da reallytongues »

Io sto ascoltando i primi due album solisti di Robin Trower il chitarrista dei Procol Harum.
"Twice Removedfrom Yesterday" del 1973 e il successivo "Bridge of Sighs" sono entrambi suonati come power trio con un bassista/cantante. Il fatto che non ci siano strumenti come tastiera o seconda chitarra chiarisce subito l'intenzione di Robin di rinnovare il blues cosmico di Jimi Hendrix con soluzioni spesso assai interessanti al limite del progressive più hard. Il secondo album ebbe notevole successo tanto da entrare in top10 in USA.
Robert Fripp nel suo periodo di crisi post "Red" dopo aver visto Trower suonare dal vivo decise di prendere lezioni da lui.
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evidentemente sono diventati amici
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Un vero maestro, non si discute.
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da roberto63 »

Conosco poco il Trower solista.
Mi rendo conto che merita un maggior approfondimento.
Bridge of Sighs,che mi era già nota, in questa versione - presumo dall'Old Grey Whistle Test - è semplicemente fantastica.
Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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Re: Moody Blues - Procol Harum

Messaggio da conte_mascetti »

ecco, questi 2 (e spero di non mancare rispetto a nessun estimatore essendo solo un giudizio personale) sono perfetti per andare in ibernazione.

Se avevano dei meriti iniziali, poi sono diventati di una monotonia sfibrante.
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