SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
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SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Buonasera a tutti!
Apro questo sondaggio e questa discussione per incominciare a conoscere qualche produzione dei solisti Beatles: conosco solamente il concerto per il Bangladesh di George Harrison e qualche canzone sparsa di John Lennon.
Perciò mi affido a voi, esperti Beatlesiani...
3...2...1... Via!
Nel sondaggio è possibile esprimere al massimo una preferenza.
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Re: Quale solista Beatles preferite?
Appena ho 5-6 ore di tempo scribacchio qualcosina.
Intanto comincerei con lo scrivere correttamente il primo dei 4 nomi, ehm... con rispetto parlando, s'intende, Sua Amministrazione!
Intanto comincerei con lo scrivere correttamente il primo dei 4 nomi, ehm... con rispetto parlando, s'intende, Sua Amministrazione!
-Non ci sono più le mezze stagioni.
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-Band on the Run è troppo bassa.
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Re: Quale solista Beatles preferite?
Impensabile per chiunque avvicinare la monumentale produzione discografica dei Beatles, anche da parte di chi ne è stato artefice, una volta intrapreso un cammino solitario. Nonostante una considerevole quantità di dischi e canzoni, quasi mai Lennon ed ex-compagni si sono avvicinati alla qualità Beatles, tanto che, a mio modesto parere, solo ipotizzando un “best of” che attingesse a tutto quanto prodotto dal 1970 ad oggi, si avrebbe in mano qualcosa paragonabile a Revolver o al Pepper. John, Paul, George e Ringo ci hanno regalato molte buone canzoni e ciofeche inenarrabili. Difficile stabilire nettamente chi se la sia cavata meglio, in particolare tra Lennon ed il Macca. A questo proposito, mi fa sempre sorridere chi (nei siti e nei forum specializzati) si professa beatlesiano e poi anche maccartiano, stroncando tutto ciò che ha prodotto Lennon, o lennoniano, stroncando tutto ciò che ha prodotto Mccartney. Il “segreto” dei Beatles è stata proprio quella magica alchimia tra i due, quel gioco di pesi e contrappesi con Paul impegnato a domare e ad incanalare la follia di John, e quest’ultimo a frenare gli eccessi di miele dell’altro. Una volta liberatosi dell’altro, ognuno dei due è stato libero di fare ciò che più gli piaceva, con risultati a volte egregi, a volte penosi.
Lennon. Nel periodo in cui ancora faceva parte della band, ha prodotto tre album di musica “sperimentale”, diciamo dei Revolution 9 portati all’eccesso; su questi meglio stendere un velo pietoso. Poi….
Plastic Ono band (1970) Un disco scarno, essenziale, crudo, da molti fan considerato il suo capolavoro.
Imagine (1971). E’ un lavoro più che buono, che ha il solo difetto di essere un po’ troppo “patinato”, con le orchestrazioni giuste al posto giusto, diciamo costruito per piacere.
Some time in New York city. Pessimo.
Mind Games. Insipido.
Walls and bridges. Un tentativo in parte riuscito di riemergere.
Double fantasy (1980). Un lavoro niente male, basta skippare le canzoni cantate dalla moglie.
Poi è arrivato Mark Chapman……
McCartney. Non considerando la colonna sonora di The family way di metà anni ’60, anche lui parte con un disco essenziale, registrato in casa da solo intitolato semplicemente “McCartney”, con qualche ottima canzone e più di un riempitivo. Segue “Ram”, più beatlesiano del precedente ( anche se all’epoca la critica lo stroncò senza pietà). Nostalgico della vita da band, forma i Wings, con cui produce in sette anni sei album non indimenticabili, a parte il consigliatissimo “Band on the run”. Tornato solista, alterna buoni lavori (“Tug of war”, “Flowers in the dirt”, “Flaming pie”, l’ottimo “Chaos and creation in the back yard”) a patacche come “Press to play”. Si disimpegna anche con la musica classica e la musica elettronica.
Harrison. Il suo triplo l.p. “All things must pass”, contenente l’hit controversa My sweet lord, è sicuramente tra i papabili per la palma di miglior disco di un solista Beatles. Il chitarrista ha potuto finalmente sfogarsi, dopo che per anni molte delle sue proposte musicali venivano rifiutate dal gruppo. Purtroppo però, contemporaneamente, finisce la stagione d’oro della sua ispirazione. Seguiranno una serie di dischi abbastanza anonimi, tranne forse i buoni “George Harrison” del 1979 e “Cloud nine” del 1987. Non male neppure il postumo Brainwashed.
Starr. Il nasone non ha certo una discografia personale invidiabile. Ma, a parte il simpatico singolo It don’t come easy del 1971, è da rimarcare che il suo terzo disco, “Ringo” del 1973, è quasi una reunion, dato che vi partecipano tutti e tre gli ex-compagni (in forma personale).
Tutto sommato, se devo esprimere una preferenza, voto Lennon.
Lennon. Nel periodo in cui ancora faceva parte della band, ha prodotto tre album di musica “sperimentale”, diciamo dei Revolution 9 portati all’eccesso; su questi meglio stendere un velo pietoso. Poi….
Plastic Ono band (1970) Un disco scarno, essenziale, crudo, da molti fan considerato il suo capolavoro.
Imagine (1971). E’ un lavoro più che buono, che ha il solo difetto di essere un po’ troppo “patinato”, con le orchestrazioni giuste al posto giusto, diciamo costruito per piacere.
Some time in New York city. Pessimo.
Mind Games. Insipido.
Walls and bridges. Un tentativo in parte riuscito di riemergere.
Double fantasy (1980). Un lavoro niente male, basta skippare le canzoni cantate dalla moglie.
Poi è arrivato Mark Chapman……
McCartney. Non considerando la colonna sonora di The family way di metà anni ’60, anche lui parte con un disco essenziale, registrato in casa da solo intitolato semplicemente “McCartney”, con qualche ottima canzone e più di un riempitivo. Segue “Ram”, più beatlesiano del precedente ( anche se all’epoca la critica lo stroncò senza pietà). Nostalgico della vita da band, forma i Wings, con cui produce in sette anni sei album non indimenticabili, a parte il consigliatissimo “Band on the run”. Tornato solista, alterna buoni lavori (“Tug of war”, “Flowers in the dirt”, “Flaming pie”, l’ottimo “Chaos and creation in the back yard”) a patacche come “Press to play”. Si disimpegna anche con la musica classica e la musica elettronica.
Harrison. Il suo triplo l.p. “All things must pass”, contenente l’hit controversa My sweet lord, è sicuramente tra i papabili per la palma di miglior disco di un solista Beatles. Il chitarrista ha potuto finalmente sfogarsi, dopo che per anni molte delle sue proposte musicali venivano rifiutate dal gruppo. Purtroppo però, contemporaneamente, finisce la stagione d’oro della sua ispirazione. Seguiranno una serie di dischi abbastanza anonimi, tranne forse i buoni “George Harrison” del 1979 e “Cloud nine” del 1987. Non male neppure il postumo Brainwashed.
Starr. Il nasone non ha certo una discografia personale invidiabile. Ma, a parte il simpatico singolo It don’t come easy del 1971, è da rimarcare che il suo terzo disco, “Ringo” del 1973, è quasi una reunion, dato che vi partecipano tutti e tre gli ex-compagni (in forma personale).
Tutto sommato, se devo esprimere una preferenza, voto Lennon.
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Ok se voto alla ca**o Ringo?
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
No, solo se lo voti con cognizione di causa.
Tipo: "è il più carino".
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Hairless Heart, grazie infinite! Non sai quanto ho riso, la tua ironia è davvero formidabile.
Proverò ad ascoltare quell'album di Harrison.
Mi trovi assolutamente d'accordo sull'equilibrio della coppia Lennon/McCartney. Assieme erano davvero formidabili...
Concordo anche sul nasone: It don’t come easy la conosco e, come dici tu, è simpatica. Forse l'unica cosa ascoltabile della sua produzione (sinceramente quelle sue cosucce country alla What Goes On non mi fanno proprio impazzire).
Una volta mi sono imbattuto in un video sull'assassinio di Lennon. Se non sbaglio in occasione della sua morte che era il re del rock, o qualcosa del genere... Proverò a sentire qualcosa, magari mi prende, però non so. Vedremo.
Intanto grazie!
Proverò ad ascoltare quell'album di Harrison.
Mi trovi assolutamente d'accordo sull'equilibrio della coppia Lennon/McCartney. Assieme erano davvero formidabili...
Concordo anche sul nasone: It don’t come easy la conosco e, come dici tu, è simpatica. Forse l'unica cosa ascoltabile della sua produzione (sinceramente quelle sue cosucce country alla What Goes On non mi fanno proprio impazzire).
Una volta mi sono imbattuto in un video sull'assassinio di Lennon. Se non sbaglio in occasione della sua morte che era il re del rock, o qualcosa del genere... Proverò a sentire qualcosa, magari mi prende, però non so. Vedremo.
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Ettore Petrolini
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Nella versione in triplo vinile, il terzo disco era tranquillamente trascurabile, essendo costituito da una serie di session praticamente strumentali (che vedono all'opera una serie di musicisti famosi), e piuttosto tediose. Nella versione in doppio cd, queste sono le ultime 5 canzoni del secondo cd.Harold Barrel ha scritto:Proverò ad ascoltare quell'album di Harrison.
Apprendo da Wikipedia che all'album partecipò anche Phil Collins in veste di batterista, ma ignoro se ciò sia vero oppure no.
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Voto Harrison perchè "My sweet Lord" mi è sempre piaciuta tantissimo, sin da quando uscì il disco (ed ero un bambino).
Questo alla faccia del presunto plagio che, se ascoltate la versione dalla quale avrebbe copiato, non è certo così evidente (eccetto che per il coretto).
E poi lo voto per una sorta di riconoscenza postuma per quanto ha fatto anche prima dello scioglimento del gruppo...
Questo alla faccia del presunto plagio che, se ascoltate la versione dalla quale avrebbe copiato, non è certo così evidente (eccetto che per il coretto).
E poi lo voto per una sorta di riconoscenza postuma per quanto ha fatto anche prima dello scioglimento del gruppo...
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Anche a me è sempre piaciuta moltissimo, è la mia canzone preferita di George (ed anche la prima che ho ascoltato). Forse un poco ripetitiva, ma secondo me la voce di Harrison è molto gradevole e la sua chitarra pure, e non annoia affatto.SH61 ha scritto:Voto Harrison perchè "My sweet Lord" mi è sempre piaciuta tantissimo, sin da quando uscì il disco (ed ero un bambino).
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Allora giustifico il voto che ho dato a Paul McCartney.
Premesso che: finiti i Beatles ho quasi praticamente chiuso con tutto ciò che poi li ha riguardati. Conosco molto poco delle loro produzioni solistiche successive. Ciò non toglie comunque che non mi sia fatto un’idea di quanto avevano fatto. Conosco abbastanza bene McCartney, l’album “Faccio tutto da solo, tanto sono bravo!” ed in effetti bravino lo è, ma non abbastanza per renderlo ottimo ma solo un po’ sopra la media, non parliamo poi di capolavoro. McCartney aveva ancora qualcosa da dire, ma la mancanza di quella spalla che era Lennon si sente, eccome!
L’album ha comunque due autentiche perle che sono Maybe I'm Amazed e soprattutto, per me, Junk dalla lirica meravigliosa. Ho letto che fu scartata per il White Album. Proviamo ad immaginarla al posto di quell’insulto che è Bladibladà.
http://www.youtube.com/watch?v=fLWm-m6CuCY
Circa un mese fa ho voluto ascoltarmi (non lo conoscevo) Red Rose Speedway. No, non ci siamo.
Doveva essere un doppio e per fortuna non lo è stato. Due tre brani carini dove si sente la sua impronta ma niente di più. All’interno la hit My Love della quale devo ancora decidermi se sia un mini-capolavoro o un brano fin troppo melenso e mieloso.
Il successivo Band on the Run invece sì, con la title track dall’impronta prog (perdonate l’azzardo) e la simpaticissima Mr Vanderbilt dove il nostro Paul riesce ad estrarre da un tema semplice variazioni armoniche che rendono la canzone meno banale e più interessante.
E poi? Come ho detto prima conosco molto poco, solo qualche bella composizione negli anni seguenti quali My Brave Face dallo stile beatlesiano primi anni sessanta che più beatlesiano non si può, canzone che non avrebbe sfigurato su Help!, o la folk-scozzese Mull of Kintyre. Sicuramente ci sono altre chicche sparse qua che ora mi sfuggono nelle sostanziose produzioni successive ma mai un album da poter essere all’altezza di ciò che aveva fatto con i vecchi amici.
Se Paul ha reso meno per la mancanza di John come spalla, non si può dire altrettanto. John Lennon non ha reso per nulla. Sarà che non ho mai sopportato la figura di Yoko Ono, la giapponese lì, che lo ha condizionato anche nel campo strettamente musicale, fatto sta che album solisti suoi mi sono stati completamente indifferenti. Figuratevi che anche Imagine, considerato da moltissimi un capolavoro, non mi piace per niente. E vabbè, i gusti sono gusti. E chissà se non avesse fatto quella brutta fine, magari avrebbe divorziato e allora … chissà.
Del seno di poi son piene le fosse.
Di George Harrison ricorderei soltanto il triplo All Things Must Pass come già stato detto. Tutto il resto … mah, insomma … così così. Brani hit quali My Sweet Lord, plagio o non plagio non mi esprimo, non mi sono, mai e poi mai, piaciuti.
E Ringo? Mai stato un grandissimo batterista, mai stato un grandissimo cantante, mai stato un grandissimo compositore, mai stato una bellezza. L’unica cosa di grande che gli apparteneva (e che gli appartiene, immagino) come dice Hairless, è il naso.
Premesso che: finiti i Beatles ho quasi praticamente chiuso con tutto ciò che poi li ha riguardati. Conosco molto poco delle loro produzioni solistiche successive. Ciò non toglie comunque che non mi sia fatto un’idea di quanto avevano fatto. Conosco abbastanza bene McCartney, l’album “Faccio tutto da solo, tanto sono bravo!” ed in effetti bravino lo è, ma non abbastanza per renderlo ottimo ma solo un po’ sopra la media, non parliamo poi di capolavoro. McCartney aveva ancora qualcosa da dire, ma la mancanza di quella spalla che era Lennon si sente, eccome!
L’album ha comunque due autentiche perle che sono Maybe I'm Amazed e soprattutto, per me, Junk dalla lirica meravigliosa. Ho letto che fu scartata per il White Album. Proviamo ad immaginarla al posto di quell’insulto che è Bladibladà.
http://www.youtube.com/watch?v=fLWm-m6CuCY
Circa un mese fa ho voluto ascoltarmi (non lo conoscevo) Red Rose Speedway. No, non ci siamo.
Doveva essere un doppio e per fortuna non lo è stato. Due tre brani carini dove si sente la sua impronta ma niente di più. All’interno la hit My Love della quale devo ancora decidermi se sia un mini-capolavoro o un brano fin troppo melenso e mieloso.
Il successivo Band on the Run invece sì, con la title track dall’impronta prog (perdonate l’azzardo) e la simpaticissima Mr Vanderbilt dove il nostro Paul riesce ad estrarre da un tema semplice variazioni armoniche che rendono la canzone meno banale e più interessante.
E poi? Come ho detto prima conosco molto poco, solo qualche bella composizione negli anni seguenti quali My Brave Face dallo stile beatlesiano primi anni sessanta che più beatlesiano non si può, canzone che non avrebbe sfigurato su Help!, o la folk-scozzese Mull of Kintyre. Sicuramente ci sono altre chicche sparse qua che ora mi sfuggono nelle sostanziose produzioni successive ma mai un album da poter essere all’altezza di ciò che aveva fatto con i vecchi amici.
Se Paul ha reso meno per la mancanza di John come spalla, non si può dire altrettanto. John Lennon non ha reso per nulla. Sarà che non ho mai sopportato la figura di Yoko Ono, la giapponese lì, che lo ha condizionato anche nel campo strettamente musicale, fatto sta che album solisti suoi mi sono stati completamente indifferenti. Figuratevi che anche Imagine, considerato da moltissimi un capolavoro, non mi piace per niente. E vabbè, i gusti sono gusti. E chissà se non avesse fatto quella brutta fine, magari avrebbe divorziato e allora … chissà.
Del seno di poi son piene le fosse.
Di George Harrison ricorderei soltanto il triplo All Things Must Pass come già stato detto. Tutto il resto … mah, insomma … così così. Brani hit quali My Sweet Lord, plagio o non plagio non mi esprimo, non mi sono, mai e poi mai, piaciuti.
E Ringo? Mai stato un grandissimo batterista, mai stato un grandissimo cantante, mai stato un grandissimo compositore, mai stato una bellezza. L’unica cosa di grande che gli apparteneva (e che gli appartiene, immagino) come dice Hairless, è il naso.
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Si, però è quello che si è spupazzato quello schianto di Barbara Bach, quando John sbavava dietro alla Jap e Paul alla (povera) Linda. Vuoi mettere ?Watcher ha scritto: L’unica cosa di grande che gli apparteneva (e che gli appartiene, immagino) come dice Hairless, è il naso.
Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
In effetti ... anche per questo Ringo aveva naso.
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
@ Watcher: ti quoto assolutamente a proposito di Junk, un gioiellino. Nell'Anthology vol.3 c'è una versione registrata ai tempi dei Beatles, d'altronde avevano vagonate di materiale da cui scegliere.
My love è considerata da molti un capolavoro, per me è invece uno degli esempi di melensaggine che il Macca amava propinarci.
Visto che non l'hai citato, ti consiglio assolutamente l'ascolto di Chaos and creation in the backyard (del 2005), in cui Paul da il meglio di sè. Non manca ovviamente qualche rimando a qualche sua canzone coi Beatles (c'è ad esempio la nipotina di For no one). Pare che molto del merito sia da attribuire al produttore, Nigel Godrick, lo stesso dei Radiohead.
My love è considerata da molti un capolavoro, per me è invece uno degli esempi di melensaggine che il Macca amava propinarci.
Visto che non l'hai citato, ti consiglio assolutamente l'ascolto di Chaos and creation in the backyard (del 2005), in cui Paul da il meglio di sè. Non manca ovviamente qualche rimando a qualche sua canzone coi Beatles (c'è ad esempio la nipotina di For no one). Pare che molto del merito sia da attribuire al produttore, Nigel Godrick, lo stesso dei Radiohead.
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Io dovrò provare ad ascoltare Band On the Run, me l'ero ripromesso da quella volta che era uscita nel gioco delle copertine... Però voto George, mi sta troppo simpatico
Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
voto Paul.
secondo me, oltre ad essere lo scarafaggio obiettivamente e tecnicamente più dotato e più prolifico, ha avuto molti più costanza e gusto rispetto agli altri 2 (ringo non lo considero proprio). i suoi album pullulano di capolavori.
george ha scritto moltissime canzoni che hanno posto indelebile nel mio cuore
john devo dire molte di meno ma alcune veramente indimenticabili. visti per intero gli album non mi fanno impazzire, mentre quelli di mcca li ho consumati ascoltandoli
che dire. i beatles sono stati e saranno sempre i miei preferiti (... con i genesis!!!!! )
li amo tutti e tre....
.... dai... anche ringo... (ma solo perché è carino )
secondo me, oltre ad essere lo scarafaggio obiettivamente e tecnicamente più dotato e più prolifico, ha avuto molti più costanza e gusto rispetto agli altri 2 (ringo non lo considero proprio). i suoi album pullulano di capolavori.
george ha scritto moltissime canzoni che hanno posto indelebile nel mio cuore
john devo dire molte di meno ma alcune veramente indimenticabili. visti per intero gli album non mi fanno impazzire, mentre quelli di mcca li ho consumati ascoltandoli
che dire. i beatles sono stati e saranno sempre i miei preferiti (... con i genesis!!!!! )
li amo tutti e tre....
.... dai... anche ringo... (ma solo perché è carino )
The frog was a prince, the prince was a brick, the brick was an egg, the egg was a bird... (Fly away you sweet little thing, they're hard on your tail)
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
E del periodo Wings, che ne pensi, Itsacon?
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
wings? vuoi dire i McCartney?Hairless Heart ha scritto:E del periodo Wings, che ne pensi, Itsacon?
conosco molto molto bene band on the run. album favoloso. molto easy in alcuni punti, ma sempre di classe.
alcuni brandi sono spettacolari. grandi musicisti.
gli altri album, secondo me, sono tutti meritevoli. alcuni proprio belli. mai avuto un giudizio negativo, devo dire.
mcca è così.. se piace, piace sempre.
l'unica nota negativa (musicalmente parlando, eh) la povera Linda. direi fortunata.
tu che ne pensi?
The frog was a prince, the prince was a brick, the brick was an egg, the egg was a bird... (Fly away you sweet little thing, they're hard on your tail)
Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
ah. McCartney (album) è un capolavoro
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
L’ho ascoltato, veramente BELLO! Stupende: How Kind of You, At the Mercy, Jenny Wren, Riding to Vanity Fair, la più debole forse Too Much Rain, tutte comunque piacevoli e di alto livello.Hairless Heart ha scritto: Visto che non l'hai citato, ti consiglio assolutamente l'ascolto di Chaos and creation in the backyard (del 2005), in cui Paul da il meglio di sè. Non manca ovviamente qualche rimando a qualche sua canzone coi Beatles (c'è ad esempio la nipotina di For no one). Pare che molto del merito sia da attribuire al produttore, Nigel Godrick, lo stesso dei Radiohead.
Sembrano canzoncine facili, sembrano … ma non lo sono, con quelle scelte armoniche a dir poco perfette. Provare per credere.
Ottimo consiglio.
A questo punto riconfermo la mia scelta a Paul McCartney.
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Re: SONDAGGIO: Quale solista Beatles preferite?
Lieto che ti sia piaciuto. E' da un po' che non lo ascolto, mi sa che lo riprenderò in mano. L'unica pecca, forse, è che l'ultimo brano è un semi-plagio di Under the bridge dei Red Hot Chili Peppers.
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