Hairless Heart ha scritto: Io non capisco due dischi, e soprattutto quei due dischi, degli Stones nei primi 10. Mi chiedo sempre cos'ha di così immortale Exile on main st.
Quoto. Nè "Exile" nè "Let it bleed" sono i grandi dischi che tanti ritengono essere. a A parte qualche guizzo (esempio, "You can't always get what you want") sono sintomo di un netto calo di ispirazione rispetto ai 60's. Si sente la mancanza di un Brian Jones (su "Exile") e dei suoi geniali arrangiamenti. Io credo che gli Stones, come altre band sorte nei primi anni 60 (ossia prima dell'avvento della "era degli album", sancito nel 66 dai due doppi "Freak Out" e "Blonde on blonde" di Zappa e Dylan nel 1966), abbiano realizzato almeno una ventina di brani-capolavoro senza però riuscire a raggrupparli in un unico disco imperdibile. Anche perchè sono stati molto prolifici, pubblicando una media di oltre un LP all'anno dal 62 al 71. Sembrano aridi discorsi statistici, ma queste cose contano: un conto è far uscire un album ogni 4 anni selezionando le cose migliori; un altro è avere un contratto con una etichetta che ti impone di sfornare un disco all'anno, con la ovvia conseguenza di annacquare il repertorio.