Dagli anni 80 in poi...
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Re: Dagli anni 80 in poi...
No Ago.
Io ci ho provato. Orfano della musica degli anni 70 (fino al 77, vah) ho provato ad ascoltare (anche) quel gruppo dal nome glorioso.
E, come più volte affermato, ci sono anche diversi brani che, a confronto con i gruppi di successo di quegli anni, non erano male.
Ma io dai Genesis non mi aspettavo cose "non male", volevo quella musica che tanto mi aveva affascinato e che continuavo ad ascoltare consumando i vinili sui giradischi.
La cosa brutta è che continuo a pensare che avrebbero potuto anche farlo (pur con le defezioni di Gabriel e Hackett). Solo che hanno ritenuto molto più sempilce (e redditizio) fare quella scelta..
Watcher ha meglio di me sintetizzato il mio pensiero.
Fanc@@@ anche Giammetti....
Io ci ho provato. Orfano della musica degli anni 70 (fino al 77, vah) ho provato ad ascoltare (anche) quel gruppo dal nome glorioso.
E, come più volte affermato, ci sono anche diversi brani che, a confronto con i gruppi di successo di quegli anni, non erano male.
Ma io dai Genesis non mi aspettavo cose "non male", volevo quella musica che tanto mi aveva affascinato e che continuavo ad ascoltare consumando i vinili sui giradischi.
La cosa brutta è che continuo a pensare che avrebbero potuto anche farlo (pur con le defezioni di Gabriel e Hackett). Solo che hanno ritenuto molto più sempilce (e redditizio) fare quella scelta..
Watcher ha meglio di me sintetizzato il mio pensiero.
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Agostino, sei troppo simpatico.
Ma lo sai quanti anni ho io? Non te lo dico. Ma ti dico da quanti anni posseggo And Then There Were Three. 34 anni. Praticamente da quanto è uscito. E così ho fatto con Duke e Abacab. Prova a pensare che domani faccio questo: metto su We Can’t Dance (concentrandomi ed impegnandomi ad ascoltarlo con “interesse”) e scopro che magari è pieno di perle nascoste … Cavoli, quella batteria sinth è meglio di una batteria vera, e che bello ascoltare I Can’t Dance, chiudere gli occhi e immaginare loro che fanno il trenino!
Dovrei pensare che ho buttato musicalmente poco meno della metà della mia vita senza capire (mannaggia a me!) che ero in possesso di un gran disco ...e non lo sapevo!
Alla mia età mi sono ascoltato gli Opeth e gli Haken solo perché me li ha consigliati Progknight94 ( che approfitto per salutare). Cinque anni fa mi sono comprato Passion and Warfare di Steve Vai ed ho provato anche ad ascoltare i Clash. Ti sembro tipo da avere chiusure mentali a priori?
Ma lo sai quanti anni ho io? Non te lo dico. Ma ti dico da quanti anni posseggo And Then There Were Three. 34 anni. Praticamente da quanto è uscito. E così ho fatto con Duke e Abacab. Prova a pensare che domani faccio questo: metto su We Can’t Dance (concentrandomi ed impegnandomi ad ascoltarlo con “interesse”) e scopro che magari è pieno di perle nascoste … Cavoli, quella batteria sinth è meglio di una batteria vera, e che bello ascoltare I Can’t Dance, chiudere gli occhi e immaginare loro che fanno il trenino!
Dovrei pensare che ho buttato musicalmente poco meno della metà della mia vita senza capire (mannaggia a me!) che ero in possesso di un gran disco ...e non lo sapevo!
Alla mia età mi sono ascoltato gli Opeth e gli Haken solo perché me li ha consigliati Progknight94 ( che approfitto per salutare). Cinque anni fa mi sono comprato Passion and Warfare di Steve Vai ed ho provato anche ad ascoltare i Clash. Ti sembro tipo da avere chiusure mentali a priori?
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Possiedo entrambi i libri del Giammetti, "Musical box" l'ho citato spesso qui:Ago ha scritto:A mio parere (e non solo mio) se apprezzi veramente i Genesis del "periodo Gabriel" puoi facilmente apprezzare altrettanto quelli dell' "periodo Collins", basta mettere da parte pregiudizi e chiusure mentali a priori, e ascoltare quei brani con lo stesso interesse con cui ti metti ad ascoltare un brano che non hai mai sentito di un gruppo progressive.
Se inizi ad ascoltare un disco pensando "non mi piace, è scadente e fatto per vendere" ovvio che non lo apprezzi.
E' ancora più affascinante un altro libro recente, chiamato "The Musical Box", dove ogni brano (anche quelli suonati solo nel loro primissimo concerto a una festa in casa dei vicini) è analizzato in ogni minimo particolare da Giammetti, ma sono soprattutto riportati tutti i commenti che ogni membro ha espresso riguardo quel brano. Perfetto da accompagnare all'ascolto del brano che stai leggendo, che ti sembrerà di aver ascoltato per la prima volta.
http://vintagerockforum.altervista.org/ ... =665#p8172
e possiedo pure Revelation. Posso dirti che la lettura di questi libri non ha spostato di una virgola i miei gusti in fatto di Genesis. Non che non abbia mai cambiato idea, ad esempio nel tempo ho rivalutato molto A trick of the tail che ora metto sullo stesso piano di Trespass, appena sotto i grandi classici gabrieliani.
Vedi, tu (e con te molti altri) dici che se non sapessimo che sono dei Genesis apprezzeremmo molto di più la produzione anni '80. Ma il discorso si può anche rovesciare: se in copertina non ci fosse scritto Genesis tu li avresti mai approfonditi?
Non dico che sia tutta spazzatura, queste sono considerazioni che si fanno proprio pensando a cosa sono stati capaci di fare nel glorioso passato. Certo è che se devo ascoltare roba danzereccia di quel tipo, mi butto su chi la sa fare sul serio, ad esempio proprio i Duran Duran che tu citavi, che io preferisco alla stragrande rispetto ad Invisible touch.
I Genesis sono finiti quando è andato via Peter Gabriel.
“Finiti” proprio no, ma quasi.
Phil Collins imita la voce di Peter Gabriel.
Aveva una vocalità molto simile (sfido chiunque ad affermare il contrario) e tecnicamente gli è pure superiore. Ma il carisma, la personalità, il pathos, il timbro vocale vero e proprio di Peter non ha nulla a che fare col miagolio di Phil.
Phil Collins ha rovinato i Genesis.
Diciamo che gli ltri due si sono fatti trascinare volentieri nella melma (dorata)
Mike Rutherford non sa suonare la chitarra.
Il Mi minore lo conosceva, dunque sapeva suonare la chitarra. Che Hackett fosse un tantino più bravo?
Ray Wilson non era degno di cantare nei Genesis.
Invece lo era. Degno di cantare in quei Genesis. (copio e incollo Watcher)
Se vi riconoscete in una qualunque delle frasi riportate sopra, le opzioni sono due: o questo libro è capitato nelle vostre mani per caso, oppure avete un'idea dei Genesis alquanto superficiale.
Anche di Orietta Berti ho un'idea alquanto superficiale.
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Bè io sono partito coi Genesis anni 80, e un poco li ascolto anche ora.. Io non credo che siano mai cambiati i tre, semplicemente facevano pop nei 70, poi son arrivati gli 80..
Per Watcher il jazzoso: figata dell'anno scorso, italiano.
http://www.youtube.com/watch?v=GXikGEShy_8
Appena avete voglia di buon prog che non abbia 40 anni di polvere sopra, battete un colpoAlla mia età mi sono ascoltato gli Opeth e gli Haken solo perché me li ha consigliati Progknight94 (
Per Watcher il jazzoso: figata dell'anno scorso, italiano.
http://www.youtube.com/watch?v=GXikGEShy_8
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Re: Dagli anni 80 in poi...
C'è molto post-rock alla Giardini di Mirò, anche se con più professionalità...
Il post rock è il prog degli anni 90-00?
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Per me, no, intenti differenti, background differenti. E' un genere che amo moltissimo, moltissimo, come e forse più del prog (i giardini me li sono visti ad aprile) ma quello che ho postato è più sul RIO:)
Re: Dagli anni 80 in poi...
Al di là delle etichette, che lasciano il tempo che trovano, fino ad un certo punto, e più precisamente fino a "Wind & wuthering", i tre, insieme agli altri 2 prima e 1 poi, hanno fatto musica meravigliosa.Progknight94 ha scritto:.. Io non credo che siano mai cambiati i tre, semplicemente facevano pop nei 70, poi son arrivati gli 80..
Poi hanno semplicemente monetizzato l'enorme talento che avevano sviluppato, scrivendo canzoni che magari per altri erano mete inarrivabili, e che invece loro, forti del loro background inimitabile, partorivano senza sforzo, incassando cifre iperboliche. E tutto senza doversi rompere la testa nel mettere insieme ceselli di rara bellezza e difficoltà quali quelli dei brani che ben conosciamo.
Re: Dagli anni 80 in poi...
Già ... e chi non lavorerebbe metà per guadagnare il doppio?!SH61 ha scritto: E tutto senza doversi rompere la testa nel mettere insieme ceselli di rara bellezza e difficoltà quali quelli dei brani che ben conosciamo.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
Re: Dagli anni 80 in poi...
Magari potremmo disquisire se fare il musicista di successo sia SOLO uno lavoro.....Watcher ha scritto:[. e chi non lavorerebbe...
Poi non credo che, in tutti i casi, parliamo di 1.000 euro al mese.
A me comunque sarebbe bastato saperlo fare anche solo come hobby....
Re: Dagli anni 80 in poi...
Duke me lo salvo praticamente tutto e mi piace (man of our times a me piace! e la suite l'ascolto di fila)
per il resto salvo i seguenti pezzi:
abacab, keep it dark, dodo, mama , home by the sea 1-2. Non prog ma non necessariemente roba brutta...anzi mi piace ascoltare questi pezzi
per il resto salvo i seguenti pezzi:
abacab, keep it dark, dodo, mama , home by the sea 1-2. Non prog ma non necessariemente roba brutta...anzi mi piace ascoltare questi pezzi
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Di Abacab fu fatta anche una 'radio edit', durava circa quattro minuti. Decisamente più potabile della versione studio, inutilmente lunga per i banali spunti che contiene.
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Eppure chi la apprezza (non io) ne sottolinea proprio la parte finale strumentale.
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Re: Dagli anni 80 in poi...
sono da pezzi da pogaredrumboy95 ha scritto:Duke me lo salvo praticamente tutto e mi piace (man of our times a me piace! e la suite l'ascolto di fila)
per il resto salvo i seguenti pezzi:
abacab, keep it dark, dodo, mama , home by the sea 1-2. Non prog ma non necessariemente roba brutta...anzi mi piace ascoltare questi pezzi
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Re: Dagli anni 80 in poi...
già dall'incipit, GIammetti mi sta sulle***BIP***. Se sono d'accordo con una delle affermazioni, perché devo buttare il libro? Lasciamelo bruciare dopo che ho finito di leggerlo...
Watcher ha già risposto punto per punto. Io mi limito a constatare che, se tecnicamente fosse anche vero che qualcosa per ogni singolo strumento è pari o superiore rispetto ai brani del passato, è altrettanto vero che, allora, era molto più facile che TUTTI gli strumenti tecnicamente venissero usati ad alto livello.E con materiale assai più limitato come resa. Poi, se qualcuno vuol credere che la batteria di "Like it or not" è superiore a quella di "Los Endos", padronissimo.ognuno ha diritto alle proprie opinioni, senza volerle imporre a tutti i costi, vedi il sopracitato Giammetti.
solo su un punto mi soffermo. per me non è stato Phil la rovina del gruppo, ma Tony e Mike. loro avevano le redini della situazione in mano, loro le han lasciate cadere a terra. Perché, alla fine, uno dei limiti più grossi del periodo post Duke, è la mancanza di un vero filo conduttore. Ogni album è qualcosa di buttato lì per fare uscire qualcosa. Come i grandi scrittori che, una volta che hanno il contratto con la casa editrice garantito, ogni tot sofrnano cose illeggibili rispetto a quando ci mettevano l'anima.
che è quella che manca alla musica Genesis degli anni post 1980.
Watcher ha già risposto punto per punto. Io mi limito a constatare che, se tecnicamente fosse anche vero che qualcosa per ogni singolo strumento è pari o superiore rispetto ai brani del passato, è altrettanto vero che, allora, era molto più facile che TUTTI gli strumenti tecnicamente venissero usati ad alto livello.E con materiale assai più limitato come resa. Poi, se qualcuno vuol credere che la batteria di "Like it or not" è superiore a quella di "Los Endos", padronissimo.ognuno ha diritto alle proprie opinioni, senza volerle imporre a tutti i costi, vedi il sopracitato Giammetti.
solo su un punto mi soffermo. per me non è stato Phil la rovina del gruppo, ma Tony e Mike. loro avevano le redini della situazione in mano, loro le han lasciate cadere a terra. Perché, alla fine, uno dei limiti più grossi del periodo post Duke, è la mancanza di un vero filo conduttore. Ogni album è qualcosa di buttato lì per fare uscire qualcosa. Come i grandi scrittori che, una volta che hanno il contratto con la casa editrice garantito, ogni tot sofrnano cose illeggibili rispetto a quando ci mettevano l'anima.
che è quella che manca alla musica Genesis degli anni post 1980.
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Ricordo di aver visto con mio papà un Dvd che ripercorreva tutta la storia dei Genesis, dai primissimi album fino a Calling all Stations, con interviste, scene live ecc...e ricordo l'orrore misto profonda tristezza sul suo volto, da grande amante dei Genesis di Peter Gabriel e dei primissimi dischi con Collins cantante, davanti a obbrobri come I can't dance, Invisible touch e Follow me/Follow you (mi sembra si chiamasse così)...
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Il contrario, Follow you follow me.MrMuschiato ha scritto:Follow me/Follow you (mi sembra si chiamasse così)...
Ma fa niente, sei perdonato, non ti sei perso granchè.
Però un'ascoltatina a Trespass-Nursery Cryme-Foxtrot-Selling England by the pound-The lamb lies down on Broadway-A trick of the tail, io gliela darei!
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Quei dischi li conosco, non benissimo in effetti, ma conosco lo 'stile', tanta roba, mi chiedo come abbiano fatto ad autodistruggersi così...per la cronaca i primi Genesis sono uno dei gruppi preferiti del mi babbo.
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Leggi quello che scrivevo sopra a proposito del rapporto minimo sforzo/massima resa.....MrMuschiato ha scritto: mi chiedo come abbiano fatto ad autodistruggersi così...
- MrMuschiato
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Cosa che purtroppo han fatto tantissime band...SH61 ha scritto:Leggi quello che scrivevo sopra a proposito del rapporto minimo sforzo/massima resa.....MrMuschiato ha scritto: mi chiedo come abbiano fatto ad autodistruggersi così...
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Re: Dagli anni 80 in poi...
Salverei giusto Duke,tolti man of our times,please don't ask me(sembra una canzone di Tiziano Ferro cantata in inglese però ) e alone tonight(ma perchè sti brani così mielosi?)
Abacab si salvano giusto la title track(la parte strumentale live è davvero fantastica)e dodo/lurker.Ogni tanto ascolto con piacere Keep it dark .
Genesis,Invisible touch e Calling All Stations non pervenuti.
Abacab si salvano giusto la title track(la parte strumentale live è davvero fantastica)e dodo/lurker.Ogni tanto ascolto con piacere Keep it dark .
Genesis,Invisible touch e Calling All Stations non pervenuti.
You've got to be crazy