I vari master dei dischi dei Genesis!

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drumboy95
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da drumboy95 »

voglio i due box set e un impianto decente D:
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Progknight94
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Progknight94 »

TRE per queste cose sei la bibbia!! :D
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Musical Box_93
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Musical Box_93 »

TRE chiedo a te,ma sai se vale la candela il boxset uscito recentemente chiamato Genesis Live boxset che contiene tutti i live dal 73 al 92 mi sembra,costicchia e mi chiedevo se valesse il prezzo.
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da TRE »

di tutti i boxset è quello che suona meglio.

è stata alzata la dinamica e non il volume come nei primi due boxset e i dischi suonano morbidi e con un sapore live senza precedenti.

pensa che ho apprezzato tantissimo the way we walk che nell'edizione originaria era insentibile.

continua ad esserlo artisticamente ma almeno la tracklist rispecchia quella del concerto mentre la prima stesura era 1 cd con le hits (osceno) ed 1 cd con tutte le lunghe orribili del post 1983 più uno spezzatino di oltre 20 minuti con parti di tutte le canzoni vecchie.

3Sl suona potentissimo, second out divino

live 73 acquista una nuova vita e in più viene aggiunta una selezione di pezzi dello shrine dal tour di the lamb che è una goduria.
dulcis in fundo la registrazione del concerto del rainbow del 1973.
il più bel concerto dei genesis originali.

una versione di supper's ready che da sola vale il prezzo del boxset. [hearts]
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Musical Box_93
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Musical Box_93 »

Maledetto,ora dovrò acquistarlo [hearts] [hearts] grazie per le informazioni [smile]
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da prog91 »

Ho sentito parlare diverse volte della registrazione del concerto del 1973 al Rainbow... TRE, sapresti dirmi se sul Genesis Movement Torrent si trova il video? Mi pare che esista... [chin]
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Harold Barrel
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Harold Barrel »

TRE, vorrei rivolgerti un quesito, già che il topic è aperto.
Si tratta del nuovo remaster di Nursery Crime. Quello che volevo dirti è che in The Musical Box ho notato diversi difetti: si tratta di fischi a frequenze abbastanza alte che si sentono diverse volte nel corso della canzone; se vuoi ti segnalo il minutaggio... All'inizio pensavo fosse un problema del mio disco, ma poi me lo sono scaricato da internet in versione MP3 e il problema è identico. Ne sai qualcosa?

PS: altro problema che ho notato ascoltando il nuovo remaster di Selling England eccetera:
1) In Dancing with the moonlight knight, quando Peter dice: It LIES with me, nell'istante in cui pronuncia "Lies" e c'è l'accordo di chitarra, c'è qualcosa che non va. E' come se mancasse mezzo secondo di audio.
2) Al minuto 9:00 circa (secondo più secondo meno) di The Battle of Epping Forest, stesso problema.
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Ettore Petrolini
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Hairless Heart »

TRE ti risponderà più compiutamente, ma posso anticiparti che il problema in Dancing è che hanno preso diverse take, ovverosia diverse registrazioni per ottenere il risultato finale, probabilmente perchè i masters originali sono deteriorati.
Per questo motivo sconsiglio vivamente di buttare i vecchi cd, i nuovi remasters sono nuovi in tutti i sensi, cioè sono proprio diversi, non hanno solo migliorato il suono. Mi hanno detto (non ho il cd) che la cosa si sente in maniera clamorosa nella coda di The lamia, con strumenti che prima non c'erano e adesso ci sono, e viceserva.
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da TRE »

visto che tu puoi ti consiglio di cercare i topic nel GFI del natale 2008 quando il boxet rosso uscì, proprio quello del pregiatissimo sig. Arcuri ad esempio, in cui sono stati discussi i vari remaster, in modo da leggere le impressioni a caldo.

per fare un riassunto bisogna sempre ricordare che le registrazioni dei genesis non sempre sono state perfette: duke ad esempio, soffriva nel mix originale di un malfuzionamento della cassa monitor della batteria che portò a degli errori corretti proprio da davis nel 2007.
stiamo parlando di una registrazione quando già erano superstar.
figurati quando erano studentelli squattrinati.

nursey ha evidenti manchevolezze dal punto di vista tecnico che secondo alcuni davano sapore all'opera.

riguardo l'intro di dancing hai visto la pagliuzza e non la trave [smile]

al secondo 57 quando peter canta "time goes by" c'è un rattoppo evidente e poco riuscito: purtroppo i master originali sono stati conservati malissimo ed evidentemente la traccia vocale di uno dei pezzi più belli della storia del rock è stata compromessa.

non mi dilungo oltre perchè dei genesis non mi va molto di parlare: ormai provo un certo fastidio nell'elogiare una band di cui i componenti fanno di tutto per cancellarla dalla faccia della terra.

avessero tenuto veramente alla loro opera l'avrebbero fatta remixare a uno come si deve, non a uno come davis.


io però
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da TRE »

Hairless Heart ha scritto:... Mi hanno detto (non ho il cd) che la cosa si sente in maniera clamorosa nella coda di The lamia, con strumenti che prima non c'erano e adesso ci sono, e viceserva.
non ci sono solo difetti, ci sono anche pregi, cose bellissime.

la coda di lamia l'ho scoperta io [smile]

nella serie in the beginning , che ricordo essere una serie di 13 cd doppi in cui si ascoltano i genesis jammare nel periodo 73-74, ho trovato delle take della coda di the lamia indicate come #1 e #2.

la #2 è quella poi finita sul disco, con il mini assolo di steve ed il ricciolo finale del flauto di peter.

la #1 ha un suono più grintoso con una chitarra più cattiva ed un flaut che accompagna tutto il finale senza però il ricciolo finale.

sul remix davies ha usato la #1 nche se, siccome la perfezione non è di questo mondo, ha sfumato l'ultima parte in cui steve si incazza davvero.

un'altro splendore è il minuto aggiunto sulla coda di supper's ready in cui, tra l'altro, phil ripete con la batteria qello che tony suona con la tastiera.

in can utility è stato aggiunto un vocalizzo di peter che assolutamente mi esalta tanto è bello

in the cage presenta una nota di basso tenuta per qualche minuto, sempre la stessa che se possibile rende il pezzo ancora più claustrofobico

la cosa che più mi ha fatto godere è stata però su the fountain of salmacis:
a 1:38 peter canta "Disturbed the strange tranquility" e alla sua voce viene aggiunto un sussurro di lui medesimo che ripete la stessa frase portato incredibilmente in primo piano: roba da far venire i capelli bianchi.

c'è stata una revisione insomma, probabilmente dovuta a parti del master andate perdute.

tenetevi strette le edizioni del 1994: quella è la storia con i master originali di john burns e del miticissimo dave hentshel ( magari li avesse remixati lui!!!!!).

quelle del 2007 sono revisioni fatte da uno appena discreto: suonano meglio e la voce di pg è più in primo piano ( cosa che magari io apprezzo ed altri no).

è storia moderna [bye]
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Harold Barrel
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Harold Barrel »

Grazie infinite, TRE!
Purtroppo io per quanto riguarda i Genesis mi ritrovo, come ben sai, ancora con i remaster del lontanissimo 1985 (fanno schifo). Non ho mai avuto l'occasione di assaporare quelli del '94 (che se non sbaglio portavano la sigla THE DEFINITIVE EDITION REMASTER), però questi che ho adesso mi sembrano molto buoni, anche se non perfetti.

[approve] [approve]
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Progknight94 »

Io ho quelli 94, e trovo frequenti cambi di volume, di intensità, come.
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Harold Barrel »

Progknight94 ha scritto:Io ho quelli 94, e trovo frequenti cambi di volume, di intensità, come.
Anche in The Lamb Lies Down On Broadway?
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da geneays »

Ho conosciuto i Genesis nell'era del vinile, i dischi si consumavano (ho comprato Foxtrot due volte e la fobia del "consumo" mi portava alla ricerca della registrazione su nastro perfetta, con disco vergine), si sporcavano (sono arrivato anche a lavarli, non solo quelli dei Genesis) e, dulcis in fundo, per avere un suono decente dovevi possedere un super impianto milionario.

Io ho iniziato con un vecchio giradischi 78/33/45 giri con la radio, a valvole, incorporata: aveva una puntina che sembrava un chiodo ma ricordo ancora il fascino del suono del mellotron che usciva da quel vecchio altoparlante (si perché era uno solo …..“embedded”).

Quando avevo bisogno di studiare più attentamente le parti usavo il "mangiacassette" della postal-market e le cuffie di mio nonno ex regalo militare americano della seconda guerra, erano tremende, scomodissime, niente imbottitura ai padiglioni di…… ceramica con la stella disegnata sopra e dopo mezz’ora di utilizzo ti venivano i “crampi alle orecchie” :-)) …..mi ricordo che allora ero alle prese con firth of fifth.
Con il primo impianto stereo della Pioneer, era tutta un’altra storia, ma restava il problema dell’ “erosione” dei dischi.

Il primo cd, le sonate di Beethoven n. 15 e 17 di Emil Gilels, è stato come il primo bacio: un mondo straordinario fino a quel momento sconosciuto e inconcepibile. La pulizia, la purezza, fedeltà e la dinamica del suono “sgorgavano” generosamente da quel modesto cd-player portatile della Philips. In cuffia, non più quella americana :-), Si potevano sentire i leggerissimi cigolii dello sgabello dovuti agli spostamenti del pianista e alcuni respiri: insomma sembrava di poter suonare a 4 mani con Emil Gilels (per chi se lo può permettere :-)).

Detto ciò credo che la semplice masterizzazione dei mix originali dei Genesis, effettuati con macchine degli anni 70 e con orecchie abituate agli impianti dell’epoca, serva solo ad avere un prodotto si “eterno” ed un suono pulito ma di scarsissimo impatto sonoro considerando che si tratta pur sempre di rock, senza contare i difetti prima nascosti dall’ ”appiattimento” analogico che vengono fuori con il suono digitale.

Anch’io trovo invece ottimo il cofanetto 1970-1975 con i missaggi “riveduti”: i livelli degli strumenti sono più bilanciati e il suono che ne risulta mi sembra molto più adatto alla tecnologia attuale. Ci sono delle eccezioni come per esempio la voce di Peter all’inizio di Dancing with ……, il piano solo nell’intro di FOF, ma so che si tratta di una questione puramente….affettiva. Del resto si sa, la perfezione non esiste ;-)
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Harold Barrel »

Che bei ricordi, Geneays.
Anche se di dischi in vinile nuovi non ne ho comprato nemmeno uno, li ho ereditati da mio padre per usucapione. Dei Genesis avevo in LP solo Selling.
Per quanto riguarda l'usura, dipende solo dal giradischi e dalla puntina. Io ho un glorioso giradischi Dual dei primi anni 80. Quando ho cominciato ad usarlo ho comprato una puntina nuova (di diamante). Costa un pò (sui 50 euro) ma resiste per più di 1000 ore di ascolto.
Tutto questo per dire che probabilmente l'usura dei tuoi dischi, detta comunemente "aratura", dipende dal fatto che la puntina aderisce più o meno bene ai bordi dei solchi. Se non aderisce bene, dopo 10-20 ascolti il disco lo puoi buttare. Il fatto che il disco viene arato lo riconosci perché senti una distorsione all'ascolto, a volte anche molto leggera... Un effetto ben diverso da quello che ti dà la polvere (anche incrostata).
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da Hairless Heart »

Per quanto riguarda l'usura, dipende solo dal giradischi e dalla puntina
Dipende(va) molto anche dalla pasta con cui era fatto il vinile. I miei dischi della Virgin, Mike Oldfield e Tangerine Dream, si usuravano molto prima degli altri ad esempio. Quelli della Chrysalis (Jethro Tull) molto meno. Quelli della Charisma, Genesis e Van der Graaf, nella norma.
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da aorlansky60 »

La prima edizione del catalogo Genesis in versione digitale apparve nel 1985 (o 1986, non ricordo bene perchè allora non ero ancora passato al digitale), quella che riproduceva le copertine degli album con quell'orribile cornice grigia nei bordi; :(

cedetti alle lusinghe del digitale alla fine del 1988, quando mi dotai del primo lettore CD (un modello allora di pregio a marca Phillips, la casa che con la SONY aveva brevettato il CD) e ovviamente il desiderio successivo fu quello di acquistare titoli in digitale che conoscevo bene, per fare un ovvio confronto con i pari titoli in supporto analogico che già possedevo; un nome su tutti : GENESIS.

Ricordo che tra i primi, acquistai TRESPASS, NURSERY CRYME, FOXTROT, SELLING ENGLAND, di botto.

Ascoltati a casa, in un impianto audio di buon livello (allora, il mio front-end analogico era costituito da LINN, base Sondek Lp12, braccio Ittok IV e testina MC Asaka, chi conosce questi giocattoli sa di che cosa parlo, con amplificazione e diffusori della stessa categoria della sorgente descritta...) la mia sorpresa fu grande, seconda solo al mio enorme disappunto :

quei CD suonavano in modo O-R-R-I-B-I-L-E, :o :cry: senza alcuna scena, totalmente privi dell'ariosità tipica dei pari Lp (e si consideri che nonostante tutto, i primi titoli dei Genesis non erano certo "buone registrazioni" da portare ad esempio...) con il suono che usciva dai diffusori praticamente "inscatolato" miseramente racchiuso al centro della scena, nel mezzo dei due diffusori; era completamente inutile :roll: disquisire di "separazione" tra i vari strumenti... un riproduttore mp3 dei giorni d'oggi avrebbe suonato meglio, [spock] anche con files a 128 Kbps di Bitrate... :roll:

Il risultato fu che riportai indietro in fretta il lettore CD (che non avevo ancora pagato) lo stesso dicasi per i titoli in digitale dei Genesis (che cambiai con Lp in vinile di altri).
"Se questa è la qualità esibita dal digitale, il vinile ha ancora molto futuro di fronte a se" pensai.

Ovviamente sbagliavo, perchè il CD si impose nelle preferenze dei consumatori, la maggiorparte dei quali non era così esigente quanto il sottoscritto dal punto di vista tecnico-audio (come altri insieme a me) ed anche perchè nel frattempo i tecnici audio negli studi di registrazione impararono dai primi errori nel riuscire a trattare meglio il digitale : il risultato di questo processo fu la seconda edizione del catalogo, la cosiddetta "DRE" (Definitive Remastered Edition) pubblicata nel 1994, che si rivelò all'ascolto drammaticamente MIGLIORE della serie che aveva sostituito: finalmente una scena sonora dalla profondità accettabile, sia in verticale che in orizzontale che indietro, ed una buona separazione tra i vari strumenti e la voce, il tutto a fornire una rappresentazione credibile. Rimaneva ancora una certa "freddezza" tipica del digitale se confrontata con l'analogico, con qualche problemino in gamma bassa, ma questa va da se, è dettaglio ormai risaputo ed accettato del digitale.

Chi al tempo acquistò questa serie ed ancora la possiede se la deve tenere cara e stretta, perchè successivamente al remixing e alla nuova remasterizzazione del catalogo operato dal 2008, da Nick Davis con l'approvazione dei membri originari della band, e conseguente pubblicazione dei nuovi titoli, la vecchia serie "DRE" è stata eliminata dal mercato per ovvie esigenze commerciali. Acquistai i cofanetti "verde" e "blu" della nuova serie, rispettivamente periodo "Gabriel"(da TRESPASS a THE LAMB) e periodo "post Gabriel"(da A TRICK OF THE TAIL fino a Abacab); dal mio punto di vista posso dire che il "verde" è venuto "abbastanza bene"(con qualche riserva), il "blu" ASSAI MENO(personalmente ho molte riserve). NOTA : mi riferisco al segnale STEREO due canali; il SACD 5+1 non mi ha mai interessato ne mai convinto dal punto di vista tecnico; sono un convinto sostenitore della modalità "due canali" stereo, ovvero due soli diffusori acustici, posti di fronte a chi ascolta, che bastano ed avanzano, se la qualità della catena audio (sorgente, amplificazione, diffusori) è al di sopra di ogni sospetto, come deve esserla la qualità della registrazione, quale primo tassello "a monte".

Nel frattempo, nei primi anni 2000 (2001 per l'esattezza) i giapponesi operarono una propria masterizzazione dell'intero catalogo Genesis, nel consueto formato "due canali stereo" CD : questa secondo me è tecnicamente "quella che suona meglio di tutte" riprodotta, lo posso dire a ragione perchè posseggo anche questa (tutti i titoli da TRESPASS a Calling All Stations) avendo fatto gli opportuni raffronti. Intendiamoci : la differenza con la "DRE" seppure non drammatica è udibile ad un orecchio attento ed allenato, sempre naturalmente con la dotazione di una catena audio di qualità, mentre è assai più marcata, ripeterei DRAMMATICA, la differenza tra la "DRE" e la primissima serie anni 80, ovviamente a vantaggio della "DRE".

So che i giapponesi hanno realizzato la "propria" versione del catalogo Genesis anche in SACD 5+1 ma su questa non posso esprimermi, non possedendola.
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Re: I vari master dei dischi dei Genesis!

Messaggio da aorlansky60 »

Hairless Heart ha scritto: 21/02/2012, 18:47
Per quanto riguarda l'usura, dipende solo dal giradischi e dalla puntina
Dipende(va) molto anche dalla pasta con cui era fatto il vinile. I miei dischi della Virgin, Mike Oldfield e Tangerine Dream, si usuravano molto prima degli altri ad esempio. Quelli della Chrysalis (Jethro Tull) molto meno. Quelli della Charisma, Genesis e Van der Graaf, nella norma.
Quella della presunta usura del vinile è una leggenda nata negli anni 60 e 70, quando ancora molta utenza era dotata di giradischi di mediocre qualità, forniti di testine di lettura "piezo-elettriche" che richiedevano pesi di lettura esagerati, oltre che equipaggiati di un puntina con taglio non propriamente allo stato dell'arte (come invece lo erano quelle delle testine veramente Hi-Fi); non parliamo poi della qualità del braccio di cui erano forniti, per i quali parlare anche solo di concetto di "corretta geometria" era puro eufemismo... :roll:

una testina magnetica MM, con puntina diamante a taglio conico od ellittico, con un peso di lettura tarato tra il grammo e 1,5 grammi (tipico delle MM) se montato su un braccio adeguato dalla corretta geometria, il tutto tarato come deve essere (angolo di tracking e antiskatting) non produce effetti deleteri al vinile anche in caso di numerosissimi ascolti;

altrimenti non si spiegherebbe come mai, buona parte dei miei Lp acquistati 40 anni fa ed oltre, letti nei decenni da una numerosissima combinazione di Giradischi/Bracci/Testine (quest'ultime anche MC, più critiche nel peso di lettura delle convenzionali MM) tutti però accomunati dal fatto di essere di qualità indiscussa, e sempre tarati correttamente come raccomandato, quando ancora ascoltati attualmente non recano traccia alcuna di eventuale danno da usura avvenuta. Ve lo posso garantire.

Chiaro che se uno ha passato in lettura anche solo una volta un Lp vergine con un "aratro" (termine con cui venivano definite al tempo certe testine piezo-elettriche di infima qualità) la prospettiva è totalmente diversa :
il danno arrecato anche da una sola lettura è irreparabile ed è "per sempre", non esiste macchina lava dischi che tenga in grado di rimediare al danno subito. Di questo me ne resi conto immediatamente fin da ragazzo, quando finalmente ebbi in regalo il primo giradischi veramente HI-FI, con sistema audio conseguente : tutti i vinili che avevo precedentemente ascoltato con un sistema mediocre erano stati irrimediabilmente compromessi, ed il nuovo sistema rivelava drammaticamente ogni danno all'ascolto (ricordo ancora il mio disappunto); la conseguenza fu che mi dovetti ricomprare praticamente tutti quei dischi, fortunatamente pochi quelli che avevo ammucchiato nel frattempo...
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