Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Sezione dedicata a tutti i gruppi Progressive Rock.

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Lamia
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Lamia »

Ne aggiungo due x me molto belle ma, come dire, poco citate : Gentle Giant " Nothing at All" e Genesis " Stagnation" x gradire ... [hearts]
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rim67
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da rim67 »

Lamia ha scritto:Ne aggiungo due x me molto belle ma, come dire, poco citate : Gentle Giant " Nothing at All" e Genesis " Stagnation" x gradire ... [hearts]
[suddito] [suddito]
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theNemesis
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da theNemesis »

Vi siete dimenticati di Atom Hearth Mother????? [chin]
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Il mago di Floz
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Il mago di Floz »

Personalmente, dei Pink Floyd preferisco altre cose. [bye]
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reallytongues
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da reallytongues »

Atom dei Floyd per me è un incredibile esperimento, ambiziosissimo e contraddittoriao, ma uno dei momenti più alti della musica pop degli anni 70.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Hairless Heart »

Perché contradditoriao? [chin]
Sto con Nemesis: Atom il momento più alto dei Floyd, imho.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da reallytongues »

Più che altro perché ai Floyd stessi non ha mai convinto, ed effettivamente l'arrangiamento di Geesin è ardito quanto pericolosamente distante dal contesto rock psichedelico. Ma la commistione se pur secondo me zoppicante rimane di un fascino unico.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Hairless Heart »

Ho provato a buttare giù una mia classifica, prendendo spunto da quella iniziale di Floz. Certamente ho dimenticato qualcosa.
1. Thick as a brick, Jethro Tull
2. Supper's ready, Genesis
3. Tubular bells part 1, Mike Oldfield
4. Ommadawn part 1, Mike Oldfield
5. Atom heart mother, Pink Floyd
6. Incantations part 4, Mike Oldfield
7. Hergest Ridge part 1, Mike Oldfield
8. Larks’ tongues in aspic part 1, King Crimson
9. A plague of lighthouse keepers, Van der Graaf generator
10. Close to the edge, Yes
11. Baker street muse, Jethro Tull
12. Grendel, Marillion
13. Echoes, Pink Floyd
14. Il giardino del mago, Banco del mutuo soccorso
15. A passion play, Jethro Tull
16. Force majeure, Tangerine Dream
17. Mojave plan, Tangerine Dream
18. Incantations part 1, Mike Oldfield
19. Shine on you crazy diamond, Pink Floyd
20. The gates of delirium, Yes
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da reallytongues »

2Old2Rock2Young2Die ha scritto:mancherebbe LIZARD dei King Crimson, o non la condiseri una suite? [chin]
Assolutamente una suite magnifica.
Riguardo alle liste del Mago e di Hairless:
con rispetto cosa ci trovate di così grandioso in TAAB da essere in cima alla lista?
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Il mago di Floz »

Boh: una pazzesca introduzione acustica; decine di temi musicali stupendi che si susseguono, quasi a sprecarsi; il flauto di Ian Anderson; parte I, 15:50-18:00; virtuosismo q.b.; la voce più intonata del rock; Martin Barre; la copertina pazzesca; parte II, 7:25-10:57; l'unico intervento degli archi nel finale; la struttura ad anello; altre cose che ora non mi vengono in mente.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da theNemesis »

Ecco la mia personale classifica:

1. Supper's ready, Genesis
2. Atom Heart Mother, Pink Floyd
3. Tubular bells, Mike Oldfield
4. Ommadawn, Mike Oldfield
5. Thick as a brick, Jethro Tull
6. Close to the edge, Yes
7. Echoes, Pink Floyd
8. Grendel, Marillion
9. Larks’ tongues in aspic, King Crimson
10. Fool's Overture, Supertramp
11. Force majeure, Tangerine Dream
12. Shine on you crazy diamond, Pink Floyd

Oltre non va la mia conoscenza... [smile]
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da reallytongues »

Proprio ieri sera ho voluto ascoltarmi questa TAAB dei Tull e seppur spettacolare e con alcuni passaggi davvero entusiasmanti tipo il riff hardrock particolarissimo e cattivissimo, dal punto di vista emozionale non mi ha colpito più di tanto. Come per gli Yes e certa musica rock barocca più si fa complicata e astrusa più perde in capacità emotiva. Pura considerazione personale. Comunque me l'ascoltero' ancora.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Hairless Heart »

Riascoltarlo è cosa buona e giusta, ma non è matematico che ciò che esalta me, esalti anche te, considerando poi la gran differenza di gusti personali che abbiamo.
Per quanto mi riguarda, è uno dei miei 5 dischi da isola deserta, e la prendo larga. Floz nel suo bignami ha ben sottolineato alcune cose. Quell'arpeggio di acustica, che ritorna più volte con leggere modifiche, è semplicemente strepitoso; sempre detto che è quello lo strumento di Anderson. [approve]
Per darti un'idea, hai presente quella breve sezione di organo "cupo" che precede la famosa giga? Per molti probabilmente sarà una parte secondaria, a me piace da matti. Non ti dico il resto. Evans al suo massimo assoluto, alcune parti sono solo sue.
TAAB ha solo un paio di "difetti": l'inizio della side B, quella parte caotica, che salto sempre; e la sezione "Do you believe in the day" leggermente troppo lunga, c'è una strofa e un ritornello di troppo. Per il resto è un disco perfetto.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Il mago di Floz »

In effetti concordo sui due difetti - sebbene la sezione Do you believe in the day? la adori.
Quale parte intendi con giga?
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Hairless Heart »

La più famosa del disco a metà lato 1, con la linea di flauto.
Per essere più chiari, quella che fa
pippi piripipì piripipiripipiripipiripi
pippi piripipì piripipiripipiripipiripi
pippi piripipì piripipiripipiripipiripi
pippi piripipì
pippi
pippi
.
(presa dallo spartito).
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Il mago di Floz »

Capito! Piace molto anche a me; molto tulliana, peraltro. La mia sezione preferita è quella che ho indicato (1, da 15:50): tantissima roba!
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da reallytongues »

da wiki:
"Thick as a Brick è generalmente considerato il primo album strettamente progressive dei Jethro Tull, pur mantenendo, secondo lo stile del gruppo, forti connotazioni rock, blues e folk."
riascoltata quasi tutta, il lato b lo trovo pesantuccio...
direi che un lato poteva bastare! il lato a è davvero avvincente ed ha un finale coi fiocchi

ora mi sto ascoltando "Ommadawn" di Mike Oldfield

e Vangelis?
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da 2Old2Rock2Young2Die »

Per me il pregio maggiore di TAAB è il modo in cui è costruita: un continuo flow musicale, fra pianissimi acustici a furiosi momenti di ensemble playing, che lascia senza fiato. Se fosse solo folk sarebbe stato un medley, se fosse solo una canzone lunga 42 minuti non avrebbe una struttura cicilica, di valli e climax, così articolata. Questo ragazzi è un poema sinfonico!.
Per la cronaca, il mio spezzone preferito è forse quello che comincia col solo sovrainciso di Barre al min. 7-15.
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Hairless Heart »

Floz: a questo punto s'impone una recensioncina di TAAB. La sezione "Jethro Tull" attende. [fisc]
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Re: Le migliori suite del progressive (prendendola larga)

Messaggio da Il mago di Floz »

E sia. ;-)
(Sezione Jethro Tull o pietra miliare?)

Il lato B a me piace: ha qualche momento di stanca e qualche "ripetizione" del primo, è vero; ma pure cose ottime, come la sezione di cui prima e quella con gli archi.
Io sono dell'idea che l'album perfetto dei Jethro Tull - e non solo - abbia il primo lato di Thick as a brick e il secondo di A passion play. :-D

Di Vangelis conosco diversi brani, ma nessun album intero (se non forse Albedo 0.39) - senza contare i numerosi brani sentiti mille volte dei quali scopri poi essere lui l'autore: due su tutti, la stupenda Hymne/Barilla e - proprio così! - la sigla de Il fatto di Enzo Biagi. Con Hymne, il suo brano che preferisco è la bellissima To the unknown man.
Ultima modifica di Il mago di Floz il 06/05/2015, 9:08, modificato 1 volta in totale.
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