XTC

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XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Non è facile buttare giù due righe di presentazione per questa band. Sono sempre rimasti nelle retrovie, un po’ costretti un po’ per scelta. Eppure si tratta di uno dei gruppi più originali, divertenti, pazzoidi e geniali che il pop ricordi. In questo che si preannuncia come un luuuungo thread cercherò più che altro di suggerire qualche ascolto per introdurre al mondo caleidoscopico degli XTC.
Fin dall’inizio, la spina dorsale di questo complesso di Swindon, è costituita dal duo Andy Partridge (chitarrista e cantante principale) e Colin Moulding (bassista e cantante). Il loro sodalizio può ricordare quello storico tra Lennon e McCartney, ma il parallelo con il quartetto di Liverpool non si ferma, come vedremo, a questo particolare. Partridge e Moulding sono i compositori di tutto il materiale della band (tranne rarissime eccezioni), anche se in percentuali diverse, diciamo 75% il primo, 25% il secondo; l’autore di un brano coincide sempre con il vocalist principale. Della formazione originale fanno parte anche il batterista Terry Chambers ed il tastierista Barry Andrews.
Curiosa l’origine del nome: XTC si pronuncia in modo simile ad “Ecstacy”!
L’esordio discografico a 33 giri coincide con l’esplosione del fenomeno punk (tanto per cambiare….), e questo in parte si sente. In effetti quello di WHITE MUSIC (1977) è uno pseudo punk più divertito che arrabbiato, arricchito con abbondanti dosi di ska e una spruzzata di funky. Le tastiere di Andrews hanno un suono che ricorda le pianole giocattolo, il che dà maggiormente un sapore goliardico. Ma ciò che più conta, Partridge inizia a regalarci una serie di gioiellini pop, canzoni che ascolti una volta e inizi a canticchiarle subito, come Radios in Motion, This is Pop (appunto…), e Statue of Liberty.
Moulding risponde con dei pezzi ancora piuttosto grezzi ma non meno incisivi, come Do What You do e Cross Wires.
Appare invece fuori posto la cover di All Along the Watchtower di Dylan, sembra inserita più per attirare l’attenzione. Per fortuna nel finale, l’album si risolleva con le eccellenti Neon Shuffle e Spinning Top, sincopata e accattivante.
La versione in cd contiene alcuni extra, tra cui i pezzi di un EP uscito l’anno prima, e le b-sides dei primi 45 giri, compresa Heatwave.
White Music è un disco che consiglio caldissimamente, ma rimarrà un unicum nella discografia degli XTC.

Statue of Liberty


Cross Wires


Spinning Top


Heatwave



continua....
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Mick Channon
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Re: XTC

Messaggio da Mick Channon »

Vai Hairless,era ora.Grandi XTC [slurp]
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
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theNemesis
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Re: XTC

Messaggio da theNemesis »

Ottima idea HH.... ho molti ricordi legati agli xtc
Dancing on time way...
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reallytongues
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Re: XTC

Messaggio da reallytongues »

del primo ma neanche troppo periodo io ho "English Setllement" che è un concentrato di genio
chitarre classiche e acustich suonate a ritmi impazziti, davvero una musica originalissima con tanta sapienza melodica e musicale
forse mancano dei brani killer

i primi Xtc non li conosco tranne "Making Plains For Nigel" rifatta dai Primus
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Hairless Heart
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Il successivo GO 2 è un lavoro interlocutorio, probabilmente il meno interessante dell’intera discografia. Rappresenta la transizione dal pop-punk dell’esordio, a ciò che verrà dopo. E’ anche il disco meno Partridge in assoluto, solo la metà dei brani portano la sua firma. E, caso unico, viene lasciato spazio al tastierista Andrews con due composizioni, di cui una, My Weapon, rientra negli standard XTC, l’altra invece, Super Tuff, è molto più cupa. Moulding si concede le consuete divertite dissonanze in Crowded Room, mentre la migliore è forse Buzzcity Talking.



Curiosità: in Jumping in Gomorrah, Andy fa lo spelling della parola “jumping”, un po’ come faranno i Cure in Fire in Cairo.
La cosa di gran lunga più originale è la copertina, opera di Hypgnosis.
Immagine
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire
Ed il retro? “This is the back of a RECORD COVER….
Ovviamente anche l’etichetta del cd (e presumo anche quella del vinile): “This is a LABEL. This writing is known as the LABEL COPY….” .
:lol:
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Con DRUMS AND WIRES del 1979 ecco la versione definitiva degli XTC. Da qui in poi la produzione discografica è abbastanza uniforme, gli album si differenziano solo per qualche sfumatura. La premiata ditta Partridge & Moulding diventa bottega artigianale che sforna gioiellini pop in quantità, con spruzzate di psichedelia ove occorre.
Sono in molti a sostenere il parallelo Partridge/Lennon e Moulding/McCartney, ma ciò non mi trova d’accordo. Secondo me in Partridge convivono sia la visionarietà e la sregolatezza di Lennon che talvolta sfocia in genio, assieme alla grandissima capacità melodica di McCartney, che in questo è il maestro riconosciuto. Per la sua alternatività pur nell’amalgama complessivo, paragonerei piuttosto Moulding ad Harrison.
Registrato con il produttore Steve Lillywhite e l'ingegnere del suono Hugh Padgham, Drums and Wires contiene la prima hit della band, Makins Plans for Nigel, ma ci sono cose forse migliori, come Day In Day Out, o come Ten Feet Tall, per cui ho una particolare predilezione. Si noti il ritornello, inusitatamente cantato in maniera molto soft ma efficace lo stesso.
Ci sono anche delle cose molto Talking Heads, cantato di Byrne compreso, tipo When You're Near Me I Have Difficulty, o Real by Reel.

Makins Plans for Nigel


Ten Feet Tall


Real by Reel


Non mancano pezzi più strani tipo Complicated Game e Millions.

https://www.youtube.com/watch?v=y8hRhCCh1Bw

Un cruccio di Andy Partridge sarà sempre quello di non riuscire a creare una vera hit a livello planetario. Ma finché propone cose così…..
Comunque, dei “nuovi” XTC, questo album rimane uno dei migliori.

Si diceva della predominanza di Partridge sul lato compositivo del gruppo. Eppure i pezzi di Moulding, seppure in quantità minore, sono quasi sempre tra i migliori, almeno per il sottoscritto, dunque non stupisca se tra le proposte un pezzo suo non mancherà mai.
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Per dar seguito al buon successo di Makins Plans for Nigel, Partridge confeziona il singolo Wait Till Your Boat Goes Down, da lui considerato, non senza una buona dose d’indulgenza, il miglior brano che abbia mai composto. Finisce che il singolo se lo filano in pochi, e la frustrazione per l’accaduto è il motivo del titolo dell’album seguente.

BLACK SEA (1980) è leggermente più rock del precedente, e vede ancora la collaborazione del duo Lillywhite/Padgham. La canzone di punta è senz’altro Generals and Majors, una delle sole due di Colin, e aggiungiamoci Sgt. Rock (is Going to Help me).
Altri brani: Towers of London, dal suono che ricorda molto Rain dei Beatles, e Travels in Nihilon, tachicardica e fuori dagli schemi.
Un disco piuttosto altalenante, tutto sommato.


Generals and Majors



(notare l’apparizione, a 0.10”, di Richard Branson, “generale” della Virgin)

Sgt. Rock (is Going to Help me)



Travels in Nihilon

https://www.youtube.com/watch?v=I6y3RQEPkpQ
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

ENGLISH SETTLEMENT esce nell’82 come doppio album: 15 canzoni ma tutte decisamente di livello, tanto da raggiungere il 5° posto nelle charts inglesi. Il singolo di riferimento è Senses working overtime, che scala la top10 (giusto quando Andy non se lo aspetta…). Troviamo un suono maggiormente acustico come in Yacht Dance (carino il tema di chitarra), oppure le solite schitarrate alla Talking Heads (Down in the Cockpit e English Roundabout); i ritmi tribali di It’s Nearly Africa e i soliti XTC scanzonati di Melt the Guns. Fly on the Wall sarebbe pure un buon pezzo, se non fosse per un ronzio elettronico alla lunga un po’ fastidioso.
Nello stesso periodo gli XTC troncano di brutto e definitivamente con l’attività live, tanto intensa negli anni precedenti, a causa dei ripetuti attacchi di panico che colpiscono Partridge sul palco. Il ritiro più o meno forzato non farà altro che aumentare il distacco della band dal grosso pubblico.
E’ questo uno dei motivi per cui l’anno seguente il batterista Chambers abbandona la nave. Non ci sarà un sostituto in pianta stabile, ma negli anni una serie di collaborazioni, tra cui spiccano i nomi di Dave Mattacks dei Fairport Convention (e per un periodo dei Jethro Tull), e l’ex Mr Mister Pat Mastelotto, in seguito personaggio di spicco del mondo Cremisi. In precedenza, dopo il secondo album, se n’era andato Andrews (entrerà anche nella League of Gentlemen di Robert Fripp) sostituito dal valente chitarrista e amico di vecchia data Dave Gregory. Costui rimarrà fedele gregario fino al 1999 e sarà fondamentale nel suo ruolo di collante tra le due teste pensanti del gruppo. Recentemente si è messo in luce anche nei Big Big Train.

Senses working overtime


English Roundabout


Melt the Guns


Yacht Dance
https://www.youtube.com/watch?v=gPOYlIsy18Y
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Re: XTC

Messaggio da reallytongues »

Ho ascoltato qua e la i dischi postati e direi che "Drums and Wire" è quello che prediligo.
Vero che "White Music" sia un concentrato di genio e spregiudicatezza, ma in "Drums.." inziano ad esserci anche le bellissime dolci melodie dei due songwriter.
Il loro suono semi-acustico che si sublima in "English Settlement" lo adoro. Forse quest ultimo come scrivevo non ha dei brani killer, ma è grande musica!
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Il nuovo corso da “reclusi” degli XTC si concretizza in MUMMER (1983), forse il loro disco dagli arrangiamenti più ricchi. Cominciano a sentirsi effetti ambiental-bucolici, sembra quasi che anche in questo abbiano voluto copiare i Maestri, nella produzione dal Pepper in poi. Le canzoni non sono tutte convincenti, sono leggermente meno…. scanzonate, più seriose che in passato e per questo il disco risulta un po’ deludente. La punta è senza dubbio Ladybird, una ballata solo apparentemente semplice, con sequenze di accordi davvero notevoli: una vera sciccheria! Moulding si districa bene ne In loving memory of a name e soprattutto nella fiabesca Wonderland. Chiude l’album un pezzo che ricorda l’immediatezza degli esordi, Funk pop a roll.

Ladybird

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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Altra musica in THE BIG EXPRESS (1984). Come da intenti, è un disco molto più rock del precedente, in questo si avvicina a Black Sea; ma soprattutto si torna ad un livello medio qualitativo ben superiore, quasi al livello di English Settlement. Il tutto si palesa già nel pezzo di apertura a firma Moulding, Wake Up, col suo notevole intreccio ritmico di chitarre. Due sono le canzoni un po’ più leggerine ma dal ritornello irresistibile: You’re The Wish You Are I Had e All You Pretty Girls. Con I Remember the Sun, una delle migliori, il buon Colin strizza l’occhio al soul, mentre nella bonus track del cd, Washaway, utilizza una ritmica di pianoforte che tanto ricorda 1985 di McCartney coi Wings. Ma la più bella è This World Over di Partridge, dal suono che richiama un po’ i Tears For Fears.



Wake Up



I Remember the Sun

https://www.youtube.com/watch?v=GM7TqK4QOsI
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Re: XTC

Messaggio da reallytongues »

Buoni sti brani, stanno bene come antipasto al prossimo succulente disco [slurp]

peccato che qui sul forum pochi sembrano apprezzare [tears]
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

SKYLARKING (’86) ha una gestazione davvero tormentata. La Virgin impone alla band un produttore che possa aiutare a sfondare sul mercato americano, il noto Todd Rundgren, col quale però i rapporti saranno infuocati. Nonostante l’insoddisfazione di Partridge per il risultato complessivo, l’album risulterà il più venduto sino a quel momento, e in generale considerato il capolavoro degli XTC (a quanto pare anche da reallytongues). Giudizio che non mi trova d’accordo: vero che è molto ben prodotto (forse persino troppo…) e ha una sua compattezza, ma manca di quella sana follia che caratterizza le cose migliori della band, e manca di un vero e proprio acuto. Almeno fino a che…..
Il primo singolo tratto da Skylarking è Grass, sul cui retro appare una canzone scartata dall’album, Dear God. E’ andata a finire che è quest’ultimo brano a colpire il pubblico, tanto da costringere i discografici a ripubblicarla come Lato A, e a ristampare l’album con questa canzone al posto di un’altra; risultato: 250.000 copie vendute solo di quest’ultima versione del disco. Tutto questo nonostante grandi polemiche per il testo, una lettera immaginaria scritta da Andy P. a Dio, infarcita di stilettate e perciò tacciata di ateismo.



L’album inizia con un paio di canzoni “gemelle”, unite l’una all’altra tanto da sembrare un corpus unico, Summer’s Cauldron e la già citata Grass, in cui ritornano gli effetti sonori da aperta campagna. In un altro caso due brani sfociano l’uno nell’altro, Ballet For a Rainy Day e la particolarissima 1000 Umbrellas con i suoi archi sferzanti, e il cui incipit sembra preso dalla coda di Glass Onion (di chi? mah….). Altri brani da citare sono Earn Enough for Us e The Meeting Place.

Summer’s Cauldron / Grass



1000 Umbrellas

https://www.youtube.com/watch?v=gIs2LzcYuk0
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Re: XTC

Messaggio da reallytongues »

io sul mio vinile non c'è l'ho "Dear God"...
comunque a me piace tantissimo sto disco perchè appunto la pazzia diventa consapevolezza e ogni brano è un gioiello pop che sorprende non tanto per le stravaganze ma per la bellezza
Un brano che adoro è il jazz pop di "Mermaid Smiled"

Ps: pessima la copertina alternativa (sarebbe da inserire nella nuova edizione delle megliocopertine visto l'andazzo :) )
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

reallytongues ha scritto:io sul mio vinile non c'è l'ho "Dear God"...
Neppure io nel mio cd.
La canzone tolta per fare posto a Dear God, è proprio Mermaid Smiled.
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Re: XTC

Messaggio da reallytongues »

ahahahahahaha
incredibile! manco a farlo apposta :lol:
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Andy Partridge ha sempre avuto una passione viscerale per la psichedelia del 67/68, per i primi Pink Floyd, Magical Mystery Tour, Satanic Majesties Request, ed è sempre stato un suo pallino formare una band che rinnovasse quella stagione. Negli anni compone diverse canzoni di quel tipo, non consone al discorso XTC e per questo rimaste nel cassetto fino al 1985 quando, chiuso il capitolo The Big Express, decide di rompere gli indugi e dare forma al suo vecchio sogno. Poiché non sarebbe coerente presentarsi con la sigla di sempre, si sceglie il nuovo nome di DUKES OF STRATOSPHEAR, ed ognuno dei musicisti si conia uno pseudonimo: Partridge diventa Sr. John Johns, Moulding diventa The Red Curtain, Dave Gregory diventa Lord Cornelius Plum e suo fratello minore Ian, assoldato come batterista per l’occasione, diventa E.I.E.I.Owen.
Ciò che ne esce è il miniLP 25 O’ CLOCK, con 6 canzoni che sono un’autentica esplosione floreale, fatta di tastiere lisergiche, chitarre con l’effetto tremolo, phaser, flanger, frizzi e lazzi. La stessa 25 o’Clock è certamente il capolavoro, con un’assolo di tastiera dal suono che sembra See Emily Play, ma davvero tutto il malloppo è strepitoso: Bike Ride to the Moon, My Love Explodes, What in the World??... (il contributo di Moulding….. ops, di Red Curtain), Your Gold Dress e la conclusiva Mole From the Ministry, scritta direttamente in studio e figlia del Walrus lennoniano.

25 o’Clock



My Love Explodes



What in the World??...



Mole From the Ministry

https://www.youtube.com/watch?v=lBNAfSYmQWU


Nonostante l’entusiasmo portato da questa ventata di novità…. dal passato, in un primo momento non si pensa ad un seguito, e ci si concentra sul lavoro per Skylarking. Ma la voglia di ripetere lo scherzetto è tanta, e dunque ecco nell’87 un vero album dei Dukes, PSONIC PSUNSPOT, titolo chiaramente ispirato dal maestro di vita Eta Beta. 10 brani (di cui 3 a firma Moulding/Red Curtain) per un nuovo, strepitoso, “falso storico”. C’è anche un videoclip di lancio, per la sguaiata You’re a Good Man Albert Brown.
Shiny Cage, di cui abbiamo già parlato qui
http://vintagerockforum.altervista.org/ ... 461#p20229
è un vero plagio di I’m Only Sleeping: la cadenza, la chitarra acustica, gli stop con ricami di basso, la chitarra rovesciata alla fine. E poi Collideascope, o You’re My Drug il cui ritornello è come un giro vorticoso su se stessi.
Psonic Psunspot purtroppo rimane l’ultimo lavoro dei Dukes. I due album vengono più tardi raccolti in un unico cd, CHIPS FROM THE CHOCOLATE FIREBALL, che straconsiglio a tutti. Il migliore in assoluto degli XTC, anche se non sono gli XTC.

You’re a Good Man Albert Brown



Collideascope

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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Chiusa l’epopea dei Dukes of Stratosphear, si ritorna a lavorare col familiare acronimo. ORANGES & LEMONS (1989) ha un approccio più easy che in passato, 15 canzoni (per il secondo doppio album) più semplici e dall’arrangiamento più spartano, ove però non mancano i guizzi di estro e fantasia, come ad esempio la tromba in Here Comes President Kill Again o il fraseggio dissonante di chitarra in Scarecrow People. The Loving è il pezzo orecchiabile potenzialmente spacca classifica, ma hanno (giustamente) più successo gli altri due singoli, The Mayor of Simpleton (la prima canzone che ho conosciuto degli XTC) ed il gioiellino pop di Moulding, King For a Day. Le sonorità un po’ decadenti della conclusiva Chalkhills and Children rimandano in qualche modo (senza eguagliarli) ai fasti di This World Over . Diciamo comunque che non è tra i lavori migliori della band.

The Mayor of Simpleton



King For a Day



Scarecrow People

https://www.youtube.com/watch?v=YQo8aekXlnw
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Re: XTC

Messaggio da reallytongues »

Fortissimi i Dukes!
Non li avevo mai sentiti, anche se da sempre mi allettava l'idea di un Andy lisergico
la prima che hai postato sembra tanto "Paint it Black" degli Stones
comunque tutte bellissime, quasi quasi il cd che hai consigliato lo piglio

MA PERCHE non inserire i Dukes nel topic neo-psichedelia?
CI STANNO COME CAPOFILA caspita!
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Re: XTC

Messaggio da Hairless Heart »

Adesso che me l'hai detto, in effetti richiama proprio quel pezzo degli Stones!
Si potrebbe fare un copia incolla del post sui Dukes per la nuova sezione.
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