Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Qui parliamo della musica italiana, dai cantautori alle band progressive degli anni '70.

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Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

Anche in Italia gli anni ottanta hanno visto un profondo cambiamento nel linguaggio musicale rock, derivato dal punk, dal post-punk e dalla new wave. La nuova proposta che veniva a delinearsi si caratterizzava da una voglia di andare “contro il sistema” (a volte retoricamente, a volte meno) e, quasi sempre, dall’uso della lingua italiana per i testi. Mentre i grandi complessi del prog che avevano contraddistinto il decennio precedente scivolavano sempre più verso il mainstream, si forma un circuito di gruppi e di etichette discografiche indipendenti, slegate dalle major (Contempo, Toast, Vox Pop, IRA, tra le altre). I gruppi invece, raramente hanno avuto l’appoggio dei media e soprattutto della televisione, dove continuavano ad imperare Sanremo e le canzonette balneari.
A Milano e nel suo hinterland si facevano conoscere gli Underground Life, i Carnival of Fools di Mauro Giovanardi (poi con i La Crus), gli elettronici Weimar Gesang, e più tardi i Timoria e gli Afterhours.
L’Emilia era molto attiva, a partire dai Gaznevada, per proseguire poi coi Rats ma soprattutto con i CCCP-Fedeli alla linea; sul finire del decennio ecco anche gli Ustmamò e i Disciplinatha.
Se nel catanese giravano i Denovo e nel maceratese i “Clash de noantri”, ovverosia la Gang, è chiaro che sia stata soprattutto la scena fiorentina a dare i più sostanziosi frutti, con band quali i Diaframma, i Moda, i Neon, e i più famosi di tutti, i Litfiba.

(continua)
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

LITFIBA
Nascono nel 1980 per iniziativa del chitarrista Federico “Ghigo” Renzulli; nel giro di pochi mesi si aggregano già i 4/5 della formazione storica: Piero Pelù alla voce, Antonio Aiazzi alle tastiere e Gianni Maroccolo al basso (il batterista Ringo de Palma subentrerà qualche anno più tardi).
Ci sono un paio di curiosità sulla nascita dei Litfiba:
Renzulli proveniva dalla precedente esperienza con i Cafè Caracas, il cui cantante era un certo Raf;
Maroccolo entrò nella band dopo aver letto un annuncio del tipo “cercasi bassista in quel di Firenze – Federico”. Egli equivocò, pensava si trattasse di Federico Fiumani dei Diaframma, band nella quale sperava di entrare.
Dopo la pubblicazione di qualche 45 giri e di una particolare colonna sonora di uno spettacolo teatrale, L’eneide, entrano nella scuderia del produttore Alberto Pirelli e dell’ IRA.
Il primo album è del 1985, DESAPARECIDO;


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una vera pietra miliare del rock italiano indipendente, che ha aperto la strada a tantissimi altri gruppi. Col tempo si evincerà che si tratta del primo capitolo della “trilogia del potere” (i Litfiba amano suddividere la loro carriera in cicli, seguirà infatti la tetralogia degli elementi).
Tratti distintivi del disco, e di quello seguente, un genere che mescola quel poco che rimane ancora del punk con uno stile tastieristico vicino agli Ultravox. Qua e la viene sparso qualcosina di esotico, come i battiti di nacchere o la preghiera araba. La voce di Pelù non è ancora cattiva e profonda come la conosciamo tutti, il che non è necessariamente un male.
Un paio di brani tra quelli che preferisco:



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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

Il discorso aperto con Desaparecido, matura e si evolve nel successivo 17 RE, datato 1987, originariamente un doppio disco in vinile, certamente l’apice creativo dei Litfiba. 17 re era il titolo di una canzone esclusa all’ultimo momento dalla track-list.

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Numerose le chicche di cui godere all’ascolto di questo lavoro monumentale: la sequenza armonica accoppiata all’ostinato di basso di Re del silenzio; le tre diversissime sezioni di Vendette; il pathos creato dalle tastiere di Febbre; il ritornello di Apapaia; il toccante finale, parole incluse, di Univers; la linearità di Ballata con un originale assolo di basso; la tachicardia provocata da Gira nel mio cerchio.
Difficile scegliere solo pochi brani da proporre:
Apapaia, potenziale hit da classifica.



L'incredibilmente avvolgente Febbre.

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Progknight94
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Progknight94 »

Bellissimo topic! Mi illumini una scena che non conosco molto. [smile] Devo dire però che i Litfiba mi fanno... si, insomma.
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Hairless Heart
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

Sognare? Volare? Impazzire? [fisc]

17 re è un disco che merita un ulteriore approfondimento.
Questa è la meravigliosa Univers.



Antonio Aiazzi non è Keith Emerson, decisamente, ma ho sempre apprezzato i suoi arrangiamenti.
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SH61
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da SH61 »

Ho conosciuto il primo batterista dei Litfiba. Dalla fine del 1980 abbiamo condiviso i 12 mesi di servizio militare obbligatorio a Firenze.
Molto sbruffone, si sentiva parte di un gruppo destinato a successi straordinari (e in parte ci aveva anche dato).
Parlavamo spesso di musica, ma condividevamo poco. Io venivo dalla provincia e continuavo ad amare i Genesis che lui, fiorentino doc, definiva "dinosauri" (pensa, a distanza di oltre 30 anni mi ricordo ancora questa definizione) ed in effetti la musica che suonava corrispondeva a quello che pensava. Abbiamo fatto anche qualche "sessions" nella cappella della caserma, ma non potevamo certo andare d'accordo sui brani......
Ho saputo molto tempo dopo che poi la sua strada si era divisa da quella del resto del gruppo.

Forse per questi fatti, oltre ad un genere musicale non così vicino ai miei gusti, non li ho mai amati molto.

P.S.
Ho continuato mesi a chiamarli Liftiba, finchè non mi spiegò la genesi del nome. [smile]
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

Anch'io.... :lol: ...Liftiba, con alla voce Piero Palù.

Viene pubblicato un live, APRITE I VOSTRI OCCHI. In questo periodo la band suona continuamente anche in tutta Europa: in Francia hanno un seguito forse maggiore che in Italia.
Il terzo disco dei Litfiba (1988) si intitola, curiosamente, LITFIBA 3.

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Inizia ad intravedersi il percorso che porterà la band verso il periodo commerciale, la componente new-wave si affievolisce in favore di un rock più tradizionale: insomma, meno Aiazzi e più Renzulli. Il nuovo corso si esplicita soprattutto in Amigo e in Corri, mentre Cuore di vetro sembra una outtake di 17 re. Il ritornello di Paname è in francese, a conferma di ciò che accennavo prima.
Peste, andrebbe ascoltata in cuffia.



Nel tour successivo esplodono i dissapori tra i componenti la band. Che si spacca letteralmente in due, con Pelù e Renzulli che, spinti dall’entourage, vogliono dare l’assalto alle classifiche italiane con un rock più immediato. Questa e altre diversità di vedute, come la produzione del disco successivo, il live PIRATA, portano Aiazzi e Maroccolo ad uscire dai Litfiba (il primo rientrerà subito nelle vesti di session-man). De Palma viene sostituito prima provvisoriamente poi definitivamente da Daniele Trambusti, e dopo aver registrato un disco (con Maroccolo) con i CCCP-Fedeli alla linea, muore di overdose.
Sul nuovo corso dei Litfiba, stendiamo un velo pietoso. Il duopolio Pelù-Renzulli, o Ghigo-Piero, vedete voi, sforna cinque album, uno più imbarazzante dell’altro, più qualche live. Pelù si trasforma in una macchietta, ma comunque le vendite vanno alla grande e quindi hanno ragione loro. I testi, a mio parere mai stati stilisticamente il loro forte, diventano retorici a livello irritante: Ragazzo, contenuta in EL DIABLO, è addirittura imbarazzante in questo senso.
Poi la scissione al veleno, due carriere parallele sottotraccia, e l’inaspettata reunion di due anni fa, di cui non si avvertiva assolutamente il bisogno.
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

DIAFRAMMA
E’ nel 1980 che C.F.S., la band che il chitarrista Federico Fiumani forma con due compagni di liceo, cambia nome in Diaframma. Un gruppo che trae ispirazione da gente come i Joy Division e i Cure. Nel 1981 entra come vocalist Nicola Vannini, ma prima del disco d’esordio costui sarà sostituito da Miro Sassolini.
Entrati a far parte della famiglia IRA, nel 1984 i Diaframma registrano SIBERIA, l’altra pietra miliare della new-wave italiana.

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Un brano di questo disco, Amsterdam, verrà in seguito reinterpretato assieme ai Litfiba.
La title-track, davvero “nebbiosa”.

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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

Il secondo album, 3 VOLTE LACRIME del 1986, vede un deciso passo verso un pop-rock più solare, confermato dal successivo BOXE dell’88.

Ho sempre avuto una certa predilezione per questo brano, Caldo: avesse avuto un minimo di pubblicità, secondo me avrebbe potuto davvero “spaccare” nei juke-box.




Il successo non arriva, al che Fiumani decide di rivoluzionare la band e di prendersi l’onere del canto. Nell’89 i nuovi Diaframma esordiscono con l’EP GENNAIO.




I due successivi album, uno dei quali una semiantologia, escono sotto l’egida della Ricordi e la produzione di Vince Tempera, ma lo scarso successo e le incomprensioni (Fiumani rifiuterà sempre di partecipare a Sanremo) fanno tornare la band nell’underground, ambiente in cui ha continuato ad operare sino ad oggi, con alterne fortune.
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da reallytongues »

I Diaframma li ascoltavo tantissimo e Siberia è un brano che mi fa sempre piangere di emozione. I primi Diaframma hanno per me un valore aggiunto perchè mi ricordano tante cose belle passate.
Anche quelli con Fiumani alla voce sono comunque di grande impatto.
"Caldo" è grandioso, brano particolarissimo "Gennaio", "Diamante Grezzo" autentici anthem del rock italico.

"Effetto Notte"
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Progknight94 »

Wow! mica male! [approve]
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

Correggimi se sbaglio, reallytongues. Effetto notte è contenuta in un EP antecedente il primo album, ancora con Nicola Vannini alla voce.


MODA-ANDREA CHIMENTI
I Moda (senza accento, per carità!!!!), lo ammetto, non li conosco, quello che so è che il loro vocalist ha una delle voci più belle e più calde che abbiamo in Italia: di lui, tempo fa, Giovanni Lindo Ferretti ebbe a dire che aveva una voce “curativa”! La cosa è ben chiara in questo suo brano solista.




Curiosità: la voce di Andrea Chimenti si può ascoltare nel film “Sono pazzo di Iris Blond” di Carlo Verdone, è lui infatti a doppiare l’attore romano quando canta, ad esempio nella scena finale.
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da reallytongues »

Hairless Heart ha scritto:Correggimi se sbaglio, reallytongues. Effetto notte è contenuta in un EP antecedente il primo album, ancora con Nicola Vannini alla voce.
che io ho (in vinile original)...

ma che non riesco a trovare [wall]

(devo sistemare i dischi a casa, è un casino)

Ascolterò Chimenti, già sentito questo nome
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

CCCP-FEDELI ALLA LINEA
Curioso ed originale gruppo militante-che più militante non si può. Il nome prende spunto chiaramente dall’acronimo in cirillico (ma pronunciato in italiano: ci ci ci pi) che sta per URSS, l’Unione Sovietica insomma. La definizione che va per la maggiore è “punk filosovietico”, ma in effetti ci possiamo trovare elementi anche della musica da balera tipica emiliana (vedi il tango di Oh! Battagliero o l’inquietante valzer di Guerra e pace).
Fondatori e menti pensanti dell’ensemble sono Giovanni Lindo Ferretti, vocalist, e Massimo Zamboni, chitarrista. Attorno a loro, nel primo periodo ruotano Umberto Negri e poi Ignazio Orlando al basso, Danilo Fatur (sedicente “artista del popolo”), Annarella Giudici (sedicente “benemerita soubrette”) e Carlo Chiapparini alla chitarra.
Ferretti non è esattamente quello che si dice una voce portentosa, da questo punto di vista è sempre stato ben cosciente dei propri limiti, ma è certamente uno dei personaggi di maggior carisma di tutto il panorama musicale italiano.
Dopo alcune uscite su EP, raggruppate su cd con il titolo ORTODOSSIA II–COMPAGNI CITTADINI FRATELLI PARTIGIANI, il primo album esce nel 1985 col breve titolo 1964-1985 AFFINITA’ DIVERGENZE FRA IL COMPAGNO TOGLIATTI E NOI-DEL CONSEGUIMENTO DELLA MAGGIORE ETA’. L’album ha un buon riscontro in termini di vendite, tanto da portare la band nei ranghi della Virgin.

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I testi, oltre ovviamente che di politica (quanti slogan per i punk arrabbiati) parlano di apatia, paranoia, disperazione.
Quasi tutti i brani di questo disco diverranno dei classici dei CCCP, a cominciare dalle ripescate (dagli EP precedenti) Emilia paranoica, Mi ami, e l’ottimistica Morire (produci consuma crepa...produci consuma crepa…produci consuma crepa….).

Un paio di esempi, Io sto bene e Curami.





Della canzone Mi ami, meglio mettere il link indiretto. Avendo un’introduzione un po’ osè, raccomando ai minori di 18 anni (che qui non mancano) di passare oltre.

http://www.youtube.com/watch?v=znDCqTeTT2o
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da reallytongues »

Beh i CCCP sono il gruppo punk rock italiano forse più importante in Italia dall'avvento del punk. Sia loro che il gruppo di Ferretti successivo, i C.S.I, hanno sfornato i più grandi capolavori della penisola.
Mi piace sempre molto "Emilia Paranoica", agghiacciante, con sonorità per i tempi davvero internazionali.


P.s: Chimenti è una palla insostenibile
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

reallytongues ha scritto:Chimenti è una palla insostenibile
Fa piacere che lo apprezzi! [smile]

Tornando ai CCCP......

Il secondo lavoro, datato 1987, è SOCIALISMO E BARBARIE.
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Col precedente forma il binomio imprescindibile della band, qui i suoni sono un po’ più levigati, ma i testi mantengono l’incazzatura di sempre.
Da un famoso slogan pubblicitario, Per me lo so.



Nella versione cd verranno accluse le due canzoni uscite su 45 giri, le già citate Oh! Battagliero e Guerra e pace.
Oh! Battagliero.



Dopo il 45 giri di Tomorrow, cover di Amanda Lear con la presenza della stessa artista, nell’89 esce CANZONI PREGHIERE DANZE DEL II MILLENNIO-SEZIONE EUROPA, con più elettronica e meno cattiveria.
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A questo punto, causa dissidi interni, per il gruppo sembra arrivare la fine della storia, ma la contemporanea crisi all’interno della formazione dei Litfiba porta ad un ribaltone, ed il conseguente ingresso nei CCCP di Gianni Maroccolo e Ringo De Palma, oltre a Francesco Magnelli (collaboratore e tastierista aggiuntivo nei Litfiba) e a Giorgio Canali alla chitarra.
La nuova entità produce il doppio album EPICA ETICA ETNICA PATHOS, contenente Amandoti, coverizzata pochi anni fa da Gianna Nannini.


Ma la perla del disco è certamente Annarella.

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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

(piccola appendice)
C.S.I.
Cambiano gli equilibri geo-politici nell’est-Europa, cambia il nome dell’ex Unione Sovietica o di quel che ne rimane (la nuova provvisoria sigla è C.S.I.= Comunità degli stati indipendenti), non può non cambiare il nome della nuova creatura di Ferretti, Zamboni e soci. Nel loro caso, C.S.I. sta per Consorzio suonatori indipendenti; nasce anche un’etichetta discografica, C.P.I., Consorzio produttori indipendenti.
Persi per strada Fatur e la Giudici, la nuova band ripropone per il resto l’ultima formazione dei CCCP-Fedeli alla linea (tranne ovviamente lo scomparso De Palma).
Dopo una breve parentesi con un concerto ed il conseguente disco live, ecco nel 1994 KO DE MONDO. I testi sono molto meno politicizzati, e più distaccati ed ironici. La musica è più pregna, è la versione adulta dei CCCP, coi suoi pro e i suoi contro. Il video di In viaggio gira spesso su Videomusic, ma la mia proposta è Del mondo.



Seguiranno, nello stesso anno, il live unplugged IN QUIETE, poi nel ’96 LINEA GOTICA e nel ’97 il deludente TABULA RASA ELETTRIFICATA.
Poi anche i C.S.I. terminano la loro avventura, in seguito arriveranno i P.G.R……….
Nell’estate susseguente la pubblicazione di Linea gotica, ho avuto la possibilità di vedere i C.S.I. in concerto, nel padovano. Era strano vedere il bassista Gianni Maroccolo, un po’ il regista occulto di tutta l’operazione, suonare da seduto: davvero l’antitesi della rockstar. Ma l’aneddoto da raccontare è un altro: hanno eseguito E ti vengo a cercare, la nota canzone di Battiato (che nell’album presta la sua voce per l’ultima strofa). Ad un certo punto Ferretti si è letteralmente perso, non era mai a suo agio con le canzoni non scritte da lui. Il resto della band è rimasta spiazzata, ognuno è andato per conto proprio finchè hanno dovuto fermarsi in qualche maniera. Il commento finale di Ferretti: “Una bella lezione contro la vanagloria!......”.
La classe non è acqua.
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

Messaggio da Hairless Heart »

DENOVO
Dalla scena underground catanese dei primi anni ’80, piuttosto movimentata, si ergono i Denovo, quartetto che nel 1982 delinea la sua formazione classica: Mario Venuti, voce chitarra e sax, Toni Carbone, basso, ed i fratelli Luca e Gabriele Madonia, il primo alla voce ed alla chitarra, il secondo dietro i tamburi. Da Liverpool a Catania, fatte le debite proporzioni potremmo considerare i Denovo come i Beatles nostrani. Anche qui sono due i leader, Madonia e Venuti; sono loro a scrivere (singolarmente) tutti i brani e a cantare ognuno le proprie composizioni. La loro musica accattivante ed essenzialmente pop trae ispirazione, oltre che dai quattro baronetti, dalle ritmiche solari dei Talking Heads, dal pop degli Smiths e, più velatamente, dalla vena lisergica degli XTC. Nei testi, invece, non c’è traccia di quell’istinto alla ribellione tipico degli altri gruppi loro dirimpettai. I Denovo pensano a far musica e basta, proponendosi come i gentlemen del rock italiano.
Il primo parziale successo è del 1982, quando il gruppo arriva secondo (dietro agli ancora sconosciuti Litfiba) in un concorso a livello nazionale.
La prima uscita discografica è invece dell’84, si tratta dell’EP NIENTE INSETTI SU WILMA, quattro canzoni di un pop che cerca delle soluzioni il meno scontate possibile. E’ un disco che denota tutta l’ingenuità di una band agli esordi, ma con un’originalità di fondo che molti rimpiangeranno; le cose evolvono nel primo vero album, UNICANISAI dell’85.

Immagine

Animale, eseguita nella trasmissione di RaiTre L’Orecchiocchio.



Che ci crediate o no, il tizio sulla destra che suona il sax è Mario Venuti.
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Hair ti piacciono gli Skiantos?
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Re: Il "Nuovo Rock Italiano" degli anni '80

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Non li conosco molto, anche se un paio di anni fa li ho visti dal vivo dalle mie parti. Certo, hanno inventato un filone che poi gli Elii hanno perfezionato.
Non sapevo che.....

http://www.skiantos.com/
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