JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

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Lamia
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da Lamia »

capitan-trip ha scritto: 17/09/2019, 12:49 Sono bravissimi i Beatles, e fantastici aggiungo!!..Evviva i Beatles!!!!! Grazie George Harrison!!! [hearts]


Lo sapevo :D ...speravo che in questa maniera paperoga-so-tutto-io capisse di smetterla di sfottere, invece. . . :roll:


Molto d’accordo con twoofus, se il brano fosse stato preso da Jay-z urlerei pure io allo scandalo, ma qui sono ancora i Beatles che rispettosamente prendono il brano e lo incidono, Lennon sarebbe felice di questa operazione, un regalo che ci fanno a tutti noi [approve]


Vai Beatles !! Siete fantasticissimiiiiii! VI AMIAMO!! Grazie Paul grazie Ringo!! Love you Forever !! [hearts]
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twoofus
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da twoofus »

twoofus ha scritto: 17/09/2019, 13:45
capitan-trip ha scritto: 17/09/2019, 12:50 Esistono documentazioni dove si evincono delle direttive date da John sull'utilizzo dei suoi brani da parte degli altri senza lui?
twoofus ha scritto: 17/09/2019, 9:54 I...nei nastri originali di Lennon, al termine di alcuni demo, si ascoltava "This one is for Ringo", in particolare riferito a Nobody told me e Life begins at forty (la vita comincia a 40 anni, l'età che avevano sia John (ahimè...) che Ringo. John intendeva darle a Ringo per il suo prossimo album, che sarebbe uscito nel 1981.
Solo questo. John non sapeva che presto lo avrebbero ammazzato, quindi non dava indicazioni su come incidere le sue canzoni. :lol:
Secondo me, come sempre quando si tratta di Beatles, si sta alzando un polverone inutile: Ringo fa una cover di una canzone di John, tra l'altro mai completata. Punto. Qual è il problema? Lo fanno cani e porci, lui, sicomme era un Beatle, non può?
In più, John ha sempre dato canzoni a Ringo.

Quanto ad Anthology: una cover (si badi bene: una semplice cover incisa ex-novo, non una sovraincisione su un vecchio demo) sarebbe un nuovo Anthology? Non mi risulta.

Infine: a me Free as a bird e Real love piacquero, magari avessero completato anche Now and Then (che è bellissima, val la pena di ascoltarne almeno la melodia del demo su YouTube).
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da capitan-trip »

Invece di ringraziare chi puo' dare quel qualcosa in piu' e andare oltre giudizi superficiali ..tipo "bravissimi" "bellissimi" "stupendi" che vanno bene per un fan di Laura Pasuni questa la reazione piccata dimostra davvero tanta inutilità del mio tempo dedicato.

Ovviamente con "Anthology" mi riferivo al recupero di rarità non a quell'operazione necrofila di "free as a bid" e "real love" ..siamo seri su.. ..arriverò a breve a far dire a qualcuno che PAul è meglio di John, è solo questione di giorni vedo tante acrobazie mentali pur di dissentire...ridicolezza spicciola.
Ultima modifica di capitan-trip il 18/09/2019, 8:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da Lamia »

E allora non sprecare energie a sfottere, continua a illuminare il volgo con la tua “sapienza” e acume, in attesa del probo riconoscimento da parte del Vintage Rock Forum.


I am an outsider , free as a bird !!!

Altra fantastica canzone dei fantastici Beatles !!! 8-)


Nessuna reazione piccata , per precisare,, solo che tutto questo sfottere se permetti un po’ di reazione lo crea.
Ultima modifica di Lamia il 18/09/2019, 8:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da capitan-trip »

Con questo vi saluto, comunque un bel posto.

Un saluto speciale a tutti gli admin che veramente hanno creato un posto bellisismo dove discuteee di musica in maniera utile costruttiva e perchè no anche divertente.

Buon lavoro a loro e buon proseguimento agli utenti più presenti.
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da twoofus »

Quando si parla di musica e saltano fuori queste polemiche sono mortificato. Per me è un controsenso: non capisco perchè si deve tirare fuori sempre e comunque una inutile competitività.
Se vai via, captain, te lo dico apertamente, mi dispiace.
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da Hairless Heart »

Non faccio commenti perché non ci ho capito nulla, ma una cosa non mi torna:
capitan-trip ha scritto: 18/09/2019, 8:14 Un saluto speciale a tutti gli admin che veramente hanno creato un posto bellissimo...
Non deve essere così bellissimo, se senti l'esigenza di salutare.
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da aorlansky60 »

ma dai!... [happy]

...mi assento per due settimane, e ritorno scoprendo che The Captain se ne vuole andare a sua volta;

spero solo temporaneamente... perchè per quello che so di lui -attraverso anni di frequentazione virtuale e scambi di punti di vista musicali- sarebbe un peccato se fosse definitivamente.

dai Captain,

(ma il concetto è rivolto a tutti, compreso me medesimo quando prendo l'argomento musicale troppo seriamente come a volte che mi è capitato negli anni di frequentazione in rete attraverso blog e forum di discussione)

in fondo pensa [e pensiamo] solo che "It's only rock'n'roll" [smile] (o "sono solo canzonette" come le ebbe a definire un cantautore italiano) l'argomento sul quale a volte "ci prendiamo" troppo seriamente; nel mondo attuale ci sono ben altri problemi pratici, dei quali gli admin di questo forum hanno saggiamente deciso di non trattare.

Ora devo andare di corsa nella sezione "Champions League" per vedere che piega ha preso la contesa "David Bowie"... [smile]
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Lorenzo Mentasti
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

twoofus ha scritto: 01/09/2019, 17:36 Io credo che la cosa sia scaturita da alcune situazioni che provo a individuare.
Prima fase:
1) La stampa dell'epoca: come si usava allora, sosteneva che John era il "leader", ovviamente perchè era stato lui a creare i Beatles (tramite i Quarrymen etc);
2) La critica sempre dell'epoca che tendeva ad attribuire a John le canzoni più impegnate o poetiche e a Paul quelle più scanzonate o "commerciali" (termine molto in voga all'epoca). La cosa era in parte vera, ma solo in parte;
3) Dopo lo scioglimento, la tendenza generale a sostenere che la produzione solista di Lennon fosse più consistente ed "impegnata" (altro termine molto in auge all'epoca) e quella di McCartney più leggera. La cosa era in parte vera;
4) La definitiva beatificazione di Lennon dopo il dicembre 1980.

Nel momento in cui ciò stava diventando cosa consolidata e accettata da tutti, è intervenuta una serie di fattori:
1) La biografia di Goldman, una Novella 2000 del rock che prende pretesti a casaccio per dimostrare la stronzaggine di Lennon (lo aveva fatto anche con Presley e altri). Nel 1990 la povera Yoko fu costretta a creare un film, "Imagine: John Lennon", per provare a porre rimedio a 500 pagine di ingiurie, insulti, offese e chiacchiere di corridoio sulla vita privata del marito.
2) L'atteggiamento dei fans più giovani, quelli che magari sono risaliti ai Beatles partendo da qualcosa di recente pubblicata da Paul, o ancora più probabilmente da un suo concerto, quindi a lui più legati;
3) L'atteggiamento di Paul, il quale, qualche anno dopo Goldman, ha iniziato una discutibile manovra percentualistica esibita in libri, interviste e altro, forte del fatto che nessuno lo avrebbe potuto contraddire: per esempio, Yesterday? mia al 100%; Strawberry Fields? 60% lui e 40% io; Eleanor Rigby? mia al 90%; In my life? 50/50. Walrus? idea sua ma c'ero anche io...(gli esempi sono casuali e non precisissimi, ma servono a rendere l'idea). Quasi come se volesse preservare per il futuro il suo nome e il suo ruolo nei Beatles rispetto a quello di Lennon; ci fu un tempo in cui arrivò perfino ad invertire l'ordine dei nomi del celebre marchio "Lennon-McCartney".

Qui inizia il rifiuto di quanto dato per scontato fino ad allora, ed è partita, anche grazie al web, una operazione opposta, una sorta di riflusso, di recessione mediatica o chiamatela come volete, atta a dimostrare il contrario di quanto dato per scontato fino ad allora. Solo che oggi, a differenza di prima, c'è Internet, il web, le pagine Facebook o Instagram eccetera, tutte cose che restano lì per sempre, a disposizione di tutti! La conseguenza è che il web oggi è pieno di sciocchezze e commenti assurdi, e la cosa ha creato una corrente di pensiero alterata e un tifo di tipo calcistico (per cui sono sicuro che, da qualche parte, Lennon si sta sbellicando di risate); c'è in giro gente (pseudo fans beatlesiani, in realtà devoti del solo Paul) che addirittura passa la vita a scrivere libri (libercoli) che dovrebbero servire a dimostrare che il vero leader era Paul, non John, come se la cosa fosse di vitale importanza e fregasse a qualcuno!
Ecco che con la solita esagerazione (e dabbenaggine) italiota, abbiamo pagine Facebook in cui Paul era il musicista e Lennon uno zoticone, che hanno foto che ritraggono Paul che insegna a suonare la chitarra a John (!), Paul marito perfetto e John un vigliaccone, Paul l'amico vero e invece John ha ammazzato Stuart Sutcliffe, John era gay e Paul un virile omaccione, Paul era bello e John un cesso...

La reazione dello zoccolo duro non tarda, Paul diventa gioco forza antipatico e si ricomincia...

E siccome tutti sono impegnati a rispondere, scrivere ed insultare, non c'è più nessuno che ascolta Revolver.
Buonasera Sig. Oliva, sono un nuovo iscritto al forum ed è un onore per me sapere di poter avere uno scambio con l'autore di tutti quei libri dei Beatles :-)
Volevo spendere una parola sulla questione da Lei sollevata con questo post che vado a citare sopra. E' in effetti una questione che spesso si è posta. Premessa: io amo la musica dei Beatles tutta (vabbé, delle prove di Ringo Starr come autore salvo giusto "Octopus's garden"), non mi importa chi abbia scritto cosa, tuttavia, per carattere e attitudine esistenziale mi sento più vicino a Sir Paul, dunque ciò che dico potrebbe essere prevenuto.
A quanto ho avuto modo di constatare nelle persone che ho frequentato e che si interessano di musica rock, a dire il vero, ho sempre avuto, almeno in Italia, proprio una percezione contraria rispetto a come dice Lei, ossia che in Italia (soprattutto dalla generazione molto politicizzata degli Anni'70) fosse, dopo lo scioglimento dei Bealtes, più apprezzato Lennon in quanto più impegnato politicamente, anticonformista, strafottente, sperimentatore, mentre Mc Carntey veniva considerato il bravo ragazzo che piaceva al potere costituito, che andava dalla Regina, dalla Thatcher, che non osava mai nei suoi dischi etc. Poi, chiaramente, io non possiedo le Sue competenze e non sono dentro al settore giornalistico-musicale, le persone che ho frequentato in Italia sono quasi tutte concentrate tra Liguria e Piemonte, dunque la percezione che io può anche non essere considerata attendibile.
Ecco, ci tenevo a dire questo, spero di non essere risultato verboso, noioso o polemico perché non è assolutamente mia attenzione, anzi, sono qui per proficui e amichevoli scambi di idee in libertà, nel rispetto di tutti/e.
Le/Vi auguro una buona serata e buona musica a tutti/e, viva le canzoni dei Beatles belle, indipendentemente da chi le abbia scritte ;-)
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da aorlansky60 »

@ Lorenzo

"dopo lo scioglimento dei Bealtes, più apprezzato Lennon in quanto più impegnato politicamente, anticonformista, strafottente, sperimentatore, mentre Mc Carntey veniva considerato il bravo ragazzo che piaceva al potere costituito, che andava dalla Regina, dalla Thatcher, che non osava mai nei suoi dischi etc."

Tema interessante; in effetti tra le due personalità in oggetto, LENNON più spericolato, McCARTNEY più diplomatico, verso qualsiasi argomento, anche non solo strettamente "socio/politico".

LENNON era uno che non guardava in faccia a nessuno e diceva sempre esattamente quello che pensava anche a costo di essere scortese verso l'interlocutore del momento, qualunque esso fosse (apro una parentesi: nel 63 mancare di "tatto" verso la famiglia reale era considerato dall'establishment british dell'epoca cosa non solo assolutamente fuori discussione, ma anche estremamente irriverente; solo a LENNON [smile] poteva venire in mente quella battuta storica in occasione del Royal event -che faceva svenire B.Epstein al solo pensiero, cui Lennon aveva confidato prima il proposito- "le persone in seconda fila possono battere le mani, quelle in prima fila facciano tintinnare i loro gioielli...") :lol: ; McCartney nei rapporti personali era molto più accorto; dicendo questo non intendo lodare il primo e criticare il secondo, semplicemente rimarcare un tratto del loro carattere.

Inevitabile che questo andasse ad influenzare il modo di scrivere e di far musica dei due:

a McCartney veniva piuttosto scomodo affrontare temi strettamente politici (attenzione ho detto: politici; non sociali) mentre Lennon non si faceva alcun problema, anzi quasi gli veniva spontaneo; uno dei primi attriti tra i due (attrito artistico, non personale) nacque quando Lennon propose a McCartney "Revolution" peraltro scritta in un momento "particolarmente caldo" dell'Europa (in pieno "Maggio Parigino" '68)... andò a finire come temeva McCartney, ovvero che la presa di posizione a volte ambigua nel testo del brano fece si che Lennon si attirò su di se molte critiche da tutti i versanti politici del tempo, nessuno escluso... A LENNON questo importava poco (o per niente) mentre McCartney per l'occasione era preoccupato dell'immagine della band agli occhi del mondo e della critica, per quel testo.

In generale si può dire che McCartney -parlo fin quanto i Beatles furono attivi come gruppo- era uno "tutto per la musica", mentre Lennon era ricettivo anche verso temi spinosi e scomodi, da trasporre in canzone. Questo aspetto andrà via via sempre più rafforzandosi nella parte finale della carriera della band.
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Sì, forse è vero.
Però è un po' strano perché, talvolta, anche Paul si era dimostrato spavaldo ai limiti dell'incoscienza, tipo:
1964: i Beatles suonano nel profondo Sud degli Usa e lui, appena saputo in conferenza stampa che le platee dei bianchi e dei neri erano divise, dichiara, facendo sbiancare Epstein: "Per noi la segregazione non esiste, se no non suoniamo". (Fonte:"Eight days a week" di Ron Howard)
1967: in un'intervista alla BBC dichiara candidamente di far uso di LSD
1968: scrive "Back in the Ussr", prendendo in giro il vecchio brano di Chuck Berry "Back in the Usa", attirandosi accuse di antiamericanismo
1972: pubblica un singolo censurato dalla BBC "Give Ireland back to the Irish", dove prende posizione a favore degli irlandesi (suo nonno lo era, mi pare) dopo la Bloody Sunday.
Strano è anche, come lessi da qualche parte, che George fosse spaventato dal testo di "Revolution", lui che, anche se non così direttamente come John, non disdegnava dichiarazioni 'politiche', tipo contro la guerra in Vietnam in un'intervista dopo il concerto al Budokan nel 1966, oppure nel brano "Piggies" del 1968, o quando negli Anni '80 venne in Italia e, durante un'intervista, disse di voler scrivere un brano su Marcincus. Senza contare che nel 1971 organizzare un concerto per l'indipendenza di uno stato (Bangladesh) non era affatto normale amministrazione per una rockstar.

Scusate l'OT ;-)
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Re: JOHN vs. PAUL: risolviamola a tennis

Messaggio da aorlansky60 »

@ Lorenzo


"Senza contare che nel 1971 organizzare un concerto per l'indipendenza di uno stato (Bangladesh) non era affatto normale amministrazione per una rockstar."

Se non ricordo male, G.Harrison (sollecitato da Ravi Shankar per l'occasione) organizzò quel concerto anche e soprattutto in conseguenza dei gravi danni materiali [e umani] che il Bangladesh aveva subito da un uragano dalle proporzioni mai viste prima.


"negli Anni '80 [Harrison] venne in Italia e, durante un'intervista, disse di voler scrivere un brano su Marcincus."

tipico di George! [smile] Avrei proprio voluto vedere quale satira era capace di scrivere uno come lui, sempre attento a problemi economici di vario genere, su un personaggio come Marcincus, :roll: uno che nel proprio armadio doveva avere diversi "scheletri" :evil: irrivelabili all'attenzione pubblica e oggetto di forte imbarazzo per lo Stato del Vaticano ancora oggi... :roll:


"1967: in un'intervista alla BBC dichiara candidamente di far uso di LSD"

Se non ricordo male, in quell'intervista Paul dichiarò "di aver fatto uso" (in passato) della nota sostanza, appena prima che le autorità inglesi la mettessero "fuorilegge". Altrimenti la Polizia di Sua Maestà -nonostante che i Beatles fossero in un certo senso "tutelati" in quel periodo- si sarebbe fiondata sparata a casa di Paul per perquisirla; ironia della sorte fu proprio Paul a rivelare pubblicamente di farne uso per primo, quando egli era stato l'ultimo dei quattro a sperimentarla; i primi furono George e John, e tra i quattro c'era un patto nel tenere segreta la cosa verso l'esterno; a loro due in particolare dette piuttosto fastidio la presa di posizione di Paul nell'occasione.


"pubblica un singolo censurato dalla BBC "Give Ireland back to the Irish", dove prende posizione a favore degli irlandesi (suo nonno lo era, mi pare) dopo la Bloody Sunday."

Questa -più che le altre- mi sembra la più decisa presa di posizione in ambito politico di Paul fino a quel momento, nel contesto di un tema molto scottante per l'Inghilterra in quel periodo storico (gli Irlandesi U2, in conseguenza della strage operata dai militari inglesi in quella fatidica domenica, scrissero la nota "sunday Bloody sunday"), infatti la BBC fedele all'establishment e alla Corona non potè evitare di bandire la canzone, come hai giustamente ricordato.

Non ricordavo proprio invece dell'episodio del '64 in terra nord Americana durante la conferenza stampa; effettivamente in quegli anni (era ancora vivo negli americani il ricordo dell'assassinio di JFKennedy che si era mosso inequivocabilmente per i diritti della popolazione nera, in un paese come gli USA in cui il conflitto raziale era più acceso che mai -soprattutto negli Stati del sud- in quegli anni 60) fare una dichiarazione del genere implicava possedere una buona dose di coraggio e di determinazione nel rivelare inequivocabilmente "da quale parte si stava". Bravo Paul.
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