Alexis Korner (1928 - 1984)

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roberto63
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Alexis Korner (1928 - 1984)

Messaggio da roberto63 »

Apro un topic su uno dei più autorevoli esponenti del Blues d'Oltremanica, considerato con pieno fondamento The Father Of The British Blues.

Attivo sulla scena inglese sin dalla fine degli anni '40, entra a far parte del gruppo di Chris Barber, un musicista importante nella divulgazione del jazz suonato con strumenti acustici dando vita al genere dello skiffle.

Conosce, grazie a Barber, il giovane armonicista Cyril Davies, con il quale avvia un interessante sodalizio artistico formando i Blues Incorporated, una sorta di laboratorio musicale dove giovani musicisti si fanno le ossa.
I nomi: Charlie Watts, Jack Bruce, Ginger Baker e Danny Thompson. A loro poi si aggiungono degli ospiti speciali come Mick Jagger, Keith Richards, Brian Jones, Rod Stewart, John Mayall e Jimmy Page.
Davies, purtroppo, scompare prematuramente a 32 anni nel '64; Alexis prende in mano le redini del gruppo pubblicando una serie di lavori di indubbio pregio che hanno il merito di spianare la strada a John Mayall, i Cream, Savoy Brown, Chicken Shack, Fleetwood Mac ecc...

Fra questi album, merita un ascolto attento At The Cavern registrato live il 23 febbraio 1964.
Questa è la formazione:
Alto Saxophone – Dave Castle
Double Bass [String Bass] – Vernon Bown
Drums – Mike Scott
Electric Guitar, Vocal – Alexis Korner
Organ – Malcolm Saul
Herbie Goins - Vocal.

Hoochie Koochie Man con la voce di Korner:

Teorema di Stockmayer:
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Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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reallytongues
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Re: Alexis Korner (1928 - 1984)

Messaggio da reallytongues »

davvero una bella interpretazione
nel continente nero paraponzi ponzi bo
roberto63
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Re: Alexis Korner (1928 - 1984)

Messaggio da roberto63 »

Korner non era un grande virtuoso e, certamente, alcuni suoi discepoli sotto il profilo prettamente strumentistico hanno mostrato maggiori qualità. Tuttavia, il suo pregio era quello di saper riunire attorno a sé le migliori energie della scena musicale britannica, di avere buone capacità di arrangiatore e di essere un profondo conoscitore della musica americana: da Charles Mingus a Chuck Berry. Questo compendio ha prodotto alcune opere di grande valore fra la fine dei '60 e l'inizio dei '70 in un momento in cui il rock inglese specie di matrice blues era all'apice del suo sviluppo.
Purtroppo dell'album che ho postato non c'è altro, a parte una bonus tracks derivante da sessioni radiofoniche pubblicate a parte in un bel disco postumo del '94.
A questo proposito segnalo questo sito di un fan dalla grafica poco accattivante, ma densissimo di informazioni che aiutano ad inquadrare Korner e la sua opera nell'ambito della musica rock.

http://alexis-korner.net/index2.html

Detto questo, la nota dolente è data dalla reperibilità difficoltosa di molti suoi dischi e dall'alto prezzo delle poche copie disponibili.
Tanto per esemplificare uno dei suoi capolavori, Bootleg Him, raccolta con brani editi ed inediti dei '60 uscita nel '72, disponibile su ristampa in cd sul sito di Amazon ha una valutazione astronomica che, con tutta la buona volontà, non può essere sostenibile.
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