Una storia strana

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twoofus
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Una storia strana

Messaggio da twoofus »

Non ne ho mai parlato con nessuno, e credo che questo sia il posto giusto per raccontare una storia che chiamarla strana è poco, legata ai Genesis e capitata a me tanto tempo fa. Oggi quando ci ripenso rabbrividisco, e io stesso mi chiedo se si tratta di realtà o è frutto di immaginazione.
Fin da bambino passavo le mie vacanze in una località della Costiera Amalfitana, Cetara, che tra l'altro ha dato i natali ad alcuni miei avi.
Sono molto legato a quei posti, anche perchè ogni anno, nel corso dei due mesi e mezzo estivi, era lì che con i miei amici, villeggianti anch'essi, da bambino dividevo i giochi, da adolescente condividevo le prime esperienze e da ragazzo altre avventure, e ovviamente da sempre con loro ho condiviso la passione per la musica e per massacranti partite di calcetto sotto il solleone.
Primi anni 70, credo circa 1973 per essere più precisi (mi ricordo che si discuteva del se comprare il costosissimo live Yessongs), impazzava il prog. Io ero dentro i Beatles ovviamente, gli Stones, Dylan, gli Who, Bowie, il country rock di Byrds Eagles e Poco e così via. Un gruppetto di tre, quattro amici, miei coetanei, mi fa "senti un po' qua!" e mi presta dei dischi: c'è il primo dei King Crimson, poi Close to the edge, Fragile e soprattutto Nursery Crime e Foxtrot, in modo che sbatto direttamente su Supper's ready. Di quel gruppo di ragazzi un paio erano proprio persi, quelli che oggi si chiamano "proggaroli" fino al collo. Uno in particolare era "devoto" a Peter Gabriel, anima e corpo, e sognava di conoscerlo. Si chiamava Enrico, del cognome metto solo l'iniziale, la C, un bravo ragazzo di buona famiglia. Erano anni strani, ma giravano tanti dischi e tanta musica a palla, le ragazze non mancavano mai, la sera il mare e le spiagge con i falò erano tentacolari, e c'erano le canne e poi evidentemente anche altro (roba che oggi mi vanto di essere sempre riuscito ad evitare). Enrico, originario di Roma ma trapiantato a Salerno, aveva uno o forse due anni meno di me (in verità ero più amico del fratello), e tempo qualche anno, dalle canne passò purtroppo oltre.
Gli anni passano, ormai con quei ragazzi ci vediamo sempre più di rado, anche se devo dire che con un paio di quel gruppo ci rivediamo ancora oggi saltuariamente. Ma le notizie che mi danno via via non sono granchè, pare ci sia dentro sul serio e ci vada anche piuttosto pesante (era eroina, se ci fosse bisogno di specificarlo).
Finchè un'estate, uno mi fa: "Ma l'hai saputo?". "Cosa?". "Se ne è andato!". Aveva poco più di 30 anni.
Sorvolo sui particolari, ma non lo vedevo da anni e di lui mi resta il ricordo di lunghi capelli biondi, come si portavano nei 70, e tanta tristezza. Mi chiedo spesso se l'avrà mai conosciuto, il suo eroe, Peter Gabriel.

Ovviamente il tempo rende le cose più attenuate e i ricordi più nebbiosi, ma alcuni particolari restano per sempre indissolubilmente legati tra loro. Per me i Genesis sono sempre stati, e resteranno sempre, quel periodo.
Ma un giorno, un periodo di quelli in cui avevo la fissa di leggere e tradurre testi, mi soffermo sui Genesis, poi su Gabriel e ovviamente su Games without frontier:
"Hans plays with Lotte, Lotte plays with Jane Jane plays with Willi, Willi is happy again
Suki plays with Leo, Sacha plays with Britt, Adolf builts a bonfire, Enrico plays with it!".
Devo leggerla e rileggerla almeno dieci volte per realizzare che è vera quella frase. Resto di pietra: la canzone è del 1980, Enrico morì più o meno a inizio anni 90. Non ne ho mai parlato con nessuno, e non mi va di farlo, ma mi sono sempre chiesto se il nome italiano scelto per la canzone da Gabriel fosse un caso. Certamente sì. Ma a me è rimasto un interrogativo: e se un giorno lontano lui avesse conosciuto un ragazzo italiano, suo fan sfegatato, di nome Enrico?
Ultima modifica di twoofus il 05/06/2019, 9:20, modificato 4 volte in totale.
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Re: Una storia strana

Messaggio da Hairless Heart »

Parrebbe una coincidenza, anche se come direbbe Gibbs di NCIS: "Io non credo alle coincidenze!....".
In ogni caso, ricordi che valeva la pena condividere!
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Re: Una storia strana

Messaggio da Watcher »

Emozionante quello che hai scritto, Twoofus.
Probabilmente non saprai mai se quell'Enrico era lui, ma è bello crederci anche poco e non ritenerlo impossibile. [happy]
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Re: Una storia strana

Messaggio da Humdrum »

Bellissima storia! Spero che il sogno del tuo amico si sia avverato , che poi da ragazzo era anche il mio: incontrare Peter Gabriel! Ci sono riuscito però solo nel 1987 quando è venuto a Verona per il concerto, ed ho conosciuto pure la mamma!!!
Temo però che l'Enrico del testo di GWF fosse lo scienziato Enrico Fermi.Ma sognare è sempre bello. [happy]
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Re: Una storia strana

Messaggio da Lamia »

Leggendo il racconto mi sembra di essere in un film! Le atmosfere , il mare , la musica ...che meraviglia! [hearts] Grazie per aver condiviso con noi Twoofus.
La musica e gli artisti hanno questo potere: far scaturire in noi emozioni , speranze, illusioni , sogni che nessuno può portarci via , nemmeno il tempo .
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twoofus
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Re: Una storia strana

Messaggio da twoofus »

Humdrum ha scritto: 04/06/2019, 19:35
Temo però che l'Enrico del testo di GWF fosse lo scienziato Enrico Fermi.Ma sognare è sempre bello. [happy]
Ecco, questo non lo sapevo, anche perchè non ho mai avuto voglia di approfondire, e mai sono tornato volentieri su quella storia. In un certo senso mi dà sollievo.
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capitan-trip
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Re: Una storia strana

Messaggio da capitan-trip »

Bellissimaa storia.

Ammazza Mr, non credevo che all'epoca fossero famosi i Poco in Italia.
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twoofus
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Re: Una storia strana

Messaggio da twoofus »

Infatti non erano esattamente famosissimi, ma chi seguiva il country rock di CSN&Y, Byrds, Buffalo doveva per forza imbattersi in Eagles soprattutto, ma anche nei Poco. Mi ricordo ad esempio che impiegai mesi per reperire il primo dei Flying Burrito Brothers, di cui si diceva un gran bene. Il genere iniziò a piacermi grazie ai Byrds, ma poi rimasi folgorato da After the gold rush di Neil Young e Deja vu. Poi vennero Desperado degli Eagles e A Good Feelin' to Know dei Poco.
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Mick Channon
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Re: Una storia strana

Messaggio da Mick Channon »

"Cantamos" album del 1975 dei Poco , ebbe un discreto successo anche in Italia.
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
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twoofus
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Re: Una storia strana

Messaggio da twoofus »

Bello, quello con Sagebrush serenade.
Tra l'altro Eagles e Poco negli anni si sono scambiati reciprocmente diversi componenti, tipo calciomercato.
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Re: Una storia strana

Messaggio da capitan-trip »

twoofus ha scritto: 06/06/2019, 8:58 Infatti non erano esattamente famosissimi, ma chi seguiva il country rock di CSN&Y, Byrds, Buffalo doveva per forza imbattersi in Eagles soprattutto, ma anche nei Poco. Mi ricordo ad esempio che impiegai mesi per reperire il primo dei Flying Burrito Brothers, di cui si diceva un gran bene. Il genere iniziò a piacermi grazie ai Byrds, ma poi rimasi folgorato da After the gold rush di Neil Young e Deja vu. Poi vennero Desperado degli Eagles e A Good Feelin' to Know dei Poco.
Tutti nomi che adoro alla follia.
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