Genesis: Analisi degli album

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reallytongues
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da reallytongues »

Immagine :lol: :lol:
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Hairless Heart
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da Hairless Heart »

Cos'è? [chin]
Un libro, un sito, cos'altro? [chin]
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reallytongues
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da reallytongues »

deve essere una cover band
mi faceva ridere il "collage" con i titoli
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Lamia
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da Lamia »

Cover band? Terribile, come distruggere i miti, la gente non ha rispetto, andate a lavorare che e' meglio va! [prrr]
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reallytongues
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da reallytongues »

ahia non so se Hair sarà contento dopo questa tua affermazione cara Lamia
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theNemesis
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da theNemesis »

Visto che negli ultimi giorni si sono iscritte nuove persone interessanti, riesumo questo post perché sono curioso di conoscere i loro pareri... [chin]
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MrMuschiato
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da MrMuschiato »

È la terza volta nel corso degli anni che rileggo il bel thread di Nemesis ma anche e soprattutto i vari commenti degli altri partecipanti alla discussione. Un documentario trasmesso su RAI 5 (che già avevo visto anni fa) sul gruppo mi ha riportato qui!
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Quel doc tratta Hackett come il figlio della serva, la sua carriera solista viene completamente ignorata eppure, senza dare giudizi di valore, i suoi dischi hanno venduto sicuramente più di quelli Banks. :roll:
Immagine
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire
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Hairless Heart
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da Hairless Heart »

Sante parole! Emblematico l'imbarazzo quando Steve dice che fare un disco da solista era l'unico modo per poter dare corpo alle sue idee, puntualmente ignorate dai capoccia della band (inquadratura su Banks.....).
@Muschiato: quando ti decidi a farti una cultura Genesis come si deve????? Poi ci riporti le tue impressioni.
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theNemesis
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da theNemesis »

E' vero... tant'è che Hackett, pur essendo un vero signore, se l'è presa mica poco...
In numerose interviste ha dichiarato di "prendere le distanze" dal documentario.

@Muschiato, se ti serve una mano, non hai che da chiedere! ;)
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da MrMuschiato »

Hairless Heart ha scritto: @Muschiato: quando ti decidi a farti una cultura Genesis come si deve????? Poi ci riporti le tue impressioni.
Quando trovo la voglia di fare una qualsiasi cosa!! [tears] [tears]
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da aorlansky60 »

@ Nemesis , riferito alla sua recensione dell'album Nursery Cryme :

Seven Stones

E' il pezzo che meno mi convince, forse un po' troppo lezioso e classicheggiante, l'organo ancora molto in evidenza (forse un po' troppo). Si sente tantissimo l'influenza dei King Crimson più classici. Bella la melodia, complessa, e la voce di Gabriel eccezionale anche come estensione vocale (era molto giovane...). Uso dei cori un po' troppo massiccio.
.....................................................................

"l'organo ancora molto in evidenza, forse un pò troppo"... deriva dal fatto che questo brano è di totale composizione del tastierista (la parte strumentale di sicuro, puo essere che Gabriel e/o Rutherford abbiano contribuito al testo seppure in misura minore dato che Banks è accreditato anche del testo) e gli aficionados dei Genesis ben sanno QUANTA CURA poneva il tastierista nel comporre i suoi brani.

In questo brano si respira tutta l'ispirazione classica di T.Banks (il che significa essere in buone mani) dall'inizio alla fine (uno dei migliori finali creati da Banks, con un mellotron monumentale a disegnare una linea guida solenne e davvero ben riuscita),

da sottolineare anche il PERFETTO contributo della batteria di Phil Collins (dire questo è come scoprire l'acqua calda, non solo in questo brano ma in tutto l'album) a riprova che il suo ingaggio nella band fu una VERA FORTUNA per Gabriel-Banks-Rutherford.

"Uso dei cori un po' troppo massiccio" ?? ...non direi : c'è solo Collins che aiuta Gabriel, peraltro solo in determinati punti del brano che è praticamente tutto nelle mani [anzi nelle corde vocali] di Peter, altra notevole prestazione.

PS : Seven Stones è uno dei miei brani preferiti dell'album. :-)
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da aorlansky60 »

@ Nemesis riferito alla sua recensione di FOXTROT :

Ritengo sbilanciato il "9" dato a Horizons (senza nulla togliere alla bellezza del pezzo di Hackett, ma alla fine pur sempre un pezzo di soli 2 min per sola chitarra acustica, sebbene eseguito alla perfezione)

e l "8" dato a CAN UTILITY AND THE COASTLINER che ritengo meritare 10 (e forse anche più) per la sua complessità compositiva in tutto ciò che Banks e Hackett, in qualità di principali autori del brano, ci hanno messo dentro in fatto di semplice LUSTRO MUSICALE da conferire a chi ascolta; vorrei mettere ulteriormente in risalto ciò che a molti sfugge, ovvero la pregevole parte centrale del brano, in cui Banks per un minuto intero disegna una linea guida di mellotron che non può essere definita se non ALLO STATO DELL'ARTE per la scelta dei suoni e andamento armonico (e per la cui sola parte il brano merita un 10) peraltro perfettamente coadiuvato dalla sezione ritmica Collins&Rutherford.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da aorlansky60 »

@ Nemesis riferito alla sua recensione di SELLING ENGLAND :

"Le musiche nascono da un eccezionale equilibrio tra tutti gli strumentisti."

In parte è vero, ma questa apparente idea di coesione interna urtava contro quelli che erano gli ego della band al tempo :

è noto che SELLING ENGLAND come lo conosciamo è arrivato a noi ascoltatori solo grazie ad un paziente lavoro di diplomazia tra i 5 che alla fine decisero di pubblicare TUTTO ciò che venne registrato nelle sessions,

mentre in realtà :

Banks non sopportava BATTLE ritenendola esageratamente prolissa, e nemmeno aveva una buona idea di AFTER THE ORDEAL tanto che voleva estrometterla dall'album;

Gabriel a sua volta riteneva esageratamente prolungata la coda strumentale per THE CINEMA SHOW tanto che la voleva estromettere;

oltre questo, una composizione a firma Gabriel&Hackett ("DEJA-VU" ndr) fu estromessa per favorire la composizione a sola firma Rutherford "MORE FOOL ME" decisamente inferiore alla prima;

insomma : in quel contesto storico del 1973 anno di gestazione dell'album, le questioni interne alla band in fatto di rapporti personali erano sempre tesi "sulle corde" come si suol dire...

altra annotazione doverosa : si tratta dell'album in cui, a detta di Hackett, il chitarrista si vide concesso lo spazio maggiore mai avuto prima (e che mai avrà in futuro, a cominciare da THE LAMB che lo vide quasi in qualità di solo "turnista" per affermazione dello stesso Hackett, un altro dettaglio in gestazione destinato a produrre i suoi effetti finali nel 77 quando deciderà di abbandonare la band).
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da Lamia »

Esagerate le parole su “Can Utility . .. “, per carita’, ognuno i suoi gusti, ma ci sono molte suite al pari, cito solo “You and I” degli Yes [hearts] , complesse , fantastiose e stupende, tanto quanto. In entrambe, sottolineo, anche la voce fa la differenza: quella di Peter ( che non si limita solo a cantare ma interpreta e esalta il pezzo con il carisma dell’Artista), e la grande voce , la morbidezza e l’interpretazione di Jon Anderson dall’altra.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da Hairless Heart »

Nello specifico caso di Can-Utility, direi di no. E' la parte strumentale a farla nettamente da padrone, a partire dal sontuoso lavoro al Mellotron, per proseguire con l'altrettanto godurioso lavoro all'Hammond. ;)
Ah, il 10 ci sta tutto anche per me.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da aorlansky60 »

@ TheNemesis

...noto [con un certo piacere] che entrambi abbiamo la stessa valutazione (più o meno alta) di "After the ordeal" che invece nella maggioranza solleva solo tiepidi consensi; è strano che A.Banks non ne avesse una buona impressione al punto da volerla estromettere dalla pubblicazione(il caso è ampiamente noto), visto che sembra COINVOLTO positivamente nell'esecuzione del brano, un bellissimo equilibrio di forma -per chi ascolta- tra le sue tastiere e le chitarre di Hackett, sia nella prima che nella seconda parte del brano; ho spesso detto che uno dei rammarichi che ho per questa band, è che BANKS e HACKETT non siano riusciti a trovare quella specie di "ponte immaginario" ad unire le loro menti (o per meglio dire, che A.Banks non abbia creduto in Steve Hackett da non lasciargli quello spazio vitale che il chitarrista reclamava, prima causa da lui citata come suo abbandono dei Genesis) perchè penso che se si fosse avverato, noi ascoltatori avremmo potuto contare e godere magari di qualche titolo in più sulla falsariga di TRICK OF THE TAIL e WIND & WHUTERING...
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da aorlansky60 »

@ TheNemesis

(per quanto riguarda la recensione di The Lamb lies down on Broadway)

Corretta la tua osservazione sulla qualità di registrazione dell'album : certi brani possedevano un registro BASSO così pronunciato che, in unione alla compressione dei solchi tipica di molti album dei Genesis, non escluso questo, le puntine (piezoelettriche) del tempo non riuscivano a seguire le modulazioni e saltavano regolarmente i microsolchi, [spock] è il tipico caso che incontrai io stesso con "Back in NYC" [chin] (un brano che contiene frequenze BASSE paurose e assai pronunciate) che riuscii ad ascoltare senza intoppo solo dopo che i miei mi regalarono il primo sistema [da me tanto agognato] con testina elettromagnetica e taglio della puntina (ellittico) che non fosse "l'aratro" tipico delle piezoelettriche di basso costo (sic) :roll: dell'epoca...

Peraltro quella registrazione si porta dietro nei nastri master un peso non da poco, in conseguenza del fatto che i Genesis nolleggiarono dalla Island Rec. uno studio mobile e con quello iniziarono a registrare "in presa diretta" le loro performance live andando a zonzo per il Galles; la cosa assai strana era che quello studio mobile non fosse dotato di un reg. a bobine professionale (come era logico aspettarsi dalla tecnologia di allora) ma di una più rudimentale console deck a cassette (standard Philips) :shock: il cui rapporto Signal/Noise era abbandantemente peggiore di un qualsiasi buon "bobine" pro, e i risultati si sentono tutti all'ascolto del vinile (nei momenti di "pianissimo" -per esempio nell'intro al pianoforte di THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY- dell'album originale vinile, specie in cuffia, il rumore di fondo si sente PALESEMENTE tutto); "lo facemmo per registrare in presa diretta, per anteporre l'immediatezza della performance live alla freddezza dello studio di registrazione" ebbe poi a dichiarare Peter Gabriel per giustificare la scelta, il problema è che molte parti confluirono "tal quali" direttamente sul master, e i tecnici di studio non poterono fare nulla per migliorare la situazione. Questo almeno fino all'arrivo dell'era digitale.
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Re: Genesis: Analisi degli album

Messaggio da aorlansky60 »

Da un post rilasciato al tempo - dall'utente 2Old2Rock2Young2Die 13.11.2013 - su THE LAMB (album) si legge :

"Un difettuccio, dal mio punto di vista, è forse il risicato apporto di Hackett. Se Il fregolismo vocale di Gabriel è infatti al suo zenith, Banks domina con le sue tastiere, il basso di Rutherford è più potente che mai e Collins è il solito motore incessante, Il povero Hackett mi sembra un po’ la cenerentola della situazione."

La cosa non è casuale ma ampiamente spiegabile col dato di fatto che, contrariamente a quanto accadde per SELLING ENGLAND BY THE POUND dove fu concesso ampio spazio al chitarrista, con il nuovo album della band Anthony BANKS reclamò tutto lo spazio compositivo a proprio favore (visto che Peter Gabriel aveva reclamato -e così gli fu concesso- la stesura QUASI INTEGRALE dei TESTI sui quali verteva il concept album, dopo che la band aveva scelto su "quale" concept dovesse essere definita la storia dell'album, ovvero la proposta di Peter).

Steve Hackett ha ricordato come "fui usato quasi come un session-man, dove Mike e soprattutto Tony mi dettavano esattamente le partiture che dovevo eseguire e COME eseguirle; improvvisamente, tutto lo spazio che mi era stato concesso con la realizzazione dell' album precedente era svanito; questo era l'album di TONY prima di ogni altro componente della band."

Appare evidente lo stato di frustrazione in cui versava Steve Hackett all'epoca...
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Re: Genesis: Analisi degli album

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@ TheNemesis

(per quanto riguarda recensione di A TRICK OF THE TAIL)

Impressione e osservazione ancora corretta per quanto riguarda la qualità di registrazione, la più elevata fino a quel momento su cui i Genesis poterono contare.

"ottimo equilibrio generale" è proprio il termine che uso spesso anch'io quando parlo della registrazione di quest'album, equilibrio che però verrà messo in discussione già dal successivo "Wind&Whutering" (e ancora più marcatamente dal successivo "And then there where three").

Ovviamente quando parlo di "equilibrio" e di "qualità di registrazione" mi riferisco al primo master storico dal quale avvenne la stampa e la pubblicazione dell'album nel 1976... il lavoro effettuato da Nick Davis nel 2007/2008 (quando i membri della band gli conferirono il mandato per la riedizione dell'intero catalogo "Genesis") per il remixing e il remastering digitale dell'album non ha raggiunto, [chin] [spock] per quanto mi è concesso giudicare, lo stesso risultato... :evil:

Per quanto riguarda il giudizio artistico sono più accondiscendente, nel senso che per me A TRICK OF THE TAIL (album) si merita un bel 9 (almeno), ma forse l'avrò già detto nella mia personale rece all'album in oggetto... [happy]
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