ehy!
l'arrivo di Betel ha in qualche modo ridato impulso al forum, se poi lo fa intervenendo nello spazio della rock band più famosa della storia, allora il fermento è assicurato!
procediamo con ordine :
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The Fool On The Hill" : bella, indubbiamente, ma secondo me non merita il 1mo posto che le concedi, se messa di fronte ad un catalogo MONUMENTALE di canzoni che annovera ben altri titoli (nella sola colonna sonora originale del film 'Magical Mistery Tour', c'è una "I am the Walrus" in grado di far squagliare "il matto sulla collina", credo...),
come per es:
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Strawberry Fields Forever" :
Si dice che sia il 45 giri più bello della storia della musica. Sarà poi vero?
quel "si dice" fu coniato dalla critica e dalla stampa specializzata molto tempo fa, alcuni anni dopo la sua pubblicazione, a ragione secondo me, ed attenzione però, dicendo questo non puoi separare da essa la sua "gemella" storica 'PENNY LANE'; fu anche grazie a quest' ultima che il 45g in questione,
a doppio lato A quando venne pubblicato (per scelta ovvia: la prima non poteva essere seconda all'altra e viceversa, scusate il gioco di parole, ma si sarebbe trattato di voler far un torto a uno dei due (John o Paul) relegando 'una' delle due canzoni al lato B (credo che il primo che se ne accorse fu il loro produttore che decise saggiamente cosa fare in proposito), perchè
qui siamo al cospetto '
del massimo' mai espresso
in fatto di creatività da parte dei rispettivi autori, E CHE AUTORI, non dimenticando di citare un certo G.Martin che ebbe un ruolo determinante, soprattutto per la prima, nella realizzazione finale) ottenne un consenso di critica e un successo di pubblico incondizionati ed unanime, tutti quanti stupefatti dalle fini capacità di 'song-writing' di due ragazzi che solo pochi anni prima(3) erano stati definiti (in maniera davvera poco profetica) dalla stampa, 'fenomeno per ragazzine'... paradossalmente la faccenda 'del doppio lato A' giocò a sfavore del 45 in oggetto, infatti le due canzoni furono trattate "fifty/fifty" nel conteggio delle vendite dimezzandone il potenziale, andò a finire che quello fu il primo 45g dei BEATLES che non centrò il 1mo posto della classifica inglese dei singoli da molti anni (arrivò 'solo' al 2ndo) dopo una serie ininterrotta di molti singoli finiti al 1mo...
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Helter Skelter" : vero quello che dici a proposito di questo brano (Ozzy Osbourne l'ha definita proprio come la descrivi, e molti altri dell'ambiente nel corso del tempo hanno attribuito a questa canzone quel particolare concetto nel saper anticipare i tempi imminenti a venire, anche se c'è da osservare che I VERI INVENTORI del prototipo HARD ROCK erano già in circolazione ed ATTIVI da almeno un paio di anni, mi riferisco ovviamente a CREAM e JIMI HENDRIX EXPERIENCE), dimostra anche la grande ecletticità di McCartney nel 'saper far musica' (con questa credo fece contento anche Lennon, che a partire dal 68 iniziò a mal digerire alcune creazioni in chiave squisitamente 'pop' del collega rivale, a cominciare da 'obladi oblada' che insieme a questa compare nel 'White Album'), ma anche questa io non la metterei in posizione così elevata...
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Hey Jude" : niente da dire qui, merita appieno l'alta posizione che le concedi. Senza dubbio uno dei brani più epocali dei Beatles e del proprio autore. Piaceva molto anche a Lennon, ebbe questa impressione fin dal primo momento quando McCartney un giorno arrivò a casa sua e gliela presentò in anteprima, come erano soliti fare prima dell'inizio degli screzi reciproci...
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I Want You (She's So Heavy)" : qui non sono molto d'accordo, non tanto sul fatto che (NON) è 'prog', ma sull'alta posizione che le concedi... essa rivela in maniera caotica e disordinata (com'era tipico di Lennon molto spesso, assai meno metodico del collega Paul nel costruire una song, ma molto sensitivo e più impulsivo) il volere del proprio autore nel volere 'abbracciare' un certo tipo di Rock (duro e pesante) rinnegando il suo passato da illustre ed eccelso song-writer POP quale si era dimostrato essere LENNON nel suo periodo BEATLES.
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Lo stupefacente, interminabile finale di questo lungo brano prog vale da solo l'acquisto dell'intero Abbey Road" :
perdonami caro Betel, ma credo che dicendo questo esprimi pareri soggettivi che purtuttavia possono apparire un tantino esagerati... a parte che prima di questa canzone che tu citi, "Come Together", "Something", "Here Comes the Sun" e quasi tutto l'intero "Long Meddley" del lato B dell'album,
prese da sole meritano assai più di questa l'acquisto di un album memorabile come quello, i pareri su questo brano sono assai controversi ma generalmente concordano verso la mediocrità (Robbie Robertson -chitarrista di TheBand- dopo averla ascoltata la liquidò descrivendola come "what a piece of shit!"...)
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Yer Blues"
Il brano è la dimostrazione del fatto che i Beatles potevano, e avevano lo spessore per farlo, cimentarsi in qualsiasi genere.
Vero quello che affermi qui; uno dei punti salienti che sorregge tutto il 'White Album' fino a farne quel capolavoro (che secondo me non è, ne ho ampiamente disquisito in una mia recensione analitica sull'album in oggetto) che molta gente e critica ancora crede di esso, è la grande ETEROGENEITA' di STILI che quell'album propone, una caratteristica mai incontrata prima (ne dopo) in tutta la produzione di musica moderna, anche di altri autori. Dovendo però scegliere anche solo all'interno del 'WHITE', citerei diverse altre canzoni prima (e più meritorie) di questa (ad iniziare da un altra creatura di LENNON, "Happiness is a warm gun")...
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Only A Northern Song" : pur con tutto il rispetto che nutro per George come autore, dovendone scegliere anche solo una a rappresentarlo, credo che diverse altre sarebbero da citare prima di questa, che rimane un episodio di 'secondo ordine' (in quel periodo di gestazione 'post Pepper' quando questa song venne fuori per essere rifinita in studio di registrazione, quando Lennon annusava che una canzone non era all'altezza, esclamava "andrà bene per il film!", infatti fu nella colonna sonora di "Yellow Submarine" che questa canzone andò a finire)...
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Goodnight" aih aih aih, qui non concordo per niente, non tanto per la decima posizione ma per il fatto di vederla comparire in una scelta "delle prime 10" di un catalogo come quello dei Beatles in grado di proporre ben altro... l'ho letteralmente "massacrata" nella mia recensione sul "White Album", unitamente a quello scialbo insulso esperimento sonoro che la precede ("Revolution #9"), unite nella sequenza (credo) per perfida e cinica intuizione di Lennon (due brani che all'antitesi l'uno dell'altro, di più non si può immaginare)... però qui devo necessariamente citare Geoff Emerick (e il suo "Here There and Everywhere: my years with The Beatles") allora engineer di registrazione della band, che fu uno dei pochi privilegiati ad ascoltare negli studi della EMI, CANTATA DA LENNON accompagnandosi solo dalla sua chitarra, questa canzone in anteprima, priva di quella produzione orchestrale sovrabbondante di archi(il suo vero punto debole, come la conosciamo da disco pubblicato), quando il suo autore la presentò sia a lui che a G.Martin, presente anche Ringo al quale la voleva far cantare, per descrivergli 'come doveva essere cantata'... Emerick ricorda che cantata da Lennon anzichè da Starr, a suo dire quel brano 'aveva della meraviglia'... c'era da credergli: Lennon con quella sua voce aveva la capacità di riuscire a sorreggere, salvandolo dalla mediocrità, qualsiasi brano da lui cantato... e con l'uso della voce che ne sapeva fare, Lennon non era solo votato a brani rock spigliati ed energici, sapeva fare anche altro: si guardi alla
rude tenerezza che riesce a conferire all'ascoltatore con "Julia", sempre dal "White Album"...
Ama tutti, credi a pochi, non far male a nessuno.