David Bowie - Outside

In questa sezione parliamo principalmente delle Band "pioniere" del Rock anni '60 e '70, come lo sono stati i Beatles, i Rolling Stones, i Doors, i Led Zeppelin, e molti altri.

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David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

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E’ da un po’ che volevo scrivere qualcosa su questo disco. Ultimamente – per celebrare degnamente la dipartita del duca bianco - me lo sono riascoltato per bene e sono stato confortato nel constatare che il giudizio che mi feci quando uscì non è cambiato. Rimane un bellissimo disco, un cupo e torbido hyperThriller firmato Bowie-Eno, schizofrenico e sperimentale. Data la mole e la complessità dell’opera posterò il tutto a puntate, ma c’è veramente tanta roba…
Progettato per essere il primo di una serie di album che avrebbe dovuto catturare l'angoscia di fine millennio in un sottobosco urbano devoto a nuovi culti pagani, il concept (il terzo dopo Ziggy e l’altrettanto incompiuto “Diamond Dogs”) ruota attorno ad una storia di intrighi e omicidi intitolata "Il diario di Nathan Adler o dell’Omicidio Artistico-Rituale di Baby Grace Blue” inclusa nel booklet del disco.
Già da questo si capisce che l'album non è affatto easy listening, presentando tutta una serie di sfide per l'ascoltatore, soprattutto perché la natura volutamente non lineare dell’opera costringe a riunire, come un puzzle, una mole di impressioni sconnesse e poi mettere insieme il tutto, cercando di coglierne un senso. Bowie infatti riprende la tecnica di scrittura non lineare di William Burroughs (il famigerato cut up), che già in precedenza aveva utilizzato, ma stavolta passando dai pizzini di carta ad un più moderno software, il “verbaliser”, che gli permette di assemblare a piacimento parole in libertà
Questi testi, apparentemente indecifrabili, il frammentato diario del Detective Nathan Alder, le fotografie distorte e manipolate elettronicamente del booklet sono gli unici indizi che abbiamo per ricostruire il “caso” di Baby Grace, per cui meglio non perdere tempo ed iniziare le indagini…

Nathan Adler
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Leon Takes Us Outside
[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=5QT-bhFmeo0[/bbvideo]
L'intero ciclo inizia con questo breve brano atmosferico che rende perfettamente l’idea della misteriosa atmosfera da suk mediorentale – un po’ alla Blade Runner – in cui si svolge la vicenda.
Il pezzo è tratto direttamente dalle iniziali sessions di Montreux in cui nel 94 Bowie aveva provato ad incidere il seguito di THE BUDDHA OF SUBURBIA, insieme a Reeves Gabrels, Erdal Kizilcay, Mike Garson, al batterista Sterling Campbell ed al grande Brian Eno.
Cito dal libro di testi commentati di Francesco Donadio (Arcana): “Data la presenza di Eno non stupisce che il livello di libertà artistica fosse ai massimi livelli: Bowie nei primi giorni “mise un cavalletto in studio e dipingeva solamente”, ha raccontato Mike Garson, “noi creavamo situazioni musicali e lui ci raggiungeva se diventavano interessanti”; intanto Brian Eno si sbizzarriva con le sue “strategie oblique” e con dei giochi di ruolo (Sterling Campbell, per esempio, avrebbe dovuto immedesimarsi in uno “scontento ex membro di un gruppo rock del Sudafrica”); e in sala c’era pure una telecamera fissa sui musicisti che li riprese per ore di fila.
Nel giro di una decina di giorni, il sestetto arrivò a incidere ben 35 ore di musica, per la maggior parte improvvisazioni senza un vero baricentro; il meglio venne poi condensato in due Cd a cui fu dato il titolo provvisorio LEON (dallo psichiatra Leo Navratil che, in quegli stessi anni a Vienna, incoraggiava i suoi pazienti a dipingere e a dedicarsi ad altre attività artistiche per fini terapeutici)”.
Leon diventa anche il nome del primo personaggio evocato da Bowie, un ventiduenne meticcio con una breve stringa di precedenti penali per reati di microcriminalità, che, oltre ad essere uno degli indiziati, è l’aggangio sfruttato dal detective Nathan Adler (altro riferimento alla psicanalista Alfred Adler?), che lavora nella sua divisione “crimini artistici” dell’immaginaria città di Oxford Town, per indagare sul delitto. Ma è comunque “al di fuori” che bisogna uscire.

Outside – Prologo
[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=k43Ssf9BJMw[/bbvideo]
All’apertura dell’album segue in dissolvenza la title track, un’epica overture realizzata nei primi mesi del ’95 sulla base di una precedente canzone dei Tin Machine (Now) il cui testo non era mai stato completato. Eccezionale incipit, di chiara marca ENO (penso ad es. all’inizio di “Zooropa” degli U2): Una lenta progressione di accordi ascendente che lascia il posto ad un inquietante linea di basso ed alle prime parole dell’album, cantate con magistrale distacco da Bowie:
Now. Not tomorrow
Yesterday
Not tomorrow
It happens today
The crazed in the hot-zone
The mental and diva’s hands
The fisting of life
To the music outside
The music is outside
It’s happening outside
“Colpiscono i riferimenti alla follia, al disordine ed a una visione artistica (e musicale) volta a superare i soliti, scontati parametri. Ma anche uno sprone, per chi ascolta, a dare libero sfogo alla propria immaginazione ora che sta per essere trasportato in un luogo immaginario – Oxford City, New Jersey – dove si imbatterà in personaggi ed eventi decisamente fuori dal comune” (Donadio).


The Hearts Filthy Lesson
[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=lVgk7wYeZHw[/bbvideo]
Nathan Adler si trova davanti al cadavere della quattordicenne Baby Grace, smembrato, dissezionato ed esposto nel Museo di “Modern Parts” di Oxford Town e si chiede se quello che vede possa veramente definirsi un'opera d'arte (chiara qui l’ispirazione alle repellenti opere di Damien Hirst che in quegli anni cominciavano ad essere conosciute con grande scalpore). Ad un certo punto si rivolge al personaggio-chiave di Ramona A. Stone.
“Qual è, per esempio, il rapporto tra Nathan Adler e Ramona A. Stone, che è uno dei principali indiziati? C’è del tenero tra inseguitore e inseguita? Di lei, dal disco apprendiamo poco, ma nel “diario di Nathan Adler” veniamo a sapere che Ramona è una “femmina caucasica” di circa 45 anni, che si mantiene facendo la trafficante di droga e la “Futurista Tirannica”, con nessuna condanna finora a suo carico. Sappiamo anche che il detective la conobbe per la prima volta nel quartiere turco di Berlino il 15 giugno 1977 – guarda caso, in quei giorni anche Bowie si trovava da quelle parti con Iggy Pop –, quando lei era una punk con le borchie, sacerdotessa del Tempio del Suicidio Caucasico, e “vomitava la sua dottrina della morte-come-festino-eterno nei recipienti vuoti della gioventù berlinese” (Donadio).
La canzone si presenta quindi come una sorta di monologo di Adler che termina confidando al suo collega Paddy la sua confusione e stanchezza (curiosamente il personaggio è nato lo stesso anno di Bowie, il 1947) ma anche la sua inconscia fascinazione davanti a quello scenario di morte (la lurida lezione del cuore, ma che, per assonanza fra “heart” e “art”, suona anche come lurida lezione dell’arte) :
Paddy oh Paddy,
I think I’ve lost my way
[…] I’m already five years older I’m already in my grave
[…]Paddy, what a fantastic death abyss
Quando canta “I’ve Think I’ve lost my way”, lasciando un momento di sospensione, traspare tutto il senso di tristezza e nostalgia per il tempo passato ma poi dagli insistenti inserti parlati finali si assapora quel quid di malsana eccitazione che attira il detective.
Anche questo uno dei pochi “superstiti” - sebbene poi rielaborato - delle prime session acid jazz di Montreaux, il pezzo, uno dei più riusciti, è esemplare della contaminazione di stili che caratterizza tutto l’album: la matrice jazz rimane soprattutto nell’anarchico piano di Garson ma la ritmica presenta anche accenti Jungle mentre la durezza dell’affilata chitarra di Gabrel richiama scenari industrial alla Nine Inch Nails.
Non di grande successo come singolo (35 in UK, 92 in US) il brano viene, molto significativamente, scelto da David FIncher per i titoli di coda dell'altrettanto torbido "Se7en", chiaramente influenzato anche dal video di Samuel Bayer, che veniva dal successo di "Smells Like Teen Spirit" dei Nirvana.
Ultima modifica di 2Old2Rock2Young2Die il 20/01/2016, 12:12, modificato 1 volta in totale.
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Lamia
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da Lamia »

[nc] Interessantissimo! Sapevo che Bowie negli anni 90 ha sperimentato con la post-industrial music, ma non avevo mai ascoltato.

Che video, certo che la presenza scenica di David e' impressionante, cioe' lui esprime meglio di tutto il resto il senso del pezzo, e' una cosa che gli e' naturale e, al tempo stesso, e' come se questa sua qualita' venisse 'manovrata' da lui per potersi immedesimare via via nei vari pezzi e video ..lui esprime moltissimo, e il pezzo e' molto carino! Poi sembra che Bowie non abbia eta', cioe' riesce ad essere giovane sempre, non saprei come dire .. grande! 8-)

p.s. grazie per le spiegazioni sul pezzo , aiutano a capire.
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Grazie Lamia, I need your support! [nw]
Il video è fantastico. Mi ricordo lo spiazzamento e l'entusiamso le prime volte che lo vidi. Sopratutto la sensazione che il Bowie che mi piaceva di più (quello berlinese) era finalmente tornato. Nel disco c'è molto industial però non era solo un'imitazione dei NIN, come avevano scritto alcuni critici. Uno perchè gli stili utilizzati sono tanti (e la matrice, come ho scritto, rimane acid jazz) e poi perchè quì veramente Bowie (ed Eno) utlizzano le nuove tendenze dell'epoca come colori di una tavolozza.
Condivido la tua osservazione che, nonostante fosse già quasi cinquantenne, riusciva a sembrare sempre giovane: credo che cambiare pelle continuamente fosse un pò il suo modo di rimanere tale.
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Baby Grace Blue
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Due brani attribuiti a Paddy (il collega detective di Nathan) inframezzati dal primo dei segue, brevi frammenti vocali rubati ai vari personaggi, tutti interpretati dalla voce di Bowie, opportunamente filtrata da Eno.
Da un lato è vero che senza questi il disco ne guadagnerebbe in compattezza ma tali scheggie sono comunque essenziali per la “trama” e poi la basi musicali in sottofondo, sempre diverse, non sono affatto male. In questo, ad esempio, c’è già una prima rivelazione: da una cassetta ritrovata con la voce di Baby Grace si scopre il coinvolgimento di Ramona nel suo sequestro.
Test, testing, testing
This, hmmm, Grace is my name
And and I was...um...
It was that phot... a fading photograph of a patch..., a patchwork quilt.
And they've put me on these...
Ramona put me on
these interest drugs


A SMALL PLOT OF LAND
Non è molto chiaro chi sia “il povero diavolo che Non seppe mai cosa lo colpì” sui si riferisce Paddy. Forse potrebbe essere il vecchio spacciatore Algeria Touchshriek, così definito nel diario di Nathan:
Maschio. Caucasico. Anni 78. Proprietario di un piccolo stabilimento su Rail Yard. Oxford Town, New Jersey. Affari in droghe artistiche e impronte genetiche. Ricettatore di ogni apparizione su qualunque medium. Innocuo, solitario.
Il PICCOLO PEZZO DI TERRA (del cimitero) del titolo ed anche la frase “Il Povero asino Ora è meno che mai tra noi” sembrano potersi riferire al suo omicidio con un macete da parte di Leon (come si viene a sapere a uno dei segue).

Ancora un pezzo (prevalentemente) tratto dalle session di Montreaux, small plot è sicuramente il più avantgarde. Mentre la grancassa di Campbell mantiene un beat regolare, il pattern sincopato del rullante e le improvvisazioni di Garson destabilizzano parecchio mentre l’acido sustain di Gabrels (a metà fra Fripp e Belew) rumina sullo sfondo e Il basso di Erdal Kizilcay sembra abbandonare la canzone dopo poche battute. Bowie interviene con una specie di litania funebre ripetendo “poor soul,” “prayer can’t,” “poor dunce,” “brains talk” sempre allo stesso modo, tenendo la prima nota e lasciando la seconda, più bassa di tono, rapidamente espirare.
Un mix alternativo del brano da parte di Eno (solo strumentale) compare nella colonna sonora del film BASQUIAT (dove Bowie si esibiva in una formidabile interpretazione di Warhol).

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=Okg1UBdyvow[/bbvideo]

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=tQgblAqoK-g[/bbvideo]


HALLO SPACEBOY
Paddy sta interrogando Leon, chiamandolo “Spaceboy” e tentando di intimidirlo con domande tipo:
Tu non vuoi essere libero?
Ti piacciono le ragazze o i ragazzi?
C'è confusione al giorno d'oggi.
La miglior definizione di questo pezzo, firmato Bowie-Eno ma nato da un brano ambient di Gabrels chiamato Moondust, l’ha data Bowie stesso: “era come un incontro fra Jim Morrison e l’industrial. Quando l’ho risentito ho pensato: ca**o, è come i Doors metal!”
Il wall of sound creato dalla batteria techno in 4/4, raffiche di chitarre e synth è un caos letale che dona un taglio molto aggressivo al pezzo. Ma non sarà in questa la versione (poi cantata anche con Trent Reznor nel tour coi NIN del 95) che il singolo incontrerà il successo (# 12 in UK) ma col più innocuo mix dance dei Pet Shop Boys che lo trasformano in un sequel di "Space Oddity" con una nuova strofa aggiunta da Tennant:
Ground to major bye-bye Tom
Dead the circuit countdown’s wrong
Planet Earth is control on?
All’inizio non contento di questa nuova riesumazione di Major Tom, Bowie accetta comunque di ricantarla e di esibirsi – con Tennant e Lowe - ai Brit Awards del 96 con tanto di tacco 12 ai piedi. It's confusing these days!

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=EHSe4N1tRQU[/bbvideo]
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Lamia
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da Lamia »

Ma e' un trattato di psichiatria questo album [smile] Baby Grace non mi piace, c'e' troppo l'influenza di Eno e poi questi dialoghi, preferisco quando il Duca canta. Le altre due sono carine, c'e' molta sperimentazione, forse e' un album da ascoltare con attenzione. Rimane l'ammirazione per un artista che non ha paura di affrontare nuovi percorsi, non e' da tutti, al livello in cui si trova Bowie intendo ( mica gente che sparisce dopo una hit), mettersi a rasoterra, come si dice, e iniziare percorsi nuovi, sperimentare, evolversi, senza guardare alla classifica o trastullarsi sui successi. . grandissimo! 8-)

P.s. scusa se vado un attimo OT, ho visto qualcosa dei concerti che Bowie faceva con i Nine Ich Nails, trovo che nessuno abbia una mentalita' cosi aperta e una umilta' cosi elevata da mettersi letteralmente al servizio di una band non comune, per cantare pezzi lontani dal proprio stile, considerando il fatto che Bowie e' intanto Bowie ( cosa non da poco [smile] ) e poi autore e cantautore, dunque non solo cantante. . .cioe' e' pazzesco, incredibile, fantastico, ma veramente. [suddito]
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Baby Grace non mi piace, c' e' troppo l'influenza di Eno e poi questi dialoghi, preferisco quando il Duca
canta
Beh se per quello anche io [smile] . Effettivamente questo genere di cose magari le faceva meglio una come Laurie Anderson. Come ho scritto la maggior parte delle recensioni che ho letto li avrebbero segati volentieri. Io non so, orami mi sono affezionato [hearts]
scusa se vado un attimo OT, ho visto qualcosa dei concerti che Bowie faceva con i Nine Ich Nails, trovo che nessuno abbia una mentalita' cosi aperta e una umilta' cosi elevata da mettersi letteralmente al servizio di una band non comune, per cantare pezzi lontani dal proprio stile,
Infatti ebbe molto coraggio perchè all'epoca negli usa i NIN, che venivano dal successo di The Downward Spiral, avevano un pubblico che magari conosceva poco o niente di Bowie ed ho letto che, nelle prime date negi USA, dopo il set dei NIN ed i pezzi insieme a Bowie, non dico che la platea si svuotava ma quasi. Forse avrebbero dovuto invertire l'ordine e far aprire a Bowie.
Va detto anche che Bowie, anche qui abbastanza coraggiosamente, proponeva un set con quasi tutte i pezzi di Outside e soltanto pochi classici (sopratutto da Scary Monsters e la trilogia, i più compatibili) un pò come i Genesis nei primi concerti americani del Tour di The Lamb.
Comunque quei concerti mi sarebbe proprio piaciuto vederli, un pò come quelli di Neil Young con i Pearl Jam sempre nel 95.
Questo un video con alcuni dei pezzi suonati con i NIN

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=Wkwwt4spUbw[/bbvideo]

p.s. arigrazie per il feedback!
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theNemesis
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da theNemesis »

2Old, mi hai fatto capire e scoprire cose che non avevo capito / scoperto mai di questo album così particolare e contrastato (contrasti di atmosfere, di luci e ombre, di situazioni).
Grazie!
[nc]
Dancing on time way...
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Grazie Nemesis per il commento [suddito]


ALGERIA TOUCHSHRIEK
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Ora due pezzi di Leon Blank, The Motel e I Have Not Been To Oxford Town che Donadio così contestualizza nel plot:

"For we’re living in a safety zone

Don’t be holding back from me

We’re living from hour to hour down here

And we’ll take it when we can

Perché stiamo vivendo in una zona di sicurezza

Non starmi troppo lontana

Stiamo vivendo di ora in ora, quaggiù

E la prenderemo come potremo

Bowie, eseguendola dal vivo ad Amsterdam il 19 giugno 1997, ha definito The Motel “una canzone d’amore disperata”. Al contempo lui stesso segnala, nelle note di copertina, che il pezzo dev’essere cantato (forse in vista di un eventuale musical) da Leon Blank, uno dei sospettati dell’”omicidio rituale” di Baby Grace. Proseguendo nel cervellotico puzzle, bisogna poi considerare che nel penultimo brano del disco, la segue attribuita a Nathan Adler, il detective rivela che “Ramona era così gelida quando ha rotto con Leon. Ha detto: ‘Mi basta l’anello, non voglio più rivedere la sua faccia’”. Insomma, i due amanti della canzone potrebbero essere proprio Leon e Ramona A. Stone. Forse si sono rifugiati in un motel perché sanno che Nathan Adler li sta cercando? Se è così, Leon non riuscirà a sfuggirgli a lungo: nella canzone successiva, I Have Not Been To Oxford Town, infatti, lo ritroviamo in prigione mentre giura ripetutamente di non essere mai stato sul luogo del delitto

Dopo un inizio lamentoso The Motel scala le marce e aumenta man mano di intensità fino alla melodrammatica esplosione finale, che rievoca (con tutte le differenze del caso) quella di Rock’n’Roll Suicide.

And there’s no more of me exploding you

Re-exposing you

Like everybody do

Re-exploding you

I don’t know what to use

Make somebody move

Me exploding

Me exploding you

E non ci sono più io che esplodo te

Ri-esponendo te

Come fanno tutti

Ri-esplodendoti

Non so cosa usare

Fai muovere qualcuno

Io che esplodo

Io che sto esplodendo te

Sarà per via dell’età che avanza, ma un Bowie così negativo e pessimista non si era mai sentito, neanche nella sua fase “apocalittica”. Leon soffrirà le pene di “un vecchio inferno” finendo in galera, e l’amore della coppia è destinato a implodere in una sequela di reciproche accuse e recriminazioni”.

Dico subito che, insieme alla title track (di cui riprende la progressione armonica iniziale), The Motel è il mio pezzo preferito.
La traccia inizia col rumore di fondo di un gran numero di persone che parlano (infinite conversazioni di un luogo di transizione, un limbo come, appunto, il Motel). Il piano di Garson, per l’occasione, sa essere anche romantico, il basso fretless è dolcissimo, tutto e provvisorio, vacillante anche la voce da crooner di Bowie (qui più scottwalkeriano che mai) oscilla fra due tonalità.
La canzone ha un lento, magnifico crescendo da un arioso e rarefatto inizio ad una espressiva drammatica conclusione; prima entra la batteria suonata con le spazzole a solidificare il ritmo, poi la distorta chitarra di Gabrels arriva proprio nel momento cruciale. Proprio Bella.


THE MOTEL

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=P-KhzO01JRQ[/bbvideo]
Ultima modifica di 2Old2Rock2Young2Die il 23/01/2016, 13:44, modificato 3 volte in totale.
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Leon Blank
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Dopo questa parentesi, un buon pezzo drum’n’bass come I Have Not Been To Oxford Town a cui la chitarra ritmica del fido Carlos Alomar (presente alle sessions di NYC del 1995) regala un tocco funky. Gli ultimi secondi di "Oxford Town" sono Alomar da solo: un “sideman” finalmente sotto i riflettori, che, agganciato un riff orecchiabile non vuole lasciarlo neanche morto. Curioso poi come in questo pezzo il modo di cantare di Bowie ricordi un po’ un altro David (Byrne), non so se volutamente, ma il risultato è azzeccatissimo.
Di questo brano va ricordata la cover registrata da Zoe Poledouris per la colonna sonora di the Starship Troopers nel 1996 col titolo modificato in “I Have Not Been to Paradise”. Per chi ha visto il film si acolta nella scena del ballo finale dei cadetti prima di essere spediti a farsi dilaniare dai marziani (il che sembra anche ironico visto il titolo).


I HAVE NOT BEEN TO OXFORD TOWN

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=nArLuubNjKs[/bbvideo]



Seppure venga più avanti nella tracklist, “We prick you” si accorda bene alla sequenza del calvario di Leon, perché rappresenta lo stesso sotto processo davanti ai membri della Corte di Giustizia.

Tell the truth
We prick you we prick you we prick you
(You show respect even if you disagree
You show respect)

Di' la verità
Ti pungoliamo ti pungoliamo ti pungoliamo
(Mostra rispetto anche se non sei d'accordo
tu mostra rispetto).

Originariamente intitolato “Robot Punk”, questo pezzo jungle (con loop di batteria sovraincisi e drum machine) ha un chè di infantile: saranno i vari rumorini sintetici di Eno o le voci dei giudici così filtrate e stridule da diventare grottesche e ridicole. In concerto Bowie la presentava dicendo di essersi sentito molto giovane quando la scriveva e c’è da credergli.


WE PRICK YOU

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=8i9nahfpuG0[/bbvideo]
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

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No Control
Uno dei brani minori del disco, No Control vede il ritorno in scena di Nathan più scosso che mai dalle pieghe della vicenda, soprattutto roso dal sospetto che la povera Baby Grace sia in realtà sua figlia (nelle pagine finali del diario Adler ci rivela che nel 1986 Ramona ebbe una gravidanza, che “avrebbe prodotto un essere che avrebbe intorno ai 14 anni di età. Se fosse ancora vivo.”. Baby Grace è quindi la figlia sua e di Ramona? Le date coinciderebbero…).

I can't believe I've no control
It's all deranged
Deranged
Deranged

Non posso credere di non avere controllo
È tutto marcio
Marcio
Marcio

Deranged è una delle parole chiave del disco e ritornerà in un brano successivo. Quanto a questo, l’ultimo composto per il disco, ha il difetto, secondo me, di essere un po’ troppo normale e pop e quindi un pò fuori contesto. Tuttavia alcuni agganci vocali (“stay away from the future” o “don’t tell God your plans” ) hanno una loro sintetica efficacia


[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=JKz_YJhQtzs[/bbvideo]


Segue un blocco di tre pezzi in cui viene introdotto un nuovo misterioso personaggio, l’artista minotauro. Figura che ha a lungo ossessionato il cantante (che l’ha inserita anche in alcuni suoi quadri), il Minotauro è qui il controverso semidio dei riti pagani del nuovo millennio, l’artista nichilista e surrealista (“l’omicidio come suprema forma d’arte” era nel manifesto di Breton) che ha bisogno del sangue per creare (L'OSSERVATORE DELLA DISTRUZIONE TOTALE come forma di bellezza)
Non meraviglia allora che i testi a lui attribuiti siano i più perversi e disturbanti del disco. Soprattutto quelli di WISHFUL BEGINNINGS che descrivono gli approcci nei confronti della sua vittima.

Please hide from the kiss and the bite
Shame burns
Breathing in, breathing out
Breathing in only doubt
The pain must feel like snow
I'm no longer your golden boy
Sorry little girl
I'm sorry little girl

Per favore nasconditi dal bacio e dal morso
La vergogna brucia
Inspirando, espirando
Inspirando solo il dubbio
Il dolore dev'essere come neve
Non sono più il tuo ragazzo d'oro
Mi spiace piccolina
Mi spiace piccolina


The Voyeur of Utter Destruction
La parte migliore è verso la fine, dopo il loop iniziale del sinth (sorretto dalle percussioni elettroniche e dagli arpeggi della chitarra)
Turn, and turn again
Dove Il pezzo cambia di tonalità e si indirizza verso un minaccioso climax mentre Bowie ripete ad libitum la frase Call it a day (Fermati), sempre più velocemente, fino a confondersi con Today, mentre Gabrels – nelle versioni live – piazza uno dei suoi migliori assoli.

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=-3XkNieTOzo[/bbvideo]

Wishful Beginnings
Pezzo totalmente d’atmosfera, dove la malsana voce del minotauro delira su di un catatonico soundscape a metà fra un battito cardiaco ed un gracidare di rane mutanti. Nonostante tutto però la lunghezza eccessiva lo rendono ben presto uno dei punti francamente più tediosi del disco.

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=P8bpiJzmNUc[/bbvideo]

I’m Deranged
Questo è un bell’esempio di ispirazioni incrociate, perché Bowie non ha mai nascosto che le visioni malate di David Linch siano state una fonte di ispirazione (e soprattutto “Twin Peaks”). Dal canto suo il grande regista ha, pari pari, messo I’m Deranged in apertura del film “Strade Perdute”, sulle immagini in soggettiva di una strada che scivola davanti ai fari di un’auto sfrecciante sull’highway notturna, costruendo il miglior videoclip che questo ipnotico pezzo poteva sperare.
In questo caso poi il mix alternativo (incluso nel secondo cd dell’edizione doppia) è anche migliore ed è proprio questo che verrà sostanzialmente portato in tour dalla band dell’epoca.

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=-jdtMIpF56s[/bbvideo]



Se i brani del minotauro sono il cuore nero del disco, verso la fine Bowie decide di regalarci un pò di luce. in Thru’ These Architect’s Eyes Leon uscito di prigione (ha confessato il nome del minotauro?) ammira la città con gli occhi di un uomo libero.
All the majesty of a city landscape
All the soaring days in our lives
All the concrete dreams in my mind’s eye
All the joy I see
Thru’ these architects eyes

Thru’ these architects eyes
[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=pal2a7bZ25w[/bbvideo]

Nella finale Strangers When We Meet (in una nuova veste più in linea con il mood del disco rispetto a quella su THE BUDDHA OF SUBURBIA), Leon, stanco davanti ad un televisore sintonizzato su un canale morto, si sente tradito da Ramona (che lo aveva scaricato lo sappiamo dall'ultimo segue "Nathan Adler"):
Blank screen TV
Preening ourselves in the snow
Forget my name
But I'm over you
Blended sunrise
And it's a dying world

Strangers When We Meet
[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=jbrTDjbVaVw[/bbvideo]

Così termina questo disco coraggioso, anche se discontinuo. Un secondo capitolo (2. Contamination) che avrebbe dovuto fare chiarezza (ma che probabilmente avrebbe confuso tutto ancora di più), più volte annunciato nel corso degli anni, non ha visto mai la luce. Recentemente, Eno ha dichiarato di un riavvicinamento a Bowie per riprendere il progetto, purtroppo però l'uomo che cadde sulla terra è ritornato sul suo pianeta, portando con sè anche la soluzione al mistero dei crimini artistici del Minotauro.

My mama said, "To get things done
You'd better not mess with Ramona A. Stone"


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"But don't you think that I know that walking on the water, Won't make me a miracle man?"
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Hairless Heart
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da Hairless Heart »

Ottimo lavoro, 2Old! [nc]
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
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Re: David Bowie - Outside

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Grazie Hairless [suddito]
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