Il Blues Rock americano
Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart
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Il Blues Rock americano
Il blues, genere musicale dei neri americani iniziò a essere musica non solo di culto, ma di successo, non per merito dei giovani americani, ma di quelli inglesi, che sul finire degli anni 50, hanno inizato a interessarsi a questo genere inizando a produrre musica con quella influenze.
Solo qualche anno dopo anche i giovani americani hanno iniziato a interessarsi al blues dei neri anche perchè l'interesse prevalente era per il folk, il country e la pop music e poco prima del '65 si sono inziate a formare le prime band di blues bianco.
Tra i primissimi esponenti del blues bianco/moderno, precursore del blues rock, c'è sicuramente Paul Butterfield.
Rivoluzionario armonicista, la sua band comprendeva musicisti bianchi e neri, fatto rivoluzionario per l'epoca, alcuni provenienti dalla band di Muddy Waters. La sua band fu la prima con musicisti di colore a esibirsi in locali frequentati da clienti bianchi.
Il primo album è un purissimo esempio del blues di Chicago dove già spicc a il talento enorme del chitarrista Mike Bloomfield.
Nel 1965 accompagneranno Bob Dylan al festival di Newport, nella famosa e contestata svolta elettrica del menestrello.
Solo qualche anno dopo anche i giovani americani hanno iniziato a interessarsi al blues dei neri anche perchè l'interesse prevalente era per il folk, il country e la pop music e poco prima del '65 si sono inziate a formare le prime band di blues bianco.
Tra i primissimi esponenti del blues bianco/moderno, precursore del blues rock, c'è sicuramente Paul Butterfield.
Rivoluzionario armonicista, la sua band comprendeva musicisti bianchi e neri, fatto rivoluzionario per l'epoca, alcuni provenienti dalla band di Muddy Waters. La sua band fu la prima con musicisti di colore a esibirsi in locali frequentati da clienti bianchi.
Il primo album è un purissimo esempio del blues di Chicago dove già spicc a il talento enorme del chitarrista Mike Bloomfield.
Nel 1965 accompagneranno Bob Dylan al festival di Newport, nella famosa e contestata svolta elettrica del menestrello.
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Re: Il Blues rock americano
ecco un brano dal primo album
Paul Butterfield Band
Paul Butterfield Band
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- Mick Channon
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Re: Il Blues Rock americano
Grande musica e grande disco,ottimo anche East-West,sempre con Mike Bloomfield alla chitarra
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
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Re: Il Blues Rock americano
e qui ti volevo...Mick Channon ha scritto:Grande musica e grande disco,ottimo anche East-West,sempre con Mike Bloomfield alla chitarra
Infatti il grande capolavoro di Paul Butterfield è proprio il successivo "East-West" del 1966.
Il blues si contamina con il jazz e si colora di suggestioni orientali e in un certo senso il blues revival americano si prende una rivincita su quello inglese in quanto a innovazione.
Qui esplode tutto il talento enorme di Mike Bloomfield.
East West
ma quanto è bella Work Song: http://www.youtube.com/watch?v=xO2JAA47Mgk
continua...
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Re: Il Blues Rock americano
Brano che inizia con un assolo e finisce con un altro.reallytongues ha scritto: Qui esplode tutto il talento enorme di Mike Blomfield.
Bloomfield mi piace di più quando rimane nei canoni blues e non quando sperimenta scale orientali. Trovo inoltre che di jazz c'è solo la caratteristica dell'improvvisazione.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
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Re: Il Blues Rock americano
Si diciamo che porterà a perfezionare sia le scale orientali che la commistione con il jazz nella Supersession con Al Kooper.Watcher ha scritto:Brano che inizia con un assolo e finisce con un altro.reallytongues ha scritto: Qui esplode tutto il talento enorme di Mike Blomfield.
Bloomfield mi piace di più quando rimane nei canoni blues e non quando sperimenta scale orientali. Trovo inoltre che di jazz c'è solo la caratteristica dell'improvvisazione.
Dopo l'abbandono di Mike nella Paul Butterfield Blues Band subentrò un altro guitar hero: Elvin Bishop.
Da ricordare che Carlos Santana prese lezioni da Mike Bloomfield.
Incredibile il fraseggio e gli assoli di Mike nei brani di Bob Dylan di Highway 61 Revisited
Sempre parlando di Mike Bloomfield purtroppo dopo le due mitiche Supersession e l'album con gli Electric Flag dell'amico Buddy Miles (gruppo jazz-rock precursore di Blood Sweet and Tears e Chicago) non riuscì a trovare una sua strada artistica se non nell'album blues Analine del 1977. Ebbe sempre parecchi problemi psicologici e morì di overdose nei primi 80.
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Re: Il Blues Rock americano
Bellissima Work Song,questa si che ha influenze Jazz,visto che si tratta di una cover du un brano Jazz appunto,scritta da Nat Adderley
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Re: Il Blues Rock americano
Tra i primissimi gruppi blues bianchi degli States c'è pure la Goldberg-Miller Blues Band.
Steve Miller iniziò da giovanissimo a bazzicare Chicago e i suoi club blues per neri e suonò con i grandi Muddy Waters, Howlin' Wolf e Buddy Guy oltre al già citato Paul Butterfield.
Con Berry Goldberg unì le forze per una band blues. Fecero uscire solo un singolo e suonarono nei club di New York, prima che Steve tornò a studiare all'università per poi da laureato andare con il classico furgoncino Wokswagen in California e aderire alla psichedelia con la Steve Miller Band dove suonò un altro grande patito di blues:
Boz Scaggs.
Irresistibile il brano della Goldberg-Miller Blues Band, in cui Miller rivaleggia idealmente con Clapton in un assolo selvaticissimo.
1965
Steve Miller iniziò da giovanissimo a bazzicare Chicago e i suoi club blues per neri e suonò con i grandi Muddy Waters, Howlin' Wolf e Buddy Guy oltre al già citato Paul Butterfield.
Con Berry Goldberg unì le forze per una band blues. Fecero uscire solo un singolo e suonarono nei club di New York, prima che Steve tornò a studiare all'università per poi da laureato andare con il classico furgoncino Wokswagen in California e aderire alla psichedelia con la Steve Miller Band dove suonò un altro grande patito di blues:
Boz Scaggs.
Irresistibile il brano della Goldberg-Miller Blues Band, in cui Miller rivaleggia idealmente con Clapton in un assolo selvaticissimo.
1965
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Re: Il Blues Rock americano
é una bomba sto brano!
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Re: Il Blues Rock americano
Un bellissimo album di blues bianco è quello dei Moby Grape "Grape Jam" del 1967.
Il gruppo è formato dall'ex batterista dei Jefferson Airplane Skip Spence passato qui alla chitarra-voce.
Skip è una sorta di Syd Barrett/Peter Green americano tutto arte e follia (notevolissimo anche il suo album solista-tra le perle del rock psichedelico).
Qualche rimando al celebrato "End of the Game" di Peter Green lo si potrebbe azzardare, almeno nei momenti più furiosi e drammatici.
Questo album dimostra come i Moby Grape fossero una delle band americane più interessanti e fantasiose (erano tra i preferiti di Lou Reed), sia nel rock/r&b acido (l'esordio) e il blues rock (questo)e sicuramente Skip Spence fu un genio assoluto, scomparso troppo presto.
Il gruppo è formato dall'ex batterista dei Jefferson Airplane Skip Spence passato qui alla chitarra-voce.
Skip è una sorta di Syd Barrett/Peter Green americano tutto arte e follia (notevolissimo anche il suo album solista-tra le perle del rock psichedelico).
Qualche rimando al celebrato "End of the Game" di Peter Green lo si potrebbe azzardare, almeno nei momenti più furiosi e drammatici.
Questo album dimostra come i Moby Grape fossero una delle band americane più interessanti e fantasiose (erano tra i preferiti di Lou Reed), sia nel rock/r&b acido (l'esordio) e il blues rock (questo)e sicuramente Skip Spence fu un genio assoluto, scomparso troppo presto.
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Re: Il Blues Rock americano
Ecoome, se è bella! Ottima cover dell'originale di Nat Adderley, tante volte suonato dal favoloso Cannonball Adderley Quintet o Sextet dei '60 con l'aggiunta di Yusef Lateef, quello con Joe Zawinul al piano.reallytongues ha scritto:e qui ti volevo...Mick Channon ha scritto:Grande musica e grande disco,ottimo anche East-West,sempre con Mike Bloomfield alla chitarra
Infatti il grande capolavoro di Paul Butterfield è proprio il successivo "East-West" del 1966.
Il blues si contamina con il jazz e si colora di suggestioni orientali e in un certo senso il blues revival americano si prende una rivincita su quello inglese in quanto a innovazione.
Qui esplode tutto il talento enorme di Mike Bloomfield.
East West
ma quanto è bella Work Song: http://www.youtube.com/watch?v=xO2JAA47Mgk
continua...
Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
Se sembra facile, è dura.
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Re: Il Blues Rock americano
Direi che il blues rock americano dopo la metà dei 60 prese varie direzioni, anche se semplificando possono essere così delineate:
- il blues rock puro, sporcato dal boogie, dal rock'n'roll, da generi comunque pre anni 60 e comunque poco incline a divagazioni iperpsichedeliche e progressive che seguono la purezza del primo blues revival
i nomi di spicco: CANNED HEAT e il primo TAJ MAHAL e un pochino al di sotto la prima J. Geils Band
- il blues rock come parte integrante di una fusione di generi
CAPTAIN BEEFHEART, JIMI HENDRIX, il JAZZ_ROCK Americano (Electric Flag, Chicago, Kooper...)
- il blues rock come parte a se stante di un repertorio più ampio, tipico di gruppi pop rock psichedelici come:
DOORS, JEFFERSON AIRPLAINE, DEAD...
Se dimentico o sbaglio qualcosa ditemi pure.
Alla prossima con i mitici Canned Heat.
- il blues rock puro, sporcato dal boogie, dal rock'n'roll, da generi comunque pre anni 60 e comunque poco incline a divagazioni iperpsichedeliche e progressive che seguono la purezza del primo blues revival
i nomi di spicco: CANNED HEAT e il primo TAJ MAHAL e un pochino al di sotto la prima J. Geils Band
- il blues rock come parte integrante di una fusione di generi
CAPTAIN BEEFHEART, JIMI HENDRIX, il JAZZ_ROCK Americano (Electric Flag, Chicago, Kooper...)
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DOORS, JEFFERSON AIRPLAINE, DEAD...
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Re: Il Blues Rock americano
Davvero interessantissimo questo topic really! è un universo che non conosco
Re: Il Blues Rock americano
E Johnny Winter? Acerrimo nemico di Andy Summer(s)?
Perdonatemi l'infame battuta ...
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Re: Il Blues Rock americano
ho solo un live di Winter..
Hai ragione è blues rock purissimo, come se Hendrix non fosse stato capace di scrivere brani innovativi e si fosse rifugiato solo nell'hard blues ...(scusa la frecciatina cattivella)
Sinceramente il live che ho non mi ha mai convinto più di tanto.
Magari sbaglio.
E' da annoverare tra le seconde fila e nella seconda generazione rock, uno dei primi del southern rock comunque.
Hai ragione è blues rock purissimo, come se Hendrix non fosse stato capace di scrivere brani innovativi e si fosse rifugiato solo nell'hard blues ...(scusa la frecciatina cattivella)
Sinceramente il live che ho non mi ha mai convinto più di tanto.
Magari sbaglio.
E' da annoverare tra le seconde fila e nella seconda generazione rock, uno dei primi del southern rock comunque.
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Re: Il Blues Rock americano
Io ho questi due album:
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire Second Winter - album che in origine era un vinile su tre facciate incise! - è una prova già matura che vede l'albino texano muoversi fra blues e hard rock all'insegna del calore e dell'espressività. Il bonus disc live contiene registrazioni dimenticate per decenni, ma molto energiche e vibranti fra cui spiccano "Tobacco Road" e Frankenstein, il noto hit del fratello Edgar, ripreso in anni recenti dai Phish.
Il secondo è un compendio del Blues di Chicago: due maestri e un allievo diligente!
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire Second Winter - album che in origine era un vinile su tre facciate incise! - è una prova già matura che vede l'albino texano muoversi fra blues e hard rock all'insegna del calore e dell'espressività. Il bonus disc live contiene registrazioni dimenticate per decenni, ma molto energiche e vibranti fra cui spiccano "Tobacco Road" e Frankenstein, il noto hit del fratello Edgar, ripreso in anni recenti dai Phish.
Il secondo è un compendio del Blues di Chicago: due maestri e un allievo diligente!
Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
Re: Il Blues Rock americano
Se si vuole un solo album di Winter, questo è Second Winter.
L'altro non lo conosco.
L'altro non lo conosco.
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Re: Il Blues Rock americano
Sto ascoltando "Second Winter".
Davvero notevole la capacità chitarristica e il modo fresco e originale di fare blues.
Se è un genio con la chitarra, lo trovo un pochino limitato in fantasia compositiva.
Comunque un gran bell'album, per nulla invecchiato, con suoni bellissimi.
Ho letto che sul finire dei 60 entrò nella band di Muddy Waters dopo che Otis Spann e Little Walter morirono.
Little Walter e Willie Dixon suonarono nel primo di Winter (cavolo!).
OT:
Little Walter è il più grande armonicista di blues (sappiatelo), usava l'armonica come se fosse un'orchestra
Davvero notevole la capacità chitarristica e il modo fresco e originale di fare blues.
Se è un genio con la chitarra, lo trovo un pochino limitato in fantasia compositiva.
Comunque un gran bell'album, per nulla invecchiato, con suoni bellissimi.
Ho letto che sul finire dei 60 entrò nella band di Muddy Waters dopo che Otis Spann e Little Walter morirono.
Little Walter e Willie Dixon suonarono nel primo di Winter (cavolo!).
OT:
Little Walter è il più grande armonicista di blues (sappiatelo), usava l'armonica come se fosse un'orchestra
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Re: Il Blues Rock americano
Porto una ventata d'allegria: Winters è morto, ricordo bene?
Re: Il Blues Rock americano
Sono d'accordo. A me ricorda il fantastico Rory Gallagher per il quale ho un'ammirazione sconfinata. Virtuosi nel fraseggio chitarristico; generosi, sanguigni, trascinanti nel contesto live; ma un po' limitati nella composizione.reallytongues ha scritto:Sto ascoltando "Second Winter".
Davvero notevole la capacità chitarristica e il modo fresco e originale di fare blues.
Se è un genio con la chitarra, lo trovo un pochino limitato in fantasia compositiva.
Comunque un gran bell'album, per nulla invecchiato, con suoni bellissimi.
OT:
Little Walter è il più grande armonicista di blues (sappiatelo), usava l'armonica come se fosse un'orchestra
Little Walter è il maestro indiscusso anche di Paul Butterfield ad esempio.
Di "Second Winter" questi due pezzi mi entusiasmano particolarmente:
cover di Percy Mayfield declinata "hard rock".
fra l'altro lasciato fuori dalla versione originaria.
Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
Se sembra facile, è dura.
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