The Vintage Rock Forum

Propongo un gioco:
ciascuno di noi posta (a turno) un brano e ne caldeggia l'ascolto, con una breve recensione. Gli altri lo ascoltano e lo votano evidenziando le loro motivazioni.
I brani possono essere di qualsiasi epoca e di qualsiasi genere, l'importante (e qui sta il senso del gioco) è che non siano di artisti stra-conosciuti. L'idea è quella di far conoscere musicisti che fanno (o hanno fatto) bella musica ma che, per motivi commerciali o altro, sono poco conosciuti.
Insomma, ampliare i nostri orizzonti musicali.
Che ne dite?

Sposto qui almeno finché siamo in fase progettuale.
Chi ci sta faccia una crocetta in questo topic.
Se ci sarà un certo numero di adesioni, sarà Nemesis stesso a partire col gioco di là.

Ci sto!

x

X

Ecchime

Ok.

Ics

Direi di attendere ancora domani.
Attualmente siamo a 6 adesioni più il sottoscritto.
Dai che arriviamo a 8 ....

Bien.

Ok, siamo a 8 adesioni.
Se gli amministratori sono d'accordo, si potrebbe iniziare.
L'ordine di intervento è rigorosamente uguale all'ordine di iscrizione.
Io partirò per ultimo.
Ovviamente, se qualcuno vuole, può aggregarsi anche durante lo svolgimento del gioco.

Quindi:
1) Scardy
2) Mago
3) Really
4) Muschiato
5) Roberto63
6) Mick
7) Elio77
8) Carlo Maria
9) Rim67
10) Nemesis

Attendo l'ok!!

Attendo l'ok degli admin e fra oggi e domani posterò un brano (giusto il tempo di sceglierlo, fra i mille possibili!)

si inizi pure!

Per un'altra delle mie regoline stupide auto-imposte ( ), intendo proporre in questo topic canzoni prodotte dagli anni 80 in poi, ma dal cuore "vintage" (senza però che scadano nel revival fine a se stesso...il motto dunque sarà: "innovare senza dimenticare!").

Siamo nella Carolina del Nord, scena underground anni 80, la mia stagione rock preferita in assoluto, quella che più di ogni altra mi ha strappato il cuore. Il gruppo che ho scelto sono i Fetchin Bones, che qui propongono una ballad struggente: chitarra neilyoung-iana (eddaie! ), armonica e violino ad arricchire l'armonia, e un duetto vocale in cui spicca, su tutto, la voce della magnifica Hope Nicholls. L'unica nota "anni 80" è la figura di batteria, piuttosto grezza. Vi consiglio caldamente l'album che la contiene; "Cabin Flounder" (1985), che ripercorre le roots della musica statunitense con un piglio ruspante, sfrontato e modernista.

bello che ognuno spinga sulle proprie "competenze" per far sentire generi o scene musicali che per alcuni rimangono sconosciute o quasi
è uno degli scopi massimi di una comunità virtuale quella di ampliare la conoscenza agli altri
dopo questo sbrodoloso incipit vengo al pezzo:
è da qualche anno che la scena underground post 77 mi risulta fastidiosa (dopo che invece era la mia preferita)
sto gruppo non lo conoscevo, più che il brano postato da Scardy mi hanno impressionato i successivi dove la voce della cantante è la protagonista
infatti lui ha una propensione alla stonatura davvero troppo marcata
spesso lei mi ricorda, ma forse è il genere proposto (un roots punk) la Exene Cervenka degli X
al brano do un 6,5, ma il gruppo e i brani successivi mi hanno ben impressionato

Non conosco la band,ma il brano e` Neil Youngiano fino al midollo,qua e la mi ricorda " Old man" o "Albuquerque" o "Alabama"...insomma hanno ascoltato molto Neil .Il brano non e` male,ma la poco originalita` mi fa abbassare un po il voto,quindi
7

Ci sento qualcosa del Paisley Underground che, a quanto leggo in rete, non pare avere collegamenti di sorta con i Fetchin Bones. Concordo con mick sulla loro derivatività younghiana. A me piacciono; trasmettono anche una certa angoscia.
In fondo, la musica non deve essere sempre soave. Voto: 7,5.

Brano interessante. Giusta osservazione quella degli amici che ne sentono un'origine Younghiana.
Non è il genere che preferisco, ma è un buon brano.
Voto 7

Ballata che si lascia ascoltare, anche se anche a me la voce di lui non mi fa impazzire. 6,5.

Visto che sono il secondo a proporre un brano, ditemi quando posso postarlo.

Grazie dei commenti.

@Roberto: hai fatto benissimo a nominare il Paisley californiano (Dream Syndicate, Gun Club, Green On Red etc...), che è stata la corrente che più di ogni altra negli anni 80 ha operato la fusione fra vecchio (roots-rock, acid-rock, classic rock, blues-rock etc...) e nuovo (punk, post-punk, new-wave, indie-rock etc...). Però negli anni 80, c'erano altre scene locali negli USA dove si univano queste due sensibilità: pensiamo a quello che facevano i Meat Puppets in Arizona (un gruppo fondamentale, che ha renventato il concetto di psichedelia, oltre che una specie di trait d'union fra la generazione di Neil Young e quella dei Nirvana) o i Violent Femmes nel Wisconsin (che facevano praticamente folk-punk sostanzialmente acustico!). Ma gli esempi si sprecano...Spesso siamo abituati a vedere gli anni 80 come un decennio "freddo", dominato da musica fatta al sintetizzatore, ma in realtà (specialmente in America) c'erano tante band che rinnovavano la tradizione rock classica iniettandovi quanto appreso dalla lezione punk e new-wave...Io adoro questa commistione...

@Really: per curiosità, cos'è di preciso che ti ha allontanato dall'ascolto di questa scena musicale, se posso saperlo?