Le migliori "outro" (parti finali)
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Le migliori "outro" (parti finali)
Sulla falsariga del thread "le migliori intro", propongo questo thread dei miglio finali dei Genesis.
Io amo particolarmente quello di Musical Box (lo trovo praticamente perfetto per il genere) e quello di Firth of Fifth, ricco di atmosfera rarefatta.
E voi?
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Ah si riparla un pò di Genesis
Dunque Supper's Ready (as sure as eggs is eggs) e Aisle of Plenty sarebbero troppo scontate quindi ne dico altre due completamente diverse.
The Fountain of Salmacis è uno dei loro outro orchestrali più maestosi col tremolante solo di Hackett e quell'accordo finale che prima si dissolve poi ricompare sulle rullate di Collins.
L'altra è The Chamber of 32 Doors che sembra la fine di un atto teatrale con il sipario che si chiude e l'esortazione disperata di Rael/Gabriel "Take me away!" sul riverbero del vibrafono e Banks che da un'ultima pennellata al piano.
Dunque Supper's Ready (as sure as eggs is eggs) e Aisle of Plenty sarebbero troppo scontate quindi ne dico altre due completamente diverse.
The Fountain of Salmacis è uno dei loro outro orchestrali più maestosi col tremolante solo di Hackett e quell'accordo finale che prima si dissolve poi ricompare sulle rullate di Collins.
L'altra è The Chamber of 32 Doors che sembra la fine di un atto teatrale con il sipario che si chiude e l'esortazione disperata di Rael/Gabriel "Take me away!" sul riverbero del vibrafono e Banks che da un'ultima pennellata al piano.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
beh i Genesis hanno sempre curato al massimo le loro composizioni e le aperture come i finali sono sempre di grande fascino
"Los Endos" mi ha sempre affascinato per quel tocco magico sfumando sulle note di Squonk
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Really, forse intendevi Los Endos.
A me è sempre piaciuto il finale di Can-Utility and the Coastliners, secco, troncato, quasi un non finale, a differenza di quello di Dancing With the Moonlit Knight, troppo dilatato, da risultare il punto debole di questa meraviglia.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Il bello delle persone è che può accadere che abbiano gusti diametralmente opposti...
Io, ad esempio, non apprezzo il finale di Can Utility proprio perchè mi sembra troncato (l'ho scritto anche in atre occasioni, mi sembra che il brano l'abbiano concluso in fretta per mancanza di spazio....)
Al contrario, il finale di Dancing lo trovo splendidamente onirico ed evocativo...
De gustibus...
Io, ad esempio, non apprezzo il finale di Can Utility proprio perchè mi sembra troncato (l'ho scritto anche in atre occasioni, mi sembra che il brano l'abbiano concluso in fretta per mancanza di spazio....)
Al contrario, il finale di Dancing lo trovo splendidamente onirico ed evocativo...
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Certo, mica la skippo però. Quello che invece tu non potresti fare con Can-Utility.
A proposito di finali, quando secondo voi la scelta del compositore di chiudere il brano sfumando o no? Verrebbe da pensare, quando è lento si sfuma ... ma nemmeno questo è vero, a paragone Ripples e Entangled. Ma anche brani veloci si sfumano. Boh! Questa è una delle domandine mie idiote senza risposta.
A proposito di finali, quando secondo voi la scelta del compositore di chiudere il brano sfumando o no? Verrebbe da pensare, quando è lento si sfuma ... ma nemmeno questo è vero, a paragone Ripples e Entangled. Ma anche brani veloci si sfumano. Boh! Questa è una delle domandine mie idiote senza risposta.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Concordo.Watcher ha scritto:A me è sempre piaciuto il finale di Can-Utility and the Coastliners, secco, troncato, quasi un non finale, a differenza di quello di Dancing With the Moonlit Knight, troppo dilatato, da risultare il punto debole di questa meraviglia.
Ma i loro migliori finali - tra i migliori della musica tutta, per quanto mi riguarda - sono quello devastante di The musical box e quello quasi insostenibile di Supper's ready.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
La seconda forse no, per alcuni è il punto debole del disco....2Old2Rock2Young2Die ha scritto: Supper's Ready (as sure as eggs is eggs) e Aisle of Plenty sarebbero troppo scontate
In quanto a finali di brani, per i Genesis o 3 minuti o non se ne fa niente.
Vedi ad esempio le sezioni coral-sinfoniche di Visions of Angels, o di Giant Hogweed.
Ma se devo citare un finale solo, è senz'altro quello di Musical Box, per distacco.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Una delle scelte più indovinate è proprio il reprise di "Dancing" alla fine di "The Cinema Show" che, tra l'altro, dona un senso di compiutezza a tutto l'album. Ma chi sono questi "alcuni"?Hairless Heart ha scritto:La seconda forse no, per alcuni è il punto debole del disco....2Old2Rock2Young2Die ha scritto: Supper's Ready (as sure as eggs is eggs) e Aisle of Plenty sarebbero troppo scontate
Ultima modifica di 2Old2Rock2Young2Die il 03/09/2015, 16:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Non è una domanda stupida. Premesso che nei sixties si sfumava spesso e volentieri, lenti o veloci, troncando magari dei belli assoli (ma all'epoca il minutaggio contenuto dei brani era essenziale per trasmetterli nelle radio AM), ho notato che quando un pezzo è ripetitivo-ipnotico piuttosto che troncarlo di netto si tende sfumarlo. Esempio classico "Hey Jude" dei Beatles che potrebbe andare avanti per ore.Watcher ha scritto:Certo, mica la skippo però. Quello che invece tu non potresti fare con Can-Utility.
A proposito di finali, quando secondo voi la scelta del compositore di chiudere il brano sfumando o no? Verrebbe da pensare, quando è lento si sfuma ... ma nemmeno questo è vero, a paragone Ripples e Entangled. Ma anche brani veloci si sfumano. Boh! Questa è una delle domandine mie idiote senza risposta.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
per un periodo ho avuto modo di interagire con fan dei Genesis. E' un opinione diffusa.2Old2Rock2Young2Die ha scritto: Ma chi sono questi "alcuni"?
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Non sono molti i pezzi dei Genesis (fino al 76) che sfumano il finale. Devo dire che preferisco un finale con una sua personalità, un forte impatto emotivo, a uno sfumato.
Riguardo Aisle of Plenty, la trovo "giusta". Un finale misurato che contiene la reprise di Dancing e chiude in bellezza un album meraviglioso.
Riguardo Aisle of Plenty, la trovo "giusta". Un finale misurato che contiene la reprise di Dancing e chiude in bellezza un album meraviglioso.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
AIsle of Plenty e' fantastica, Peter che chiude un album con ironia tagliente: elencare i prodotti del supermercato per criticare la svendita dell'Inghilterra , riprendendo poi in finale il tema musicale iniziale, cioe' ..
Oltre a molti qui elencati, aggiungo "The Knife", perche' chiude in maniera aggressiva, poi "Looking for someone" , e poi va be, pur di sembrare una paranoica ammuffita, per me tutte dell'éra Gabriel sono bellissimi finali, sempre curati , mai banali e , aggiungerei, in linea con il tema del pezzo. Anche dal primissimo, penso a "Where the sour turns to sweet" che sfuma pian piano verso l'ignoto, oppure "Dusk " da Trespass, atmosfera cupa e intimista .. e molti altri.
Riguardo l'éra Collins, ce ne sono molti anche per me, primo fra tutti "Los Endos", stupenda, Collins che , si dice in onore e per salutare Peter, canta in sottofondo "There's an angel standing in the sun" con la musica che continua e non finisce mantenendo il ritmo allegro( bellissimo, come dire: ok, noi andiamo avanti con grinta, senza falsi pietismi) , ma anche gli album dopo, "Behind The Lines" , molto carina e altre che ora non ricordo , dovrei riascoltare
Oltre a molti qui elencati, aggiungo "The Knife", perche' chiude in maniera aggressiva, poi "Looking for someone" , e poi va be, pur di sembrare una paranoica ammuffita, per me tutte dell'éra Gabriel sono bellissimi finali, sempre curati , mai banali e , aggiungerei, in linea con il tema del pezzo. Anche dal primissimo, penso a "Where the sour turns to sweet" che sfuma pian piano verso l'ignoto, oppure "Dusk " da Trespass, atmosfera cupa e intimista .. e molti altri.
Riguardo l'éra Collins, ce ne sono molti anche per me, primo fra tutti "Los Endos", stupenda, Collins che , si dice in onore e per salutare Peter, canta in sottofondo "There's an angel standing in the sun" con la musica che continua e non finisce mantenendo il ritmo allegro( bellissimo, come dire: ok, noi andiamo avanti con grinta, senza falsi pietismi) , ma anche gli album dopo, "Behind The Lines" , molto carina e altre che ora non ricordo , dovrei riascoltare
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
a me piacciono molto invece gli sfumato, hanno qualcosa di irresistibilmente malinconicotheNemesis ha scritto:Non sono molti i pezzi dei Genesis (fino al 76) che sfumano il finale. Devo dire che preferisco un finale con una sua personalità, un forte impatto emotivo, a uno sfumato.
Riguardo Aisle of Plenty, la trovo "giusta". Un finale misurato che contiene la reprise di Dancing e chiude in bellezza un album meraviglioso.
so che non piace molto qui ma "Afterglow" e il suo finale è qualcosa di meraviglioso
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Afterglow a me piace parecchio! E' dolce e ipnotica.
Un altro finale strepitoso, per me, è quello di Watcher of the skies, con quella chitarra che "urla" al cielo... da brividi!
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Mi rispecchio nelle preferenze del Mago di Floz, che sembra si sbilanci per The Musical Box e Supper's Ready. Di The Musical Box mi ha sempre colpito l'aspetto per così dire operistico, che ha proprio nel finale il suo grande culmine.
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »
Ettore Petrolini
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Sono d'accordo conte, al punto che ho sempre ritenuto questo brano (anche se non tra i miei preferiti) una degna conclusione di un concerto dei Genesis.reallytongues ha scritto:theNemesis ha scritto:so che non piace molto qui ma "Afterglow" e il suo finale è qualcosa di meraviglioso
Però sono ancora più attratto d finali struggenti quali "The fountai" e "The Lamia".
Ma è durissima stilare una classifica....
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
E il finale di Harold the Barrel? non è leggero e evocativo?Harold Barrel ha scritto:Mi rispecchio nelle preferenze del Mago di Floz, che sembra si sbilanci per The Musical Box e Supper's Ready. Di The Musical Box mi ha sempre colpito l'aspetto per così dire operistico, che ha proprio nel finale il suo grande culmine.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Non la conosce.
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Re: Le migliori "outro" (parti finali)
Anche qui, come ho fatto per le "intro", citate in ordine cronologico di pubblicazione, le mie preferite :
-) The MUSICAL BOX : la parte finale composta ed eseguita da Banks e cadenzata dall'organo con una solennità tipicamente British, tale che quasi riconduce alla "Pomp and Circumstance" di sir Elgar, con i "NOW NOW NOW NOW NOW x 5 volte" urlati da Gabriel non ha prezzo. Quale aggettivo usare ? Difficile trovare nel vocabolario un termine appropriato.
-) The RETURN OF THE GIANT HOGWEED - Finale a dir poco MONUMENTALE con il mellotron [che se riprodotto a volume troppo elevato in casa rischia di abbattere muri e vetri!] assolutamente splendido, trionfante, degna chiusura di facciata di album per come una volta i vinili -e non i CD o gli mp3- veicolavano la musica registrata.
-) SEVEN STONES : finale disegnato da Banks per solo mellotron qui accompagnato esclusivamente dal drumming (possente e preciso) di Collins, altro finale GLORIOSO e MONUMENTALE, non nascondo uno dei miei preferiti assoluti dell'intera carriera della band.
-) FOUNTAIN OF SALMACIS - qui l'unico aggettivo possibile per commentare questo finale è : E P I C O - Hackett stratosferico, lo stesso da dire per tutti gli altri 3, Banks Rutherford e Collins.
-) TWILIGHT ALEHOUSE : un finale in qualche senso "pazzoide" ma che ben rappresenta il tema della songs (l'alcool e le gioie dello stesso che può provocare a chi ne eccede, in questo caso ad uno che voleva dimenticare...)
-) TIME TABLE : se c'è una cosa unica e caratteristica che possiede una song apparentemente "semplice" come questa (ma se si analizza lo spartito e le note di accompagnamento per pianoforte, è tutto fuorchè "semplice") è il "pizzicato" delle corde di pianoforte (proprio ARPEGGIANDO le corde, quelle che sono sistemate nella coda di un grand-piano!) su cui Banks tracciò le linee mediane e finali sulla cui dissolvenza il brano sfuma... fantastica!
-) SUPPER'S READY : quasi obbligatorio, direi scontato, citare il GLORIOSO finale; indimenticabile.
-) DANCING WITH THE MOONLIT KNIGHT : dopo un brano INCREDIBILMENTE NERVOSO per andamento orchestrale (ad un certo punto Hackett e Collins duellano per virtuosismo, nel punto in cui Hackett si produce nel celebre "tapping") ed altrettanto epico per scelta dei suoni (specie delle tastiere e mellotron, grazie di nuovo, mr Banks!) qui come ti risolvono il finale i Genesis ? anticipando di un ventennio la NEW AGE! Geniali. Finale ETEREO, una delle prerogative che sembra caratterizzare tutto quest'album.
-) THE LAMIA : una altro della serie FINALI E-P-I-C-I, meraviglioso. Assolo di electric guitar sublime da parte di Hackett, supportato dalle tastiere del solito Banks.
-) ENTANGLED : altro finale dominato dal mellotron di Banks che regala qui al brano di Hackett qualcosa di assolutamente sontuoso.
-) ROBBERY ASSAULT AND BATTERY : citazione DOVEROSA, non per il finale ma per la parte centrale del brano, dominato da ARP PRO SOLOIST del tastierista che qui per un paio di minuti si concede una sorta di "divagazione sul tema" che io trovo una delle più belle fantasiose e riuscite della sua carriera.
-) A TRICK OF THE TAIL : scommetto sarà sfuggita alla maggiorparte, ma la coda in dissolvenza così NOSTALGICA del brano, con alcuni effetti sonori messi qua e là sono a dir poco struggenti.
-) LOS ENDOS : nessun bisogno di commento qui, questo finale si autosponsorizza e parla da solo, compresa la citazione cantata da Collins in omaggio all'ARCANGELO "libero di librarsi, volare ed andare..."
-) THE LADY LIES : una coda finale BELLISSIMA a tratti quasi jazzata, frutto dell'ingegno del tastierista perfettamente coadiuvato COME SEMPRE dal drumming di Collins, con l'unica pecca della "poca durata" (quasi si vorrebbe non finisse mai)
-) DUKE's END : anche qui citazione dovuta e poco da commentare. finale GLORIOSO.
-) The MUSICAL BOX : la parte finale composta ed eseguita da Banks e cadenzata dall'organo con una solennità tipicamente British, tale che quasi riconduce alla "Pomp and Circumstance" di sir Elgar, con i "NOW NOW NOW NOW NOW x 5 volte" urlati da Gabriel non ha prezzo. Quale aggettivo usare ? Difficile trovare nel vocabolario un termine appropriato.
-) The RETURN OF THE GIANT HOGWEED - Finale a dir poco MONUMENTALE con il mellotron [che se riprodotto a volume troppo elevato in casa rischia di abbattere muri e vetri!] assolutamente splendido, trionfante, degna chiusura di facciata di album per come una volta i vinili -e non i CD o gli mp3- veicolavano la musica registrata.
-) SEVEN STONES : finale disegnato da Banks per solo mellotron qui accompagnato esclusivamente dal drumming (possente e preciso) di Collins, altro finale GLORIOSO e MONUMENTALE, non nascondo uno dei miei preferiti assoluti dell'intera carriera della band.
-) FOUNTAIN OF SALMACIS - qui l'unico aggettivo possibile per commentare questo finale è : E P I C O - Hackett stratosferico, lo stesso da dire per tutti gli altri 3, Banks Rutherford e Collins.
-) TWILIGHT ALEHOUSE : un finale in qualche senso "pazzoide" ma che ben rappresenta il tema della songs (l'alcool e le gioie dello stesso che può provocare a chi ne eccede, in questo caso ad uno che voleva dimenticare...)
-) TIME TABLE : se c'è una cosa unica e caratteristica che possiede una song apparentemente "semplice" come questa (ma se si analizza lo spartito e le note di accompagnamento per pianoforte, è tutto fuorchè "semplice") è il "pizzicato" delle corde di pianoforte (proprio ARPEGGIANDO le corde, quelle che sono sistemate nella coda di un grand-piano!) su cui Banks tracciò le linee mediane e finali sulla cui dissolvenza il brano sfuma... fantastica!
-) SUPPER'S READY : quasi obbligatorio, direi scontato, citare il GLORIOSO finale; indimenticabile.
-) DANCING WITH THE MOONLIT KNIGHT : dopo un brano INCREDIBILMENTE NERVOSO per andamento orchestrale (ad un certo punto Hackett e Collins duellano per virtuosismo, nel punto in cui Hackett si produce nel celebre "tapping") ed altrettanto epico per scelta dei suoni (specie delle tastiere e mellotron, grazie di nuovo, mr Banks!) qui come ti risolvono il finale i Genesis ? anticipando di un ventennio la NEW AGE! Geniali. Finale ETEREO, una delle prerogative che sembra caratterizzare tutto quest'album.
-) THE LAMIA : una altro della serie FINALI E-P-I-C-I, meraviglioso. Assolo di electric guitar sublime da parte di Hackett, supportato dalle tastiere del solito Banks.
-) ENTANGLED : altro finale dominato dal mellotron di Banks che regala qui al brano di Hackett qualcosa di assolutamente sontuoso.
-) ROBBERY ASSAULT AND BATTERY : citazione DOVEROSA, non per il finale ma per la parte centrale del brano, dominato da ARP PRO SOLOIST del tastierista che qui per un paio di minuti si concede una sorta di "divagazione sul tema" che io trovo una delle più belle fantasiose e riuscite della sua carriera.
-) A TRICK OF THE TAIL : scommetto sarà sfuggita alla maggiorparte, ma la coda in dissolvenza così NOSTALGICA del brano, con alcuni effetti sonori messi qua e là sono a dir poco struggenti.
-) LOS ENDOS : nessun bisogno di commento qui, questo finale si autosponsorizza e parla da solo, compresa la citazione cantata da Collins in omaggio all'ARCANGELO "libero di librarsi, volare ed andare..."
-) THE LADY LIES : una coda finale BELLISSIMA a tratti quasi jazzata, frutto dell'ingegno del tastierista perfettamente coadiuvato COME SEMPRE dal drumming di Collins, con l'unica pecca della "poca durata" (quasi si vorrebbe non finisse mai)
-) DUKE's END : anche qui citazione dovuta e poco da commentare. finale GLORIOSO.
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