Vivo! Malandato, semicieco. Ma suona ancora!Progknight94 ha scritto:Porto una ventata d'allegria: Winters è morto, ricordo bene?
Il Blues Rock americano
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Re: Il Blues Rock americano
Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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Re: Il Blues Rock americano
Memory Pain è fantastica veramente!!roberto63 ha scritto:Sono d'accordo. A me ricorda il fantastico Rory Gallagher per il quale ho un'ammirazione sconfinata. Virtuosi nel fraseggio chitarristico; generosi, sanguigni, trascinanti nel contesto live; ma un po' limitati nella composizione.reallytongues ha scritto:Sto ascoltando "Second Winter".
Davvero notevole la capacità chitarristica e il modo fresco e originale di fare blues.
Se è un genio con la chitarra, lo trovo un pochino limitato in fantasia compositiva.
Comunque un gran bell'album, per nulla invecchiato, con suoni bellissimi.
OT:
Little Walter è il più grande armonicista di blues (sappiatelo), usava l'armonica come se fosse un'orchestra
Little Walter è il maestro indiscusso anche di Paul Butterfield ad esempio.
Di "Second Winter" questi due pezzi mi entusiasmano particolarmente:
cover di Percy Mayfield declinata "hard rock".
fra l'altro lasciato fuori dalla versione originaria.
A me piacciono molto anche le cover di Dylan e Little Richard
Comunque iniziamo a parlare della più famosa band bianca americana di boogie blues:
i Canned Heat !
non ho tempo di scrivere e quindi vi posto subito il loro brano più famoso per iniziare...
ON THE ROAD AGAIN
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Re: Il Blues Rock americano
Io ciò la cover fatta dai Rockets!
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Re: Il Blues Rock americano
Non vedo il video postato da really, è On the Road again?
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
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Re: Il Blues Rock americano
Si, è quella.
Ne approfitto per ribadire: ragazzi, ricordiamoci sempre di scrivere titolo ed esecutori dei video che postate, succede spesso che i video scompaiano dal tubo. Come dice quel proverbio...
VIDEO VOLANT, SCRIPTA MANENT!
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Re: Il Blues Rock americano
Comunque dei Canned Heat ho un Best of, band interessante.
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
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Re: Il Blues Rock americano
il rock blues americano mi piace molto, specie quello più tendente al boogie, che poi è spesso strettamente imparentato al southern rock.
ZZ Top tipico esempio
mi piace quello stile tipicamente texano e degli stati del sud, un po' polveroso, sicuramente molto alcolico. Ovviamente anche il già citato Johnny Winter, fino a Stevie Ray Vaughan.
Ma anche il rock blues più hard da biker, tipo certe cose di George Thorogood
ZZ Top tipico esempio
mi piace quello stile tipicamente texano e degli stati del sud, un po' polveroso, sicuramente molto alcolico. Ovviamente anche il già citato Johnny Winter, fino a Stevie Ray Vaughan.
Ma anche il rock blues più hard da biker, tipo certe cose di George Thorogood
ok e adesso?
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Re: Il Blues Rock americano
Di George Thorogood memorabile la versione di "Who do You Love"...
ZZ Top riprendono oltre la lezione hendrixiana anche quella dei Canned Heat.
Il boogie blues o boogie rock che deriva dal blues più grezzo di John Lee Hooker divenne il viatico per l'hard più commerciale dei 70. I Canned Heat ne sono praticamente gli inizatori americani e aggiungono rispetto agli inglesi quell'immaginario sgangherato e polveroso della provincia americana.
I Canned Heat erano l'ideale band per festicciole, picevano ai ragazzi hippy in cerca di sensazioni bucoliche:
"Going Up The Country"
ma piacevano anche alle truppe americane in Vietnam in cerca di sensazioni forti:
"Amphetamine Annie"
l'ultima link fotografa la copertina di un cd raccolta del gruppo in cui ci sono le loro hit..(Muschio è quella che hai tu?)
ZZ Top riprendono oltre la lezione hendrixiana anche quella dei Canned Heat.
Il boogie blues o boogie rock che deriva dal blues più grezzo di John Lee Hooker divenne il viatico per l'hard più commerciale dei 70. I Canned Heat ne sono praticamente gli inizatori americani e aggiungono rispetto agli inglesi quell'immaginario sgangherato e polveroso della provincia americana.
I Canned Heat erano l'ideale band per festicciole, picevano ai ragazzi hippy in cerca di sensazioni bucoliche:
"Going Up The Country"
ma piacevano anche alle truppe americane in Vietnam in cerca di sensazioni forti:
"Amphetamine Annie"
l'ultima link fotografa la copertina di un cd raccolta del gruppo in cui ci sono le loro hit..(Muschio è quella che hai tu?)
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Re: Il Blues Rock americano
Poco ricordato e celebrato il "Live at Topanga Carrol" del 72 (ma risalente al 69) è forse il capolavoro dei Canned Heat. In questo breve e conciso album, dichiarano al mondo di essere una fottutissima e grandissima boogie blues band e le concessioni al pop e psichedelia dei loro album studio sono completamente bandite.
il gruppo dal vivo era una macchina da guerra
questa è un spettacolare "Sweet Sixteen" di B.B. King
http://www.youtube.com/watch?v=KOmbbisw ... ults_video
questo blues sembra il testamento spirituale di Wilson, suicidatosi dopo poco tempo:
commovente e dolcissimo
http://www.youtube.com/watch?v=NQ62pEnzvW0
il gruppo dal vivo era una macchina da guerra
questa è un spettacolare "Sweet Sixteen" di B.B. King
http://www.youtube.com/watch?v=KOmbbisw ... ults_video
questo blues sembra il testamento spirituale di Wilson, suicidatosi dopo poco tempo:
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http://www.youtube.com/watch?v=NQ62pEnzvW0
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Re: Il Blues Rock americano
ottima blues band messicana odierna specializzata in strumentali i Naranjito Blues
grandissimo album questo:
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Re: Il Blues Rock americano
Ho scoperto da poco questo bellissimo disco dei Short Cross.
Si fanno le ossa già da metà anni 60 coverizzando da vivo i primi Rolling Stones e arrivano pronti negli anni 70 con un suono corposo e ricco di influenze
Il loro album "Arising" del 1972 è una grande prova
brani espansi e pianistici con tappeti di hammond e una voce roca e sofferta, sembrano in certi tratti i Little Feat più introspettivi del primo album
la chitarra tiene saldo il timone in territori hard rock blues e in qualche caso ci scalda davvero come su una graticola pronta a cuocere come in "Suicide Blues", un rock blues magnifico con parti strumentali riuscitissime.
Gruppo davvero completo nel panorama rock blues americano quasi quanto la James Gang
Si fanno le ossa già da metà anni 60 coverizzando da vivo i primi Rolling Stones e arrivano pronti negli anni 70 con un suono corposo e ricco di influenze
Il loro album "Arising" del 1972 è una grande prova
brani espansi e pianistici con tappeti di hammond e una voce roca e sofferta, sembrano in certi tratti i Little Feat più introspettivi del primo album
la chitarra tiene saldo il timone in territori hard rock blues e in qualche caso ci scalda davvero come su una graticola pronta a cuocere come in "Suicide Blues", un rock blues magnifico con parti strumentali riuscitissime.
Gruppo davvero completo nel panorama rock blues americano quasi quanto la James Gang
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Re: Il Blues Rock americano
Questo brano degli Short Cross mi è piaciuto tantissimo!
Ho trovato informazioni interessanti su questo blog americano.
Mi ci vorrà un po' per tradurlo, ma ce la posso fare.
http://rockasteria.blogspot.it/2011/04/ ... endid.html
Su Discogs riporta il 1988 come data di pubblicazione dell'album. Immagino che ci sia un errore.
http://www.discogs.com/artist/2489500-Short-Cross
Ho trovato informazioni interessanti su questo blog americano.
Mi ci vorrà un po' per tradurlo, ma ce la posso fare.
http://rockasteria.blogspot.it/2011/04/ ... endid.html
Su Discogs riporta il 1988 come data di pubblicazione dell'album. Immagino che ci sia un errore.
http://www.discogs.com/artist/2489500-Short-Cross
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Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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- Lorenzo Mentasti
- Grande Rocker
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Re: Il Blues Rock americano
Tra i tanti musicisti/band americane che dalla seconda metà degli Anni '60 rimettono mano al blues, vi sarebbero da citare anche i Creedence Clearwater Revival ("Graveyard train"), Richie Havens ("Motherless child/Freedom"), gli Amboy Dukes ("Baby please don't go" di Joe Williams) e Janis Joplin ("Ball and chain").
"Mother, didn't need to be so high."