Zak era nei puntini sospensivi, ma merita la citazione: batterista formidabile!
Gli eredi dei Fab4
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Re: Gli eredi dei Fab4
You and I have memories longer than the road that stretches out ahead.
- aorlansky60
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Re: Gli eredi dei Fab4
Bravo
mi sembra l'unica risposta opzionabile... ovviamente inserendo anche Zak Starkey (che ha seguito le orme del padre...)
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.
Re: Gli eredi dei Fab4
Posto che , secondo me, tutti i gruppi e musicisti del XX e XXI secolo e nel futuro devono ( e dovranno) qualcosa ai Beatles, ho risposto al sondaggio per giocare, e dico Oasis.
Cioe’, tra quelli postati, per me, gli Oasis sono quelli che piu’ si avvicinano al mondo musicale bealtesiano, infatti furono criticati anche per questo. Loro non hanno mai negato la grande influenza bealtesiana nelle loro vite, da Noel e il suo primo gruppo musicale chiamato “Rain” in onore della canzone dei Beatles, a Liam che adora Lennon , e via dicendo. .
Un esempio semplice semplice, se si ascolta “Whatever” e’ sfacciatamente Beatles, ma e’ bella pero’. .
Cioe’, tra quelli postati, per me, gli Oasis sono quelli che piu’ si avvicinano al mondo musicale bealtesiano, infatti furono criticati anche per questo. Loro non hanno mai negato la grande influenza bealtesiana nelle loro vite, da Noel e il suo primo gruppo musicale chiamato “Rain” in onore della canzone dei Beatles, a Liam che adora Lennon , e via dicendo. .
Un esempio semplice semplice, se si ascolta “Whatever” e’ sfacciatamente Beatles, ma e’ bella pero’. .
- Lorenzo Mentasti
- Grande Rocker
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Re: Gli eredi dei Fab4
Altri indizi della liaison (pericolosa?) tra i Fratelli Gallagher e i Fab4:
-la cover di "I am the walrus" in un singolo degli esordi
-il nome "Wonderwall" dato a un brano, per omaggiare il primissimo lavoro solista di George Harrison
-lo suonare in quattro (due chitarre, un basso e una batteria)
-la pettinatura a caschetto
-l'aver avuto come batterista Zakk Starkey, figlio di Ringo
-la cover di "I am the walrus" in un singolo degli esordi
-il nome "Wonderwall" dato a un brano, per omaggiare il primissimo lavoro solista di George Harrison
-lo suonare in quattro (due chitarre, un basso e una batteria)
-la pettinatura a caschetto
-l'aver avuto come batterista Zakk Starkey, figlio di Ringo
"Mother, didn't need to be so high."