3 band anni 60 che si chiamano Kaleidoscope (USA-UK-Mexico)
Inviato: 09/08/2015, 15:03
iniziamo da quelli americani
sicuramente quelli più celebrati, in cui suonarono musicisti eccellenti poi diventati importanti sessionman tipo David Lindley (chitarrista di Jackson Brown per esempio...), Chris Darrow (Nitty Gritty Dirt Band)....
La band si distingue già dal primo album per un affascinante cocktail di psichedelia esotica mediorientale e blues rock, con inserti di folk e old style music americana.
L'album è "Side Trips" del 1967.
Il disco ha proprio nell'old style la sua parte più debole, ma ha già alcuni brani davvero memorabili tipo "Egyptian Gradens", affresco psichedelico esotico multiforme.
Nel 1968 esce "Beacon from Mars",il loro capolavoro, registrato in studio e live.
Registrazione eccellente e una maturità compositiva e strumentale da maestri. Un album enigmatico e affascinante.
Per me il picco è l'ultima traccia live "Beacon From Mars", 12 minuti di austero blues psichedelico, elegante e davvero interessante nell'utilizzo del feedback e di suoni espansi.
Per molti invece è "Taxim" una lunga digressione all'harp guitar, un esercizio di musica araba e indiana in contesto free con momenti di indemoniato ritmo percussivo. Jimmy Page si entusiasmò talmente tanto a sentire questo brano da scrivere "White Summer".
Capolavoro vero.
ma analizziamo che strumenti suonano i musicisti di questo gruppo americano in Taxim e in altre song
David Lindley - banjo, fiddle, mandolin, guitar, harp-guitar and 7-string banjo
Solomon Feldthouse - saz bouzoukee, dobro, vina, doumbeg, dulcimer, fiddle and 12 string guitar
Fenrus Epp (AKA Chester Crill) - violin, viola, bass, piano, organ and harmonica
Chris Darrow - banjo, mandolin, fiddle, autoharp, harmonica and clarinet
John Vidican - percussion
l'album contiene anche ottime canzoni brevi tra il blues, il country e il folk
Il terzo album "Incredible! Kaleidoscope" del 1969 è l'unico ad entrare nelle charts ed ancora è una bella prova, sempre all'insegna di muscia indo-araba qui suonata in maniera più fusa al country rock. Ma è il country progressive ad emergere.
L'album più accessibile e consigliabile per approcciarsi alla band.
La band partecipa alla colonna sonora di Zabrinskie Point di Antonioni e poi con rivoluzioni interne fa uscire "Bernice" che svolta in direzione soft rock, non disprezzabile anche perchè abbastanza in anticipo sui tempi e qualche ricordo delle jam psichedeliche.
A presto con gli altri Kaleidoscope
sicuramente quelli più celebrati, in cui suonarono musicisti eccellenti poi diventati importanti sessionman tipo David Lindley (chitarrista di Jackson Brown per esempio...), Chris Darrow (Nitty Gritty Dirt Band)....
La band si distingue già dal primo album per un affascinante cocktail di psichedelia esotica mediorientale e blues rock, con inserti di folk e old style music americana.
L'album è "Side Trips" del 1967.
Il disco ha proprio nell'old style la sua parte più debole, ma ha già alcuni brani davvero memorabili tipo "Egyptian Gradens", affresco psichedelico esotico multiforme.
Nel 1968 esce "Beacon from Mars",il loro capolavoro, registrato in studio e live.
Registrazione eccellente e una maturità compositiva e strumentale da maestri. Un album enigmatico e affascinante.
Per me il picco è l'ultima traccia live "Beacon From Mars", 12 minuti di austero blues psichedelico, elegante e davvero interessante nell'utilizzo del feedback e di suoni espansi.
Per molti invece è "Taxim" una lunga digressione all'harp guitar, un esercizio di musica araba e indiana in contesto free con momenti di indemoniato ritmo percussivo. Jimmy Page si entusiasmò talmente tanto a sentire questo brano da scrivere "White Summer".
Capolavoro vero.
ma analizziamo che strumenti suonano i musicisti di questo gruppo americano in Taxim e in altre song
David Lindley - banjo, fiddle, mandolin, guitar, harp-guitar and 7-string banjo
Solomon Feldthouse - saz bouzoukee, dobro, vina, doumbeg, dulcimer, fiddle and 12 string guitar
Fenrus Epp (AKA Chester Crill) - violin, viola, bass, piano, organ and harmonica
Chris Darrow - banjo, mandolin, fiddle, autoharp, harmonica and clarinet
John Vidican - percussion
l'album contiene anche ottime canzoni brevi tra il blues, il country e il folk
Il terzo album "Incredible! Kaleidoscope" del 1969 è l'unico ad entrare nelle charts ed ancora è una bella prova, sempre all'insegna di muscia indo-araba qui suonata in maniera più fusa al country rock. Ma è il country progressive ad emergere.
L'album più accessibile e consigliabile per approcciarsi alla band.
La band partecipa alla colonna sonora di Zabrinskie Point di Antonioni e poi con rivoluzioni interne fa uscire "Bernice" che svolta in direzione soft rock, non disprezzabile anche perchè abbastanza in anticipo sui tempi e qualche ricordo delle jam psichedeliche.
A presto con gli altri Kaleidoscope