Sicuramente non me lo perderò:
The Pink Floyd, il mito in onda su Rai Storia
Londra 1965. Tre giovani studenti di architettura si ritrovano la sera a suonare il blues nella cantine. La città è nel suo momento magico e sprigiona creatività nella musica, nella moda, nella cultura giovanile. Syd Barret ha diciannove anni, fa il pittore ma ama il rock. E’ lui la scintilla. Si unisce ai tre studenti e fonda una delle band più famose della storia del rock i Pink Floyd. Nel 1973 con "The dark side of the moon" il gruppo raggiunge l'olimpo del rock. Il fenomeno, le note e la storia della band fino all'ultimo concerto che ha visto i quattro insieme, il 2 luglio del 2005 al Live 8 attraverso le voci di Gino Castaldo di Repubblica, Mixo di Radio Capital e altre testimonianze dirette. La puntata di Dixit-Stelle inn onda su Rai Storia il 29 dicembre alle ore 22
Rai storia racconta i Pink Floyd
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Re: Rai storia racconta i Pink Floyd
Riuppo il topic per ricordarlo.tommy63 ha scritto:The Pink Floyd, il mito in onda su Rai Storia..... il 29 dicembre alle ore 22
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Re: Rai storia racconta i Pink Floyd
Meno male che hai riuppato......!
Re: Rai storia racconta i Pink Floyd
Già... Come al solito mi perdo tutto. Qualcuno è riuscito ad ascoltare la trasmissione? Che hanno detto e che musica hanno messo?
Re: Rai storia racconta i Pink Floyd
Niente di nuovo.
Sono stati molto incensati, ma è stato riconosciuto anche il loro limite tecnico (a partire da Barrett).
Guardo sempre volentieri queste trasmissioni, ma ho sentito poco di nuovo, nonostante l'intervista a Mason.
La cosa che mi ha colpito di più (è stato fatto notare) come i testi scritti da un Waters non ancora trentenne fossero così "trasversali" a livello generazionale; in effetti, da quel punto di vista si può dire che è nato vecchio .
Sono stati molto incensati, ma è stato riconosciuto anche il loro limite tecnico (a partire da Barrett).
Guardo sempre volentieri queste trasmissioni, ma ho sentito poco di nuovo, nonostante l'intervista a Mason.
La cosa che mi ha colpito di più (è stato fatto notare) come i testi scritti da un Waters non ancora trentenne fossero così "trasversali" a livello generazionale; in effetti, da quel punto di vista si può dire che è nato vecchio .