Volevo creare una sfida tra l'intro di Tubular Bells/Mike Oldfield e l'intro di Slow Dance (lato B)/Anthony Phillips, ma penso non ci sarebbe stata storia. Tutto a favore di TB (1973), soprattutto per l'originalità e proprio perchè il brano di A. Phillips (1990) sa tanto di già sentito. Di Tubular Bells è già stato detto quasi tutto. Al di là di questa "ispirazione" del nostro caro Anthony, devo dire che Slow Dance è un disco che consiglio caldamente.
CONFRONTI: Tubular Bells & Slow Dance part.2
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Re: CONFRONTI: Tubular Bells & Slow Dance part.2
Il confronto ha decisamente un suo perchè. Ricordo che tempo fa (forse su questo stesso forum), alla domanda di cosa pensassi di Slow dance, risposi che sembrava un disco del primo Mike Oldfield senza però certi "picchi emotivi". Insomma, è senz'altro una disco da consigliare (e che devo al più presto riprendere in mano) ma senza un vero momento topico che rimanga in testa.
Se ci fosse stato da votare, avrei ovviamente scelto Tubular bells; d'altronde le opere che, per me, lo sopravanzano si contano sui diti di un paio di mani.
Se ci fosse stato da votare, avrei ovviamente scelto Tubular bells; d'altronde le opere che, per me, lo sopravanzano si contano sui diti di un paio di mani.
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Re: CONFRONTI: Tubular Bells & Slow Dance part.2
Anche io preferisco Tubular Bells, anche se il disco di Tony non è brutto. Devo però dire che sono rimasto piuttosto male nello scoprire che la sua attività da solista non è niente di che. Qualche album carino, ma nulla di più.
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Re: CONFRONTI: Tubular Bells & Slow Dance part.2
The Geese and the Ghost è un signor album, però. Oltre al carino.
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Re: CONFRONTI: Tubular Bells & Slow Dance part.2
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Re: CONFRONTI: Tubular Bells & Slow Dance part.2
Secondo me "Tubular bells" era avanti di 20 anni rispetto a quasi tutto (Zappa, Pink Floyd le eccezioni, IMHO).
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