Libro italiano sui testi KC
Inviato: 04/07/2014, 10:08
Donato Zoppo
King Crimson Islands
Ho finito da poco di leggere questo consistente volume (380 pagine, Arcana editrice)) e sono rimasto molto soddisfatto. Come dice l’autore, molto stranamente, non vi sono in pratica opere italiane sul gruppo, meno che mai su suoi testi e il solo vedere quel nome su un libro mi ha stimolato moltissimo al suo acquisto.
Però devo ammettere che lì per lì sono rimasto un po’ perplesso dall’approccio, “limitato” (per modo dire, vista l’esaustività dell’analisi) ai soli testi. Perplessità che, seppure solo in parte, mi è rimasta, perché in effetti, visto il peso direi preponderante della parte musicale, ridurre uno studio così minuzioso ai soli testi lascia un po’ di amaro in bocca.
Però non si può che ammirare l’erudizione di Zoppo che mostra veramente una enorme cultura, non certo solo musicale, conditio sine qua non per poter avere un qualunque tipo di approccio ai KC.
Il testo, per il turbillon di citazioni e riferimenti (alcuni forse un po’ forzati) non tralascia nulla e ci fornisce ogni possibile interpretazione dei testi di Sinfield, Palmer-James, Belew (e Jackszik).
Appare evidente come il gradimento dell’autore risulti decrescente nel tempo tra i vari autori E non si può dargli tutti i torti. Dalle straordinarie e complesse similitudini di Sinfield, vero membro ufficiale del gruppo e seconda testa pensante della prima fase dei KC, passando per Palmer-James, esterno alla formazione, fino ai testi un po’ più agevoli di Belew. Come ho detto concordo con lui, anche se quelli di Palmer-James li gradisco molto, meno complessi di quelli (a volte pure retorici) di Sinfield, e così incisivi in certe loro parti. Quelli di Belew hanno poi, per me, delle cadute di gusto terribili e imbarazzanti (il punto più basso lo raggiunge in “Coda, I have a dream”) e comunque perdono un po’ di quella magia di quelli della prima coppia di autori.
Quelli di Jackszik sono rapidamente liquidati da Zoppo (come peraltro, secondo me, la sua interpretazione vocale dei medesimi…).
Leggendo (o dovrei dire divorando…) il libro ho scoperto tante cose che non conoscevo, alcuni aneddoti interessanti e curiosi (come l’unico rigo scritto da Fripp: “cigarettes, Ice creams, figurines of the virgin Mary”…..), o la particolare predilezione sia di Sinfied che di Fripp per l’occultismo, o meglio , le teorie di Gurdjeff.
A tale proposito, l’autore cita il sito centrosangiorgio.com che ha una sezione sul “rock satanico” dedicata anche ai KC…Ve lo dico, se non vi volete inc…non ci andate. Sono incredibili. La cosa che veramente fa più effetto è che, tra l’altro mostrando una certa conoscenza della storia di Fripp & Co, si infognano in una velenosa, anche se mai triviale, offensiva su occultismo-satanismo-esoterismo di ogni aspetto dei KC (dai testi alle copertine, alle letture serali di Fripp…) riuscendo a rimanere totalmente intoccati dalla magia (positiva !) della loro musica !! La rabbia che procura leggere la distorsione e la pericolosa ottusità di certe righe è stata in me superata solo dalla pena che mi hanno fatto per questa loro gravissima incapacità di apprezzare il bello, l sublime che non raramente le musiche di Fripp hanno raggiunto. Fossi in loro, odierei pure Mozart che era un libertino e un dissoluto…!!!
Mi son fatto trascinare da questa digressione, ma concludo, tornando al libro, consigliando a tutti gli appassionati il suo acquisto. Se non altro, se pure potreste non essere d’accordo su certi punti di vista, apprezzerete il godimento di cullarvi ancora negli splendidi versi di Sinfield, descritti, analizzati, osannati da un altro grandissimo appassionato.
King Crimson Islands
Ho finito da poco di leggere questo consistente volume (380 pagine, Arcana editrice)) e sono rimasto molto soddisfatto. Come dice l’autore, molto stranamente, non vi sono in pratica opere italiane sul gruppo, meno che mai su suoi testi e il solo vedere quel nome su un libro mi ha stimolato moltissimo al suo acquisto.
Però devo ammettere che lì per lì sono rimasto un po’ perplesso dall’approccio, “limitato” (per modo dire, vista l’esaustività dell’analisi) ai soli testi. Perplessità che, seppure solo in parte, mi è rimasta, perché in effetti, visto il peso direi preponderante della parte musicale, ridurre uno studio così minuzioso ai soli testi lascia un po’ di amaro in bocca.
Però non si può che ammirare l’erudizione di Zoppo che mostra veramente una enorme cultura, non certo solo musicale, conditio sine qua non per poter avere un qualunque tipo di approccio ai KC.
Il testo, per il turbillon di citazioni e riferimenti (alcuni forse un po’ forzati) non tralascia nulla e ci fornisce ogni possibile interpretazione dei testi di Sinfield, Palmer-James, Belew (e Jackszik).
Appare evidente come il gradimento dell’autore risulti decrescente nel tempo tra i vari autori E non si può dargli tutti i torti. Dalle straordinarie e complesse similitudini di Sinfield, vero membro ufficiale del gruppo e seconda testa pensante della prima fase dei KC, passando per Palmer-James, esterno alla formazione, fino ai testi un po’ più agevoli di Belew. Come ho detto concordo con lui, anche se quelli di Palmer-James li gradisco molto, meno complessi di quelli (a volte pure retorici) di Sinfield, e così incisivi in certe loro parti. Quelli di Belew hanno poi, per me, delle cadute di gusto terribili e imbarazzanti (il punto più basso lo raggiunge in “Coda, I have a dream”) e comunque perdono un po’ di quella magia di quelli della prima coppia di autori.
Quelli di Jackszik sono rapidamente liquidati da Zoppo (come peraltro, secondo me, la sua interpretazione vocale dei medesimi…).
Leggendo (o dovrei dire divorando…) il libro ho scoperto tante cose che non conoscevo, alcuni aneddoti interessanti e curiosi (come l’unico rigo scritto da Fripp: “cigarettes, Ice creams, figurines of the virgin Mary”…..), o la particolare predilezione sia di Sinfied che di Fripp per l’occultismo, o meglio , le teorie di Gurdjeff.
A tale proposito, l’autore cita il sito centrosangiorgio.com che ha una sezione sul “rock satanico” dedicata anche ai KC…Ve lo dico, se non vi volete inc…non ci andate. Sono incredibili. La cosa che veramente fa più effetto è che, tra l’altro mostrando una certa conoscenza della storia di Fripp & Co, si infognano in una velenosa, anche se mai triviale, offensiva su occultismo-satanismo-esoterismo di ogni aspetto dei KC (dai testi alle copertine, alle letture serali di Fripp…) riuscendo a rimanere totalmente intoccati dalla magia (positiva !) della loro musica !! La rabbia che procura leggere la distorsione e la pericolosa ottusità di certe righe è stata in me superata solo dalla pena che mi hanno fatto per questa loro gravissima incapacità di apprezzare il bello, l sublime che non raramente le musiche di Fripp hanno raggiunto. Fossi in loro, odierei pure Mozart che era un libertino e un dissoluto…!!!
Mi son fatto trascinare da questa digressione, ma concludo, tornando al libro, consigliando a tutti gli appassionati il suo acquisto. Se non altro, se pure potreste non essere d’accordo su certi punti di vista, apprezzerete il godimento di cullarvi ancora negli splendidi versi di Sinfield, descritti, analizzati, osannati da un altro grandissimo appassionato.