Steve Hackett - A Genesis in my bed

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Hairless Heart
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Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Hairless Heart »



Traduzione in italiano di Marco Bertoli.
Si trova nei principali store on-line a 19 €.
E sopra il mio comodino.
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Lamia
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Lamia »

Da avere ! Grande Steve !! [hearts]
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twoofus
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da twoofus »

E lo compriamo!
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aorlansky60
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da aorlansky60 »

...credo proprio che lo prenderò anch'io; spero contenga -lo chiedo a Hairless che lo possiede già- preziose testimonianze del periodo trascorso con i Genesis, vissuti da protagonista e commentati dalla sua personale angolatura... [fisc]
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Humdrum
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Humdrum »

Arrivato a casa lo stesso giorno dell'uscita: lettura gradevole, buona parte dedicata al periodo Genesis.
Grande affinità con Peter Gabriel ( e la cosa mi rende sommamente felice),ma nessun astio nei confronti degli altri membri Genesis.
Aor, te lo consiglio! [happy]
A questo punto possiamo vedere chi altri, della band, ha scritto una biografia:
Peter Gabriel - An authorized biography di Spencer Bright 477 pagine ( in inglese)
Mike Rutherford - The living years 273 pagine (in italiano)
Phil Collins - No, non sono ancora morto 441 pagine (in italiano)
Richard Macphail- My book of Genesis 234 pagine (in inglese)

Chi mai mancherà? un Tony Banks ,ad esempio, oppure un Anthony Phillips...
ci stanno pensando anche loro? mah..... [chin]
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twoofus
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da twoofus »

Quella di Gabriel è biografia autorizzata? Ma non credo sia autobiografia vera e propria.
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Humdrum
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Humdrum »

La mia è un'edizione del 1999.Spencer Bright ,l'autore, raccoglie le memorie di Gabriel il quale spesso parla in prima persona:praticamente è una lunghissima intervista che parte da quando era bambino (con ricordi dell'infanzia) fino alle soglie del secondo millennio.
E Peter ne ha autorizzato la pubblicazione. Certo, non è scritta di proprio pugno, ma se non è una biografia ,ci va molto vicino. [happy]
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da twoofus »

Ok, grazie.
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Hairless Heart
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Hairless Heart »

Tornando in topic, il libro di Hackett non è male anche se è piuttosto breve e non si sofferma più di tanto sugli argomenti. La traduzione è un po' così, ci sono dei passaggi abbastanza discutibili.
Molto spazio è stato dato all'infanzia, piuttosto opprimente soprattutto a causa della scuola, sull'argomento Genesis non ci sono grossissime notizie inedite, Steve sminuisce i problemi che lo hanno portato alla decisione di lasciare la band. Con Peter (anzi, "Pete") dice di essere spesso stato in sintonia, e di aver mantenuto un costante rapporto; mi ha stupito che, dopo tutto quello che c'era stato, Tony Banks sia stato suo ospite a cena nei primi anni '80; si è detto però amareggiato di ciò che è successo in occasione del recente documentario, dove uno spazio è stato dato alla carriera solistica di tutti tranne che alla sua, e questo anche grazie ad una precisa richiesta di Mike Rutherford. [prrr]
Poche righe agli episodi GTR, Squackett,..... insomma non male, ma forse mi aspettavo qualcosa in più.
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Henry Hamilton
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Henry Hamilton »

sì, poteva essere più esaustivo. Comunque, è molto interessante. Alla fine Tony è uello che si incazzò per la sua uscita dal gruppo. Mentre Mike fa la figura di zizzaniaman, come purtroppo già si sapeva, dato che, per esplicita dichiarazione di Banks, fu lui a far fallire l'esperimento del 1997 e a mettere il veto sul secondo album dopo "Calling" per cui avevano già firmato un contratto con WIlson.
Mike è un furbastro: ha sempre mandato avanti Tony in veste di sfasciacarrozze, però le paroline giuste al momento giusto le ha sempre dette lui.
piccola parentesi: in chiave reunion ho ascoltato le sue più recenti performances con i Meccanici. O non aveva alcuna voglia di suonare (assurdo, dato che dice che il suo gruppo lo tiene in piedi per potersi divertire) o ha qualche problema neurologico che tiene accuratamente nascosto. il solo di "SIlent running" non è improvvisazione: sono note messe a casaccio, con un bel po' di stecche.
Se il Covid 19 non li blocca, ho sempre più il terrore che la nuova avventura ( a meno di nastri playback pronti per l'uso) finirà in un bagno colossale.
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theNemesis
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da theNemesis »

L'ho appena ordinato... arriverà settimana prossima.
Lo leggo e poi commento...
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da theNemesis »

Ok... letto tutto....
Allora, la parte iniziale sull'infanzia e la prima adolescenza mi è sembrata un po' un brodo allungato.
Quasi metà libro per arrivare ai 18 anni... insomma... qualche episodio interessante per inquadrare un'infanzia/adolescenza piuttosto difficili, ma per il resto nulla di che.
Il periodo Genesis (5 anni) non è stato approfondito molto riguardo ai rapporti con gli altri 4. Qualche gustoso aneddoto sulle tournè e le ragazze, ma per il resto... un diluvio di "voglio bene a Peter, a Tony... a tutti"... ma per il resto nulla di che.
Terribile l'ammissione che sia venuto a conoscenza del concerto per salvare Gabriel dalla bancarotta dal padre che aveva letto la notizia da qualche parte... questo da' l'idea di quanto fosse considerato dagli altri 4... Ma la cosa strana che lui non critica affatto l'episodio, anzi, dice che appena l'ha saputo si è precipitato a dare la sua adesione, peraltro non richiesta.
Gli anni solisti sono interessanti da un certo punto di vista (introspezione, scoperta di sè etc...) ma forse un po' troppo lunghi su "recensioni" dei propri album, piuttosto noiosette.
Poco o niente su GTR e Squackett....
Scrittura elementare (il traduttore?) e a tratti noiosa.
Insomma... l'ho comprato per affetto e stima, ma devo dire che l'autobiografia di Phil è tutt'altra cosa...
Voto... 6
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Lorenzo Mentasti »

Riguardo l'episodio del concerto per salvare Gabriel forse esiste una spiegazione: magari dentro di sé sarà stato furioso ma, a differenza di noi latini (alle nostre latitudini per molto meno sarebbero volate parole grosse o altro), da buon anglosassone si sarà imposto innanzitutto il contegno. Poi con gli anni il risentimento magari è andato scemando.
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da aorlansky60 »

theNemesis ha scritto: 01/10/2020, 23:40
Terribile l'ammissione che sia venuto a conoscenza del concerto per salvare Gabriel dalla bancarotta dal padre che aveva letto la notizia da qualche parte... questo da' l'idea di quanto fosse considerato dagli altri 4...
...a questo proposito, ricordo una [alquanto datata] dichiarazione di Tony Banks a riguardo di Steve :

"durante tutti i suoi anni trascorsi nella band, ho sempre avuto l'idea che Steve fosse come di passaggio... non come membro permanente..."

In realtà, gli altri quattro (includo Ant Phillips, più che Phil Collins arrivato dopo) erano assai più legati, per trascorsi iniziati fin dalla Charter House, ed anche per affinità sociali (erano tutti rampolli della media/alta borghesia British del tempo, a differenza di Steve ed anche di Phil...)
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theNemesis
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da theNemesis »

E' vero ciò che dici, l'estrazione sociale era ben diversa rispetto agli altri 3, ma anche il carattere.
Steve è riservato, taciturno e poco propenso alla discussione. Queste caratteristiche emergono anche leggendo il libro.
Phil, invece, pura arrivando anche lui da uno strato sociale ben diverso da quello degli altri 3, ha un carattere molto forte ed esplosivo. Infatti, pur rimanendo in tre, ha portato i Genesis ai successi commerciali che conosciamo trascinando Mike e Tony in un tunnel mainstream da cui poi non sono mai usciti.
Steve non lo avrebbero mai ascoltato...
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Lamia
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Re: Steve Hackett - A Genesis in my bed

Messaggio da Lamia »

Gli inglesi sono cosi, ho letto che anche i Pink Floyd comunicavano pochissimo tra loro, lasciavano che fosse la musica ad unirli. Forse la chiave di lettura e’ proprio nella musica: questi gruppi che sapevano suonare davvero , lasciavano che fosse Lei a dominare i rapporti umani, mentre oggi la musica e’ relegata in un angolino sperduto. Tutto e’ concentrato sulle parole, parole , milioni di parole, spiegazioni, approfondimenti, ragioni sbandierate, torti , vittimismi, post scritti pro o contro chissa’ che o cosa, social .. . ( parere personale).
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