Lifesigns - "Lifesigns" (2013)

In questa sezione discutiamo dei due principali filoni derivanti dal Rock Progressivo: Il Neo-progressive e il Progressive Metal.

Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart

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onward
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Lifesigns - "Lifesigns" (2013)

Messaggio da onward »

A volte ritornano…agli antichi amori?
Come altrimenti definire l’incontro tra John Young ( voce e tastiere, un passato trascorso con Scorpions, Bonnie Tyler, Fish, Strabws…), Martin Beedle (batteria, ex Cutting crew pop band anni ’80) e Nick Beggs (basso e stick, già fondatore dei Kajagoogoo ed ora nella band di Steven Wilson solista) ?
I 3 per aggiungere appeal alla loro proposta coinvolgono in veste di ospiti Robin Bault (chitarra, della band di Fish), Steve Hackett, Jakko Jakszyk e Thijs Van leer e danno vita ad un album dalle forme impeccabili, di notevole classe e “filone” il giusto.
Come i connazionali Big Big Train (con arrangiamenti meno complessi e con un parco strumentale inferiore) riescono ad abbinare una invidiabile perizia strumentale con una facilità di scrittura che talvolta sfiora il pop (mai lo tocca però…) per poi approdare in lidi più consoni ( che si chiamino Yes o Genesis poco importa) e più strutturati.
L’apertura è affidata alla lunga “Lighthouse”. Atmosfere brillanti, impasti vocali, dosati passaggi strumentali, gran lavoro di Beggs al basso, di gran gusto le tastiere di Young e tanto tanto Bault ( si, i “solos” non sono di Hackett) nel sontuoso finale.
Notevole il tappeto di tastiere ed il lavoro ritmico in “Telephone” con un breve e delicatissimo assolo di Young. Sonorità che ci riportano ai Genesis di “Wind and wuthering” e Phil Collins alla voce non ci sarebbe stato male.
“Fridge full of stars” è un altro gioiellino con Thijs Van leer a “dipingere” ed ultimare con il suo flauto, una tela iniziata dalla band tutta. Superbo il finale banksiano su cori molto andersoniani.
Di fronte a cotanta beltà quasi passa in secondo piano la successiva “At the end of the world “, più malinconica, ma con un crescendo finale delizioso. E che dire del refrain?
“Carousel” rappresenta la quinta ed ultima traccia. Incisive le parti strumentali, riuscitissime ed ispirate le linee vocali, un vero “trademark” del gruppo.
Un album che si rivela sempre più gratificante ad ogni ascolto con le raffinate soluzioni che Young e soci sanno creare per il loro, ma anche per il nostro piacere.
Un album davvero che mi ha sorpreso perchè il background di qualche musicista impegnato nel progetto (essendo io taleban-prog) non mi convinceva proprio, invece album splendido.
l'avete già sentito?

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Watcher
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Re: lifesigns

Messaggio da Watcher »

Ottima recensione Onward!
L'album non lo conosco ma comunque da quello che ho letto viene voglia di ascoltarlo.
Non sarebbe male se distinguessi titolo dell'album e nome (anche provvisorio) della band. E per completare, se ti è possibile, inserendo la copertina. ;)
Bene, comunque.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
onward
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Re: lifesigns

Messaggio da onward »

Scusate:
LIFESIGNS: Lifesigns

non ho la minima idea di come inserire copertina [tears]
massy64
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Re: Lifesigns - "Lifesigns" (2013)

Messaggio da massy64 »

Nonostante sul tubo mi sembra si trovi proprio pochino di questo disco quel che ho ascoltato non mi dispiace affatto, le influenze mi sembrano evidenti ma io non sono davvero uno di quelli che si formalizzano se si trovano al cospetto di sonorità troppo genesis [happy] ben vengano sempre e comunque!
Non li conoscevo ma va detto che io se i cd non sono vecchi di almeno un anno o anche un anno e mezzo raramente li acquisto, ho tempistiche un pò sfasate diciamo.
Bella segnalazione, almeno per quello che sono riuscito ad ascoltare.
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